Autore Topic: Ronde italiane contro i maranza...  (Letto 650 volte)

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Offline Frank

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Re:Ronde italiane contro i maranza...
« Risposta #15 il: Marzo 29, 2025, 00:57:18 am »

 Una Maranza può aver seguito un Corso di Karate.

E quindi?
Cosa vuoi che possa mai fare con un "corso di karate?"
Le arti marziali vanno praticate per anni, altro che corsi, ed inoltre la strada è un luogo molto più pericoloso di un dojo.
Fabrì, guarda meno film e ricordati che di solito a far casino sono i maranza di sesso maschile.

Offline Vicus

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Re:Ronde italiane contro i maranza...
« Risposta #16 il: Marzo 29, 2025, 04:49:40 am »
Le arti marziali vanno praticate per anni
Karate=5 anni per capirci qualcosa, 10 per diventare bravi. Inoltre bisogna essere preparati alla strada, magari con un corso di autodifesa e allenandosi con chi la strada l'ha conosciuta
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Frank

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Re:Ronde italiane contro i maranza...
« Risposta #17 il: Marzo 29, 2025, 15:32:22 pm »
Questo è ciò che scrissi quattro anni fa.

Citazione
1. L’aggressore:
E' feroce, brutale e non collaborativo. Il suo unico scopo è fare più danni possibili anche giocando sporco. Inoltre può essere armato, sotto effetto di stupefacenti o avere degli amici che gli danno manforte.

2. Il dialogo:
Un’arma potente nelle mani di un aggressore perché gli permette di distrarti, di farti paura e di chiudere le distanze, potendo così attaccarti all’improvviso e quando sei più vulnerabile. Il dialogo può essere anche costituito da rituali di sfida che servono per vedere come ti comporti e per valutare se sei una “preda facile” oppure no.

3. La distanza:
Tutte le aggressioni avvengono a corta distanza, corpo a corpo.

4. L'ambiente:
E' differente essere aggrediti in un vicolo, in un parcheggio, in un bagno pubblico, schiena al muro o sulla ghiaia. L’ambiente ha delle insidie che spesso rappresentano uno svantaggio per la vittima ed un vantaggio per l’aggressore. Inoltre può essere usato contro di te. Un esempio? Se cadi a terra sarà piuttosto semplice prenderti a calci in faccia oppure per la testa e sbatterla sul cemento o sull'asfalto.

5. La paura e l’adrenalina:
Puoi essere un mostro a livello tecnico ma se non sarai in grado di gestire la paura e l’adrenalina sarai sempre carne da macello.

6. La stanchezza:
Un aggressore colpisce sempre quando reputa che la sua preda sia vulnerabile. Quindi è altamente probabile che se mai ti dovessi trovare a gestire un’aggressione in strada sarà di sera e probabilmente quando sarai stanco.

7. Gli abiti:
Un conto è allenarsi in gi o in tuta da ginnastica e un conto è doversi difendere quando si indossa un cappotto, un paio di jeans o una gonna. Gli abiti ti possono impedire di svolgere determinati movimenti e ti possono rendere più vulnerabile.

Etc etc



Un modo per imparare almeno in parte a gestire tutte queste variabili è sottoporsi a metodologie di allenamento specifiche come gli esercizi sotto stress indotto e le simulazioni.
Scrivo "in parte" perché poi la strada resta sempre una gran brutta bestia molto diversa da un ring, un tatami o un ottagono...
Basta dire che lì non esistono regole né arbitri.

Offline Vicus

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Re:Ronde italiane contro i maranza...
« Risposta #18 il: Marzo 29, 2025, 15:48:37 pm »
Questo è fondamentale:
3. La distanza:
Tutte le aggressioni avvengono a corta distanza, corpo a corpo

Chi è abituato alla strada ha già un vantaggio, se poi come spesso accade è un pugile o un praticante di boxe tailandese si chiudono i giochi
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.