Autore Topic: Immigrati fuori controllo, la violenza taciuta  (Letto 353 volte)

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Offline Vicus

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Immigrati fuori controllo, la violenza taciuta
« il: Settembre 29, 2024, 11:29:16 am »
FONTE: La Verità

Immigrati fuori controllo: decine di casi ogni giorno

Ansa

Basta sfogliare le pagine dei quotidiani per trovare ogni giorno decine di aggressioni da parte di stranieri, la cui origine è spesso nascosta fra le righe. Eppure i progressisti (e quegli stessi giornali) negano il problema e anzi attaccano chi chiede sicurezza.
Stanco di sentire politici e opinionisti che in tv negano l’esistenza di un problema sicurezza, e che minimizzano la criminalità d’importazione alimentata dall’immigrazione, mi sono preso la briga di sfogliare le pagine di cronaca delle edizioni locali del Corriere della Sera. Sono partito da Roma, dove nei giorni scorsi una donna è stata stuprata vicino a Porta Pia, quartiere residenziale non molto distante da via Veneto e dai palazzi ministeriali. «Io trascinata nel sottopasso e violentata tra i rifiuti: è stato l’inferno», scriveva ieri il quotidiano di via Solferino intervistando nelle pagine di cronaca la vittima. In piccolo, nel testo, si precisava che l’autore della violenza è «un senza fissa dimora di origini marocchine». Dalla Capitale politica a quella economica. Ancora un titolo del Corriere, edizione di Milano: «Violenza sessuale su due ragazze sul treno da Saronno: bloccati in stazione un sedicenne e un ventiquattrenne». In corpo ridotto si spiegava che i giovani responsabili dell’aggressione sono di origine tunisina. Restando al capoluogo lombardo, bastava girare pagina per imbattersi in un’altra notizia del medesimo filone: «Minaccia il personale sanitario del Fatebenefratelli (ospedale nel centro della città, a poca distanza dalla redazione del Corriere, ndr) e aggredisce una guardia con forbici chirurgiche: arrestato ventiduenne». In basso, a carattere più piccolo, ecco il resto della notizia: «Il giovane è di origine siriana e irregolare in Italia». Altro giro, altro crimine: «Rubano il portafogli a un anziano e vengono inseguiti dal fruttivendolo: arrestati due ladri». In manette sono finiti due romeni.

Da Milano a Bologna il viaggio è breve, e ad accompagnarmi è stato sempre il Corriere della Sera, edizione emiliano romagnola. Titolo di apertura: «Ucciso a coltellate, sale l’allarme». Il sommario precisava che la vittima è ventiseienne ivoriano senza fissa dimora, ma solo nel testo dell’articolo era possibile rintracciare le origini del presunto assassino: un giovane guineiano, che - per usare il linguaggio burocratico delle forze dell’ordine - oltre ad avere precedenti penali, era irregolare sul territorio italiano. Dopo l’Emilia-Romagna sono passato alla Toscana: «Si risveglia dal coma (28 giorni dopo, ndr) novantunenne aggredito». A colpirlo nell’androne di casa sua era stata una senzatetto romena. Da Firenze a Verona. «Fuggì dopo aver violentato, sfregiato e rapinato una massaggiatrice: a processo». Sotto, sempre in carattere ridotto, il quotidiano precisava che a essere accusato di violenza sessuale e rapina a mano armata è un quarantaduenne di origini marocchine. Più in basso, nella medesima pagina, si aggiungeva la notizia di un furto a Borgo Milano, quartiere residenziale della città scaligera: «Entrano in casa per rubare, traditi dal video». Un tunisino di 21 anni e un connazionale di 26 sono stati arrestati dagli agenti delle volanti. Cambiamo città, e andiamo a Mestre, dove pochi giorni fa un moldavo ha pugnalato a morte un giovane accorso per difendere una donna aggredita. «Turista sfregiato al volto con un coccio di vetro». Nel testo dell’articolo si spiegava che l’aggressore è un giovane nordafricano. A scatenare la violenza da parte dell’extracomunitario, già conosciuto alle forze dell’ordine per questioni di droga, potrebbe essere stato un tentativo di scippo. Sta di fatto che - scrive il Corriere -, per lavare le tracce di sangue, è stato necessario «richiedere all’alba un intervento su tutto il piazzale davanti alla chiesa di Santa Maria Immacolata di Lourdes». Nello stesso articolo, l’edizione veneta del giornale ci informava che la notte precedente almeno tre vetrine di negozi erano andate in frantumi e un romeno senza fissa dimora era stato arrestato per furto, salvo poi essere rimesso in libertà nonostante altre due denunce a suo carico. Arrivato, sempre a Mestre, alla notizia di una rissa fra una quindicina di persone, ho chiuso i giornali, convinto che la rassegna stampa di un solo giorno fosse sufficiente a far comprendere ciò che accade nelle città italiane a chiunque sia in buona fede, inducendolo a piantarla di dire, e scrivere, che l’insicurezza è una questione di percezione.

