Autore Topic: Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus  (Letto 877 volte)

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #45 il: Febbraio 05, 2025, 12:59:23 pm »
Il tuo paragone è improprio:
- L'Unione Sovietica collassò per motivi economici, e secondo alcune fonti sarebbe finita decenni prima (fine anni '60) se non fosse stato per la sofisticata azione repressiva del KGB
- Il Vaticano è pesantemente infiltrato dai nemici della Chiesa e in ogni caso sta palesemente auto-demolendo la sua dottrina, per i materialisti i suoi "fondamenti politici" senza i quali non può sussistere, cosa che l'Unione Sovietica non fece MAI

Le tue critiche sono IMPROPRIE:
- l'Unione Sovietica collassò perchè la nomenklatura volle diventare ricca e potente come le classi dirigenti occidentali e per questo VOLLE adottare il liberismo occidentale. In cambio di prestiti e aiuti economici l'Occidente impose il passaggio rapido al liberismo. Infatti il KGB era efficiente nel 1990 esattamente come lo era nel 1960. I motivi economici forono solo il pretesto perchè la nomenklatura sovietica procedette all'eutanasia dell'URSS.
- Il Vaticano si sta suicidando non perchè la gerarchia cattolica ne possa trarre vantaggi, ma unicamente per la sua viltà.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #46 il: Febbraio 05, 2025, 14:49:15 pm »
- l'Unione Sovietica collassò perchè la nomenklatura volle diventare ricca e potente come le classi dirigenti occidentali e per questo VOLLE adottare il liberismo occidentale. In cambio di prestiti e aiuti economici l'Occidente impose il passaggio rapido al liberismo.
Questo avvenne DOPO e non erano esattamente le classi dirigenti, ma speculatori (i cd. oligarchi) con un piede in Occidente. Molte altre fonti confermano (se non bastasse l'evidenza) che il sistema comunista era alla canna del gas da tempo e implose in tutti i Paesi dove vigeva, il caso della Germania Est è palese.
Citazione
- Il Vaticano si sta suicidando non perchè la gerarchia cattolica ne possa trarre vantaggi, ma unicamente per la sua viltà.
Sulla viltà non argomento neppure perché è vero, ma C'E' DELL'ALTRO. Nessuna classe dirigente si metterebbe a demolire in modo metodico, sistematico e prolungato i valori su cui si fonda il suo potere. Se sei vile taci, al più ripeti (ohibò) che va tutto bene, non ti metti a criticare la fede cattolica.
Quello della Chiesa non è l'unico caso di auto-demolizione. Uno degli esempi più lampanti è quello degli US4, ma anche dell'Europa stessa che delocalizza, scarica sul proprio territorio immigrati ostilli e inoccupabili e diffonde valori distruttivi come l'"arcobaleno", l'aborto e il divorzio (che piace alquanto sui siti maschili malgrado gli uomini ne siano le prime vittime).
Il lettore attento (arrivati a pagina 4 probabilmente nessuno) avrà notato che questi collassi pilotati riguardano solo l'OCCIDENTE, non l'Asia e neppure la R.ssia. Il che dimostra oltre ogni dubbio (cit. di un libro uscito anni fa) le manovre di "un governo globale, esistente ed effettivo"

« Ultima modifica: Febbraio 05, 2025, 15:05:21 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #47 il: Febbraio 05, 2025, 15:49:08 pm »
- In realtà i leaders sovietici ci stavano pensando già negli anni Settanta a liquidare il sistema sovietico che non portava ricchezza e benessere nemmeno a loro. Solo che bisognava trovare il modo. Finchè la società russa, sia pure traballando, restava in piedi e il sistema, sia pure arrancando, andava avanti era difficile muoversi nella direzione dell'autodemolizione. Poi, quando la crisi arrivò  a metà degli anni Ottanta del secolo scorso, Gorbaciov iniziò l'azione vera e propria di smantellamento. Ma credette di essere aiutato dall'Occidente che invece cinicamente e brutalmente gli impose "riforme" ultraliberali istantanee e radicali in cambio di soldi e aiuti. Eltsin, succeduto a Gorbaciov, capitolò completamente di fronte alle pretese occidentali e avviò le liberalizzazioni richieste.
- Diverso il caso della Chiesa. Già io e te concordiamo sulla vigliaccheria della gerarchia. Ma c'è dell'altro: il crescente disgusto del gregge di fronte ai sempre più scoperti casi di pedofilia e abusi scoperti all'interno del clero che ha tolto alla Chiesa il sostegno popolare del laicato cattolico del quale avrebbe bisogno e sarebbe necessario per opporsi alla demolizione della Chiesa richiesta dalla finanza globale e dal mainstream. Nella società occidentale oramai la Chiesa è di gran lunga ignorata dalla gente comune, se non sbeffeggiata, soprattutto dai giovani. L'impreparazione, l'incompetenza, l'insegnamento scadente dei preti in genere e la scandalosa condotta di molti di loro fa il resto. E' interessante l'articolo che ora ti mando su ciò che avviene ad esempio in Irlanda. Buona lettura!

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #48 il: Febbraio 05, 2025, 16:06:06 pm »
- L'URSS era al collasso e se ne impadronirono gli oligarchi che la vendettero all'Occidente, sulla piazza più deregolata del mondo.
Gorbaciov credeva di poter riformare il comunismo ma fu travolto dai tempi ed esautorato.

- Gli abusi non incidono più di tanto, la gente non diserta una parrocchia a Genvoa perché c'è stato un abuso in Irlanda. Altri articoli smentiscono tutto ciò. Il popolo si è allontanato per la demolizione pianificata di fede e riti, ormai ridotti a riunioni umanitarie in cui si parla di temi sociali
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #49 il: Febbraio 05, 2025, 16:52:27 pm »
- L'URSS era al collasso e se ne impadronirono gli oligarchi che la vendettero all'Occidente, sulla piazza più deregolata del mondo.
Gorbaciov credeva di poter riformare il comunismo ma fu travolto dai tempi ed esautorato.
- Gli abusi non incidono più di tanto, la gente non diserta una parrocchia a Genvoa perché c'è stato un abuso in Irlanda. Altri articoli smentiscono tutto ciò. Il popolo si è allontanato per la demolizione pianificata di fede e riti, ormai ridotti a riunioni umanitarie in cui si parla di temi sociali
- l'URSS non era affatto al collasso quando arrivò Gorbaciov. Fu il suo tentativo di "riformare il comunismo" a provocare il collasso dell'URSS. Egli non fu affatto "travolto". Venne esautorato, ma dagli occidentali perchè le sue "riforme" non erano ritenute per nulla sufficienti. Dall'Occidente.
- gli abusi incidono, eccome, caro Vicus, sul prestigio della Chiesa e sulla credibilità dei sacerdoti. E' per questo che la gente si è in gran parte allontanata dai riti e dalla fede, non per la demolizione degli stessi, pianificata dalla stessa gerarchia della Chiesa. Se poi in chiesa nelle loro omelie i sacerdoti parlano ormai solo di temi sociali è perchè sostanzialmente si vergognano di spiegare al "gregge" una dottrina nella quale oramai non credono più nemmeno loro.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #50 il: Febbraio 05, 2025, 19:35:50 pm »
- l'URSS non era affatto al collasso quando arrivò Gorbaciov. Fu il suo tentativo di "riformare il comunismo" a provocare il collasso dell'URSS. Egli non fu affatto "travolto". Venne esautorato, ma dagli occidentali perchè le sue "riforme" non erano ritenute per nulla sufficienti. Dall'Occidente.
Tutti gi storici non concordano
Citazione
- gli abusi incidono, eccome, caro Vicus, sul prestigio della Chiesa e sulla credibilità dei sacerdoti. E' per questo che la gente si è in gran parte allontanata dai riti e dalla fede, non per la demolizione degli stessi
Palesemente falso le defezioni sono cominciate in forma copiosa immediatamente dopo il Concilio e la riforma della Messa
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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #51 il: Febbraio 05, 2025, 20:50:45 pm »
- molti storici invece concordano mentre altri invece no.
- sono cominciate in forma copiosa con la contestazione degli anni sessanta e settanta e con il concomitante boom economico di quegli anni che hanno indotto moltissime persone, soprattutto giovani a rigettare le dottrine della Chiesa in un clima libertario e libertino. Le riforme della Chiesa e il Concilio c'entrano ben poco.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #52 il: Febbraio 05, 2025, 21:05:34 pm »
Il Concilio è finito dopo il '68 e c'è stata un'emorragia di preti e fedeli impressionante. La vita consacrata in Canada è completamente sparita
« Ultima modifica: Febbraio 06, 2025, 05:03:52 am da Vicus »
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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #53 il: Febbraio 06, 2025, 01:09:05 am »
Colpa di chi, caro Vicus? Della Chiesa che non ha vigilato e non ha preso e voluto prendere adeguate contromisure o, al solito, della solita massoneria?

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #54 il: Febbraio 06, 2025, 05:11:10 am »
Tutt'e due

Nel giugno del 1992, la rivista 30 Giorni (Anno X, nº 6, pagg. 41-42) ha pubblicato un articolo del giornalista Andrea Tornielli sull'influenza della Massoneria nella riforma liturgica voluta da Paolo VI (1897-1978). Il periodico tentò di salvare Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI dalla responsabilità per il danno incalcolabile causato alle anime dalla riforma liturgica incolpando a Mons. Annibale Bugnini (1912-1982). Questi era stato nominato da Montini Segretario del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, l'organismo attivo dal 1963 al 1970 che aveva il compito di mettere in pratica il documento Sacrosantum Concilium, e che di fatto creò a tavolino il nuovo rito della Messa. Le prove principali a carico di Mons. Bugnini consistevano in due lettere che presumibilmente sono state trovate da una spia. Riproduciamo qui i contenuti di quelle lettere, e anche alcune informazioni supplementari fornite dalla rivista.


- Lettera a Mons. Bugnini, del 14 giugno 1964:
 
«Caro BUAN 2, ti comunichiamo il compito che ti ha assegnato il Consiglio dei Fratelli, in accordo con il Gran Maestro e con i Prìncipi Assistenti al Trono. Ti obblighiamo [...] a diffondere la scristianizzazione confondendo i riti e le lingue, a mettere preti, Vescovi e Cardinali l'uno contro l'altro. La lingua di Babele e il rito saranno la nostra vittoria, come una sola lingua e un unico rito sono stati la forza della Chiesa [...]. Tutto dovrà accadere nel giro di dieci anni».

- Lettera da Mons. Bugnini, del 2 giugno 1967:

«Incomparabile Gran Maestro [...], la desacralizzazione sta avanzando rapidamente. É stata pubblicata un'altra Istruzione che entrerà in vigore il 29 giugno. Possiamo già cantare vittoria, in quanto la lingua volgare regna sovrana in tutta la liturgia, incluse le sue parti essenziali [...]. É stata concessa la più grande libertà di scegliere tra i vari formulari, tra la creatività individuale e il... caos! [....]. In breve, con questo documento credo di aver diffuso il principio della massima licenziosità, secondo quanto Lei mi aveva chiesto. Ho lottato duramente contro i miei nemici dalla Congregazione dei Riti, e ho dovuto usare tutta la mia astuzia per ottenere l'approvazione del Papa. Per fortuna, abbiamo avuto l'appoggio di amici e Fratelli nell'Universa Laus 3, che ci sono fedeli. La ringrazio per i fondi spediti e attendo di vederLa presto. L'abbraccio, Suo Fratello BUAN».

- Commento di 30 Giorni:

«Questi stralci sono stati estratti da due lettere. La prima sarebbe stata spedita a Mons. Annibale Bugnini (nome in codice BUAN) dal Gran Maestro della Massoneria. La seconda sarebbe la risposta del liturgista al capo della Loggia, in cui comunica il completamento della missione affidatagli. Questi documenti - gravemente diffamatori per Bugnini, che negò sempre di aver mantenuto dei contatti con la Massoneria - sono veri o falsi? È impossibile dirlo, dato che si tratta di lettere dattilografate e fotocopiate. Se sono autentici, essi rivelano l'esistenza di un "piano" per distruggere la dottrina cattolica e liturgia dall'interno. Potrebbero anche essere falsificazioni prodotte da qualcuno interessato a creare "fazioni" rivali all'interno della Curia. Il testo delle lettere, infatti, è molto diretto e poco raffinato. In ogni caso, le lettere esistono, e i risultati delle riforme di Bugnini sono in pieno accordo con gli obiettivi fissati».

Sta di fatto che appena la cosa divenne di dominio pubblico, il 4 gennaio 1976 Paolo VI decise di sollevare Bugnini da tutti i suoi incarichi in Curia e si allontanarlo da Roma, nominandolo Pronunzio apostolico in Iran, dove morì.

Sopra: la cosiddetta «Messa dei bambini», ossia il trionfo della desacralizzazione all'interno della liturgia cattolica.

NOTE

 

1 Traduzione dall'originale inglese Was Msgr. Bugnini a Mason?, a cura di Antonio Casazza. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.traditioninaction.org/ProgressivistDoc/A_075_BugniniMason.htm

2 Al momento dell'iniziazione, ogni massone riceve un numero di matricola e un nome. Secondo la famosa lista di prelati massoni, pubblicata sulla rivista OP del 12 settembre 1978, Mons, Bugnini aveva il numero di matricola 1365/76 e aveva ricevuto il nome in codice BUAN.

3 L'Associazione Internazionale per lo Studio di Musica Liturgica.

https://www.crisinellachiesa.it/articoli/massoneria/annibale_bugnini_massone/mons_annibale_bugnini_era_massone.htm
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« Risposta #55 il: Febbraio 06, 2025, 14:03:32 pm »
Ma, sul serio, caro Vicus, tu credi a queste fesserie? Se la massoneria "ordinasse" ad un alto prelato di attivarsi per la distruzione della Chiesa (e qui siamo  già nella fantapolitica) ti pare che lascerebbe in merito dei documenti scritti in giro? Quelle lettere puzzano di falso lontano un miglio e, te lo dico come mia opinione personale, hanno tutta l'aria di essere degli strumenti creati dalla Chiesa stessa per precostituirsi un alibi nel caso si debba giustificare il declino dell'influenza del cattolicesimo nella società e il calo delle vocazioni e dell'affluenza e della partecipazione dei fedeli alla Messa. "Non è colpa della Chiesa che non ha più nulla da dire alla società e non è in grado di fornire risposte adeguate ai bisogni di spiritualità dell'uomo moderno e ai suoi profondi interrogativi sullo scopo della vita, sulla Causa Prima dell'Universo e sulle prospettive future dell'umanità. No, la colpa è della Massoneria, questa potenza mostruosa che con il suo potere finanziario, politico e sociale da sempre complotta per la distruzione della Chiesa. E ci sta riuscendo, grazie alle quinte colonne di traditori, di alti prelati che si sono venduti al nemico e stanno distruggendo tale magnifica istituzione (tra l'altro non si capisce proprio come un'istituzione umana come la massoneria dovrebbe riuscire a distruggere un'istituzione voluta da Cristo e fondata da Cristo, ma sorvoliamo)". Oppure l'intento potrebbe essere magnificare la "capacità di resistenza" della Chiesa di fronte ai sabotaggi orditi dalla massoneria, se le cose invece dovessero mettersi per il meglio. Basta ragionare. 

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #56 il: Febbraio 06, 2025, 23:43:01 pm »
In realtà non serve neppure ragionare, basta guardarsi intorno per capire che la Chiesa sta agendo constro i propri interessi e questo non può essere spontaneo.
L'eventuale falsità della lettera (tutta da dimostrare) è irrilevante: Bugnini è comparso in varie liste da fonti diverse, compresa la nota lista P3corelli (mass0ne quindi ben informato), che aggiunge pure matricola e nome in codice. Nessuno dei vescovi della lista ha mai smentito o portato prove contro la sua autenticità. Paolo VI fece indagare un generale dei Carabinieri che confermò l'autenticità del documento.
Quindi piaccia o no: Bugnini ERA mass0ne.
Quanto a caos, desacralizzazione e Babele indotti dai nuovi riti non serve un libretto di istruzioni, si sono realizzati alla lettera sotto gli occhi di tutti.

Qui vediamo tutti i limiti di Massimo, che non è in grado o non vuole spiegare come mai la nuova Messa demolisce fondamentali dogmi cattolici, per esempio quello della Presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, completamente sminuita da Comunioni sulla mano, canzonette, "attendiamo la Tua venuta" (formula PROTESTANTE) dopo la Consacrazione in cui Cristo si è appena reso presente.
E questa robaccia, studiata con estrema cura per negare la fede cattolica, sarebbe il prodotto di vescovi ignoranti o ingenui? Ma per favore
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #57 il: Febbraio 07, 2025, 07:58:22 am »

«Il Novus Ordo Missæ [...] rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio Tridentino»

- Breve esame critico del Novus Ordo Missæ.

 Dopo il Vaticano II: una liturgia riformata in senso protestante

Dal XVI secolo fino al Concilio Vaticano II (1962-1965), la componente anti-liturgica del protestantesimo ha esercitato, nell'ambiente cattolico, un'influenza che fortunatamente è stata neutralizzata dalla Santa Sede. Oggi, invece, sembra aver raggiunto parte dei suoi obiettivi grazie alla riforma liturgica post-conciliare. Ecco alcune testimonianze a questo riguardo.

- Mons. Hans Ludvig Martensen (1927-2012), Vescovo cattolico di Copenaghen (Danimarca):
 
«Altre esigenze che Lutero aveva formulato a suo tempo, oggi possono essere considerate come soddisfatte nella teologia e nella pratica della Chiesa cattolica: l'uso della lingua volgare nella liturgia; la possibilità della comunione sotto le due specie; e il rinnovamento della teologia e della celebrazione dell'Eucarestia» 2.

- Hans Küng:

«Il rinnovamento liturgico del nostro secolo e del Vaticano II tiene conto delle richieste essenziali dei riformatori» 3.

- Gérard Siegwalt, docente di teologia alla facoltà protestante di Strasburgo:

«Non c'è nulla nella messa attuale rinnovata e riformata che potrebbe veramente disturbare il cristiano evangelico, o che potrebbe disturbarlo più di quanto possano infastidirlo certi elementi, reali o assenti, del culto protestante» 4.

- Max Thurian (1921-1996), teologo della comunità protestante di Taizé:

«Il nuovo ordinario della messa, al di là delle sue relative imperfezioni, dovute al peso della collegialità e dell'universalità, è un esempio di quella ricerca feconda di unità aperta e di fedeltà dinamica, di vera cattolicità: uno dei suoi frutti sarà che forse le comunità non-cattoliche potranno celebrare la Santa Cena con le stesse preghiere che usa la Chiesa cattolica. Teologicamente, è possibile» 5.

- Roger Adolphe Mehl (1912-1997), teologo e sociologo protestante:

«Se si tiene conto dell'evoluzione decisiva della liturgia eucaristica cattolica, della possibilità di sostituire il Canone della messa con altre preghiere liturgiche, della cancellazione dell'idea secondo cui la messa costituirebbe un sacrificio, della possibilità di comunicarsi sotto le due specie, non ci sono più di ragioni per le Chiese della Riforma di vietare ai loro fedeli di prendere parte all'Eucarestia nella Chiesa romana» 6.

- Jean Guitton (1901-1999), filosofo e scrittore, amico intimo di Paolo VI (1897-1978):
 
«L'intenzione di Paolo VI, a riguardo della liturgia, a proposito di ciò che si viene volgarmente detta "la messa", era di riformare la liturgia cattolica in modo che essa coincidesse quasi con la liturgia protestante [...], con la Cena protestante [...]. Ripeto, Paolo VI ha fatto tutto ciò che era in suo potere per avvicinare la messa cattolica - al di là del Concilio di Trento ­ alla Cena protestante [...]. La messa di Paolo VI si presenta per prima cosa come un banchetto - non è così? - e insiste molto sull'aspetto della partecipazione ad un banchetto, e molto meno sulla nozione di sacrificio, di sacrificio rituale, di fronte a Dio, con il sacerdote che da le spalle al popolo. Dunque, non credo di ingannarmi dicendo che l'intenzione di Paolo VI e della nuova liturgia che porta il suo nome, è di chiedere ai fedeli una più grande partecipazione alla messa, è di dare più spazio alla Sacra Scrittura e meno spazio a tutto ciò che c'è - certi dicono "di magico", altri "di consacrazione consustanziale", transustanziale, e che è la fede cattolica. In altre parole, c'è in Paolo VI l'intenzione ecumenica di cancellare - o almeno di correggere, di attenuare - ciò che c'è di troppo "cattolico", in senso tradizionale, nella messa, e di avvicinare la messa cattolica, lo ripeto, alla messa calvinista. Si tratta, evidentemente, di una rivoluzione» 7.

Si comprende come in presenza di una simile rivoluzione liturgica, il Cardinale Charles Journet (1891-1975) abbia potuto affermare: «La liturgia e la catechesi sono le due ganasce della tenaglia con cui si strappa la fede» 8.

«L'odierno movimento liturgico mondiale della Chiesa cattolica romana è uno sforzo tardivo per favorire la partecipazione attiva e intelligente dei laici alla Messa, in modo che il popolo possa credersi concelebrante con il sacerdote».

