Ohibò cosa tocca sentire.
La formula "in nome dello Stato" non viene usata, per esempio le sentenze cominciano con "in nome del POPOLO italiano".
Che lo Spirito Santo sia una persona è attestato dalle parole di Gesù, che ne parla come di una Persona e nei suoi riguardi usa il pronome personale: “Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.” (Gv 14,2); “Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre,
egli darà testimonianza di me” (Gv 15,26); “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi
guiderà a tutta la verità” (Gv 16,13).
E ancora: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà
lui, lo Spirito della verità,
vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da
se stesso [Gesù riferisce questa espressione anche a sé], ma
dirà tutto ciò che avrà
udito e vi
annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo
annuncerà” (Gv 16,12-14).
San Paolo dice che “lo Spirito
conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio” (1 Cor 2,10).
Può un'energia inanimata fare ciò e si può parlare in questi termini di una forza incosciente?
Non si comprende poi perché Gesù avrebbe comandato di battezzare nel nome di ben DUE persone e, ALLA PARI, di un'"energia".
Inoltre perché Gesù parla di "peccati contro lo Spirito Santo"? Si può peccare contro un'energia, come il vento e le maree? Nel caso inopinato rispondessi di sì, in tutta la Bibbia, dalla Genesi in poi, si parla di peccati contro Dio, contro il Cielo (cioè sempre contro Dio), non contro una forza incosciente e inanimata. Dovrebbe essere ovvio e invece.
Nessuna denominazione cristiana, neppure gli eretici protestanti a gli armeni monofisiti, mettono in dubbio la Trinità. Bisogna andare a pescare i soliti Testimoni di Geova, fondati nell''800 da Russell di Pittsburgh, Penn. che ne sapeva più di tutti loro essendo un commerciante d'abbigliamento e un piramidologo.
Qui la sua curiosa tomba dalla caratteristica cuspide, che a molti potrebbe bastare a capire a cosa si ispirava il personaggio:
Una setta ampiamente screditata, sia sul piano dottrinale che umano, con seguaci che ne fuggono a frotte e aprono siti sul lavaggio del cervello (tipico di tutte le sette) e la divisione delle famiglie che vi si pratica.
Tra i peccati contro lo Spirito Santo, che Gesù stesso dice che non saranno perdonati, figura l'"impugnare la Verità conosciuta".
Si dicono contro lo Spirito Santo quei peccati che manifestano sistematica opposizione a qualunque influsso della Grazia.
Sono particolarmente gravi perché comportano disprezzo e rifiuto di tutti gli aiuti che Dio offre al fine di condurre una persona a salvezza.
Vengono detti contro lo Spirito Santo perché è attribuita allo Spirito Santo l’opera della conversione e della santificazione (anche qui la Bibbia insegna dalla Genesi in poi che è Dio a convertire, non un'energia inanimata come il vento).
Peccato di impugnazione della verità conosciuta potrebbe essere stato il peccato di Erode, il quale fu edotto dai Magi sulla nascita di Gesù come della nascita di un Re dalle origini celesti e fu confermato in questo anche dai sommi sacerdoti e dagli scribi.
Oppure potrebbe essere stato il peccato di qualche eresiarca come Russell, come degli autoproclamati "liberi pensatori" e radicali
borghesi che hanno scristianizzato il
popolo.
Questo peccato, come gli altri contro lo Spirito Santo,
vengono detti imperdonabili non perché Dio non li voglia o non li possa perdonare, ma perché l’uomo si chiude del tutto a ogni aiuto che Dio gli offre per la salvezza.
Questa è anche l’interpretazione del Catechismo della Chiesa Cattolica: “La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna”