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Alcuni studi sul satanismo delle élite e connessioni col femminismo

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Vicus:
Ecco il lato B delle élite sedicenti laiche e libertarie e delle loro connessioni col femminismo, nell’Occidente totalmente secolarizzato, tanto ripulito da ogni idea del destino eterno dell’Uomo, resurrezione e dannazione:

Alcuni studi sul satanismo (4a parte)

5. Un libro di Per Faxneld e Johan Nilsson: “Satanism. A reader” (2023)

Nel 2023 Oxford University Press pubblica il libro “Satanism. A reader”, una raccolta di venti saggi sul Satanismo, per un totale di 351 pagine, a cura degli studiosi svedesi Per Faxneld e Johan Nilsson. Abbiamo già incontrato Faxneld: in una precedente puntata di questo mio studio ho esaminato il suo libro “Satanic Feminism: Lucifer as the Liberator of Woman in Nineteenth-Century Culture” (vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-2a-parte/). Faxneld e Nilsson ripropongono tesi che ho già esposto e criticato nella seconda e nella terza parte di questo mio studio (vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-2a-parte/; e qui: https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-3a-parte/).

Passo ad accennare ad alcuni dei contributi raccolti nel volume di Faxneld e Nilsson.

5.1. Il Satanismo “esplicito”, “pubblico”: prodotto della secolarizzazione…

 Nell’Introduzione (“Introduction”: pp. 1-23) i due studiosi svedesi sostengono che il Satanismo è un fenomeno inventato sin dall’inizio del Cristianesimo allorché i Padri della Chiesa («Church Fathers») hanno creduto a racconti fantasiosi riguardanti adoratori del Diavolo e macabri rituali (cf. p. 1)… Ovviamente non concordo con questa tesi. Invece trovo giusta e interessante la seguente osservazione dei due studiosi svedesi: il Satanismo, inteso come identità/fenomeno “aperto”, ossia palese o esplicito, si è potuto manifestare in quanto si è indebolito il potere temporale della Cristianità; il Satanismo è un prodotto diretto della secolarizzazione che rompe i legami tra Stato/Società e Chiesa/Religione:

«Naturally, Satanism as an open identity only became possible in a time when Christianity’s hold on legal systems and social norms had weakened. In that sense, Satanism is a direct product of secularization (understood primarily as the severing of ties between state/public sphere and religion)» (p. 5).

5.2. Eliphas Lévi e Lucifero

Nel saggio “Eliphas Lévi, La Bible de la liberté (1841)” (pp. 24-40), il prof. Julian Strube mostra che Alphonse-Louis Constant (più noto come Eliphas Lévi, socialista ed occultista francese) nella sua “Bible de la liberté” (1841) elogia «Lucifer» come il liberatore della donna e il martire cacciato dall’Eden (cf. p. 30). Secondo Constant, Dio è maschio e femmina (cf. p. 32, nota 34)… Nel suo “Testament de la liberté”, Constant presenta Lucifero come redentore dell’umanità che deve prima redimere se stesso attraverso la sofferenza (cf. p. 32)… In seguito, nel suo “Dogme et rituel de la haute magie”, Constant/Eliphas Lévi parla del «Baphomet», figura androgina, simbolo dell’equilibrio universale degli opposti (cf. pp. 35-36)… Nel libro “La clef des grands mystères” (1861), Constant/Lévi cita molti brani della sua precedente “Bible de la liberté” e torna ad elogiare «Lucifer» quale eroe ribelle e rivoluzionario, angelo della luce e della libertà, padre dell’intelligenza (cf. p. 35)…

Tra il 2016 e il 2024 Strube ha insegnato presso le Università di Amsterdam, Heidelberg, Amburgo, Harward, Vienna…; dal 2024 insegna all’Università di Göttingen (vedi qui: https://www.uni-goettingen.de/en/prof.+dr.+julian+strube/76039.html).

5.3. Albert Pike 33° e il Lucifero gnostico [di Eliphas Lévi]…

Fredrik Gregorius, docente all’Università di Linköping (Svezia), nel saggio “Albert Pike, Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry (1871)” (pp. 62-68), per quanto cerchi di sostenere che il celebre massone Albert Pike 33° non era né luciferiano né satanista, tuttavia ammette che Pike, nel suo libro “Morals and Dogma”, sulla scia di Eliphas Levi, rivaluta Lucifero (cf. pp. 63, 65-66) e Baphomet (cf. p. 65) e distingue Lucifero e Satana (p. 66)…  Su Albert Pike-Eliphas Lévi-Lucifero ho già scritto nella terza parte di questo mio studio (al paragrafo 4.8.1., vedi qui: https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-3a-parte/).

Fredrik Gregorius ammette, circa la presenza di Gnosi e Lucifero negli scritti di Pike (Morals and Dogma):

«[….] it is at times possible to see a type of Gnostic undertone in his writings […]» (p. 66);

«[…] it could be argued that there is a tendency in the book that can be regarded as Gnostic in the sense that it portrays the God of the Old Testament as the creator, but also as a lower form of existence. Lucifer, despite at times being ambivalent, seems to be a symbol of liberty and enlightenment» (p. 66).

Gregorius osserva anche che gruppi luciferiani o satanisti, per giustificare le loro credenze, si rifanno a scritti di Albert Pike, anche se poi Gregorius dice che costoro estrapolano quei brani di Pike dal loro contesto (cf. p. 67)… È ovvio che difendendo Pike 33°, Gregorius difende la Massoneria, principalmente quella di Rito Scozzese Antico e Accettato…  Eppure lo stesso Gregorius ammette chiaramente che in “Morals and Dogma” ci sono, o ci possono essere, brani di Pike in cui Lucifero viene rivalutato in senso gnostico…

Come ho scritto nel 2012, nel mio “Un manuale per conoscere la Massoneria” (pp. 2111-212), c’è anche un altro testo importante, forse poco o nulla conosciuto né citato, attribuibile ad Albert Pike. È il testo di inaugurazione/consacrazione della Camera Rituale del 30° Grado di Rito Scozzese Antico e Accettato, in cui si elogia Lucifero, stella del mattino, angelo della luce e della libertà… L’autore massone di quel testo rituale (ritengo sia proprio Pike 33°) attinge quelle lodi a Lucifero dal summenzionato libro di Eliphas Levi “La clef des grands mystères”. Insomma, ad Albert Pike 33° piaceva il Lucifero di Eliphas Lévi, non certo il Dio Cattolico dei Dogmi.

5.4. Gli opposti Lucifero e Satana… E il Real Segreto del 32° ?

Torniamo al libro di Per Faxneld e Johann Nilsson, “Satanism. A reader”. Nel saggio “Léo Taxil, Le Palladium régénéré et libre (1895)” (pp. 93-100), Ruben van Luijk (lo abbiamo già incontrato nella terza parte di questo mio studio) evidenzia un fatto che ritengo importante: Eliphas Lévi sostiene una fondamentale distinzione («a fundamental distinction») tra Lucifero [la luce] e Satana [le tenebre], distinzione assunta anche da Madame Blavatsky (cf. p. 97). Purtroppo van Luijk ed altri suoi colleghi (che pubblicano con la Oxford Press University) non sottolineano abbastanza che ci sono elementi sufficienti per asserire che Albert Pike recupera da Elifas Levi anche questa ‘dottrina’ della distinzione tra Lucifero e Satana… Inoltre, tali autori (Faxneld, van Luijk, ecc.) non considerano il Real Segreto del 32° Grado del Rito Scozzese Antico e Accettato (illustrato da Pike proprio in “Morals and Dogma”!) ossia la Legge (o Bilancia) Universale degli Opposti (loro unione/necessità), in virtù della quale gli Opposti sono necessari: Bene e Male, Luce e Tenebre, Maschile e Femminile, ecc.  Non è difficile capire che in questa Legge – e Gnosi – possono rientrare anche Dio [il Bene] e Satana [il Male], Lucifero [dio gnostico della Luce] e Adonai [il Dio ebraico-cristiano], Lucifero [Luce] e Satana [Tenebre]…

5.5. Ben Kadosh e l’unione degli opposti: Lucifero, Tenebra che porta la Luce…

È interessante anche il saggio “Ben Kadosh (aka Carl William Hansen), Den ny morgens gry (1906)” di Johann Nilsson (pp. 122-130). Sul caso del massone Ben Kadosh ho già scritto nella mia precedente puntata (https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-3a-parte/). Nilsson riporta alcuni brani del libro danese del massone Ben Kadosh/Hansen, “Den ny morgens gry”, tradotto in inglese come “The Dawn  of the New Morning” (Nilsson, op. cit., pp. 131-134). Ben Kadosh afferma che la Massoneria pratica magia [ma non erano tutti laici e "illuminati"?] (cf. p. 132). Ben Kadosh elogia «Lucifer» come Tenebra che porta la Luce, energia sublime, divina maestà (cf. p. 133)…

5.6. Madame de Naglowska e l’unione degli opposti: servire Satana per servire Dio…

Circa il saggio “Maria de Naglowska, La Lumière du sexe (1932) and ‘Satanisme masculin, Satanisme  féminin’ (1933)” (pp. 135-147) degli studiosi Hans Thomas Hakl e Michele Olzi, riassumo così (in corsivo) la gnosi satanica della celebre esoterista russa Madame de Naglowska: Dio produce gli opposti, li include in se stesso; Dio produce Verità ed Errore, anche Satana è necessario in questa logica degli opposti; la Ragione è Satana; Dio nega se stesso nel processo dialettico della creazione; l’Iniziato che vuol diventare parte del processo dialettico deve servire Satana per poi servire Dio  e questa è la dottrina segreta dell’Arte Reale (cf. p. 140). Ancora, secondo de Naglowska: Satana è associato al sesso e alla sessualità femminile (cf. p. 141), Satana è maschio e femmina (cf. p. 144), Satana è forza femminile, divina madre (cf. p. 145)…

5.7. Il “Dragon Rouge” non si dichiara satanista, ma elogia Lucifero e pratica magia nera

Nel saggio “Thomas Karlsson (Dragon Rouge), Kabbala, kliffot och den goetiska magin (2004)” (pp. 306-313), ancora lo studioso svedese Fredrik Gregorius tratta dell’Ordine del “Dragon Rouge”, un ordine magico fondato nel 1989 dal giovanissimo Thomas Karlsson (nato nel 1972), il quale lavorava nella più famosa libreria “New Age” di Stoccolma (“Vattumannen”: trad.: “Aquarius”) e aveva incontrato un gruppo di persone praticanti magia tifoniana e yezidica («a group of people who were involved in “Typhonian and Yezidi magic”») e attive nella città di Gothenburg (cf. p. 306).

Il “Dragon Rouge” si considera un Ordine di magia, non un’organizzazione satanista; tuttavia i suoi membri dichiarano di praticare la “Via della Mano Sinistra” («Left-hand Path») e la “Magia Nera” («“Black Magic”»). La “Via della Mano Sinistra” mira all’auto-deificazione, è una via antinomista, trasgressiva… Il “Dragon Rouge” elogia Lucifero e Satana (cf. pp. 310-311)… Secondo il “Dragon Rouge”, Lucifero è il Serpente del Genesi portatore di luce e sapienza (cf. pp. 311-312).

Gregorius ritiene che il “Dragon Rouge” non è un Ordine satanista ma comunque rientra nella logica che ha creato il Satanismo moderno, ossia quello esplicito, pubblico (cf. p. 312)…

5.8. Il Luciferismo inclusivo degli opposti luce-tenebre [ancora unione degli opposti]…

Molto interessante è anche il saggio “Michael W. Ford (The Order of Phosphorus, etc.), The Bible of the Adversary (2007)” della studiosa svedese Olivia Cejvan  (pp. 317-326) la quale esamina scritti e attività dell’americano Michael W. Ford, il quale è esponente della “Via della Mano Sinistra” e della tradizione luciferiana stregonica («the “Luciferian Witchcraft Tradition”»), fondatore del «the Order of Phosphorus  (TOPH)» (L’Ordine di Fosforo, ossia Lucifero), nonché uno dei leaders dell’«Assembly of Light Bearers (ALB)» (Assemblea dei Portatori di Luce, o Luciferi), precedentemente nota come «the Greater Church of Lucifer (TGCL) (cf. p. 317).   Ford ritiene che il Luciferismo («Luciferianism») è al di sopra delle dualità («above dualities»: p. 318), ed è inclusivo includendo luce e tenebre: «[…] Ford’s Luciferianism is inclusive, operating with both light and darkness» (p. 318). Secondo Ford, un luciferiano deve ricercare l’equilibrio («It is often repeated that a Luciferian should strive for balance»: p. 318, grassetto mio). Secondo Ford non esiste magia bianca, esiste solo magia nera che è magia della trasformazione, per tutti gli scopi e con tutti i mezzi (cf. p. 318, nota 12)… Secondo Olivia Cejvan, l’eclettismo che caratterizza il Luciferismo di Michael W. Ford, richiama quell’eclettismo e sintesi di più filoni esoterici quale si riscontra in Ordini esoterici come ad esempio l’Hermetic Order of the Golden Dawn (cf. p. 319). Più avanti, Cejvan afferma che alcuni rituali magici di Michael W. Ford somigliano a rituali della summenzionata “Golden Dawn” (cf. p. 324). Cejvan cita lo studioso svedese [e massone] Henrik Bogdan secondo il quale la “Golden Dawn” assume e reinterpreta rituali massonici e, inoltre, più in generale, rituali moderni occidentali di iniziazione hanno le loro radici nella Massoneria («modern Western rituals of initiation typically have their historical roots in Freemasonry»: cf. p. 324)…

5.9. Satanismo “umano”, “altruista”, “solidale”?

L’ultimo saggio del libro “Satanism. A reader” di Per Faxneld e Johann Nilsson, è “Lucien Greaves (The Satanic Temple), Church of Satan vs. Satanic Temple (2017)”, di Fredrik Gregorius e Manon Hedenborg White (pp. 333-341). Quest’ultima è un’altra studiosa svedese di Esoterismo (vedi qui: https://mau.se/en/persons/manon.hedenborg-white/). Gregorius e Hedenborg White trattano del “The Satanic Temple” (TST), una nuova organizzazione satanista fondata verso il 2012 da un certo Lucien Greaves,  il cui vero nome è Doug Mesner, nato nel 1976 (cf. p. 333). Il TST è apertamente avverso alla Destra politica di Trump, alle sue tendenze “teocratiche” («theocratic tendencies») e anti-abortiste (cf. p. 336). Il TST è critico anche verso la “Chiesa di Satana” di Anton Szandor LaVey, ritenuta dal TST troppo patriarcale e maschilista (cf. p. 336). Il TST ritiene Satana quale simbolo di ribellione, libertà, indipendenza, e in questo si rifà apertamente a scrittori come John Milton, William Blake, Lord Byron, Mikhail Bakunin (cf. p. 337). Mentre la “Chiesa di Satana” insiste sul Satana dei piaceri terreni, il TST insiste invece su Satana quale prometeico liberatore degli oppressi, femminista anti-patriarcale (cf. p. 338). A differenza della “Chiesa di Satana”, il TST insiste sull’impegno sociale e la solidarietà (cf. p. 338), mentre la “Chiesa di Satana”, criticando il TST, rigetta attivismo politico e sociale (cf. p. 339). Insomma il TST si presenta come un Satanismo paladino di altruismo, solidarietà, cooperazione umana (cf. Satanism. A reader, op. cit., pp. 342-351)…

5.10. Qualche riflessione…

Così termina, senza ulteriori commenti, il libro sul Satanismo a cura degli studiosi svedesi Per Faxneld e Johann Nilsson. Per quanto sia uno studio accademico, ricco di dati molto interessanti, tuttavia resta la sensazione che nel complesso sia un libro a favore del Satanismo nel/del mondo secolarizzato e scristianizzato…

Ritengo interessante sottolineare che, praticamente, da circa un decennio (se non di più) è all’opera una cerchia di studiosi svedesi che ruotano attorno alla “Oxford University Press” e allo studioso Henrik Bogdan (la cui appartenenza alla Massoneria Svedese non sembra molto notoria al pubblico profano). Penso sia lecito chiedersi se gli studiosi di area “svedese” che ho citato in questa e nelle puntate precedenti del mio studio siano solo studiosi accademici, intellettuali, o anche praticanti di una qualche forma di Esoterismo facendo così quella che sociologicamente si definirebbe “osservazione partecipata”…

Ciò che accomuna questi studiosi, che formano quello che definirei ormai il “Circolo Svedese”, mi sembra sia, tra l’esplicito e l’implicito, difendere/scagionare la Massoneria regolare/ufficiale dei Tre Gradi e degli Alti Gradi da qualsiasi accusa o sospetto di legami/intrecci/tangenze con il Luciferismo e/o Satanismo (gnostico, intellettuale…).

Insomma trovo che sia logico, legittimo e doveroso, chiedersi se tra i suddetti studiosi del “Circolo Svedese”:

ci sia chi faccia parte della Massoneria [Bodgan di sicuro] e/o di qualche gruppo/associazione/società che coltiva qualche forma di Esoterismo e/o Magia, ecc.;
e se, tutto sommato, oltre a difendere di fatto la Massoneria, tra questi studiosi ci sia anche chi condivida personalmente la riabilitazione/rivalutazione gnostica di Lucifero quale dio-angelo-simbolo-portatore di luce, libertà, indipendenza, ecc. (segue)

https://www.corrispondenzaromana.it/alcuni-studi-sul-satanismo-4a-parte/

Vicus:
Curioso nessuna risposta interessano di più i preti omo (cn le vocazioni azzerate bne pochi) ma certi argomenti meglio lasciarli sotto il tappeto

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