Autore Topic: legittima difesa!  (Letto 12582 volte)

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Offline jorek

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legittima difesa!
« il: Agosto 22, 2010, 19:51:50 pm »
Legittima difesa!

Quando ho partorito mio figlio ho capito che nessuno diceva la verità. Quell’ammasso di cellule senza senso dell’umorismo ha occupato il mio corpo e me lo ha restituito solo quando non gli serviva più. Si è fottuto la mia carne, il mio sangue e si è rintanato dove di solito prende più spazio la merda. E’ cresciuto e io pensavo volesse farmi scoppiare. Invece un bel giorno comincia a organizzare l’evasione e si mette a scavare. A morsi, a pugni, a calci: così allargava la strada. Tutti si preparavano a farlo arrivare nel posto giusto. La cosa più importante era stabilire chi fosse il padre. Poi mi portarono a urlare in un posto senza testimoni. Prima un bel clistere in culo, poi pancia all’aria e cosce spalancate. Non mi hanno lasciato neppure una vita privata. Me l’avevano rubata mentre mi riprogrammavano a fare “colei che ama suo figlio”. La bocca stava paralizzata sull’espressione “soave sorriso”  e ogni giorno ripassavo la lezione.

-         amore amore amore

-         nutrire nutrire nutrire

-         curare curare curare

-         dare la vita per lui

“Sei felice?” – mi chiedevano. “Certo: essere madre è la cosa più bella del mondo!” – rispondevo con sorriso in funzione [ON]. Lui mi strappava la carne e tutt’attorno si preparava il party dell’anno. Pacca sulla spalla allo spermatozoo efficiente. Carezza riconoscente alla mia scorza d’uovo spezzata.

Di parto si può morire. Ma questo nessuno lo dice. Alcune lo sanno e per convincerle a stare al passo con la produzione hanno inventato un bel sistema: le mamme dormono e qualcuno estrae i figli da un altro buco. Si affetta la pancia che va un tanto al chilo. Come l’uovo di pasqua: lo rompi e esce fuori la sorpresa. L’importante è prenderli tutti. Belli, brutti, sani, malati. Certo sono tutti figli di Dio. Mi chiedevo: se è lui il padre perché cazzo li deve rifilare a tante povere disgraziate come me?

Mio figlio io lo odio. Come si odiano quelli che ti tolgono ogni cosa. Quando lui è nato già i miei diritti non esistevano più. Mi avevano dato solo un periodo di vacanza prima di cominciare. Poi basta. Finita. Non ho mai capito come sono arrivata a fare un lavoro del genere. Senza colloquio. Con un datore di lavoro in incognito che metteva in bocca a tutti ordini perentori:

- Bada a tuo figlio!

- Non senti che piange?

- Non sei una buona madre!

- Insegnagli l’amore… ore!

- Stai attenta a cosa vede in televisione… one!

Io non sono brava a seguire le regole. Però ho scoperto che se rompevo l’uovo prima del tempo ero già un’assassina. Se volevo regalarlo a qualcun’altra: quella si scansava oppure mi faceva sentire talmente di merda da farmi desiderare di morire. Mi sono chiesta: se non faccio figli non servo a niente?  Allora ho partorito. Con dolore. E non è quel male che si vede nei film dove qualcuno ti dice: respira! E tu sfiati come un pallone che si sgonfia. No, non è stato proprio così. Piuttosto somigliava ad una enorme cagata. Immaginate uno stronzo infinito che si stacca dalle viscere. Ano e vagina diventano un buco solo. E mentre il parassita sloggia si scorda di rimettere in ordine. C’e’ chi lo fa di mestiere: ripulire i resti, rammendare. Due punti di sutura e tutto torna al posto giusto. Pronta per farne un altro. Ancora uno.

 -         Bisogna fargli la compagnia! – fa il ventriloquo con la bocca della mia parrucchiera.

Certo, come no. Due cicatrici, due cordoni ombelicali, due culi da pulire, due pance da saziare, due corpi da tenere in vita, due egoisti da soddisfare. Un figlio è già troppo. Così combatto tra riti, funzioni e sensi di colpa.

