Autore Topic: Pio V: Storia di un papa santo  (Letto 2608 volte)

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Online Massimo

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #15 il: Novembre 01, 2024, 00:54:36 am »
A differenza di altre religioni, quella cattolica non "giustifica" abusi di nessun genere. Anzi per l'assoluzione del complice (è  un delitto canonico) c'è la scomunica automatica, non serve neppure una sentenza.
Non erano omicidi ma processi, non peggiori di quelli "democratici" che oggi, nell'acquiescenza generale anche tua, portano alla sedia elettrica o alla camera a gas.
Però la Chiesa non era questa sterminatrice di folle che le retorica risorgimentale vuol farci credere, le condanne a morte erano rare. Per esmepio il processo per il protervo, bugiardo e impostore Giordano Bruno (idolo muratorio), durò ben 7 anni.
Non così facevano i protestanti, che vedevano streghe ed eretici ovunque appiccando roghi senza troppe formalità (ma anche questo la storiografia ufficiale non lo dice)
 

La Chiesa arrivò persino a giustificare la caccia ai dissidenti religiosi (detti "eretici") con il versetto di Genesi in cui dopo aver peccato, Adamo si sente chiedere da Dio: " Dove sei?". Questa è la prova, dissero i suoi apologeti, che bisogna perseguire gli eretici, anche se Adamo era un peccatore, non un eretico. Chi applica la Bibbia così, alla cacchio, è capace di giustificare qualsiasi cosa. Giordano Bruno era conosciuto e apprezzato in certi circoli e ambienti aristocratici, soprattutto veneziani, anche se non poterono e non vollero però opporsi alla sua estradizione a Roma. I poveracci invece salirono al rogo assai più velocemente con processi sommari. So benissimo che i processi "democratici" non sono esenti da errori giudiziari gravissimi e da incongruenze mostruose, ma almeno nei casi in essi trattati le convinzioni religiose non sono considerate reato come nell'Inquisizione Cattolica. Infine, alla Chiesa non interessava tanto le poveracce che, ai margini della società, per le loro stranezze potevano essere accusate di stregoneria, essendo tutto sommato innocue, quanto i contestatori e i riformatori che potevano insidiare il monopolio della Chiesa nell'"interpretazione" delle Sacre Scritture. Per colpire questi quattro gatti le stragi non erano necessarie. Bastava la repressione puntuale. In essa il Santo Uffizio di Romana Chiesa fu specializzato.

Offline Vicus

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #16 il: Novembre 01, 2024, 02:42:41 am »
Non risultano "cacce all'uomo" di massa, peraltro impossibili all'epoca. Bruno per anni entrò e uscì dai confini tra stati cattolici e protestanti, togliendosi e reindossando l'abito domenicano a seconda delle convenienze. Bugie e impostura sono imperdonabili in un filosofo.
Oggi invece viviamo nella demokratura della sorveglianza, con rischio di non poter neppure uscire dal nostro quartiere (v. caso Londra). E' il progresso. Demokratico.
Quanto ai poveracci, pensavano a coltivare la terra non a contestare la fede. I più poveri ricevevano un aiuto dalla Chiesa stessa, almeno finché protestanti e "illuminati riformatori" vari si accalappiarono i beni ecclesiastici in vari Paesi. Inoltre il degrado morale,economico, sanitario delle masse in UK fu dovuto proprio alle enclosures "democratiche" che le privarono di diritti elementari, come quello di raccogliere legna, favorendo i megaprofitti di un'élite che oggi possiede oltre la metà delle ricchezze del pianeta. Com'è democratico ed egualitario lo Stato moderno.
Stato che non esitava a perseguitare ed eventualmente sterminare i cristiani, tutti fanno finta di dimenticarlo ma i vandeani no (ci furono situazioni simili anche in Italia). Sia in UK che in Francia leggi, persecuzioni e discriminazioni anticatttoliche durarono fino a circa il 1900. Senza contare che i cattolici dovevano pagare lo Stato per... usare le loro chiese, spesso trasformate in stalle o altro in spregio al Signore, ospitato in una stalla come 2000 anni fa. La chiesa più antica di Parigi rimase in abbandono fino al 1889, quando alcuni commercianti siriani cattolici decisero di restaurarla secondo il rito orientale:


Inoltre l'appartenenza a un'altra religione non è mai stata considerata reato, il foro interno (la coscienza) non può essere forzato. L'Inquisizione perseguì soltanto (senza sistematicamente condannare a morte, ANZI simili condanne erano rare) chi in modo pubblico e pertinace impugnava le verità di fede.
Leggi a difesa della fede di un intero popolo possono sembrare assurde, o anacronistiche ma nessuno può negare che oggi l'intera società va a rotoli, nel senso che si avvia all'estinzione, e che sono minati i fondamenti (es. famiglia, divorzi, aborti) della più elementare convivenza civile
« Ultima modifica: Novembre 02, 2024, 02:49:03 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #17 il: Novembre 01, 2024, 04:48:28 am »
Pio VII insegna che “si è formata una congiura («conjuratio») contro il Deposito (4) della Dottrina cristiana”  (Enciclica Diu satis, 15 maggio 1800).

Egli scrive che “nella folle speranza di distruggere la Chiesa, la maggior parte dei nemici di Cristo si sono uniti in Società segrete e Sette occulte, per aggregare, in tal modo, un maggior numero d’adepti al loro complotto”  (Enciclica Ecclesiam a Jesu Christo, 13 settembre 1821).

Pio IX parla dei “figli di questo mondo che si sforzano […] di combattere, accanitamente, la Chiesa di Cristo […] con criminali “complotti “[…],  da parte di tutte le Società segrete, uscite dall’inferno per distruggere il Regno di Dio dappertutto” (Enciclica Qui pluribus, 9 novembre 1846).

Secondo Leone XIII, il genere umano si divide (misticamente o spiritualmente) in due campi opposti e nemici:
“Sin dal momento del peccato d’Adamo […], il mondo si è diviso in due campi nemici, i quali non cessano di combattersi, l’uno per la verità e la virtù, l’altro per i loro contrari
” (Enciclica Humanum Genus, 1884).
Il medesimo Papa, continua e spiega, riprendendo l’insegnamento dei Padri e dei Santi, che il primo campo (partito (5), stendardo (6)  o città (7)) è la Chiesa, mentre il secondo è “il Regno di Satana e specialmente la Massoneria, nel quale si trovano tutti coloro che seguono gli esempi del diavolo e dei nostri progenitori “(ivi).

San Pio X  specifica : “Noi conosciamo le oscure officine, dove si elaborano queste deleterie dottrine” (Notre charge apostolique, 1910).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #18 il: Novembre 01, 2024, 12:01:26 pm »
Le cacce all'uomo risultano eccome con le azioni di Inquisitori che proprio di caccia agli "eretici" si occupavano e tra questi il bravo Ghislieri eccelse in maniera folgorante per zelo, anzi per eccesso di zelo. E fu anche per questo che in piena Controriforma e nel clima cupo della Controriforma fu eletto Papa: un personaggio del genere era proprio il tipo adatto per contrastare, anche con il ferro e con il fuoco, eretici ed infedeli. Questa è la verità storica, caro Vicus; altro che la "santità" di Pio V° era richiesta ed apprezzata al tempo della Controriforma. I moderni totalitari, sia comunistoidi che liberaloidi e libertari hanno semplicemente copiato dalle pratiche della Chiesa. Certo, la Chiesa nel Cinquecento e nel Seicento non aveva a sua disposizioni i mezzi di controllo tipici dei moderni stati totalitari e quindi, a paragone con essi, ci sembra addirittura tollerante. Ma lo fu, sempre parlando della sua involontaria "tolleranza" di fatto, soltanto perchè non aveva questi mezzi. Stai pur tranquillo che li avrebbe usati e avrebbe messo a tacere eventuali dubbi e contestazioni di principio con la "necessità" della lotta all'eresia, così come i totalitarismi laici comunisti considerano "dolorose necessità" le stragi e i gulag che ordinano e le "democrazie" i brogli che commettono. Tutti quanti a scuola di Santa Romana Chiesa e come tutti gli alunni, ora battono il maestro, anzi la maestra. Quanto alle persecuzioni subite, prima di averle subite la Chiesa le ha commesse su altri.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #19 il: Novembre 01, 2024, 12:08:29 pm »
Pio VII insegna che “si è formata una congiura («conjuratio») contro il Deposito (4) della Dottrina cristiana”  (Enciclica Diu satis, 15 maggio 1800).

Egli scrive che “nella folle speranza di distruggere la Chiesa, la maggior parte dei nemici di Cristo si sono uniti in Società segrete e Sette occulte, per aggregare, in tal modo, un maggior numero d’adepti al loro complotto”  (Enciclica Ecclesiam a Jesu Christo, 13 settembre 1821).

Pio IX parla dei “figli di questo mondo che si sforzano […] di combattere, accanitamente, la Chiesa di Cristo […] con criminali “complotti “[…],  da parte di tutte le Società segrete, uscite dall’inferno per distruggere il Regno di Dio dappertutto” (Enciclica Qui pluribus, 9 novembre 1846).

Secondo Leone XIII, il genere umano si divide (misticamente o spiritualmente) in due campi opposti e nemici:
“Sin dal momento del peccato d’Adamo […], il mondo si è diviso in due campi nemici, i quali non cessano di combattersi, l’uno per la verità e la virtù, l’altro per i loro contrari
” (Enciclica Humanum Genus, 1884).
Il medesimo Papa, continua e spiega, riprendendo l’insegnamento dei Padri e dei Santi, che il primo campo (partito (5), stendardo (6)  o città (7)) è la Chiesa, mentre il secondo è “il Regno di Satana e specialmente la Massoneria, nel quale si trovano tutti coloro che seguono gli esempi del diavolo e dei nostri progenitori “(ivi).

San Pio X  specifica : “Noi conosciamo le oscure officine, dove si elaborano queste deleterie dottrine” (Notre charge apostolique, 1910).

Dopo questa sequela di Papi che tuonavano contro la Massoneria e le "oscure officine dove si elaborano deleterie dottrine" adesso sul soglio pontificio si trova il Papa Bergoglio che della Massoneria e delle oscure officine è diventato un obbediente megafono. Anzi, servo. Non mi pare proprio una bella evoluzione per la Chiesa. Forse lo Spirito Santo, nell'ultimo Conclave, si era distratto. Dopotutto, sempre Bergoglio, in uno dei suoi rari momenti di onestà intellettuale, la verità in fondo l'ha detta: "lo Spirito Santo fa casino!".  :D :P :lol:

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #20 il: Novembre 01, 2024, 13:06:01 pm »
Se c'è un casino, è nella sua testa e di chi gli dà retta.
Abbiamo già avuto un papa massone* (forse due) 65 anni fa e la Chiesa è ancora in piedi. Aspetta cavallo

* Certo con S. Pio V non diventatva papa di sicuro. Anche Montini fu esautorato da Pio XII, non dirò qui perché
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #21 il: Novembre 01, 2024, 13:55:07 pm »
Se c'è un casino, è nella sua testa e di chi gli dà retta.
Abbiamo già avuto un papa massone* (forse due) 65 anni fa e la Chiesa è ancora in piedi. Aspetta cavallo

* Certo con S. Pio V non diventatva papa di sicuro. Anche Montini fu esautorato da Pio XII, non dirò qui perché

Montini fu talmente "esautorato" da PIO XII° che era il suo Segretario di Stato ed era a capo dello spionaggio della Santa Sede. Durante il papato di Pio XII° Montini contava, eccome. Con Pio V° non sarebbe diventato papa neppure Ratzinger. Quanto ai papi massoni, Bergoglio sicuramente lo è. Non so quanto lo fossero i suoi predecessori; aspettiamo di vedere quali altri disastri combina.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #22 il: Novembre 01, 2024, 14:05:58 pm »


 Papa Pio V ha fatto uccidere il Paleario e il Carnesecchi.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #23 il: Novembre 01, 2024, 14:29:30 pm »
Fabrizio al rogo :D
« Ultima modifica: Novembre 02, 2024, 02:50:37 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #24 il: Novembre 01, 2024, 17:30:19 pm »

 Papa Pio V ha fatto uccidere il Paleario e il Carnesecchi.

Bravo fabriziopiludu

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #25 il: Novembre 01, 2024, 17:32:20 pm »
Fabrizio al rogo

Complimenti al tuo spirito di tolleranza!  :lol: :D :P  Dì la verità che vorresti mandarci pure il sottoscritto.

Offline Vicus

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #26 il: Novembre 01, 2024, 18:21:25 pm »
Hai poco senso dell'umorismo. Specialmente su certe questioni. Sai bene che, a differenza di altri, ho sempre preso le parti di Fabrizio per molti motivi, posso qui solo dire che è un uomo sincero, cosa troppo rara.
Ecco il prodotto delle magnifiche (e mass0niche) sorti e progressive, il paradiso terrestre dove non ci SAREBBERO "roghi e inquisizioni". Ora che la Chiesa non ha più peso come mai il mondo si è ridotto così e come mai cercano ancora di distruggerla:

Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB)

Parere (n. 26): sull’erosione dei diritti fondamentali dell’uomo causata dalla diffusione del capitalismo
ultra-finanziario e digitale e dell’intelligenza artificiale


È indubbio che la caratteristica principale del capitalismo contemporaneo è la sua dipendenza dalla creazione di
crescenti volumi di liquidità diretti a sostenere i mercati finanziari, a fronte della demolizione sistematica
dell’economia reale fondata sulla produzione di beni e servizi destinati al consumo di massa.
Questo processo è iniziato negli anni Settanta, con l’introduzione su larga scala dell’automazione nei processi
produttivi: da allora, il capitale non ha più potuto, o voluto, riassorbire la massa di lavoro salariato che si andava
progressivamente disoccupando e ha preferito trovare rifugio nei mercati finanziari, dove il danaro fa lavorare il
danaro, e non le persone.
Il carattere fittizio dell’economia post-industriale si è accentuato ulteriormente con la rivoluzione neoliberista
degli anni Ottanta, quando la frenesia speculativa – specialmente sulle obbligazioni, titoli di debito societari e
sovrani – ha iniziato ad assumere vita propria, estendendosi nel tempo fino a travolgere ogni possibile
corrispondenza tra i titoli negoziati e il loro valore reale.
Oggi, sembra di essere giunti a un punto di non ritorno: se, per qualsiasi motivo, l’appetito per le obbligazioni viene
meno, la legge dell’auto-espansione del capitale fa sì che scendano in campo le banche centrali per stampare
denaro contante e consentire, così, l’acquisto dei titoli obbligazionari rimasti invenduti.
La gestione centralizzata di questa bolla di debito, dove la “crescita” viene letteralmente simulata grazie a
massicce iniezioni di credito a opera delle banche centrali, costituisce l’ultimo baluardo a difesa dei mercati
f
inanziari e, in definitiva, dell’intero sistema economico contemporaneo. Non a caso questa operazione di
soccorso è ormai divenuta permanente, tenuto conto del fatto che l’alternativa a una politica inflattiva
consisterebbe solo nell’aumento sostenuto dei tassi di interesse, che a sua volta provocherebbe il crollo dei
mercati, la polverizzazione di capitali a tutti i livelli e, a cascata, fallimenti d’impresa, licenziamenti di massa e
conseguenti ondate di caos sociale. In altri termini, se la scelta è tra affossare la valuta per salvare il sistema o
affossare il sistema per salvare la valuta, non stupisce che l’opzione seguita dalle banche centrali – e caldeggiata
dalle élites – sia quella di proteggere a ogni costo il sistema, ossia i mercati, anche a costo di abbassare i tassi di
interesse, ossia il costo del denaro, per creare ulteriore liquidità inflattiva: e quindi affossare la valuta per generare
altro debito.
Un dato può tornare utile: tra l’ultimo semestre del 2019 e il primo del 2020, proprio mentre il mondo cominciava
a essere distratto dall’emergenza Covid, la banca centrale degli Stati Uniti d’America ha elargito alle banche
d’affari a corto di liquidità l’astronomica e sbalorditiva cifra di 48mila miliardi di dollari, più del doppio del PIL