Sfogliando le pagine delle singole edizioni cittadine, a Venezia però mi sono imbattuto in una notizia: mercoledì Cgil, Anpi, Articolo 21, la rete degli studenti e quella dei giuristi democratici, ovvero tutto il sinistrume più radicale del nostro Paese, hanno inscenato un presidio contro il cosiddetto ddl Sicurezza. Al che ho capito perché i compagni vogliono un referendum che dimezzi i tempi per ottenere la cittadinanza. La loro ultima speranza per trovare qualcuno che li voti è rappresentata dagli immigrati.
« Ultima modifica: Settembre 29, 2024, 18:19:26 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Immigrati fuori controllo, la violenza taciuta
« Risposta #1 il: Settembre 29, 2024, 16:04:43 pm »
https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-giudiziaria/giustizia-lincidenza-dei-reati-compiuti-dagli-stranieri-5-2195091.html

Citazione
I numeri della violenza: ecco tutti i reati degli immigrati
Tra gli italiani, la percentuale di detenuti è dello 0.07% mentre tra gli stranieri in Italia è dello 0.36%: numeri che evidenziano un problema da non sottovalutare

Francesca Galici 12 Agosto 2023 - 07:27
I numeri della violenza: ecco tutti i reati degli immigrati

L'omicidio, quasi annunciato, di Rovereto ha riacceso i fari sulla difficile situazione italiana legata all'immigrazione. Nel nostro Paese si registra ogni anno un numero sempre maggiore di crimini legato agli stranieri, regolari e non, che risiedono o permangono sul territorio. Nweke Chukwuda, l'assassino della 61enne, è un 37enne nigeriano formalmente regolare in Italia che per una serie di cavilli normativi non è stato possibile espellere prima. Già un anno fa si era reso protagonista di una violenta aggressione ai danni di alcuni automobilisti, di un ciclista e di una pattuglia dei carabinieri intervenuta per fermarlo. Il suo non è purtroppo un caso isolato e lo dimostrano i numeri dei detenuti nel nostro Paese, dove la fetta di stranieri è molto numerosa a fronte di un aumento dei reati, soprattutto violenti, compiuti dagli immigrati, regolari e non.

Nigeriano, i precedenti, l'auto: cosa sappiamo sul killer di Rovereto
Al 30 giugno 2023, così come riportato sul sito ufficiale del ministero della Giustizia, nelle patrie galere risiedevano 42.511 detenuti, di cui quasi 18mila stranieri, per la precisione 17.987, pari al 31.27% e totale. Considerando che la fetta di stranieri regolari in Italia all'1 gennaio 2023 era di 5 milioni e 50mila unità, pari all'8.5% del totale dei residenti, e che nel nostro Paese è lecito considerare un'ampia fetta di irregolari non censiti, l'incidenza di soggetti stranieri colpevoli di reato risulta essere 5 volte più elevata rispetto a quella degli italiani.

Entrando nello specifico, sempre il ministero della Giustizia fornisce una tabella dettagliata dei reati compiuti nel nostro Paese fino al 31 dicembre 2021. Prendendo in considerazione i reati contro la famiglia, risulta che a fronte di 4324 reati commessi in totale, 1136 sono stati compiuti da stranieri, ossia il 26.3% complessivo. Sono stati, invece, 23.611 i reati contro la persona e di questi ben 7285 sono stati commessi da stranieri, il che equivale al 30.9% del totale. Se si prendono, invece, in considerazione i reati relativi alla droga, su 18942 rilevanze sono 5958 quelle commesse dagli stranieri, con una percentuale del 31.6% sul totale.

Se si considerano, inoltre, i reati legati alla fede e alla moralità pubblica risulta che nel nostro Paese sono stati arrestati 4452 soggetti nel 2021 e di questi ben 1453 sono stranieri, ossia il 32,6%. Ma se ci si concentra esclusivamente sui reati inerenti la moralità pubblica si trovano 73 arresti complessivi, di cui 31 contro stranieri, il che significa il 42.5% del totale.