Mio figlio è un despota. Ha fame, ha sete, si ammala, si riempie di cacca, piscia, rigurgita, vomita. Non è un tamagotchi. Se non fai quello che vuole muore per davvero. Ed è colpa tua, mia. Mai di qualcun altro. Poi “ha bisogno d’affetto”. Non basta dargli da mangiare, da bere, pulirlo, curarlo. Bisogna stare sempre con lui. Non trascurarlo mai. Oppure tutto quello che farà nella sua vita è colpa tua, mia. E’ sempre colpa mia. Quella mattina non smetteva mai di piangere e io volevo solo leggere due pagine di un libro, guardare un po’ di televisione, uscire a prendere un po’ d’aria. Faceva sempre così. Ogni volta che veniva la mia amica urlava come un pazzo e mi toccava prenderlo in braccio e stare tutto il tempo con lui. La mia amica non è mai ritornata. Non avevamo più nulla da dirci. Con le bugie l’amicizia finisce. A lei avevano detto di non dire mai che non sopportava i bambini e a me di non dire mai che mio figlio lo volevo morto.

Io capivo anche che non potevo andare in giro con mio figlio. Disturbava e mi guardavano tutti come per dire: “Che madre di merda! Ma perché non ti tieni il figlio in casa, invece di portarlo dove si discute, si fuma, si fanno cose da grandi…?” Poi c’erano quelle che facevano le solidali. Due grattatine al mento e via. Mai che mi facessero una telefonata, una visita. Non lo capivano che è come stare in carcere: C’e’ bisogno di sapere cosa succede là fuori. Serve ripassare l’italiano perché altrimenti non si sa più parlare. Ricordare una risata, essere coinvolta nelle cose perché altrimenti la vita se ne va e hai come l’impressione di non poterla riacchiappare più. Ma il figlio me lo dovevo sucare io, anche se era tutto fuorchè mio. Dicono che è stata una mia scelta. Se è vero, non mi rendevo conto… Non lo sapevo. Nessuno mi ha mai detto la verità. Avevo una sola traccia: ogni tanto percepivo che mia madre di me se ne fotteva. Però mentiva. Le avevano detto di fare così.

Mio figlio non finisce mai. Non chiude, non sta zitto. Non smette mai di chiedere. E fuori c’e’ anche un tempo di merda. Che freddo. Era passato a trovarmi uno. O una. Non è importante. La notizia è che mi ha toccato e io volevo chiudere le orecchie e aprire gli altri sensi. Avevo licenziato quello che se ne occupava prima: sopportava di fare da se’ solo se mi occupavo del figlio. Altrimenti dovevo stare concentrata anche su di lui. Chiedergli di tenersi il bambino per concedermi qualche ora di libertà mi costava un eternità in ricatti e ritorsioni. Quell’uomo era così, non sopportava di essere spodestato. Come mio figlio: strillava se lo lasciavo solo. Gli chiesi di collaborare e lui trovò più semplice scappare.

Mio figlio è in piedi, nella culla. Sta urlando e io voglio finire questa cosa. Mi piace, cazzo. Mi sta toccando e sento umido. Ha finito e mi lascia così.

- Non me la sento di continuare. Il bambino guarda… Ci vede.

- Non me ne fotte niente. Allora cambiamo stanza.

- No, devo andare. Mi sento a disagio.

- Non andare, non lo vedi che sto per morire?

Evidentemente no. Mio figlio non ha problemi, sta bene. Allora deve starmi a sentire: “Che ti ho fatto di male io? Mi spieghi perché mi vuoi uccidere? Non lo sai che ci sono mamme che spengono i figli con i calmanti? Cosa devo fare io?”

Mio figlio un giorno sarebbe diventato uno stronzo più grande. Che altro può diventare uno che nasce con il solo scopo di uccidere sua madre? Quella mattina faceva freddo. Io ero rimasta a letto. La porta appena chiusa. Continuai da sola. Ogni carezza riportava in vita un grammo del mio corpo. Sentivo la mia pelle a spicchi, poco per volta. Avevo portato mio figlio accanto a me e ancora non smetteva di piangere. Poggiai una mano sulla sua bocca e l’altra continuava a procurarmi piacere. Acchiappavo la mia carne pezzo per pezzo. Volevo romperla per entrarci dentro. Il mio respiro era più rapido. Quello di mio figlio di meno. Sentivo i miei muscoli tendersi, piegarsi. Diventavo più forte. Così ho ricominciato ad esistere. Così mio figlio moriva.

Io o lui. Non ho avuto scelta. In ogni caso sarebbe stata colpa mia.Questa è la verità.

 

tratto da http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2006/11/23/legittima-difesa/







Online Jason

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Re: legittima difesa!
« Risposta #1 il: Agosto 22, 2010, 20:09:14 pm »
Citazione
Mio figlio un giorno sarebbe diventato uno stronzo più grande

Bello, è in grado di prevedere il futuro ?  :lol: :lol: :lol:
Vorrei andare da lei a chiederle se la prossima fidanzata sarà stronza o meno  :D :D
« Ultima modifica: Agosto 22, 2010, 20:12:26 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline Stealth

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Re: legittima difesa!
« Risposta #2 il: Agosto 22, 2010, 20:38:46 pm »
Questo articolo è un incitamento al delitto, va segnalato.

Offline Utente Cacellato

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Re: legittima difesa!
« Risposta #3 il: Agosto 22, 2010, 20:53:11 pm »
Fate screen di quella pagina.

Questa è apologia di reato e istigazione a delinquere. Sono due reati.
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

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Re: legittima difesa!
« Risposta #4 il: Agosto 22, 2010, 21:00:24 pm »
Fate screen di quella pagina.

Questa è apologia di reato e istigazione a delinquere. Sono due reati.

Attenzione alle trappole.

Questo articolo infatti mi sa tanto di trappola, per indurre noi idioti maschilisti a scrivere commenti sbagliati. A-T-T-E-N-Z-I-O-N-E. Se per caso avete opinioni dure, tenetevele per voi . Al limite segnalate e basta...
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Offline Utente Cacellato

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Re: legittima difesa!
« Risposta #5 il: Agosto 22, 2010, 21:19:40 pm »
Infatti, Jason.

I reati, comunque, sono palesi. Su questo non penso ci sia nulla da dire...

NON ANDATE A SCRIVERE NULLA SU QUEL SITO, MI RACCOMANDO!
« Ultima modifica: Agosto 22, 2010, 21:26:29 pm da LesPaul »
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
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Offline jorek

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Re: legittima difesa!
« Risposta #6 il: Agosto 22, 2010, 22:03:24 pm »
Attenzione alle trappole.

Questo articolo infatti mi sa tanto di trappola, per indurre noi idioti maschilisti a scrivere commenti sbagliati. A-T-T-E-N-Z-I-O-N-E. Se per caso avete opinioni dure, tenetevele per voi . Al limite segnalate e basta...


Loro non aspettano altro che ci sia gente che vada a insultarle....cosi poi possono parlare di stalking digitale,stupri telematici e quant'altro...segnalate segnalate e basta

Offline Warlordmaniac

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Re: legittima difesa!
« Risposta #7 il: Agosto 23, 2010, 01:26:56 am »
Troppo facile accusare di parassitismo il proprio figlio, come se chi ha scritto il pezzo fosse stata portata dalla cicogna. Parassita il figlio? Allora anche lei.

Offline ilvaccaro

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Re: legittima difesa!
« Risposta #8 il: Agosto 23, 2010, 02:19:37 am »
Mio Dio....
..................
..........................
.....................................

CHE SCHIFO!! :sick:
Fortuna che l'ho letto a stomaco vuoto...

Ma non gli bastava odiare già gli uomini......? ora se la prendono anche con i bambini......? Che colpe avrebbero loro?...

