Autore Topic: Una domanda non in tema  (Letto 46190 volte)

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Offline Giulia

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #15 il: Agosto 29, 2010, 04:49:52 am »
Ma mi riferivo al punto che qualcuno potrebbe fraintendere lo scopo di questo topic, mica alla pedagogia, cioè esprimevo un timore pensando che eventuali persone femministe presenti in questo sito ci attaccassero con la scusa che questo topic potrebbero vederlo come un osare mettere in discussione anni di educazione del fanciullo che come saprai è quasi totalmente opera di genere femminile e politicamente femminista.
I paesi scandinavi sono stati i primi a vietare per legge qualsiasi forma di disciplina fisica genitoriale, anche la più leggera, applicando così quanto stabilito dalla Carta delle nazioni unite, e ciò ha provocato un incremento esponenziale della violenza che è tuttora in crescita anche se la stampa scrive proprio contrario perchè guarda caso è influenzata dal sistema femminista e guarda caso questi paesi sono molto ma molto femministi........
che ci possano attaccare amici o nemici è un prezzo da pagare in ogni spazio virtuale. cmq non temo ne femministe ne altro. di solito qui sono tutti benvenuti a patto che si rispettano le regole. con questo non mi sto riferendo a te, sia chiaro, ma non è certo l'opinione diversa non completamente antifemminista o per niente antifemminista, se esposta con voglia di comunicare o semplicemente di dire la propria, che si teme.

le femministe non sempre sono madri. ti posso assicurare che molti ragazzi sono stati puniti dalle proprie madri con nessun tatto di stampo femminista di cui parli,(e sinceramente non lo sapevo che ci avevano tanta cura e tatto con l'educazione dei figli, anzi un po' sdride con l'attuale incapacità di molte neo-madri che invece di  insegnare  o strillano o mollano un ceffone alla prima difficoltà).

per chiarisci: mi suonava brutto quel diritto e dovere nel punire i figli. non ci vedo nessun diritto, semmai dovere.
come e perché lo possono stabilire solo i genitori, SE NON si parla di punizioni troppo severe o che possano nuocere o umiliare i figli.

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #16 il: Agosto 29, 2010, 04:59:25 am »
per chiarisci: mi suonava brutto quel diritto e dovere nel punire i figli. non ci vedo nessun diritto, semmai dovere.
Sì certo meglio chiarire....... piuttosto che un diritto sarebbe un dovere. Ho scritto "diritto e dovere" per deformazione in quanto in genere in un dovere è insito anche un diritto e viceversa, inoltre mi capita molto spesso di incontrare persone sia nei forum che nella vita quotidiana che proprio non distinguono diritto da dovere oppure invertono totalmente il significato dei due termini.
Diciamo che avrei dovuto scrivere "a educare" invece che "a punire" anche se quest'ultima funzione è comunque inclusa nella prima (perchè educare significa tirare fuori il corretto comportamento e ciò talvolta necessita di regole e relative conseguenze).

ciao
Rosa
« Ultima modifica: Agosto 29, 2010, 05:03:18 am da Rosa-92 »

Offline Giulia

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #17 il: Agosto 29, 2010, 05:03:29 am »
secondo me non è come punire un figlio monello, lo schiaffo, la sculacciata o altro. non contano un cavolo nemmeno conta farci la legge su cosa è giusto e cosa è sbagliato. non concordo nemmeno sul fatto che la violenza stia aumentando come conseguenza all'educazione stabilita dalle femministe che non vogliono punizioni corporali.
perché tanto è soggettivo: un figlio può beffarsi della  sberla, un altro si offende solo se lo rimproveri.
ciò che invece può distrugge i figli oggi è l'indifferenza. se i genitori sono indifferenti, non sarà quella sberla in più che cambierà anni ed anni di assoluta indifferenza. meglio avere anche un rapporto conflittuale, senza punizioni precise da stabilire per legge. meglio genitori pieni di dubbi o insicuri su cosa fare, magari che vanno a casaccio, senza leggere nulla sull'educazione giusta da fare...ma assolutamente non vanno feriti con l'indifferenza.

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #18 il: Agosto 29, 2010, 05:15:28 am »
Sì concordo assolutamente, infatti penso che se in futuro avrò avrò figli non li educherò stando a pensare a che cosa ho studiato in psicologia, che siano teorie e studi di Alice Miller oppure Diana Baumrind, che ci siano leggi oppure no. Credo che sia sempre meglio seguire l'istinto e farlo con buon senso. E il buon senso è che il padre deve avere il suo ruolo fondamentale e tutti e due devono usare la testa con criterio, al di là ovviamente di menate tipo mammismo di stato o patriarcato.

ciao
Rosa

Online Jason

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #19 il: Agosto 29, 2010, 09:35:43 am »
Sì concordo assolutamente, infatti penso che se in futuro avrò avrò figli non li educherò stando a pensare a che cosa ho studiato in psicologia, che siano teorie e studi di Alice Miller oppure Diana Baumrind, che ci siano leggi oppure no. Credo che sia sempre meglio seguire l'istinto e farlo con buon senso. E il buon senso è che il padre deve avere il suo ruolo fondamentale e tutti e due devono usare la testa con criterio, al di là ovviamente di menate tipo mammismo di stato o patriarcato.

ciao
Rosa

Io penso che la sculacciata è un buon metodo educativo, avendone subite in passato .
Sberle e quant'altro invece non le tollero...soprattutto in pubblico ( posso lasciar passare la sculacciata volendo, ma la sberla è umiliante e non credo serva a molto ).

Sembrerà strano, ma i bambini hanno ugualmente paura quando gli dici " se non la smetti ti faccio il sedere viola" :P
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Utente Cacellato

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #20 il: Agosto 29, 2010, 12:26:54 pm »
Io penso che la sculacciata è un buon metodo educativo

Bravo!!

Personalmente tutto questo iperprotettivismo di cui è pervasa la società (non parlo solo dell'educazione della prole ma anche, che sò... la mania dell'iperigiene nelle case e chi più ne ha più ne metta) non piace e lo trovo sinceramente stupido. E' un tipico esempio di proiezione della femminilità nella società. Risultato dell'imprinting femminista.

Per un buffetto sul sedere non è mai morto nessuno e tante volte, anzi ha tolto dai guai parecchi ragazzini (nessuno di voi ha mai visto "Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino"??)
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
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Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #21 il: Agosto 29, 2010, 15:32:44 pm »
Perfettamente d'accordo con Rosa.

Una cosa è la violenza perpetrata, sistematica e brutale.... altra cosa è una sana sculacciata! E' il metodo educativo architettato dalla Natura. Lo utilizzano tutti gli animali che curano la prole... non vedo perché noi uomini (che siamo in primis mammiferi) dovremmo fare eccezione.

Voler imporre nel modo di pensare politically correct la nonviolenza a tutti i costi e con ogni mezzo è violenza tout court!

@ Rosa: il topic è pertinente e non vedo perché cancellarlo!!!  :)

Magari proprio perche' siamo uomini dotati di ragione e autoriflessione e non semplicemente animali condizionati molto piu' di noi dagli istinti.

Poi, la "sana sculacciata" spesso e volentieri e' un paravento per coprire metodi "educativi" ben diversi:spesso si traduce nel riempire di botte il bambino.
Quanti tra quei neozelandesi(che non hanno trovato niente di meglio da fare che recarsi apposta ad un seggio per votare un referendum che permette di picchiare i loro figli) sono per il "ceffone terapeutico" e quanti per la violenza(a fin di bene, s'intende,se no vengono su male).
Una volta approvato il principio delle botte lecite, chi stabilisce la misura? Forse il limite invalicabile e' il fracassargli le ossa o ridurlo in coma?
Cio' che scrive Rise' sulla maggior gravita' dell'indifferenza, del rifiuto, della mancanza di affetto rispetto ad un semplice ceffone e' senz'altro vero, ma non vedo perche', per contrastare una violenza psicologica piu' grave, si debba fare l'apologia di una minore.