- Luther. D. Reed (1873-1972), The Lutheran Liturgy, Fortress Press 1975, pag. 107. Reed era docente di liturgia al seminario luterano di Philadelphia, negli Stati Uniti.

NOTE

1 Traduzione di un estratto (pagg. 51-53) dell'opera Connaissance élémentaire du protestantisme (Action Familiale et Scolaire, Parigi), a cura di Antonio Casazza.

2 Dichiarazione della Commissione mista cattolico-luterana del 6 maggio 1983, che Mons Martensen ha firmato a titolo di co-presidente.

3 Cfr. H. Küng, Le concile épreuve de l'église («Il concilio prova della Chiesa»), éditions du Seuil, Parigi 1963, pag. 123. Affermazione inesatta per quel che riguarda le riforme fatte al tempo di Pio XII.

4 Cfr. «L'intercommunion», in Documentation catholique n° 1555, del 18 gennaio 1970, pag. 96.

5 Cfr. M. Thurian, «Le nouvel ordre de la messe va dans un sens profondement oecuménique» («Il nuovo ordinario della messa va in un senso profondamente ecumenico»), in La Croix, del 30 maggio 1969, pag. 10. Senza rinnegare la sua adesione all'eresia protestante, Max Thurian fu ordinato il 3 maggio 1978 sacerdote cattolico, e nel 1992 Giovanni Paolo II lo nominò membro della Commissione Teologica Internazionale.

6 Cfr. R. A. Mehl, «Catholiques et protestants peuvent-ils se retrouver dans la communion eucharistique»? («Cattolici e protestanti possono ritrovarsi nella comunione eucaristica»?), in Le Monde, del 10 settembre 1972, pag. 12.

7 Jean Guitton, partecipando ad un dibattito radiofonico organizzato da Lumière 101, una trasmissione radio mandata in onda la domenica dall'emittente Radio-Courtoisie, il 19 dicembre 1993, e riportata sul libro di Yves Chiron intitolato Paul VI, le pape écartelé («Paolo VI, il papa dilaniato»; Via Romana, 2008).

8 Cfr. L. Méroz, L'obéissance dans l'église, aveugle ou clairvoyante? («L'obbedienza nella Chiesa, cieca o chiaroveggente»), Martingay, Ginevra 1977, pag. 104.

https://www.crisinellachiesa.it/
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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #58 il: Febbraio 07, 2025, 14:19:54 pm »
Tutto questo casino fatto con la Controriforma per poi venire incontro alle esigenze dei protestanti con la nuova Messa? :lol: Si poteva già farlo al Concilio di Trento dove era presente una delegazione di protestanti!  :huh:  Caro Vicus, (San) Pio V° si rivolterebbe nella tomba. Oppure, visto che per voi è in cielo a guardare com'è conciata la Chiesa adesso, si limiterebbe a esprimere il lugubre lamento: pio, pio, pio  imitanto in tal modo piccioni e tortore.  :lol: :D :w00t:

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Re:Una risposta pronta ed esaustiva a Vicus
« Risposta #59 il: Febbraio 07, 2025, 14:29:25 pm »

Qui vediamo tutti i limiti di Massimo, che non è in grado o non vuole spiegare come mai la nuova Messa demolisce fondamentali dogmi cattolici, per esempio quello della Presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, completamente sminuita da Comunioni sulla mano, canzonette, "attendiamo la Tua venuta" (formula PROTESTANTE) dopo la Consacrazione in cui Cristo si è appena reso presente.
E questa robaccia, studiata con estrema cura per negare la fede cattolica, sarebbe il prodotto di vescovi ignoranti o ingenui? Ma per favore
Questi limiti, caro Vicus, li vedi soltanto tu. Sono TOTALMENTE DISINTERESSATO  a capire come la nuova "Messa" demolisca i fondamentali dogmi cattolici per il semplice fatto che la Chiesa NON HA ALCUN BISOGNO di una nuova "Messa" per suicidarsi. Lo sta già facendo grazie all'ignavia, la corruzione e la mondanitò dell'alto clero e all'ignoranza e ingenuità del basso clero. La forza di ricatto della finanza internazionale e la passività del laicato cattolico fa il resto. Se e quando verrà un nuovo Napoleone a fare piazza pulita a casa vostra l'intero apparato curiale crollerà com'è crollata Venezia nel maggio 1997.