 :cry: :cry:

Chi ha certe idee riguardo la maternità dovrebbe stamparsele su una maglietta.
Cosi non rischia di diventare madre neanche per uno sbaglio, o per una birra di troppo.



Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline ilvaccaro

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Re: legittima difesa!
« Risposta #9 il: Agosto 23, 2010, 03:06:12 am »

Queste sarebbero quelle contro la violenza...?
Che messaggio si vuole veicolare con questo ripugnante scritto? :sick: :sick:

Nulla di quello che potremmo dire noi in risposta, varrà quanto il disgusto profondo di chiunque lo leggerà...

Invece di replicare pubblicizzatelo in tutti i siti dove siete registrati.

Copiate e incollate questo bell'esempio di "amor materno" che ci viene dalle femministe, e fatelo girare il più possibile....
Cosi che la gente sappia che genere di idee ci arrivano da certi siti.







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Offline ilvaccaro

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Re: legittima difesa!
« Risposta #10 il: Agosto 23, 2010, 03:09:42 am »
Infatti, Jason.

I reati, comunque, sono palesi. Su questo non penso ci sia nulla da dire...

NON ANDATE A SCRIVERE NULLA SU QUEL SITO, MI RACCOMANDO!


Mai scritta una sola riga lì sopra.

Non spreco parole inutili, faccio buon uso del mio tempo.
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Offline Brutale

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Re: legittima difesa!
« Risposta #11 il: Agosto 23, 2010, 07:00:19 am »
e pensare che c'è persino chi fa finta di volerle ignorare, o forse ha solo paura di affrontarle... e nel frattempo queste continuano a far danno.

Online Jason

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Re: legittima difesa!
« Risposta #12 il: Agosto 23, 2010, 08:55:48 am »
Fanno allusioni indirette a noi...

Talvolta i carnefici si scoprono ipocritamente moralisti e allora potrebbero andare in cerca di “caccia alle streghe” da infliggere per giustificare le loro ipotetiche carneficine: maltrattamenti alle mogli, giustificazioni al femminicidio, persecuzioni alle donne, appoggio incondizionato a persone condannate per pedofilia.

Per esempio: ai carnefici da’ proprio fastidio sentire parlare di solitudine delle madri, della difficoltà di essere madri. E c’è da capirli per la fatica che fanno per rappresentare un modello di madri che non esiste più neppure a walt disney. Felicissime di “sgravare” e di rinunciare ad ogni minuscolo frammento di vita. Felici, felici, felici. Sorridenti, sorridenti, sorridenti. Peggio che le amebe che vediamo nelle pubblicità della mulino bianco.

Non si svegliano mai spettinate, la loro colazione è sempre organizzatissima, non bestemmiano mai, sono gentilissime perfino con i testimoni di geova mentre hanno un pannolino da cambiare e un orario da rispettare per tornare a guadagnarsi il pane.

Madri di ferro, come no, che trovano un muro altissimo ovunque tentino di andare per raccontare le loro paure e la loro solitudine. Devono vergognarsi di esistere, sentirsi perennemente in colpa, perchè il loro gergo mammario lo inventa il maschilista di turno e se non viene rispettato allora è subito pronto un Tso o l’elettroshock.

Ma come: non sei felice di soffrire le pene dell’inferno per dare un legittimo erede all’inseminatore che prima di sposare te ha sposato il tuo utero? Ma che strano…

E se la mattina ti viene da urlare e da strepitare, e se non sopporti più niente, e se hai bisogno di aiuto perchè l’egocentrismo tipico dei bambini (unito a quello del tuo coniuge) ti succhia la vita e non ti lascia neppure il tempo per andare al cesso, e se tu volessi manifestare un po’ di sano egoismo, ricordare al mondo che sei una persona e che vuoi essere trattata da persona, senza che tutti ti deleghino l’impossibile per poi massacrarti la vita se non sei in grado di compierlo, senza che poi ti sottraggano tuo figlio se non hai eseguito gli ordini educativi che l’inseminatore ha impartito. ( i bambini sono egocentrici ? Ha senso ? Gli uomini ? E vabbè...) Semplicemente non puoi. Non puoi urlare, lamentarti, denunciare la tua solitudine, raccontare le mille torture che ti infligge lo stato completamente assente mentre ti lascia a cavartela da sola. Non puoi fare niente. L’unica cosa che ti resta da fare è sentirti perennemente in colpa e considerare un tabù, perchè tale lo fa diventare una società maschilista che nasconde il grave problema irrisolto che resta impresso nella maternità, ogni pensiero cattivo che hai nei confronti di tuo figlio.