A questo aggiungi che sia per le violenze psicologiche, sia per quelle fisiche, la minaccia piu' grave ai bambini piccoli viene dalle madri: quando questo diventera' noto(specie per le violenze psicologiche i piu' non sono informati) non mi meraviglierei che buona parte del femminismo "scoprisse" le virtu' terapeutiche della violenza.
ciao

Offline Giulia

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #22 il: Agosto 29, 2010, 16:07:38 pm »
ma tu rosa sei per le punizioni corporali somministrate solo dei genitori, oppure le estenderesti anche agli insegnanti?

ho  qualche dubbio su cosa sia da considerarsi un sano metodo educativo o meno,
ammetto che ci ho l'autorità di un criceto.
Magari proprio perche' siamo uomini dotati di ragione e autoriflessione e non semplicemente animali condizionati molto piu' di noi dagli istinti.

Poi, la "sana sculacciata" spesso e volentieri e' un paravento per coprire metodi "educativi" ben diversi:spesso si traduce nel riempire di botte il bambino.
Quanti tra quei neozelandesi(che non hanno trovato niente di meglio da fare che recarsi apposta ad un seggio per votare un referendum che permette di picchiare i loro figli) sono per il "ceffone terapeutico" e quanti per la violenza(a fin di bene, s'intende,se no vengono su male).
Una volta approvato il principio delle botte lecite, chi stabilisce la misura? Forse il limite invalicabile e' il fracassargli le ossa o ridurlo in coma?
Cio' che scrive Rise' sulla maggior gravita' dell'indifferenza, del rifiuto, della mancanza di affetto rispetto ad un semplice ceffone e' senz'altro vero, ma non vedo perche', per contrastare una violenza psicologica piu' grave, si debba fare l'apologia di una minore.

A questo aggiungi che sia per le violenze psicologiche, sia per quelle fisiche, la minaccia piu' grave ai bambini piccoli viene dalle madri: quando questo diventera' noto(specie per le violenze psicologiche i piu' non sono informati) non mi meraviglierei che buona parte del femminismo "scoprisse" le virtu' terapeutiche della violenza.
ciao
straquoto
« Ultima modifica: Agosto 29, 2010, 16:10:42 pm da Giulia »

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #23 il: Agosto 29, 2010, 22:04:04 pm »
No no no Giulia, per come la penso io le punizioni fisiche possono essere solo da parte dei genitori, non da docenti e terzi.
Comunque, amici e amiche del forum, non fraintendetemi, lungi da me voler insegnare qualcosa a qualcuno, figuriamoci, non ho titoli e non sono mamma, sono solo una studentessa in psicologia e al massimo mi permetto di prendere a riferimento la punizione fisica dei miei fratelli da parte di papà e mamma che a volte mi capitava di vedere...... ma non so cosa intenda di preciso la gente con questa definizione e mi pare ci metta dentro un po' di tutto dalla pedata, alle parolacce, agli sganassoni.... comunque per dirla in termini tecnici quella dei miei genitori era grosso modo come quella regolamentata dal testo della legge inglese Children'sAct in vigore dal governo Blair del 2004 e cioè "i genitori possono punire i figli a condizione di non infliggere loro danni fisici o morali: sculacciate con la mano sul sedere a patto che non lascino lividi, ecchimosi, abrasioni, o tagli e non siano una umiliazione o uno shock per il bambino."
In questi termini, a mio personale giudizio (che può benissimo essere opinabile), io non ci vedevo violenza e ai miei fratelli hanno fatto solo bene, nessun danno fisico e traumi psicologici.
Certo riconosco che io sono stata fortunata a nascere con un carattere diligente e non trasgressivo cosicchè mi veniva facile osservare le regole e non occorreva che mi punissero....
Forse capisco dalle tue parole il tuo sentire, Mik, che mi pare sia simile a quello di tanti altri come per esempio Marco che risponde a Claudio Risé: - "Il punto chiave è essere convinti di averle prese perchè s’era fatto qualcosa di veramente sbagliato e che i due che le distribuivano lo facessero effettivamente e in massima parte a fin di bene. Da parte mia, ho l’impressione di averle prese spesso per un nonnulla o a causa di normali inefficienze e bisogni infantili che, evidentemente, davano fastidio. Non ricordo quindi genitori affettuosi, ma intolleranti e pieni di pretese, aggressivi e frustrati, a cui in fondo credo piacesse tenere i più deboli in situazione di sottomissione." - ma non era assolutamente il caso dei miei genitori, tanto che non li ho mai visti dare una sculacciata perdendo la calma.
Comunque non è che volessi per forza parlare dei metodi..... mi interessava più che altro sapere se aveva vinto la morale femminista o quella popolare perchè dopo un anno dal referendum neozelandese non avevo trovato i risultati elettorali...... a proposito ma dove li hai trovati, se posso chiedere? (a volte sono proprio una frana col pc)

