Autore Topic: Tex Willer: maschio pentito?  (Letto 1167 volte)

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Offline jorek

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Tex Willer: maschio pentito?
« il: Agosto 27, 2010, 12:30:53 pm »
FUMETTI Una strana avventura dell' eroe di Bonelli, tentato dal " politicamente corretto "
Quel Tex, maschio pentito
Il mitico ranger contro una fanatica femminista Ma convinceva di piu' quando lottava con i fuorilegge " classici "

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ FUMETTI Una strana avventura dell' eroe di Bonelli, tentato dal "politicamente corretto" TITOLO: Quel Tex, maschio pentito Il mitico ranger contro una fanatica femminista Ma convinceva di piu' quando lottava con i fuorilegge "classici" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - La duplicita' del sesso resta "il mistero" contro cui si infrangono anche le dottrine umane piu' alte, dalla teoria delle idee di Platone alla psicoanalisi di Freud. Dove gli intelletti piu' speculativi hanno fallito riuscira' il gusto per l' azione di Tex Willer? A giudicare dal finale dell' avventura in cui l' hanno cacciato questa volta Medda (testo) e Letteri (disegno), la partita finisce senza veri vincitori. Ne' c' e' da stupirsi: per troppi anni Tex ha avuto come sola "amica" la sua sei colpi per poter avere ragione fino in fondo di questo Nemico senza volto, che alla fine rivelera' nella stessa persona i tratti di Ofelia e di Lady Macbeth. A Glenwood (Colorado) vi sono un hotel, due mescite, qualche negozio, l' ufficio dello sceriffo con tanto di prigione, un bordello e un cimitero. Proprio come nei film crepuscolari di Howard Hawks, come un Dollaro d' onore e El Dorado: mentre borghesi e benpensanti si tappano nelle loro case e il (maldestro) boss del paese minaccia orribili rappresaglie se non viene liberato il suo complice, l' ordine nelle strade e' tenuto da sceriffi che hanno passato l' eta' della pensione, ubriaconi (piu' o meno) redenti, energiche ragazze piu' a loro agio nei jeans che tra i merletti... Ma anche qui, come in ogni opera post moderna che si rispetti, non tutto e' cio' che sembra. La calata del "cattivo" coi suoi barbari a cavallo e' solo un pretesto, l' angelo giustiziere che si batte al fianco di Tex Willer e' in realta' una diavolessa, e il West bonelliano, questa volta, non e' nemmeno cosi' western, ma piuttosto lo scenario di un giallo, con tanto di serial killer. A questo punto, chi non e' ancora giunto alla fine del numero 411 di Tex gigante . ove si conclude la storia iniziata nel numero precedente . smetta di leggerci, perche' stiamo per svelare l' enigma. Il maniaco che stermina le prostitute del paese, e che qualcuno ritiene sia il leggendario "mostro di Edimburgo" trasferitosi anche lui nel Nuovo Mondo, non e' altri che la Bella pioniera, "onesta" al punto di ritenere sua missione punire tutte le "donne perdute". Singolare finale: nella terra "del libero e del coraggioso" non solo incolti mandriani, ma anche uomini di legge e sofisticati giornalisti trovano perlomeno bizzarro "che un giorno le leggi non faranno distinzione tra uomini e donne... e che, addirittura, le femmine avranno diritto di voto". All' epoca, il femminismo "storico" si era gia' battuto, con coraggio, a fianco del movimento abolizionista al tempo della Guerra Civile. Ma la schiavitu' ha mille volti . compreso quello del fanatismo. Per i tanti maschi che, nei retrobottega dei negozi o tra i tavoli dei saloon prevaricano su mogli, amanti, amiche, c' e' una vendicatrice che non colpisce gli oppressori, ma punisce le appartenenti al suo sesso, colpevoli di aver ceduto per denaro o per desiderio. Altro che la ribellione di Thelma e Louise! La Sally Barlow di Tex, assassina che ha alla fine un nome (e una croce a boot hill), e' l' esecutrice di una giustizia astratta, in nome della quale ritiene di dover "purificare" quelle stesse persone i cui diritti pretende di difendere. Medda e Letteri, forse, pongono il loro eroe davanti all' ultimo esito del puritanesimo piu' intransigente che . dalle cacce alle streghe ai rigurgiti neofondamentalisti . percorre l' America. O magari Sally Barlow anticipa di un secolo l' ultrafemminismo "demenziale" descritto da Robert Hughes, nel suo pamphlet, come quello che "giudica ogni rapporto con gli uomini, per quanto consensuale, una forma politicizzata di stupro"... O non sara' piuttosto all' opera la perversione totalitaria, che tramuta la speranza di liberazione in rigido controllo sul corpo e sul pensiero? Ridotto da protagonista a testimone, Tex saggiamente si limita a riconoscere di non essere un profeta sociale ("il futuro sarebbe molto noioso se potessimo conoscerlo in anticipo"). E' l' unica concessione alle "politiche della differenza" da parte dell' eroe bonelliano . apparentemente molto meno portato al dubbio e alla revisione dei vari Martin Myste' re, Dylan Dog o Nathan Never. Ma chi puo' indovinare l' inquietudine interiore di quello che resta, comunque, "il piu' duro dei duri"? Intanto, quando uno dei pacifici cittadini di Glenwood tira fuori dal cassetto la colt risolvendosi a reagire al prepotente di turno, non esita a imporre brutalmente il silenzio a una consorte paurosa e opprimente: e' ben difficile spezzare il cerchio per cui la resistenza alla prevaricazione passa attraverso la prevaricazione stessa. Ma tu, Tex, non diventare, per cio' stesso, "politicamente corretto"; non entrare in quella che Hughes chiama "la cultura del piagnisteo"; non correre il rischio che, come a un "maschio pentito", ti dedichi qualche saggio una delle tante teoriche della "Differenza". Lascia Glenwood con tutte le sue Sally Barlow e torna ad affrontare i maschi. Come recitano le ballate, "Well it was on a Saturday night . The stars were shining bright . They robbed the Glendale train". Quando le stelle brillano, non c' e' treno che sia al sicuro dall' assalto dei banditi. Un buon modo per passare il sabato sera; ma la domenica c' e' Tex Willer ad aspettarli, in qualche gola tra Milano e il West. ORRORE! Tex n. 410 IL NEMICO SENZA VOLTO Tex n. 411 ciascuno a lire 2.700 Sergio Bonelli editore

Giorello Giulio

Pagina 26
(1 febbraio 1995) - Corriere della Sera

Offline Stealth

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Re: Tex Willer: maschio pentito?
« Risposta #1 il: Agosto 27, 2010, 12:38:37 pm »
Non c'ho capito niente! :(

Offline Red-

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Re: Tex Willer: maschio pentito?
« Risposta #2 il: Agosto 27, 2010, 13:51:39 pm »
Vuol dire che in quel caso Tex lotta (mantenendosi nel politally correct) contro una donna che non sente abbastanza la "sorellanza" con le altre donne. La delinquente è quella donna che non si è adattata ai dogmi femministi ma insiste con una mentalità "tradizionalista".

Quindi alla fine Tex lotta contro "l'antifemminismo".
E' un pò contorto, ma il senso e il messaggio c'è ed è ben preciso .
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Stealth

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Re: Tex Willer: maschio pentito?
« Risposta #3 il: Agosto 27, 2010, 15:29:00 pm »
Ma il termine "maschio pentito" lo usano pure al Coriere della sera? :unsure: