Autore Topic: Ennesima costruzione del mostro in atto  (Letto 610 volte)

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Online Massimo

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Ennesima costruzione del mostro in atto
« il: Aprile 02, 2025, 15:32:07 pm »
La cronaca ci riporta l'ennesimo "femminicidio": quello di Sara Campanella, uccisa a Messina da un giovane balordo infatuatosi di lei fino alla dipendenza psicologica che lo ha spinto ad ucciderla quando si era reso conto che di lui non voleva assolutamente sapere e anzi lo considerava (le due cose sono tra loro collegate) uno psicopatico appunto per questa sua dipendenza da lei. Infatti nelle conversazioni che teneva con le amiche lo definiva sprezzantemente come " il malato ". Avendo percepito tale disprezzo e non avendo a questo punto più nulla da perdere l'ha uccisa. Dinamica nota, peraltro. La soluzione per lui sarebbe stata di non accettare tale dipendenza e liberarsene. Su questa falsariga si doveva commentare questo fatto di sangue. Ma l'occasione era troppo ghiotta per scatenare l'ennesima campagna di stampa contro il Maschio Demonio e sopraffattore, anche se era chiaro che ci si trovava di fronte a un balordo. Non importa: è comunque un maschio e tanto basta. Ci si è soffermati, ovviamente e sadicamente, sui vari punti deboli della sua esistenza: era uno studente fuori corso (un fallito negli studi), una persona introversa e senza amici (un fallito anche dal punto di vista sociale), figlio di un muratore e di una casalinga (di bassa condizione economica, per giunta). Eccoti il mostro servito in prima pagina: maschio e fallito. Contrapposto alla vittima, anzi alla "martire" studiosa modello, con molte amiche e destinata ad un impiego gratificante. Una ragazza di successo contro un maschio fallito. Un binomio perfetto per la campagna di stampa che si sta orchestrando e scatenando adesso. Già ora i magistrati che stanno indagando e interrogando il colpevole, Stefano Argentino, fiutando l'aria che tira, lo hanno definito un tipo "efferato e crudele". Due scommesse che chi ha del sale in zucca non accetterà, sapendo di perderle entrambe ma che io propongo ugualmente: volete scommettere che il nostro ineffabile Massimo Gramellini a lui dedicherà sia un articolo, sia una serata di commenti in televisione (anche gli spazi televisivi gli hanno dato, allo scimunito)? E volete scommettere che al ragazzo incriminato daranno l'ergastolo? Maschio Fallito alla gogna condannato e ragazza di successo vendicata. Allegria, felicità, gioia, questa è la fine della storia.   :lol: :D :P

Offline Vicus

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #1 il: Aprile 02, 2025, 21:31:19 pm »
I celibi sono spesso disoccupati (inutile spiegare che solo chi lavora si sposa), sono ormai milioni che potrebbero essere sostituiti da robot o dall'IA e si temono reazioni. Ergo la demonizzazione del maschio (ma non omo o immigrato).

Diabolicamente perverse le insistenze sui fallimenti del soggetto, quando sin dall'università le donne sono strafavorite e non sempre perché se la fanno coi prof. come si crede. Prima si emargina poi si demonizzano gli emarginati, è abominevole.

In Cina anche per visitare un monumento devi essere registrato su un'app e per registrarti devi essere presentato da un "amico". Un modello tra poco globale: sotto i 1000 followers saremo considerati "pericolosi"?

Come sempre i media raccontano che a commettere reati non sono mai alti funzionari, diplomatici o magistrati. Luis Buñuel ha colmato questa lacuna nel Fascino Discreto della Borghesia. E anche il vostro affezionatissimo ha aperto una sezione di contro-narrativa, che mostra cosa spesso oggi si cela dietro facciate rispettabili: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/board,70.0.html.

Quanto alle studentesse modello (inevitabilmente "solari e amate da tutti", secondo il muffito frasario giornalistico) basta andare all'Erasmus per rendersi conto di cosa combinano al di fuori degli orari di (poco) studio
« Ultima modifica: Aprile 09, 2025, 17:03:20 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #2 il: Aprile 07, 2025, 20:46:53 pm »
Diabolicamente perverse le insistenze sui fallimenti del soggetto, quando sin dall'università le donne sono strafavorite e non sempre perché se la fanno coi prof. come si crede.
Sono favorite perché la scuola è quasi totalmente femminilizzata per cui prevalgono le capre che studiano come negre tutto a memoria senza capire una beata minchia.

Offline Vicus

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #3 il: Aprile 07, 2025, 23:35:56 pm »
Sono favorite perché la scuola è quasi totalmente femminilizzata per cui prevalgono le capre che studiano come negre tutto a memoria senza capire una beata minchia.
All'Università è peggio, ci sono proprio direttive per favorire le donne. Te ne accorgi quando fai un esame "a due" (ma si può fare?) e ti chiedono la semiologia della scatologia, mentre a lei la targa di Bologna. Poi basta guardare le medie, a certi esami le donne prendevano tutte 30.
Proprio un prof. universitario ha scritto che tutto ciò serviva a decimare la popolazione. Le donne hanno una vanità naturale, sono estremamente sensibili a pergamene, patacche e specchietti luccicanti come i nativi del Salvador
« Ultima modifica: Aprile 09, 2025, 17:04:04 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online bluerosso

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #4 il: Aprile 08, 2025, 03:22:12 am »
Questi soggetti rappresentano il ventre molle della QM, procurandogli attraverso il loro agire insensato un danno immenso.
Per questo motivo non muovono in me la minima solidarietà, comprensione, partecipazione emotiva.
Solo il più assoluto disprezzo per un'azione vigliacca e insensata che ha spezzato la vita di una giovanissima ragazza, che aveva diritto di vivere.
Li detesto perché armano la lingua dei vari Gramellini e compari di sciacallaggio.
Li avverso perché gli forniscono il becero armamentario dialettico che noi faticosamente combattiamo tutti i giorni nei nostri spazi.
Noi (attivisti della QM) abbiamo un compito molto delicato, che non permette scorciatoie o atteggiamenti equivocabili da chi ci osserva.
Ne va del nostro avvenire, della nostra riuscita.
Paradossalmente abbiamo più interesse noi a che questi fatti di cronaca non si realizzino che tutti coloro che fanno riferimento in qualche modo all'ideologia femminista.
Perché loro ci campano di rendita.
Noi non dobbiamo cedere alle richieste di esprimere forme di “pentimento collettivo”, accollandoci in quanto uomini responsabilità che non abbiamo...ed allo stesso tempo però dobbiamo marcare una netta distanza culturale da questi soggetti [criminali].
Noi abbiamo il compito di smontare la narrazione del “maschio demoniaco” come suggerisce Massimo con argomenti diversi da quelli che purtroppo in questi giorni (ed altre, troppe volte) hanno maldestramente espresso per frustrazione alcuni ambienti del MoMas (Red-Pill e dintorni)
Perché ne va della nostra credibilità ed incisività nella radicale critica dialettica al femminile contemporaneo, che anche questa ragazza (a leggere le ricostruzioni giornalistiche) pare incarnasse.

Noi abbiamo l'obbligo dell'equilibrio tra la critica a quel “mi amo troppo per stare con chiunque" e la distanza dal modello maschile dipendente e psico-schiavo delle attenzioni femminili in cui ancora troppi uomini si trovano invischiati.
Noi abbiamo l'obbligo di elaborare e fornire un modello maschile a questi uomini, perché altrimenti glielo fornirà qualcun'altro
Come già da tempo si sta progettando di fare.

Online Frank

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #5 il: Aprile 08, 2025, 18:31:10 pm »
Questi soggetti rappresentano il ventre molle della QM, procurandogli attraverso il loro agire insensato un danno immenso.
Per questo motivo non muovono in me la minima solidarietà, comprensione, partecipazione emotiva.
Solo il più assoluto disprezzo per un'azione vigliacca e insensata che ha spezzato la vita di una giovanissima ragazza, che aveva diritto di vivere.
Li detesto perché armano la lingua dei vari Gramellini e compari di sciacallaggio.
Li avverso perché gli forniscono il becero armamentario dialettico che noi faticosamente combattiamo tutti i giorni nei nostri spazi.
Noi (attivisti della QM) abbiamo un compito molto delicato, che non permette scorciatoie o atteggiamenti equivocabili da chi ci osserva.
Ne va del nostro avvenire, della nostra riuscita.
Paradossalmente abbiamo più interesse noi a che questi fatti di cronaca non si realizzino che tutti coloro che fanno riferimento in qualche modo all'ideologia femminista.
Perché loro ci campano di rendita.
Noi non dobbiamo cedere alle richieste di esprimere forme di “pentimento collettivo”, accollandoci in quanto uomini responsabilità che non abbiamo...ed allo stesso tempo però dobbiamo marcare una netta distanza culturale da questi soggetti [criminali].
Noi abbiamo il compito di smontare la narrazione del “maschio demoniaco” come suggerisce Massimo con argomenti diversi da quelli che purtroppo in questi giorni (ed altre, troppe volte) hanno maldestramente espresso per frustrazione alcuni ambienti del MoMas (Red-Pill e dintorni)
Perché ne va della nostra credibilità ed incisività nella radicale critica dialettica al femminile contemporaneo, che anche questa ragazza (a leggere le ricostruzioni giornalistiche) pare incarnasse.