Ciao
Rosa
« Ultima modifica: Agosto 29, 2010, 22:11:51 pm da Rosa-92 »

Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #24 il: Agosto 29, 2010, 23:38:44 pm »
Sito della BBC news world         nella casella di ricerca: nz referendum 2009

ciao

Offline Cassiodoro

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #25 il: Agosto 30, 2010, 12:06:39 pm »
OT
Metodi educativi in epoche diverse:
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Disciplina scolastica

1969 :
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.

2010 :
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof!

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1969 :
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.

2010 :
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato.
Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.

1969 :
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince.
I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.

2010 :
La scuola chiude.
Il TG1 denuncia la violenza scolastica.
Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita.

1969 :
Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all'università e diventa una bravo professionista.

2010 :
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. Il maestro lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo.

1969 :
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010 :
Il  maestro è accusato di perversione su minori e si ritrova disoccupato, si becca 3 anni di prigione con la condizionale.
Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e al maestro per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. Il maestro disoccupato è interdetto e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
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Offline Stealth

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #26 il: Agosto 30, 2010, 12:43:27 pm »
Eh eh. Oggi è l'era della paranoia. E via alle più disparate speculazioni giudiziarie e monetarie sulle varie paranoie.

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #27 il: Agosto 30, 2010, 13:09:54 pm »
Ciao a tutti :)
vedo che la discussione verte sulla pedagogia..... bhe poco male, forse non è off topic del tutto, infatti secondo me la pedagogia oggi è molto influenzata dal femminismo.

Con l'occasione vorrei dire che, sul fatto di punizioni fisiche leggere come quelle che davano i miei genitori, penso che talvolta, in via eccezionale, in casi estremi, forse anche un docente potrebbe essere giustificato...... questo l'ho pensato adesso (ma non per smentire quello che ho detto nel messaggio precedente) perchè cercando il sito indicatomi da Mik ho poi trovato una notizia di un paio di anni fa sul forum: http://geniv.forumcommunity.net/?t=18439191

L'articolo linkato pare spostato ma si può trovare l'episodio anche in  rete

PADOVA - Maestra denunciata e sospesa. Ha sculacciato un bimbo ai centri estivi. Solo una generazione fa un episodio così non avrebbe meritato spazio nei quotidiani, ma oggi si rischia il licenziamento.
Il fatto è avvenuto in un centro estivo del Comune di Padova, gestito da una cooperativa. Alcuni bambini si barricano nella segreteria della scuola, chiudendosi a chiave. Finalmente, quando la maestra riesce a farsi aprire, acciuffa il più tremendo della banda e gli dà una bella sculacciata, di quelle sane come un tempo.
Quando mamma e nonna vengono a sapere dell'accaduto si presentano dai Carabinieri e sporgono formale denuncia. L'animatrice, una psicologa, d'accordo con la cooperativa, si autosospende.
L'assessore alla scuola del comune di Padova ha cercato di minimizzare l'accaduto: "Queste animatrici vedono nell'arco della stagione estiva quasi 2200 bambini e sono solo in 210". Che alcuni bambini siano più vivaci di altri si sa e lo conferma l'assessore stesso: "Il ragazzino è già vivace di suo, la madre stessa ha mostrato dei lividi che il figlio le ha lasciato nei giorni scorsi". E conclude: "Certo che una volta per una sculacciata non cascava mica il mondo..."


Ecchecavolo...... a parte che cosa gli avrà mai fatto per un po' di sculaccioni (poco più che il solletico probabilmente) e allora aspettiamo che la prossima volta quello si butti dalla finestra no?

Ci tengo a sottolineare che dal mio punto di vista se invece di una maestra lo avesse sculacciato un maestro esprimerei ugualmente il mio stesso parere a favore del maestro.

Ciao
Rosa
« Ultima modifica: Agosto 30, 2010, 13:13:51 pm da Rosa-92 »

Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #28 il: Agosto 30, 2010, 14:11:51 pm »
Ciao a tutti :)
vedo che la discussione verte sulla pedagogia..... bhe poco male, forse non è off topic del tutto, infatti secondo me la pedagogia oggi è molto influenzata dal femminismo.

Con l'occasione vorrei dire che, sul fatto di punizioni fisiche leggere come quelle che davano i miei genitori, penso che talvolta, in via eccezionale, in casi estremi, forse anche un docente potrebbe essere giustificato...... questo l'ho pensato adesso (ma non per smentire quello che ho detto nel messaggio precedente) perchè cercando il sito indicatomi da Mik ho poi trovato una notizia di un paio di anni fa sul forum: http://geniv.forumcommunity.net/?t=18439191

L'articolo linkato pare spostato ma si può trovare l'episodio anche in  rete

PADOVA - Maestra denunciata e sospesa. Ha sculacciato un bimbo ai centri estivi. Solo una generazione fa un episodio così non avrebbe meritato spazio nei quotidiani, ma oggi si rischia il licenziamento.
Il fatto è avvenuto in un centro estivo del Comune di Padova, gestito da una cooperativa. Alcuni bambini si barricano nella segreteria della scuola, chiudendosi a chiave. Finalmente, quando la maestra riesce a farsi aprire, acciuffa il più tremendo della banda e gli dà una bella sculacciata, di quelle sane come un tempo.
Quando mamma e nonna vengono a sapere dell'accaduto si presentano dai Carabinieri e sporgono formale denuncia. L'animatrice, una psicologa, d'accordo con la cooperativa, si autosospende.
L'assessore alla scuola del comune di Padova ha cercato di minimizzare l'accaduto: "Queste animatrici vedono nell'arco della stagione estiva quasi 2200 bambini e sono solo in 210". Che alcuni bambini siano più vivaci di altri si sa e lo conferma l'assessore stesso: "Il ragazzino è già vivace di suo, la madre stessa ha mostrato dei lividi che il figlio le ha lasciato nei giorni scorsi". E conclude: "Certo che una volta per una sculacciata non cascava mica il mondo..."


Ecchecavolo...... a parte che cosa gli avrà mai fatto per un po' di sculaccioni (poco più che il solletico probabilmente) e allora aspettiamo che la prossima volta quello si butti dalla finestra no?

Ci tengo a sottolineare che dal mio punto di vista se invece di una maestra lo avesse sculacciato un maestro esprimerei ugualmente il mio stesso parere a favore del maestro.

Ciao
Rosa

Beh, di questo passo si puo' arrivare a giustificare anche i metodi "educativi" delle scuole dell''800.
Capisco lo stress dell'animatrice psicologa: ovviamente dovrebbe esserci la quantita' di personale necessaria per svolgere bene il lavoro.
Tuttavia, se non e' in grado di svolgere correttamente quel lavoro, puo' sempre cercare un'altra occupazione in un settore dove non possa scaricare il proprio disagio su un bambino.
In quanto all'assessore, se io fossi il suo sindaco, sarebbe gia' stato "dimissionato":il suo dovere istituzionale e' garantire l'efficienza dei servizi pubblici, non addentrarsi in comprensive analisi del disagio lavorativo delle animatrici:garantisca servizi adeguati(con personale adeguato), anche a costo di qualche misura impopolare(tipo aumento di imposte) e vedra' che il" disagio" si ridurra' di molto.
Se a usare violenza al bambino fosse stato un maestro invece di una maestra, avrei licenziato anche lui.

ciao




Offline Cassiodoro

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #29 il: Agosto 30, 2010, 14:29:48 pm »
Citazione da: mik
...
..se io fossi il ....
Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.
Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"