Ma si, facciamo finta che il problema non esista e non parliamone. Lasciamo che di questo argomento parlino i maschilisti che per facilità ci giudicano assassine anche se loro non hanno trascorso due ore di seguito con un bambino che piange ininterrottamente. (Oddio mio che cosa orribile...è molto meglio essere torturati piuttosto che con un marmocchio maschilista- eh si imparano presto - )

Eppure a qualcuno le madri completamente sole dovranno pur dirlo che ogni tanto si sentono terribilmente in colpa perchè immaginano di non farcela proprio più. Dovranno dirlo che il loro disagio, dovuto ad una imposizione di ruolo rispetto alla quale nessuno produce supporto, non si risolve con Tso e psicofarmaci.

Guardami negli occhi e dimmi se davvero non hai mai detto nulla di brutto a tuo figlio, se non gli hai mollato uno schiaffo, se non hai desiderato stare in pace per un po’. Lo dico a te che parli come barbara d’urso e pensi di stare sempre in un talk show trelevisivo dove hai bisogno di usare un politically correct che censura ogni tua emozione.

Perchè diamine non dici che hai dei problemi? Perchè non parli? Perchè non tiri via il coperchio e non discuti con noi di maternità “responsabile”, quella che si vive dopo aver accettato anche i propri limiti, i propri egoismi? Perchè continui a dare retta a quei quattro ignobili maschilisti che si affaticano nel dimostrare che qualora venisse espressa la tua “umana imperfezione” sarebbe “innata”, connaturata al tuo essere donna? Perchè non rompi il tabù e non decidi di mostrare al mondo com’è una madre vera, priva di retorica e ipocrisie, coraggiosa e forte, responsabile e terribilmente sola, umana, imperfetta, piena di problemi, senza l’aiuto di nessuno? Perchè non ti togli di dosso quel brutto vestito che il patriarcato ti ha fatto indossare per mistificare un ruolo imposto e rappresentarlo con caratteristiche che non ti appartengono?

Vuoi dirlo anche tu a questi maschi privi di senno che l’istinto materno non esiste, che la maternità deve essere una scelta e che il ruolo va rielaborato e ridiscusso alla luce delle esigenze delle donne e non di chi sfrutta i loro corpi come produttori di figli?

Dimmi che madre sei, senza paura, senza il timore di finire in carcere o in manicomio, dove alcuni vogliono metterti se non reciti il loro copione fasullo. Dimmi che vita vuoi, che aspirazioni hai, perchè io non mi sono dimenticata di te e prima che la madre vedo la donna.

Dimmi chi sei, non vergognarti di volere, desiderare, amare, crescere, non rinunciare a te stessa.

Dimmi quante volte hai pensato di averne abbastanza di pappine, pannolini, strilli e richieste pressanti, minuto dopo minuto, da un figlio che non per questo ami di meno.

La società attuale non ti chiede di amare un figlio ma di custodirlo perfettamente per il bene di chi lo sfrutterà e per la vanagloria di un padre che non sarà mai presente come dovrebbe. (Chiedilo ai padri separati se sono presenti )

Tu sei migliore di tutte le persone fasulle che si divertono a disegnarti addosso una parte che non ti piace interpretare. Tu sei vera. Se lo sei fino in fondo i bugiardi saranno terrorizzati perchè non sanno vivere se non delle loro bugie e mistificazioni. Tu sei vera e quello che disturba di te è che tu sei in grado di accettarti seppure con i tuoi limiti mentre l’uomo che ti sta di fronte negherà per sempre di essere un carnefice. Tu esorcizzerai i tuoi limiti umani con una parola, senza mai compiere nulla di brutto, e lui invece porterà a termine il suo intento di sterminio.