Noi abbiamo l'obbligo dell'equilibrio tra la critica a quel “mi amo troppo per stare con chiunque" e la distanza dal modello maschile dipendente e psico-schiavo delle attenzioni femminili in cui ancora troppi uomini si trovano invischiati.
Noi abbiamo l'obbligo di elaborare e fornire un modello maschile a questi uomini, perché altrimenti glielo fornirà qualcun'altro
Come già da tempo si sta progettando di fare.

Bel commento, che condivido in toto.

Online Jason

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #6 il: Aprile 09, 2025, 00:18:45 am »
Questi soggetti rappresentano il ventre molle della QM, procurandogli attraverso il loro agire insensato un danno immenso.
Per questo motivo non muovono in me la minima solidarietà, comprensione, partecipazione emotiva.
Solo il più assoluto disprezzo per un'azione vigliacca e insensata che ha spezzato la vita di una giovanissima ragazza, che aveva diritto di vivere.
Li detesto perché armano la lingua dei vari Gramellini e compari di sciacallaggio.
Li avverso perché gli forniscono il becero armamentario dialettico che noi faticosamente combattiamo tutti i giorni nei nostri spazi.
Noi (attivisti della QM) abbiamo un compito molto delicato, che non permette scorciatoie o atteggiamenti equivocabili da chi ci osserva.
Ne va del nostro avvenire, della nostra riuscita.
Paradossalmente abbiamo più interesse noi a che questi fatti di cronaca non si realizzino che tutti coloro che fanno riferimento in qualche modo all'ideologia femminista.
Perché loro ci campano di rendita.
Noi non dobbiamo cedere alle richieste di esprimere forme di “pentimento collettivo”, accollandoci in quanto uomini responsabilità che non abbiamo...ed allo stesso tempo però dobbiamo marcare una netta distanza culturale da questi soggetti [criminali].
Noi abbiamo il compito di smontare la narrazione del “maschio demoniaco” come suggerisce Massimo con argomenti diversi da quelli che purtroppo in questi giorni (ed altre, troppe volte) hanno maldestramente espresso per frustrazione alcuni ambienti del MoMas (Red-Pill e dintorni)
Perché ne va della nostra credibilità ed incisività nella radicale critica dialettica al femminile contemporaneo, che anche questa ragazza (a leggere le ricostruzioni giornalistiche) pare incarnasse.

Noi abbiamo l'obbligo dell'equilibrio tra la critica a quel “mi amo troppo per stare con chiunque" e la distanza dal modello maschile dipendente e psico-schiavo delle attenzioni femminili in cui ancora troppi uomini si trovano invischiati.
Noi abbiamo l'obbligo di elaborare e fornire un modello maschile a questi uomini, perché altrimenti glielo fornirà qualcun'altro
Come già da tempo si sta progettando di fare.

Quoto tutto . Zero pietà per questo soggetto.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Vicus

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #7 il: Aprile 09, 2025, 04:40:37 am »
Scusate ma forse la realtà è un po' più complessa di così. Quest'uomo sarà anche colpevole ma l'esagerata evidenza e strumentalizzazione di queste vicende sono comunque un fatto deplorevole e molto grave per il genere maschile.
Ricordo che gli stupri di immigrati restano spesso impuniti e vengono sistematicamente taciuti in tutta Europa, mentre se un italiano commette un crimine scatta la demonizzazione degli uomini (italiani si intende).

Come attivista maschile mi sento in dovere di augurare a ogni uomo o donna sospettato di un reato:
1. Che sia applicata sempre la presunzione di innocenza fino a prova contraria, senza processi sui media e sassaiole collettive che danneggiano tutti, perché indirettamente avallano la narrativa di fondo
2. Un giusto processo, cosa per nulla scontata specialmente per un uomo
3. Se un uomo è colpevole, che riceva una pena paragonabile a quella comminata a una donna per lo stesso crimine

Premesso questo, avvocati e giornalisti investigativi hanno evidenziato più di una lacuna in noti processi per l'omicidio di donne. L'Italia è uno dei Paesi più sicuri per il genere femminile e proprio nulla permette di escludere che nella provata assenza di un'emergenza sociale, qualcuno di questi femminicidi mediatici possa essere fabbricato per spregevoli finalità, ovviamente antimaschili. Ricordo che ci sono voluti 40 anni perché il "colpevole" dell'omicidio Pasolini ammettesse ufficialmente che non era stato lui ed era stato incastrato. Ma la vittima era un uomo, per cui forse dovremo attendere 100 anni per sapere la verità su vicende che hanno coinvolto donne.

Studi ancora poco noti in Italia evidenziano che stiamo andando verso una "giustizia attuariale", tradotto Minority Report, con un regime di sospetto, sorveglianza e semi-libertà per tutti, criminali compresi che già ora circolano tranquillamente a piede libero per creare insicurezza tra la popolazione onesta.
Alla luce di quanto sopra si capisce la frase di McLuhan culprit becomes hero on TV, che significa molte cose anche se l'autore non intendeva certo dire che i colpevoli non andassero puniti.
Sul piano della comunicazione piuttosto che accodarsi al coro di indignazione ufficiale, l'unica reazione efficace mi pare quella di evidenziare i reati commessi da donne o immigrati, sui quali c'è una considerevole, tranquilla, indulgente omissione
« Ultima modifica: Aprile 10, 2025, 02:27:03 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #8 il: Aprile 09, 2025, 16:41:12 pm »
Proprio oggi salta fuori che Stasi (ovviamente non la celebrità della QM) potrebbe essere innocente. Come ha sostenuto per anni perfino l'"antipatico" Vittorio Feltri che lo andava a trovare in carcere, e qui arrossisco perché nessun attivista maschile si è sognato di farlo o anche solo di scrivere due righe in suo favore. Troppo impegnati a sviolinare che la stragrande maggioranza delle donne è leale con gli uomini, con buona pace di tribunali intasati e decine di spazi maschili.
Ma a questo si può tardivamente rimediare: dopo "soli" 10 anni a marcire con la palla al piede, sono emersi elementi di una tale rilevanza da far riaprire il caso.
E di Binda finalmente assolto dopo "soli" due anni+gogna mediatica vogliamo parlare? Almeno di lui ho accennato: condannato per "femminicidio" per aver scritto una poesia (che non era neppure sua), una prova inconfutabile solo all'opera buffa. E gli esempi non finirebbero qui.
Dovremmo rallegrarci che, per miracolo, sia emersa in questi giorni una contro-narrativa. Che potrebbe avere un fondo politico, ed essendo la politica l'arte del possibile e del compromesso, potremmo trarne una lezione su quali correnti considerare meno sfavorevoli agli uomini
« Ultima modifica: Aprile 09, 2025, 21:28:15 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #9 il: Aprile 10, 2025, 03:51:54 am »
Per quanto riguarda gli spazi maschili che "ci rovinano la reputazione", posti atteggiamenti ed espressioni non condivisibili che spetterebbe anche a noi mitigare e instradare invece di condannare le persone, è un grave errore ignorare e biasimare la sofferenza. La verità dimora sempre presso gli umiliati e ammutoliti. L'insidia maggiore degli imperi è nelle catacombe popolate di inermi, più che nelle schiere nemiche disposte in battaglia, e massima accortezza del potere (che ossessiona certi attivisti maschili) è proprio l'eliminazione dei covi di sofferenza.
La verità dimora presso i deboli perché la ragione, superflua al forte, è l'unica forza dell'oppresso. Chi geme sotto un'oppressione alimenta con sudore e sangue la pianta della conoscenza; per il potente essa è oggetto di disprezzo, soltanto la vittima ne ha fame e bisogno.
Non è un caso che quegli spazi siano i meno condizionati da ambienti di potere.
Vediamo anche da dove scaturiscono quegli atteggiamenti: da cortesi rifiuti o da altrettanto discutibili gesti di disprezzo per un approccio garbato? Leggetevi gli annunci amorosi di quelle gentili donzelle, c'è da rimanere impietriti.

Quel che è realmente spregevole, e non si potrebbe usare altro termine, sono le tattiche di branco, le guerre per procura a suon di insulti e ban a sorpresa, le "aperture" al femminismo e altri compromessi col potere, inclusa la demonizzazione obbligatoria di una parte considerevole della popolazione maschile. Cui seguirà la restante parte. Dopo anni di porte in faccia c'è ancora chi sogna di entrare nel Castello di Kafka.
Come genere maschile, le élite la reputazione ce l'hanno tolta da un pezzo e non ce la ridaranno loro, per quanto gli scondinzoliamo dietro. Ormai dovremmo averlo capito

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #10 il: Aprile 17, 2025, 22:46:23 pm »
quando fai un esame "a due" (ma si può fare?)
Sgarbi poteva... all'esame saremmo stati una decina. :lol:

Offline Vicus

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Re:Ennesima costruzione del mostro in atto
« Risposta #11 il: Aprile 17, 2025, 23:47:03 pm »
Sgarbi poteva... all'esame saremmo stati una decina. :lol:
Ma alla tipa Sgarbi avrebbe detto: "Capra!"
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.