Cosa hanno in comune (a parte bannare il sottoscritto) un blog sulle mitologiche donne dell'Est e certi blog cattolici? Semplice: l'ottimismo, o forse dovremmo dire la propaganda. Ellul nel suo indimenticabile Propagandes, diceva che quest'ultima non deve lasciare nulla fuori del suo campo, neppure (ci avevate pensato?) "le vendite porta a porta". Per questo bannano chi dice che il re (per non dire altro) è nudo e intralcia anche di pochissimo la narrativa delle magnifiche sorti e progressive.
La Chiesa è in macerie sul piano dottrinale, in Germania l'emorragia di fedeli è torrenziale, in Francia la messa domenicale ("ma si vive da pagani il resto della settimana", mi ha detto una tale) è al 4% eppure, ci vien detto, si "riaprono cattedrali, si moltiplicano abbazie tradizionali tra massicci pellegrinaggi" (milioni? No: qualche migliaio). Ma anche chiese adibite a moschee e antiche chiese gotiche abbattute dalle ruspe. I francesi stessi hanno un'opinione molto meno ottimista del loro Paese. Italiani non pervenuti, sono già zombificati da un pezzo, mesmerizzati dal cellulare cadono sui binari del tram come pecore nel burrone. Quando si vive nel virtuale ci si dimentica di avere un corpo, non si scopa, non si figlia ma, complice il retaggio arabo si farnetica di donne dell'Est lascive come Urì.
L'importante è partecipare: io ho il marito Mazinga, io vivo all'Est circondato da un harem di cubiste, i perdenti sono tutti a Parigi, i vincenti vengono tutti da Roccabernarda.
La civiltà delle chiacchiere non risparmia neppure la Chiesa: si accumulano le encicliche che nessuno legge più, le direttive pastorali e le costituzioni dogmatiche. Dal conciso Discorso della Montagna a montagne di parole.
Più cala la fede nella Presenza Reale più si moltiplicano convegni e documenti sull'Eucarestia: esiste perfino un Congresso Eucaristico annuale, se non l'avessi letto non ci avrei creduto. Ma anche un East Asian Pastoral Institute, solo che la percentuale di cattolici in quasi tutta l'Asia sfiora lo 0%.
Gli apparati celebrano se stessi.
Ma anche chi infiltra la Chiesa (tralascio valanghe di "dettagli"): il Diavolo tiene il piede in due scarpe, è progressista ma al bisogno anche conservatore, lo stesso suo servo Lenin spiegava che "per controllare l'opposizione, dobbiamo guidarla noi stessi".
Più realistico Wyndham Lewis, che intitolava un capitolo de "L'Arte di Farsi Governare" ("leggetelo, capre!" direbbe Sgarbi) Beyond Action and Reaction.
In realtà fatta la tara dell'ottimismo wi-fi rimane ben poco.
La ragione la spiega Eric McLuhan: "Non c'è letteralmente nessun posto dove andare". Perfino durante il fassismo l'associazionismo cattolico era molto più vitale di oggi ed era un'oasi di libertà. Oggi, è un territorio occupato in cui si respira la stessa aria oppressiva che tira "fuori". Le apparenze sono salve ma qualcosa non quadra mai come in Matrix: per restare a banali evidenze la gente non si parla, e se lo fa non c'è alcuna spontaneità, è più espressiva una maschera. Al posto di una chiesa ti pare di essere in una simulazione cibernetica (forse è davvero così, chi ha orecchi intenda), o in un libro di Kafka.
L'importante è conservare le parvenze esteriori (talvolta neanche quelle), l'impeccabilità bonacciona che oggi si spaccia per santità. Se parli di misericordia con studiata semplicioneria, può anche capitarti di essere canonizzato. Almeno sulla Terra, anche se molto probabilmente, per miti il Vangelo intendeva ben altra cosa. Ma anche cuocere la polenta per i figli equivale alle vertiginose ascesi dei Padri del Deserto. La santità oggi è per tutti, tanto al chilo. Tranne, si capisce, per i guastafeste che non sorridono all'indirizzo IP.
Con buona pace delle Beatitudini, che parlano di afflitti, di perseguitati, di assetati di giustizia. Nella chiesa del Brave New World non c'è posto per questa gente perché, come disse lo stesso autore, tutti sono felici. Quindi giù con l'ottimismo come olio di ricino, ai non allineati "bisogna che gli capitino un sacco di cose e di molto crudeli". Non è proprio il Vangelo, ma a chi scrive roba simile possiamo solo augurare che non l'abbia mai letto. L'unico ottimismo che può esserci in una Chiesa ridotta così è quello robotico delle filastrocche comuniste inculcate nella Germania Est, o dei campi di rieducazione della K. del Nord. Dove però, ci dicono, si viene pagati per piangere il "presidente eterno", mentre qui pagano per farci ridere, a fucili spianati.
Meno male che adesso c'è Trump, e anche Putin e Orban, così cambierà tutto nella serva Italia di dolore ostello. Eccettuato, s'intende, il bordello.
"La nostra unica speranza è l'Apocalisse" scriveva McLuhan, non intendendo con ciò (almeno credo) gli ultimi tempi ma la caduta della ubiquitaria tirannia globale che, inutile dirlo, non risparmia neppure la Chiesa. Prima che, ottimismo a parte e senza suggerire paragoni non si resti in dodici, o meno, sulla Terra.
Se scrivo grida di oppressi (cf. Is 5,7) non capisce nessuno per cui meglio conviene il mugugno è gratis, come voleva una perduta saggezza del potere.
E se qualcuno ti dice di smettere di lamentarti, ricordagli semplicemente che il mugugno è parte del patrimonio culturale genovese, un po' come i Rolli o i caruggi