statunitense di allora1. Questo dato permette di comprendere a un tempo perché espansioni monetarie e
distorsioni finanziarie siano diventate endemiche e necessarie al sistema e perché la sopravvivenza del
capitalismo ultra-finanziario dipende dalla sua capacità di tenere sotto controllo popolazioni sempre più
improduttive, impoverite e superflue, gestendo un declino sociale che vede le classi medie proletarizzarsi a fronte
della frammentazione del vecchio proletariato industriale in una moltitudine di disoccupati, sottoccupati, precari
e soggetti che rinunciano tout court a cercare lavoro
.
Ovviamente, la rischiosa combinazione tra impoverimento e reazione della popolazione deve essere controllata
in qualche modo: e se guerre, epidemie e derive eutanasiche non bastassero a eliminare i “quattro miliardi di
mangiatori inutili” lamentati da esponenti delle élites finanziarie, a ciò provvede efficacemente la gestione totalitaria della società, che punta al soggiogamento delle masse mediante la propaganda del terrore fondata
sulla manipolazione dei dati scientifici, siano essi di natura sanitaria, climatica, ambientale, energetica, geo
politica o strategica
.
L’emergenzialismo permanente è ideologicamente integrale alla prospettiva totalitaria: la crisi sanitaria causata
dal Covid ha permesso di introdurre uno strumento di controllo – il Green Pass ispirato al sistema di credito sociale
e ai principi dell’economia comportamentale – la cui ratio è stata ripresa e ampliata nell’ambito del processo di
digitalizzazione dei flussi finanziari e delle valute, che sta portando all’adozione delle Central Bank Digital
Currency (CBDC)2; la sola minaccia di una escalation dei conflitti armati – dall’Ucraina alla Palestina – fa rifluire
ancora una volta enormi quantità di denaro sui mercati obbligazionari ritenuti sicuri; l’inarrestabile diffusione
dell’intelligenza artificiale (IA) costituisce indubbiamente il passo definitivo verso una dimensione post-umana
destinata ad azzerare i diritti fondamentali dell’uomo e a cancellare il primato dell’essere umano sugli interessi
della scienza e della società [questa filosofia è cominciata con il "vostro" Darwin a partire dal quale la scienza è divenuta APERTAMENTE ANTISOCIALE]
, sancito dall’art. 2 della Convenzione di Oviedo sulla biomedicina del 1997, ma
curiosamente continua a essere celebrata, da istituzioni e decisori politici, come la prova suprema per superare
retrivi tabù antropologici e culturali, come un vero e proprio percorso iniziatico alla gnosi, da intraprendere a tutti
i costi: ciò che spiega anche la necessità, avvertita a vari livelli, di dissimulare i rischi conseguenti, vuoi
presentandoli come retaggi oscurantistici, vuoi promuovendo l’adozione di strumenti che, di fatto, conducono a
risultati opposti a quelli dichiarati
.
Emblematico, in questo senso, è il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2024/1689, del 13
giugno 20243, che, da una parte, enfatizza la necessità di salvaguardare i “diritti fondamentali” (espressione che
ricorre ben 97 volte nel testo regolamentare), ma che, dall’altra, lascia chiaramente trasparire la volontà del
legislatore europeo di sottrarre la concreta azionabilità dei diritti in parola all’iniziativa dei singoli individui – che
pure ne sono i titolari – per rimetterla alle decisioni di agenzie, comitati e istituti in vari modi controllati della
Commissione europea: organismo che, come noto, non è eletto e, di fatto, risponde solo a sé stesso [altro che inquisizione e altro che democrazia].
In un mondo che appare sempre più sospeso tra collasso economico e soluzioni totalitarie, il CIEB continua a
sollecitare i cittadini affinché sviluppino la consapevolezza critica necessaria per dubitare della bontà e
dell’efficacia delle soluzioni emergenziali proposte da apparati di governo sempre più insensibili ai diritti
fondamentali dell’uomo, perché organici alle élites finanziarie che di quelle emergenze hanno fatto una ragione
d’essere
, e per aprire la strada a reali alternative sistemiche.

CIEB, 31 ottobre 2024
« Ultima modifica: Novembre 02, 2024, 02:52:23 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #27 il: Novembre 01, 2024, 20:10:05 pm »
Ci stiamo avviando verso una dittatura tecnocratica, è chiaro. Ma la Chiesa non è mai stata in realtà per la democrazia. Tutt'altro!

Offline Vicus

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #28 il: Novembre 01, 2024, 22:15:20 pm »
Votare per rappresentanti che, finito il teatrino parlamentare si riuniscono in segrete cantine cambia qualcosa secondo te?
La forma di governo e altre questioni terrene non sono mai state di competenza della Chiesa, lo stesso Aquinate parla di repubblica e monarchia come libera scelta, non confondiamo il cristianesimo con le teocrazie che affollano anche l'epoca presente.
La libertà di opinione c'era anche all'epoca, anche su questioni di fede non definite. Non si potevano impugnare le verità di fede (che non sono tantissime), ma parliamo di una società cristiana, che proprio perché aveva valori condivisi funzionava, dalle famiglie in su. Basta comparare le città d'arte con il caos urbano moderno.
Soprattutto non c'erano élite che cospiravano contro il popolo, per scardinarne i valori, la convivenza civile e in più affamarlo. Quando una cosa è segreta ed è per un'élite NON PUO' essere buona
« Ultima modifica: Novembre 01, 2024, 23:33:40 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Pio V: Storia di un papa santo
« Risposta #29 il: Novembre 02, 2024, 00:32:19 am »
Le èlite NON COSPIRAVANO contro le masse semplicemente perchè le masse non avevano ALCUN diritto. Per questo non c'era alcun bisogno di cospirare contro di esse. Nei secoli passati il principe decideva nella sua camera da letto senza teatrini (fatti solo per divertire il popolino) oggi si decide allo stesso modo in stanze segrete e gli elettori devono solo avallare decisioni prese altrove. Film già visto, peraltro. Quanto alla tua tesi per la quale la forma di governo e le questioni terrene non sono MAI state competenza della Chiesa, permettimi grasse risate. La Chiesa, finchè ha potuto, si è occupata SOPRATTUTTO di questioni terrene. Anche di questioni organizzative interne, ma solo per gestire meglio il potere terreno. Quando si occupava di questioni spirituali, era solo come pretesto per ribadire la propria influenza sulla società in genere. Preferibilmente, si occupava di politica alla quale i Papi dedicavano la maggior parte del loro tempo, i loro migliori talenti ed energie riservando alle questioni di fede solo le briciole del loro impegno. La libertà di opinione era permessa solo laddove non minava l'autorità e il magistero della Chiesa e finchè nessuno contestava questi, la Chiesa lasciava fare e permetteva dibattiti anche vivaci. Quando il potere su coscienze e società venne minacciato, la Chiesa optò per il controllo capillare, la coercizione e la repressione, come ogni storico serio ti potrebbe confermare. Se una società FUNZIONA di per sè non significa niente: anche la Germania nazista, con i suoi "valori condivisi" funzionava e abbiamo visto come. Io preferisco vivere nella società disastrata di oggi, nonostante i suoi molti errori e orrori che nella "funzionante" società nazista degli anni Trenta e Quaranta. Tu, probabilmente, no.