Esempi di ordinaria violenza di massa contro il genere maschile, con giovani che si ritrovano
dipendenti dal porno prima dei 18 anni, coi lobi frontali danneggiati e i recettori bruciati. Ma nessuno ci farà la tesi né leggeremo una riga di tutto ciò sulla 27a Ora (di scemenze).
Molto più conveniente proseguire la propaganda di demonizzazione del genere e della sessualità maschili, con panchine rosse, codici rossi, siti maschili frequentati da poveracci, che non farebbero male a una mosca neanche volendo, definiti "pericolo per la sicurezz4 n4zionale".
In realtà gli uomini vengono demascolinizzati sin da subito, con porno e frocerie assortite, e fatti bersaglio di una crecente paranoia sociale che li colloca in un vuoto relazionale, fuori dalla tribù globale (del commercio e del liberalismo).
Fuori di qui pochi sanno che il porno ha una gestione monopolistica e centralizzata, che non può ignorare i danni che reca agli uomini: