Autore Topic: Qualche cenno sul matriarcato.  (Letto 5374 volte)

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Qualche cenno sul matriarcato.
« il: Agosto 13, 2010, 12:50:04 pm »
Salve a tutti, ho deciso di aprire questa di discussione per sapere da voi qualcosa in più sulle società matriarcali del passato e del presente. Leggendo su internet, riguardo alle tribù indigene dell'asia, dell'africa e del nord america, mi è sembrato constatare che le donne solitamente hanno potere sulla casa, sulla prole e sull'economia, mentre l'uomo  in genere detiene il potere politico.
Sono società basate sulla distinzione dei ruoli e sul rispetto della donna, oppure la donna ha  ruolo dominante sull'uomo?
Su internet non c'è moltissimo materiale e ho paura che molti di quei testi siano enfatizzati a descrivere la donna come dominatrice assoluta.

Offline Cassiodoro

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #1 il: Agosto 13, 2010, 15:02:51 pm »
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo466816.shtml?refresh_cens&fontsize=medium

Isole Bijagós: il paradiso è donna
Società matriarcale della Guinea-Bissau

L’arcipelago è formato da 88 isole di cui solo 16 abitate. La popolazione indigena lascia il proprio villaggio solo se si sente minacciata da presenze negative, spesso anime ostili dei defunti. Scomode da raggiungere sono un vero e proprio paradiso naturale appartenente alla martoriata Guinea – Bissau, la società è oranizzata in modo semplice e rurale e, a comandare, sono le donne.

Capanne di fango e legno, animali che le scelgono come meta delle proprie migrazioni, agricoltura limitata a pochi prodotti e grande rispetto per le risorse naturali. Le isole Bijagós sono un autentico paradiso. Poco conosciute dai turisti perché, per raggiungerle, occorrono due ore di navigazione. La cultura è animista, i morti vengono sepolti lontano dai villaggi affinché le loro anime non disturbino la comunità, i turisti vengono osservati e accolti con curiosità. Quei pochi che approdano sull’isola vengono rincorsi dai bambini increduli che esistano uomini con la pelle bianca.

L’economia è incentrata sulle coltivazioni e sulla produzione di oggetti e monili di legno, gli acquisti avvengono tramite baratto anche se di recente hanno scoperto il denaro, senza però prediligerlo agli scambi. L’ONU ha conferito all’arcipelago il titolo di Riserva Naturale e Patrimonio dell’Umanità. Ma l’aspetto più curioso e radicato delle isole è l’impronta fortemente matriarcale della società. Le donne decidono, amministrano, scelgono. Anche il marito: una volta adocchiato il futuro sposo lui non ha parola in merito, deve acconsentire. Gli uomini si occupano di cacciare e coltivare, le donne si uniscono nei lavori agricoli, accudiscono i figli e si fanno servire. Come in tutte le poche società matriarcali rimaste sul pianeta, il concetto di “guerra” o anche solo di “fazione” rimane sconosciuto.

Giuditta Mosca

Azzo!!! non conosceranno la guerra, ma se un uomo "scelto" non ha "parola in merito" capisco perche' le societa' patriarcali hanno avuto il sopravvento nella quasi totalita' del pianeta.
Vivere in capanne di fango e legno "meta di animali migratori" e' il miraggio di ogni donna occidentale, in particolar modo e' il sogno di ogni femminista.
O questo giornalista non sapeva cosa scriveva, ma il matriarcato, in questo articolo, non e' che ci faccia una bella figura.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline jorek

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è una questione difficile
« Risposta #2 il: Agosto 13, 2010, 15:14:42 pm »
per quanto ne so io il discorso su matriarcato e patriarcato è una cosa che va presa con le pinze.Quando studiavo antropologia mi ricordo che c'era uno studioso polacco,un tale Malinowsky(penso si scriva cosi),che si trasferi per due anni un un isoletta nel pacifico per studiare la cultura dellem popolazioni locali....sti tizi pensavano che la donna fosse una sorta di intermediario tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti e che per la procreazione l'atto sessuale fosse totalmente inutile in quanto gli spiriti avrebbero preso forma nel loro grembo quando avrebbero voluto:era una sorta di immacolata concezione....tracce di questa sorta di concezione di superiorità della donna,le troviamo pure presso alcune tribu germaniche, in cui i guerrieri quando scendevano in guerra,dovevano assere acompagnati e supportati dalle loro donne senza il cui apporto "morale"non avrebbero potuto vincere.
Poi come dimenticarci i casi della cultura "ipermaschilista" greco latina in cui Temistocle diceva"io comando sugli ateniesi,mia moglie comanda su di me" e dove Santippe vessava impunemente Socrate per il fatto che se ne andasse a giro per banchetti e per piazze a filosofeggiare.Senza domenticarci il buon vecchio Giovenale che lamentava il fatto che se ti sposi fai una vita del cazzo perchè devi obbedire alla moglie... :lol: matriarcato e patriarcato sono cose molto sfumate ecomplesse spesso usate  sproposito per motivi strumentali..... :muro: :wacko2:

Offline Giulia

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #3 il: Agosto 13, 2010, 23:18:54 pm »
Salve a tutti, ho deciso di aprire questa di discussione per sapere da voi qualcosa in più sulle società matriarcali del passato e del presente. Leggendo su internet, riguardo alle tribù indigene dell'asia, dell'africa e del nord america, mi è sembrato constatare che le donne solitamente hanno potere sulla casa, sulla prole e sull'economia, mentre l'uomo  in genere detiene il potere politico.
Sono società basate sulla distinzione dei ruoli e sul rispetto della donna, oppure la donna ha  ruolo dominante sull'uomo?
Su internet non c'è moltissimo materiale e ho paura che molti di quei testi siano enfatizzati a descrivere la donna come dominatrice assoluta.
ho letto da qualche parte che i nativi delle isole canarie era una civiltà  matiarcale, ma non vi era esattamente una dominazione della donna sull'uomo.le donne erano molto rispettate. potevano  avere più uomini e non il contrario,  per il resto era una  civiltà pacifica,nessun esercito di amazzoni o robe così.

Offline Giulia

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #4 il: Agosto 13, 2010, 23:30:28 pm »

Azzo!!! non conosceranno la guerra, ma se un uomo "scelto" non ha "parola in merito" capisco perche' le societa' patriarcali hanno avuto il sopravvento nella quasi totalita' del pianeta.
Vivere in capanne di fango e legno "meta di animali migratori" e' il miraggio di ogni donna occidentale, in particolar modo e' il sogno di ogni femminista.
O questo giornalista non sapeva cosa scriveva, ma il matriarcato, in questo articolo, non e' che ci faccia una bella figura.
..beh..sono numerose le civiltà patriarcali che vivono nelle capanne come primitivi. non lo so se ci facciano una bella figura, ma non credo siano il sogno di ogni donna, e non certo di tutte le femministe, solo quelle ex hippy .forse...
cmq, spesso si è detto che il femminismo è figlio della tecnologia.... e le civiltà occidentali sarebbero destinate a morire per essere dominate da  civiltà molto più "primitive". tu cosa ne pensi?

Offline 2414

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #5 il: Agosto 14, 2010, 02:05:40 am »
Dunque, mi sono informato un pò sulla società matriarcale della Guinea-Bissau. Si legge che le donne scelgono il marito  e  hanno il potere sul divorzio, inoltre hanno il compito di crescere i figli, i quali porteranno il nome della madre. Gli uomini invece si occupano della caccia e della pesca. Un sito inglese la descrive come una società egualitaria, dove, appunto c'è una divisione dei compiti basati sul genere sessuale.
Mi sembra però che questi tipi di società si assomiglino, e forse, si distinguono per essere soprattutto pacifiche con il prossimo e con l'altro genere, ma non per avere un dominio della Donna nel senso classico. In poche parole, la società matriarcale non è l'inverso della società patriarcale.
Il bello di queste società, matriarcali e patriarcali, è che durano da secoli (forse millenni) e quindi hanno quell' equilibrio che permette agli esseri umani di vivere in armonia e di perpetuare la specie.



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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #6 il: Agosto 14, 2010, 02:25:43 am »
cmq, spesso si è detto che il femminismo è figlio della tecnologia.... e le civiltà occidentali sarebbero destinate a morire per essere dominate da  civiltà molto più "primitive". tu cosa ne pensi?

Ciao giulia, non so se era rivolta a me la domanda, se lo era, proverò a risponderti.
Il femminismo è figlio della tecnologia e del capitalismo ( che aveva bisogno di nuovi lavoratori a basso costo) ed è riuscito a nascere e a crescere perchè viviamo in epoca moderna dove la pace perdura, le macchine sosituiscono in parte l'essere umano, e la forza dell'Uomo è un carattere che oggi serve a ben poco (molto di meno rispetto al passato): le donne possono fare gli stessi lavori degli uomini (o cmq quasi tutti) e i caratteri maschili in un epoca  di questo tipo vengono sminuiti per lasciare spazio alle virtù femminili.
Ma in realtà le donne oggi, (la maggior parte) non usano le caratteristiche del femminile, bensì i caratteri maschili.
Il femminismo ha distrutto i generi proprio perchè ha creato delle donne che hanno completamente assorbito questi comportamenti distruggendo buona parte della loro femminilità.
Oggi una donna non è una mamma, non è una puttana... che cos'è?
Sicuramente è l'uomo di oggi.
Si vuole fondare una società ginecocratica NON matriarcale o simile. Una società che non avrà ( e che già adesso non ha) equilibri e che verrà sconfitta e soppiantata dagli immigrati (processo gia' in corso).
Insomma una società che morirà lentamente. Anzi che sta morendo lentamente.

Offline Cassiodoro

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #7 il: Agosto 14, 2010, 13:25:31 pm »
..beh..sono numerose le civiltà patriarcali che vivono nelle capanne come primitivi. non lo so se ci facciano una bella figura, ma non credo siano il sogno di ogni donna, e non certo di tutte le femministe, solo quelle ex hippy .forse...
cmq, spesso si è detto che il femminismo è figlio della tecnologia.... e le civiltà occidentali sarebbero destinate a morire per essere dominate da  civiltà molto più "primitive". tu cosa ne pensi?
La mia era una critica al giornalista ed all'articolo, non al matriarcato, perche' il matriarcato, da come e' millantato, e' il vero paradiso di ogni uomo.
In una societa' matriarcale l'uomo e' senza alcuna responsabilita', non deve fare il guerriero, si dedica alla caccia ed alla pesca (si fa i caXXi suoi lontano dalla casa della moglie o della madre), e' scelto e si accoppia con piu' femmine.

Personalmente penso che la parora "patriarcato" significhi "iniziato dal padre" e non potere dei padri o degli uomini, come le femministe intendono spregevolmente.

Non sono da annoverare tra gli studiosi del femminismo ne tra i futurologi, ma tutte le civilta' del passato sono state soppiantate da altre ritenute meno "socialmente evolute".
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Offline Giulia

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #8 il: Agosto 14, 2010, 23:58:16 pm »
Ciao giulia, non so se era rivolta a me la domanda, se lo era, proverò a risponderti.



grazie per la risposta.
ero daccordo, con questo tempo fa:

Citazione
Il femminismo è figlio della tecnologia e del capitalismo ( che aveva bisogno di nuovi lavoratori a basso costo) ed è riuscito a nascere e a crescere perchè viviamo in epoca moderna dove la pace perdura, le macchine sostituiscono in parte l'essere umano, e la forza dell'Uomo è un carattere che oggi serve a ben poco (molto di meno rispetto al passato): le donne possono fare gli stessi lavori degli uomini (o cmq quasi tutti) e i caratteri maschili in un epoca  di questo tipo vengono sminuiti per lasciare spazio alle virtù femminili.

se il femminismo è legato alla tecnologia, come mai si parla di vecchie civiltà matriarcali?
lo so che è diverso dal femminismo, ma se la forza maschile era sopravvivenza, come potevano esserci società matriarcali?

Citazione
Ma in realtà le donne oggi, (la maggior parte) non usano le caratteristiche del femminile, bensì i caratteri maschili.
Il femminismo ha distrutto i generi proprio perchè ha creato delle donne che hanno completamente assorbito questi comportamenti distruggendo buona parte della loro femminilità.
ecco, io credo che la femminilità non  sia mai esistita. la grazia e la dolcezza che si vorrebbe nelle donne stride con la realtà che è la vita, cioè durezza e crudeltà.  la maggior parte delle persone in passato erano povere. non poteva esserci dolcezza o tatto, non poteva esserci la stessa consapevolezza di oggi, la stessa conoscienza di oggi, anche perché la vita sociale era molto più chiusa.le donne del passato ci avevano dei braccioni (per essere donne eh) avevano calli e unghie incarnite e segni sul viso lasciate dal sole cocente per tutte le ore passate sui campi. ma soprattutto i modi: conosco vecchiette ...beh bestemmiano che è una bellezza, sono ruvide e dure. non so perché si parla ancora di femminilità perduta. forse qualche nobildonna avrà avuto un po' di grazia ricevuta da una buona educazione.
Citazione
Oggi una donna non è una mamma, non è una puttana... che cos'è?
Sicuramente è l'uomo di oggi.
Si vuole fondare una società ginecocratica NON matriarcale o simile. Una società che non avrà ( e che già adesso non ha) equilibri e che verrà sconfitta e soppiantata dagli immigrati (processo gia' in corso).
Insomma una società che morirà lentamente. Anzi che sta morendo lentamente.
credo che il femminismo sia un mezzo per il controllo delle nascite.  l'immigrato accolto con tanta tolleranza, (sembra strana una politica così docile verso l'immigrato...) si troverà presto a dover diminuire la quantità di pargoli, perché nella nostra società sfornare 12 bambini si è del tutto tagliati fuori. senza contare come le nuove generazioni, stimolate dalla libertà occidentale porterà  conflitto tra famiglie immigrate con adolescenti trapiantati e "modernizzati.
spesso questo conflitto sfocia in stragi famigliari ...
fa parte del piano mondiale che vuole ridurre tutta l'umanità a due miliardi .
come è già stato detto è difficile identificare una società come matriarcale o patriarcale, credo che a parte alcuni simboli, le società hanno semplicemente bisogno di darsi una definizione, ma sono troppo complesse per averne una giusta che davvero tenga conto di tutte le sfumature, è difficile definire anche la nostra con esattezza.


Offline 2414

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #9 il: Agosto 15, 2010, 02:36:58 am »
se il femminismo è legato alla tecnologia, come mai si parla di vecchie civiltà matriarcali?
lo so che è diverso dal femminismo, ma se la forza maschile era sopravvivenza, come potevano esserci società matriarcali?
Secondo me il femminismo non ha nulla a che vedere con le società matriarcali. Basta guardare solo la diversa concenzione riguardo al ruolo della madre. Il femminismo rigetta il ruolo di madre, mentre nelle società matriarcali le donne vi si dedicano a tempo pieno.

ecco, io credo che la femminilità non  sia mai esistita. la grazia e la dolcezza che si vorrebbe nelle donne stride con la realtà che è la vita, cioè durezza e crudeltà.  la maggior parte delle persone in passato erano povere. non poteva esserci dolcezza o tatto, non poteva esserci la stessa consapevolezza di oggi, la stessa conoscienza di oggi, anche perché la vita sociale era molto più chiusa.le donne del passato ci avevano dei braccioni (per essere donne eh) avevano calli e unghie incarnite e segni sul viso lasciate dal sole cocente per tutte le ore passate sui campi. ma soprattutto i modi: conosco vecchiette ...beh bestemmiano che è una bellezza, sono ruvide e dure. non so perché si parla ancora di femminilità perduta. forse qualche nobildonna avrà avuto un po' di grazia ricevuta da una buona educazione.

Io penso che le nostre nonne avessero questa femminilità; è anche vero che poi ogni persona ha il suo carattere.
Posso dirti che io ho avuto la fortuna di conoscere, oltre alle due nonne, anche una bisnonna, e, nonostante avessero un coraggio da leonesse, non hanno mai perduto quella grazia che le contraddistingueva dalla maggior parte delle femmine di oggi.
Quelle si son fatte una vita di sacrifici, e spesso per tirare avanti, si son fatte carico di lavori umili, ma, a mio parere avevano conservato la loro essenza, la loro naturalità, la loro indole.
Io  non penso di poter dire lo stesso delle così dette donne moderne (non tutte ma una buona parte), le quali pensano che essere Donna oggi, significhi fare quello che faceva l'uomo fino a 30 anni fa.

credo che il femminismo sia un mezzo per il controllo delle nascite.  l'immigrato accolto con tanta tolleranza, (sembra strana una politica così docile verso l'immigrato...) si troverà presto a dover diminuire la quantità di pargoli, perché nella nostra società sfornare 12 bambini si è del tutto tagliati fuori. senza contare come le nuove generazioni, stimolate dalla libertà occidentale porterà  conflitto tra famiglie immigrate con adolescenti trapiantati e "modernizzati.
spesso questo conflitto sfocia in stragi famigliari ...
fa parte del piano mondiale che vuole ridurre tutta l'umanità a due miliardi .
E' difficile dire quello che succederà. Io francamente penso che  gli immigrati cambieranno le carte in tavola; sempre che il capitalismo resista ancora per 50/100 anni... cosa assai improbabile date le premesse.

come è già stato detto è difficile identificare una società come matriarcale o patriarcale, credo che a parte alcuni simboli, le società hanno semplicemente bisogno di darsi una definizione, ma sono troppo complesse per averne una giusta che davvero tenga conto di tutte le sfumature, è difficile definire anche la nostra con esattezza.

La nostra società, in questo momento, non è ne l'una ne l'altra. Diciamo che regna la confusione più totale, dato che non esiste più nessun punto fermo. Il femminismo, secondo me, uguagliando due generi DIVERSI PER NATURA,  invece di creare un nuovo paradiso, sta creando un nuovo inferno.
E mi sembra che i dati sulle nascite, sul bullismo, sul malessere, sulla violenza, gli stiano dando ragione.

Offline Giulia

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #10 il: Agosto 15, 2010, 04:20:15 am »
Citazione
io penso che le nostre nonne avessero questa femminilità; è anche vero che poi ogni persona ha il suo carattere.
Posso dirti che io ho avuto la fortuna di conoscere, oltre alle due nonne, anche una bisnonna, e, nonostante avessero un coraggio da leonesse, non hanno mai perduto quella grazia che le contraddistingueva dalla maggior parte delle femmine di oggi.
Quelle si son fatte una vita di sacrifici, e spesso per tirare avanti, si son fatte carico di lavori umili, ma, a mio parere avevano conservato la loro essenza, la loro naturalità, la loro indole.
Io  non penso di poter dire lo stesso delle così dette donne moderne (non tutte ma una buona parte), le quali pensano che essere Donna oggi, significhi fare quello che faceva l'uomo fino a 30 anni fa.
io sinceramente proprio no.... donnone che parlano spesso in dialetto .... che ammazzano in un colpo solo e senza pietà un pollo, non ci vedo né grazia né coraggio né femminilità.credo che la femminilità sia diventata un esigenza moderna impossibile da pretendere in tutte le donne -una volta distrutto le classi sociali

cosa intendi con donne che pensano di essere donne se fai quello che faceva l'uomo di 30 anni fa? non ne conosco una che vuol fare quello che faceva l'uomo di un tempo....

Citazione
E' difficile dire quello che succederà. Io francamente penso che  gli immigrati cambieranno le carte in tavola; sempre che il capitalismo resista ancora per 50/100 anni... cosa assai improbabile date le premesse.
io credo che gli immigrati non siano altro che esseri umani, per tanto anch'essi potenziali strumenti controllabili come tutti gli altri...specie se sono persone comuni.

Citazione
La nostra società, in questo momento, non è ne l'una ne l'altra. Diciamo che regna la confusione più totale, dato che non esiste più nessun punto fermo. Il femminismo, secondo me, uguagliando due generi DIVERSI PER NATURA,  invece di creare un nuovo paradiso, sta creando un nuovo inferno. E mi sembra che i dati sulle nascite, sul bullismo, sul malessere, sulla violenza, gli stiano dando ragione.
i dati sulle nascite credo siano considerate un bene per chi usa il femminismo come mezzo. per me resta solo quello. certo non è da condividere..forse  tra i tanti è il meno estremo.

 cmq non credo che nessuno mai potrà creare il paradiso qui.

Offline 2414

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #11 il: Agosto 15, 2010, 14:42:44 pm »
io sinceramente proprio no.... donnone che parlano spesso in dialetto .... che ammazzano in un colpo solo e senza pietà un pollo, non ci vedo né grazia né coraggio né femminilità.credo che la femminilità sia diventata un esigenza moderna impossibile da pretendere in tutte le donne -una volta distrutto le classi sociali
Su questo abbiamo opinioni divergenti. 

cosa intendi con donne che pensano di essere donne se fai quello che faceva l'uomo di 30 anni fa? non ne conosco una che vuol fare quello che faceva l'uomo di un tempo....
Quello che ho scritto nei due messaggi precedenti. Ovvero che le donne moderne (e ripeto non tutte, ma la maggior parte) per essere Donne devono comportarsi come facevano tanti Uomini fino a 30 anni fa.  Oggi la donna vuole tutto, la carriera, la maternità, la famiglia, il marito virile e grazioso nello stesso tempo. Ma la maternità è in contrasto con la carriera lavorativa mentre la paternità no. Il ruolo del padre biologicamente non esiste (secondo me e secondo molti pensatori),è solo uno schema mentale che si è evoluto con l'evoluzione della società e che ha una certa importanza a partire dall'adolescenza del figlio. Nel matriarcato infatti la prole sta con la madre. Nel patriarcato la prole incomincia a stare col padre con l'età adulta.
Un altro aspetto è volere la parità solamente per le cose positive. Ci si batte per le quote rosa, ma non ci si batte per l' uguaglianza nei posti di lavoro come muratore, operaio ecc.
"Oggi una Donna non è ne una mamma, ne una puttana. Che cos'è?
Sicuramente è l'Uomo di oggi."
Io penso che questa frase, tratta da un libro, riassuma meglio di tanti discorsi.


io credo che gli immigrati non siano altro che esseri umani, per tanto anch'essi potenziali strumenti controllabili come tutti gli altri...specie se sono persone comuni.
 i dati sulle nascite credo siano considerate un bene per chi usa il femminismo come mezzo. per me resta solo quello. certo non è da condividere..forse  tra i tanti è il meno estremo.
Meno estremo fino a un certo punto. Beh per lo meno non si uccidono vite umane. Per quanto riguarda gli immigrati bisogna considerare il fatto che hanno una cultura molto forte. Bisogna vedere chi vincerà il braccio di ferro tra il capitalismo e le tradizione etniche.

cmq non credo che nessuno mai potrà creare il paradiso qui.

Su questo non posso che darti ragione. Io mi auspico che prima o poi si riformi un equilibrio nella nostra società, e , sono convito, che con le buone o con le cattive  questo avverrà.


Offline mik

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #12 il: Agosto 15, 2010, 16:28:36 pm »
Ciao giulia, non so se era rivolta a me la domanda, se lo era, proverò a risponderti.
Il femminismo è figlio della tecnologia e del capitalismo ( che aveva bisogno di nuovi lavoratori a basso costo) ed è riuscito a nascere e a crescere perchè viviamo in epoca moderna dove la pace perdura, le macchine sosituiscono in parte l'essere umano, e la forza dell'Uomo è un carattere che oggi serve a ben poco (molto di meno rispetto al passato): le donne possono fare gli stessi lavori degli uomini (o cmq quasi tutti) e i caratteri maschili in un epoca  di questo tipo vengono sminuiti per lasciare spazio alle virtù femminili.
Ma in realtà le donne oggi, (la maggior parte) non usano le caratteristiche del femminile, bensì i caratteri maschili.
Il femminismo ha distrutto i generi proprio perchè ha creato delle donne che hanno completamente assorbito questi comportamenti distruggendo buona parte della loro femminilità.
Oggi una donna non è una mamma, non è una puttana... che cos'è?
Sicuramente è l'uomo di oggi.
Si vuole fondare una società ginecocratica NON matriarcale o simile. Una società che non avrà ( e che già adesso non ha) equilibri e che verrà sconfitta e soppiantata dagli immigrati (processo gia' in corso).
Insomma una società che morirà lentamente. Anzi che sta morendo lentamente.
Concordo in gran parte con la tua interessante analisi,Kloud.
Su 2 punti divergo:piu' che il femminismo a distruggere i "generi"(l'identita' di genere tradizionalmente attribuita a ciascuno dei 2 sessi)e' stato il capitalismo,del quale il femminismo e' sempre stato servo:tutto cio' a cui il femminismo e' pervenuto e' l'omologazione della donna al ruolo maschile di produttore/consumatore.I discorsi di cambiamento rivoluzionario della societa'(che pure c'erano e in qualche caso ci sono ancora)si sono rivelati di debole ed effimera consistenza(presto abbandonati in favore di un ingresso a parole egualitario nella societa' e nel lavoro,di fatto mirante ad assumervi un ruolo "ginocratico").
Il secondo punto sono gli immigrati:i conflitti che si avvertono tra i nuovi venuti e gli "autoctoni" derivano,credo,in minima parte dalle differenze culturali o da un piu' forte attaccamento degli immigrati alle loro tradizioni,quanto piuttosto dalla difficolta' di inserimento a pieno diritto nella societa' occidentale e dall'atteggiamento ostile di gran parte dell'opinione pubblica europea nei loro confronti.
Se tali ostacoli verranno rimossi(e se l'immigrazione non assumera' il carattere di un flusso di tali dimensioni da rendere impossibile in breve tempo l'integrazione)nell'arco di un paio di generazioni(o poco piu') abbandoneranno la propria cultura d'origine per adattarsi alla nostra(vedi la trasformazione degli italo-americani in U.S.A.,per esempio).
la nostra societa' probabilmente sta morendo,ma per altre cause.
ciao

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #13 il: Agosto 15, 2010, 19:58:35 pm »
Concordo in gran parte con la tua interessante analisi,Kloud.
Su 2 punti divergo:piu' che il femminismo a distruggere i "generi"(l'identita' di genere tradizionalmente attribuita a ciascuno dei 2 sessi)e' stato il capitalismo,del quale il femminismo e' sempre stato servo:tutto cio' a cui il femminismo e' pervenuto e' l'omologazione della donna al ruolo maschile di produttore/consumatore.I discorsi di cambiamento rivoluzionario della societa'(che pure c'erano e in qualche caso ci sono ancora)si sono rivelati di debole ed effimera consistenza(presto abbandonati in favore di un ingresso a parole egualitario nella societa' e nel lavoro,di fatto mirante ad assumervi un ruolo "ginocratico").
Condivido quello che scrivi, specialmente quando dici che il femminismo è servo del capitalismo.


Il secondo punto sono gli immigrati:i conflitti che si avvertono tra i nuovi venuti e gli "autoctoni" derivano,credo,in minima parte dalle differenze culturali o da un piu' forte attaccamento degli immigrati alle loro tradizioni,quanto piuttosto dalla difficolta' di inserimento a pieno diritto nella societa' occidentale e dall'atteggiamento ostile di gran parte dell'opinione pubblica europea nei loro confronti.
Se tali ostacoli verranno rimossi(e se l'immigrazione non assumera' il carattere di un flusso di tali dimensioni da rendere impossibile in breve tempo l'integrazione)nell'arco di un paio di generazioni(o poco piu') abbandoneranno la propria cultura d'origine per adattarsi alla nostra(vedi la trasformazione degli italo-americani in U.S.A.,per esempio).
la nostra societa' probabilmente sta morendo,ma per altre cause.
ciao
In parte ti do ragione, anzi il discorso che fai non fa una grinza. E' possibile che gli immigrati, il cui numero continua a salire, possano produrre una società che sposi la loro cultura con la nostra.

Ti saluto mik, è sempre un piacere scambiare questo tipo di opinioni!

Offline Giulia

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Re: Qualche cenno sul matriarcato.
« Risposta #14 il: Agosto 15, 2010, 22:00:30 pm »

Quello che ho scritto nei due messaggi precedenti. Ovvero che le donne moderne (e ripeto non tutte, ma la maggior parte) per essere Donne devono comportarsi come facevano tanti Uomini fino a 30 anni fa.  Oggi la donna vuole tutto, la carriera, la maternità, la famiglia, il marito virile e grazioso nello stesso tempo. Ma la maternità è in contrasto con la carriera lavorativa mentre la paternità no.
Un altro aspetto è volere la parità solamente per le cose positive. Ci si batte per le quote rosa, ma non ci si batte per l' uguaglianza nei posti di lavoro come muratore, operaio ecc.
"Oggi una Donna non è ne una mamma, ne una puttana. Che cos'è?
Sicuramente è l'Uomo di oggi."
il punto è proprio questo: devono.
il femminismo lo si considera come una rivoluzione che è nata dal popolo, perché vi erano degli squilibri nel patriarcato....così si dice spesso.
fosse stato questo il problema difatti credo che sarebbe stato necessario allora optare per una società matriarcale.
ma ciò che non mi sembra cambiare mai, sia nel patriarcato che nel matriarcato è avere il potere sulla discendenza e quindi sulla ricchezza da lasciare agli eredi.
il femminismo su questo, non lo prenderei in considerazione...

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Meno estremo fino a un certo punto. Beh per lo meno non si uccidono vite umane. Per quanto riguarda gli immigrati bisogna considerare il fatto che hanno una cultura molto forte. Bisogna vedere chi vincerà il braccio di ferro tra il capitalismo e le tradizione etniche.
lo so, son forti....possono essere forti fino ad autoeliminarsi...
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Su questo non posso che darti ragione. Io mi auspico che prima o poi si riformi un equilibrio nella nostra società, e , sono convito, che con le buone o con le cattive  questo avverrà.
sì, dipende sempre da dove arriva l'equilibro e perché. il disagio o il malessere delle persone purtroppo ha sempre contato poco. l'equilibrio se ci sarà, sarà innescato quando la situazione attuale sarà superflua secondo me...
molto probabilmente con le buone...speriamo lo siano anche le intenzioni...