Autore Topic: Traversetolo, Viareggio e dintorni  (Letto 123 volte)

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Online Massimo

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Traversetolo, Viareggio e dintorni
« il: Settembre 17, 2024, 20:27:23 pm »
Pare sia accertato che Chiara Petrolini, da tutti considerata una "brava ragazza" (come no!) abbia partorito per ben due volte e per due volte ucciso i neonati e ne ha sotterrato i corpicini in un giardino di una villa a Traversetolo, in provincia di Parma. Incastrata, lei ha ammesso, quasi a vantarsene (anzi, togliamo pure quel "quasi") di aver fatto "tutto da sola". Dopodichè se ne è volata a New York a fare la sua bella vacanzina. Oriana Fallaci scriveva non molto tempo fa che "mentre un padre che uccide il figlio quasi sempre si ammazza anche lui, invece una madre che uccide il figlio poi non si uccide affatto: va dal parruchiere". La stronzetta di Traversetolo dal parruchiere non ci è andata ma solo perchè non le piaceva: ha preferito andare a New York. Poi si è fatta fotografare tutta giuliva coi grattacieli della metropoli americana sullo sfondo. Inutilmente nella foto si coglierebbe un segno di turbamento per l'infanticidio commesso; si coglie soltanto il compiacimento per essere riuscita a superare l'ostacolo della gravidanza tramite la soppressione dei mocciosi che potevano impedirle la vita desiderata. "Missione compiuta", avrà pensato. Poche settimane prima a Viareggio, una signora della buona borghesia scippata, insegue un ladro, lo investe e gli ripassa sopra con il suo SUV non una ma quattro volte. Dopodichè ricupera la sua borsetta e lascia l'uomo lì agonizzante a crepare con la speranza e l'aspettativa che muoia davvero, così non può denunciarla. Sembrano episodi distinti e senza alcun collegamento. Invece un denominatore comune c'è ed è evidentissimo: la pretesa alla felicità e al benessere delle protagoniste per "grazia cromosomica" di fronte alla quale pretesa tutti gli ostacoli sia pure nella forma di un neonato o tutte le molestie nella forma di un immigrato extracomunitario che rubandole la borsetta "le ha rovinato la serata brillante con le amiche", devono essere eliminate e senza alcuno scrupolo, nel caso della stronzetta di Traversetolo o ammazzate con ferocia e sadismo nel caso della stronza di Viareggio. Quarant'anni ed oltre di incensamento al genere femminile, di esaltazione dell'autoreferenzialità femminile, l'enfasi alla felicità e al benessere come "diritto inalienabile" per le donne (per gli uomini è solo una "situazione di fatto" che devono sapersi creare da soli, ovviamente) hanno dato questi mirabili frutti. Anni fa una scrittrice femminista Isabella Bossi Fedrigotti ammise che donne prevaricatrici ci sono sempre state nella Storia ma oggi le donne che prevaricano sembra lo facciano "con una cattiveria nuova". Eccoti qui, cara la mia Bossi Fedrigotti la "novità" della cattiveria: sta tutta nella convinzione, peraltro sempre esistente, ma oggi alimentata e foraggiata al massimo grado dal clima di (va)ginolatria imperante in questo Occidente, di meritarsi il meglio della vita e dalla vita per il semplice fatto di trovarsi con un buco in mezzo alle gambe alla nascita. Peraltro, sui social si sprecano lodi per la mirabolante impresa della signora di Viareggio, da molte donne che già vedono in lei un modello ma anche da tanti maschi coglioni che non hanno capito che la donna di Viareggio non ha voluto tanto uccidere il ladro ma il "maschio molesto" che le ha rovinato la serata e che ora non la rovinerà più a nessuna. Non c'è da contarci troppo che la condanna alle due stronze sarà severa. I giudici andranno certo in cerca di "circostanze attenuanti" per dare loro il minimo della condanna e poi scarcerandole appena possibile, come già hanno fatto con quella donna che ha accoltellato e ucciso il fidanzato, scarcerata dopo appena due anni di gabbio con la scusa che "doveva badare al figlio". Quanto a quelle due, la loro unica preoccupazione adesso sarà solo quella di uscirne con il minimo dei danni e prendersi il minimo degli anni e per questo si inventeranno adesso "ravvedimenti", "sofferenze emotive", "dispiaceri vari" da dare in pasto all'opinione pubblica che non chiede di meglio che avere di fronte un falso pentimento per concedere in cambio un perdono altrettanto falso. Quanto a quelle che femmine che esultano pubblicamente o anche nel loro intimo considerando le protagoniste di queste belle imprese come esempi da seguire per poter magari regolare dei conti con gli uomini della loro vita e che per caso capitano qui, mando il seguente messaggio: " NON VENITECI PIU' A ROMPERE I COGLIONI  con i cosiddetti "femminicidi": i casi di Traversetolo e di Viareggio stanno lì a dimostrarci che se esiste la violenza maschile, esiste anche la violenza femminile. Che non è migliore di quella maschile. Anzi, è peggiore. Perchè mentre quella maschile non cerca giustificazioni ed è spesso accompagnata da qualche senso di colpa, quella femminile invece sensi di colpa non ne prevede e cerca sempre giustificazioni anche le più demenziali. E, soprattutto, NON CERCATE DI INSTILLARCI SENSI DI COLPA se un uomo ammazza una donna: la responsabilità è individuale, non di genere, mettetevelo bene in testa. Nessuna donna, c'è da giurarci, prova alcun senso di colpa per i fatti di Traversetolo e  Viareggio. E, c'è da scommetterci, nemmeno le due stronze protagoniste, anche se lo simuleranno per ottenere uno sconto di pena. Al massimo, qualche donna esprimerà "tristezza" per i due episodi. Questo è quello che si troverà qui a commento dei cosiddetti femminicidi: soltanto "tristezza". Per quanto mi riguarda e riguarda anche chi scrive qui, oramai i conti sono chiusi. E definitivamente".
« Ultima modifica: Settembre 17, 2024, 20:37:39 pm da Massimo »

Offline Vicus

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Re:Traversetolo, Viareggio e dintorni
« Risposta #1 il: Settembre 17, 2024, 21:07:26 pm »
Di che meravigliarsi, sono le stesse femministe ad aver annunciato che le streghe son tornate. All'epoca sembrò una battuta, ma assistiamo a malvagità di livello abissale e in costante aumento.
Quello che colpisce è la ripetizione, stile fotocopia, di questi episodi. E' già la terza donna in tempi recenti che uccide i figli per volare da qualche parte a farsi un selfie. Quanto ai delitti d'impeto, sono solo il grado estremo di un temperamento sempre più irascibile ed arrogante con gli uomini. Nel libro Divorzio - Manuale Segreto (scritto da vari separati) c'è un capitolo dedicato ai rischi che corre un uomo quando ha una donna in casa. Si parla (basandosi su casi reali) di amenità come avvelenamenti, investimenti con l'auto (appunto) e altri metodi per stecchire il povero marito senza destare sospetti. Agghiacciante, non mi sarei aspettato di trovare roba del genere, trattata come casistica frequente.
Le donne sono pericolose, come gli uomini e forse di più perché riflettono ancora meno prima di agire e sono abituate ad essere messe dalla società e dai singoli uomini al centro dell'universo.
Le scuse grottesche che inventano mostrano che vivono in un mondo tutto loro, fuori dalla realtà e senza il minimo rimorso ed empatia. Una scrittrice antifemminista mi ha detto che "le donne vogliono avere sempre ragione".
Esistono persino corsi che insegnano a distruggere un uomo senza che nessuno dica nulla. Da simili comportamenti al freddare un uomo il passo non è lungo
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:Traversetolo, Viareggio e dintorni
« Risposta #2 il: Settembre 17, 2024, 22:15:56 pm »
Di che meravigliarsi, sono le stesse femministe ad aver annunciato che le streghe son tornate. All'epoca sembrò una battuta, ma assistiamo a malvagità di livello abissale e in costante aumento.
Quello che colpisce è la ripetizione, stile fotocopia, di questi episodi. E' già la terza donna in tempi recenti che uccide i figli per volare da qualche parte a farsi un selfie. Quanto ai delitti d'impeto, sono solo il grado estremo di un temperamento sempre più irascibile ed arrogante con gli uomini. Nel libro Divorzio - Manuale Segreto (scritto da vari separati) c'è un capitolo dedicato ai rischi che corre un uomo quando ha una donna in casa. Si parla (basandosi su casi reali) di amenità come avvelenamenti, investimenti con l'auto (appunto) e altri metodi per stecchire il povero marito senza destare sospetti. Agghiacciante, non mi sarei aspettato di trovare roba del genere, trattata come casistica frequente.
Le donne sono pericolose, come gli uomini e forse di più perché riflettono ancora meno prima di agire e sono abituate ad essere messe dalla società e dai singoli uomini al centro dell'universo.
Le scuse grottesche che inventano mostrano che vivono in un mondo tutto loro, fuori dalla realtà e senza il minimo rimorso ed empatia. Una scrittrice antifemminista mi ha detto che "le donne vogliono avere sempre ragione".
Esistono persino corsi che insegnano a distruggere un uomo senza che nessuno dica nulla. Da simili comportamenti al freddare un uomo il passo non è lungo

Alla guerra come alla guerra, caro Vicus: Qui si deve applicare la legge di Newton: ad ogni azione, deve corrispondere un'azione uguale e contraria. Anzi, un'azione maggiorata e contraria. Mandarle affanculo è la prima azione necessaria per spezzare il loro ego. E se non dovesse bastare, passare a vie di fatto. Devono capire che non hanno nulla da guadagnare a mettersi in una situazione di scontro.

Online Frank

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Re:Traversetolo, Viareggio e dintorni
« Risposta #3 il: Settembre 17, 2024, 23:52:39 pm »
Una scrittrice antifemminista mi ha detto che "le donne vogliono avere sempre ragione".

Beh, ma non c'era bisogno della scrittrice antifemminista per saperlo.
Che le femmine vogliano aver sempre ragione, anche quando hanno torto, è veramente roba vecchia.
Femmine e autocritica sono a dir poco un binomio imperfetto.
Per esempio: in tutta la mia vita non ho mai conosciuto una femmina, che fosse una, in grado di assumersi le responsabilità della fine di una relazione.
E' sempre e comunque "colpa d lui".
Non a caso le ho definite più volte delle eterne bambine.
E non per niente sostengo da anni che gli andrebbe tolto il diritto di voto.

Poi vabbè, è chiaro che le mie opinioni contano zero e pertanto non spostano la realtà nemmeno di un millimetro; ma questo è ciò che penso da molto tempo.

Offline Vicus

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Re:Traversetolo, Viareggio e dintorni
« Risposta #4 il: Settembre 18, 2024, 00:23:26 am »
Beh, ma non c'era bisogno della scrittrice antifemminista per saperlo.
Chiaro ma la notizia è che l'abbia detto una donna. Tempo fa sarebbe stato impensabile
Citazione
E non per niente sostengo da anni che gli andrebbe tolto il diritto di voto.
Basta vedere i risultati di questo voto: divorzio, ABORTO (promossi attivamente e soprattutto da donne), quote rosa. E' una dittatura, genocida per di più considerando i 12 milioni di aborti tra Italia e Francia e 73 milioni all'ANNO nel mondo
« Ultima modifica: Settembre 18, 2024, 01:18:50 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online bluerosso

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Re:Traversetolo, Viareggio e dintorni
« Risposta #5 il: Settembre 18, 2024, 02:15:08 am »
Caro Massimo, la tua rabbiosa filippica è condivisibile (da me) dalla prima all'ultima parola
Il tuo tono esasperato è comune a molti di noi attivisti in concomitanza di questi eventi, soprattutto quando avvengono in sequenza ravvicinata
Non lo è però fuori di qui
Non lo ascoltiamo nei milioni e milioni di uomini che potrebbero cambiare, se coinvolti, partecipanti, organizzati, questa sgradevole situazione in cui siamo stati cacciati da un'offensiva che a noi pare chiara nei suoi contorni e dimensioni
Mi domando però (senza poter dare una precisa risposta) se questo silenzio maschile in realtà non stia covando qualcosa
Il postulato a cui siamo da tempo pervenuti, seppure con diverse sfaccettature per ogni QMista, sarebbe che noi “vediamo” ciò che una moltitudine di altri uomini “non vedrebbero”
Completamente ciechi
Ma è veramente così?
M'è capitato più d'una volta di sollevare in presenza di uomini con cui non ho nessuna particolare confidenza, in modo accennato e discorsivo, questa problematica (la colpevolizzazione maschile)
E con mia sorpresa tutti esprimevano la loro perplessità, se non addirittura vera e propria ostilità
In alcuni casi rabbia
Immaginavo di doverli “informare”...ma loro già avevano una qualche propria conoscenza, una propria elaborazione della tematica
Ovviamente non particolarmente strutturata e definita come la nostra
La afflittiva condizione maschile contemporanea, questa è la mia percezione, è nota ai più

Il problema è che se fosse vero ciò che ipotizzo (non ho prove certe...solo sensazioni, data la ristrettezza del campione) la lettura può essere bifronte
Positiva e negativa al tempo stesso