Da quanto risulta, Pavel Durov, inventore e patron del social Telegram è stato arrestato mentre faceva scalo all’aeoroporto Le Bourget (Parigi). Stando alle prime indiscrezioni di un funzionario, Pavel Durov verrà sottoposto a carcerazione preventiva, per il timore di fuga.
Le accuse sono particolarmente significative. Durov è accusato di possibile complicità con un’infinità di crimini (terrorismo, droga, frode, riciclaggio di denaro, occultamento, contenuti pedofili, ecc.), in quanto sulla sua piattaforma non avrebbe disposto sistemi di intervento per moderare gli scambi e in quanto si sarebbe rifiutato finora di cooperare con le autorità europee.
Questo è, probabilmente (la base legale non è stata ancora resa nota), il primo arresto eccellente in applicazione del Digital Services Act, il regolamento censorio europeo, approvato nel 2022 ed entrato in vigore nel febbraio di quest’anno.
Sono peraltro di pochi giorni fa le minacce, niente affatto velate, del commissario europeo Thierry Breton a Elon Musk, colpevole anche in quel caso di potenziale complicità con reati vari e con l’esercizio “della violenza dell’odio e del razzismo” per avere maglie troppo larghe nella “moderazione” dei contenuti su X.
Nonostante Durov sia russo, Telegram (diversamente dall’altra creazione di Durov, VK) ha sede amministrativa a Dubai, proprio per evitare interferenze governative, consentendo una maggiore libertà nelle comunicazioni.
Ecco, e ora vi prego, cari progressisti europei, cari liberali, cari infaticabili combattenti per la democrazia e la libertà, metteteci una volta di più di buon umore, spiegateci ancora una volta come:
non ci sia nessuna censura in Europa;
sia necessario difendere con le armi i valori europei dalle orribili autocrazie orientali;
sia nostra inderogabile priorità la difesa dei diritti umani (tipo art. 19 UDHR: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione (….) di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”).
G.B.
con quanta compiacenza i grandi media di regime lo presentano come un volgare complice di terroristi, spacciatore di droga, riciclatore di denaro e pornografo.
Qual è la realtà dietro queste accuse infamanti? La realtà è quella di aver messo a disposizione del pubblico un Social internazionale che non prevede censura e libero nei contenuti, che è ciò di quanto più temuto dai Padroni del Discorso.
Ed è significativo che il suo arresto sia avvenuto proprio in Francia, a Parigi, uno dei Paesi baluardo delle cosiddette “democrazie occidentali” e che, proprio di recente, ha mostrato in diretta a tutto il mondo quanto si possa cadere in basso nella scala di degenerazione morale e umana.
L’arresto di Parigi. Il movente e il motivo.
Maurizio Blondet 25 Agosto 2024
Il fondatore di Telegram Pavel Durov, arrestato improvvisamente ieri sera appena atterrato a Parigi nell’aeroporto di Le Bourget, aveva recentemente rivelato al giornalista americano Tucker Carlson che l’FBI aveva avvicinato un ingegnere di Telegram, tentando di assumerlo segretamente per installare una backdoor in modo da consentire alle agenzie di intelligence statunitensi di spiare gli utenti.
L’FBI avrebbe anche assunto agenti al fine di farli inserire nei gruppi Telegram contrari agli obblighi, con “contractors” dell’FBI addetti alla creazione di molteplici identità online false per spiare le chat gestite da gruppi che si opponevano agli obblighi vaccinali.
Ecco il post scritto dal giornalista Tucker Carlson sull’ arresto di Pavel Durov, personaggio che lui ha intervistato ad aprile 2024.
“Pavel Durov ha lasciato la Russia quando il governo ha cercato di controllare la sua società di social media, Telegram.
Ma alla fine, non è stato Putin ad arrestarlo per aver permesso al pubblico di esercitare la libertà di parola.
È stato un paese occidentale, un alleato dell’amministrazione Biden e un membro entusiasta della NATO, a rinchiuderlo.
Pavel Durov è in una prigione francese stasera, un avvertimento vivente per qualsiasi proprietario di piattaforma che si rifiuti di censurare la verità su richiesta di governi e agenzie di intelligence.
L’oscurità sta calando rapidamente sul mondo un tempo libero”.
La Francia ha stabilito un nuovo Principio del Diritto:
Lo ha accusato di ogni sorta di crimine, dal terrorismo al lavaggio di denaro sporco: ovvero le attività che si svolgerebbero su Telegram, che lui finora ha rifiutato di censurare come chiede la UE.
Pavel Durov sarebbe responsabile del cattivo uso che gli utenti fanno di Telegram. Pertanto, secondo questa logica, le Ong e tutti gli immigrofili sarebbero responsabili dei crimini commessi dai clandestini?
A Pettine fitto:
Mentre ci preoccupiamo per l’arresto di Durov o per quelli in UK, esiste un sottobosco di intensissime attività vòlte a censurare -o peggio a incriminare- di cui non siamo minimamente a conoscenza.
Questo tweet è di Andrew Torba, proprietario del social Gab (pochissimo conosciuto specialmente qui da noi). Ci mostra una richiesta ufficiale del governo della Germania, che vuole tutti i dati di un utente “presumibilmente tedesco”. Motivo della richiesta: l’utente ha definito “grassa” una politica tedesca (Ricarda Lang).
Capito? I governi passano i social al pettine fitto -inclusi quelli secondari-, per perseguire gente che non ha fatto nulla se non usare parole del tutto innocue. Mandano intimidazioni ai gestori. Minacciano ritorsioni se non consegnano i nostri dati. Musk rivelò che succedeva anche con Twitter.
Perchè questa restrizione senza precedenti della libertà d’espressione?
(l’ipotesi di Giuseppe Masala)
La sempre più evidente restrizione del diritto di manifestazione del pensiero che ricorda quanto accaduto in Ucraina non è un capriccio della élites che noi ci illudiamo siano arcistufe di leggere i nostri alti lai sui social network: non gli leggono e non gli interessa cosa pensiamo noi.
Allora penserete che le nostre élites siano preoccupate dalla nostra ira funesta che si abbatterà nel segreto dell’urna e dunque bisogna restringere il contagio delle idee? Ma manco per sogno, le élites hanno ampiamente dimostrato con l’elezione della von der Leyen invisa ad almeno l’80% della popolazione europea che della nostra opinione non gli importa un fico secco. Vota chi vuoi, tanto loro si comprano (con le buone o le cattive) i rappresentanti da noi scelti; l’esempio lampante è la triste parabola del M5S trasformato da Conte in un PD di descamisados privi del bon ton e dei vestiti di lusso di chi ancora non ha conti cifrati in Svizzera.
E allora perchè questa evidente restrizione di tipo ucraino della nostra libertà di espressione? Perchè come l’Ucraina la dobbiamo finire. Prossima settimana si riuniranno a Bruxelles i ministri degli esteri e della difesa dei paesi membri UE per decidere se mandare istruttori militari non solo in Ucraina ma anche nell’oblast russo di Kursk dove si combatte. Duda, il Presidente polacco continua a chiedere di sparare con l’antiaerea dal territorio Nato sugli aerei e i missili russi. Gli F-16 “ucraini” continuano a entrare in Ucraina dagli aeroporti rumeni….l’escalation è nei fatti. In quest’ottica Durov deve smetterla di dare spazio a voci dissonanti.
Vogliono la guerra, e la avranno. Il bavaglio serve solo a questo.
https://www.maurizioblondet.it/arrestato-a...re-di-telegram/