Tu sei una donna che affronta le proprie contraddizioni e i propri conflitti. Senza paura. Lui è un essere inaffidabile che oggi ti dice che ti ama e domani forse ti ammazzerà perchè riterrà che tu gli abbia fatto un torto.

La società nella quale vivi è commisurata alle esigenze del carnefice, mai delle tue. Tu sei soltanto un giullare, un utero utile, devi intrattenere, divertire, calmare e partorire (con dolore).

Non farglielo fare. Lasciati una chance. Guardati dentro, rimettiti in discussione, chiedi aiuto, non sentirti in obbligo di fare tutto da sola e se qualcuno te lo impone denuncia quello che ti succede. Parla, non restare da sola.

Da madri a madri: noi conosciamo le nostre cicatrici. Perchè dovremmo nasconderle al mondo per rappresentare vite ripassate al lifting che non ci riguardano?


>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

Guardate che mica è negativo questo articolo .
E' l'ulteriore conferma della loro natura . Vabbè che basta leggere quello che pensano degli uomini padri...
« Ultima modifica: Agosto 23, 2010, 09:09:29 am da Jason »
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Offline sandro

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Re: legittima difesa!
« Risposta #13 il: Agosto 23, 2010, 09:29:02 am »
Ma se fare figli per le donne è un tale incubo, come mai la stragrande maggioranza di loro trascorre la prima metà della propria vita a cercare con tutti i mezzi di farsi ingravidare da qualcuno e la maggior parte ci riesce?

Offline ilvaccaro

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Re: legittima difesa!
« Risposta #14 il: Agosto 23, 2010, 11:18:36 am »
e pensare che c'è persino chi fa finta di volerle ignorare, o forse ha solo paura di affrontarle... e nel frattempo queste continuano a far danno.


io invece credo che con cose come questa:




Con le bugie l’amicizia finisce. A lei avevano detto di non dire mai che non sopportava i bambini e a me di non dire mai che mio figlio lo volevo morto.

Mio figlio un giorno sarebbe diventato uno stronzo più grande. Che altro può diventare uno che nasce con il solo scopo di uccidere sua madre? Quella mattina faceva freddo. Io ero rimasta a letto. La porta appena chiusa. Continuai da sola. Ogni carezza riportava in vita un grammo del mio corpo. Sentivo la mia pelle a spicchi, poco per volta. Avevo portato mio figlio accanto a me e ancora non smetteva di piangere. Poggiai una mano sulla sua bocca e l’altra continuava a procurarmi piacere. Acchiappavo la mia carne pezzo per pezzo. Volevo romperla per entrarci dentro. Il mio respiro era più rapido. Quello di mio figlio di meno. Sentivo i miei muscoli tendersi, piegarsi. Diventavo più forte. Così ho ricominciato ad esistere. Così mio figlio moriva.

Io o lui. Non ho avuto scelta. In ogni caso sarebbe stata colpa mia.Questa è la verità.


tratto da http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2006/11/23/legittima-difesa/


Il danno lo fanno solo a sé stesse.
Perché ci vuole una mente di un certo tipo per riuscire a pensare e mettere in parole scritte Questo lerciume........
Questi concetti che ad una persona normale non passerebbero neppure per l'anticamera del cervello.

A me, in tutta la vita...... Una scena simile a quella descritta, di una madre che soffoca il figlio con una mano mentre si sditalina e gode con l'altra, se non l'avessi letto  tratto da quel sito,
non mi sarebbe mai potuto venire in mente....  :sick: :sick:

Mai.

E si che sono un maschio, quindi a loro dire un violento, un potenziale assassino, nonché stupratore, sadico e chi più ne ha più ne metta....

Ma Non abbastanza per riuscire anche solo ad immaginarmi certe cose, evidentemente.

Mi manca parecchio per scendere al loro livello.

E non ci tengo proprio a farlo.
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