- Io non li ho incontrati
Se lo dici tu
- non sono agli ordini del supplente Vicus. 
Sogna maestrino dalla penna rossa, sogna
- importava tantissimo. E rompeva le palle anche alle potenze ortodosse.
Ma certo, i papi erano lì per rompere le palle a tutti. Anche se mi vengono in mente diversi paesi che oggi lo fanno
- nel caso dei cananei la volontà di Dio era ESPLICITA. Nei casi voluti e decisi dalla Chiesa Cattolica, la volontà di Dio era MILLANTATA.
A differenza di altri la Chiesa non ha mai ordinato stermini. Non mi accontenterò delle solite chiacchiere senza fonti
- se ciò è vero, allora è grave: dove sta andando questo tanto celebrato Occidente?
Verso l'abisso. Un cittadino deve essere libero di esprimere la sua fede e il suo pensiero, leggi informare e/o aiutare donne che vogliono abortire, ANCHE davanti ai "templi della morte" come le cliniche abortiste
- c'è peccato e peccato. Quando il peccato è reato, deve intervenire lo Stato. Se il peccato NON è reato, allora si deve lasciare fare a Dio, il Migliore Giudice.
Nei tempi passati non era diverso, si puniva essenzialmente lo scandalo. Oggi che tutto è "normale", vediamo i risultati
- NO. I cristiani NON DOVEVANO FARSI INFLUENZARE dalla mentalità sanguinaria del tempo che approvava i ludi gladiatori. Ma fai così tanta fatica a capire?
E' la centesima volta che ripeto che i ludi gladiatori non erano consentiti ai cristiani, non era permesso neppure assistervi
- Se diffondi un'altra fede in uno stato "cristiano" o cosiddetto tale, questa si chiama libertà di religione. Art.19 della Costituzione. Vattelo a leggere, Vicus!
E lo Stato cristiano ha il diritto di preservare la sua fede! Non di "massacrare" ecc. ecc. (anche se a massacrare erano spesso gli eretici) ma difendere la propria fede sì!
- Se chi professava la fede cattolica metteva in pericolo le conquiste della Rivoluzione Francese.
Come stavo dicendo, furono massacrati migliaia di preti, chiese distrutte o adibite a stalle (oggi invece pure: chiese antiche abbattute con le ruspe o trasformate in moschee, ma questo la Gruber non ve lo dirà mai), proibito l'insegnamento cattolico e l'assistenza ai malati delle suore. Il tuo concetto di tolleranza
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- all'inizio ci hanno guadagnato ed erano contenti
Non hanno guadagnato nulla: i terreni fuorno dati ad avidi miscredenti che li sfruttavano, la coscrizione privava di braccia preziose, la tassazione affamava le famiglie e il divieto di culto (si celebrava la Messa clandestinamente, all'aperto, come talora succede ANCOR OGGI) fu la proverbiale "goccia"
- non ha bisogno di cercare perchè ha capito che non vale la pena cercare ciò che non esiste.
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Basterebbe cercare la tua esaltazione guerrafondaia per cer certi Paesi, ad esempo protestanti
- nel Cinquecento Venezia seppe riconvertirsi come città manufatturiera e industriale. Leggere la "Storia di Venezia " di Lane. E nel 1571 la flotta veneta di Venier fu determinante per sconfiggere i turchi nella battaglia di Lepanto. Altro che "decadenza".
La decadenza fu lenta, anche ad opera degli ottomani. La notevole influenza sulla Cina non c'era più, presto il Celeste Impero sarebbe caduto nelle mani anglo, con l'oppio e la celebre rivolta dei Boxer.
I mongoli furono alleati di Venezia nelle operazioni finanziarie;
l'estesissima rete diplomatica e di intelligence della Serenissima forniva informazioni strategiche ai conquistatori, in cambio di
attenzioni come la distruzione di città portuali concorrenti. Dove dominavano, i mongoli sostituirono le monete d'oro con l'argento (di Venezia) e anzi, con
monete di carta, a corso forzoso: strepitosa invenzione della creatività finanziaria, che avrebbe avuto un grande futuro. Risultato:
la popolazione della Cina passò in 25 anni da 155 a 85 milioni. Indifferenti alla produzione, i mongoli erano interessati allo scambio: imposero nella vastissima area del loro dominio un assoluto
mercato libero e unitario. Il
Milione di Marco Polo va forse letto come una glorificazione dell'alleanza d'affari fra la Serenissima e Kublai Khan, l'imperatore mongolo che occupava la Cina.
La favolosa umanità di Kublai e la prosperità del suo regno, esaltata dal Polo (consigliere speciale alla corte del Gran Khan),
è smentita dai resoconti dei missionari, ben consci delle devastazioni mongole.
Venezia disponeva di uno dei Servizi segreti migliori mai esistiti, con agenti molto colti e molto disciplinati, i cui accurati rapporti erano facilmente consultabili per secoli.
Il governo era di tipo oligarchico, con un'élite chiusa che sapeva tutto di tutti, al punto che nel SETTECENTO fu risolto in breve tempo un difficile caso mentre oggi, per esempio, Scotl. Yard brancola ancora nel buio per casi simili.
Ancor oggi molte cose sono avvolte nel mistero, come i rapporti di certe élite veneziane con la "finanza laica"