Autore Topic: Una domanda non in tema  (Letto 46361 volte)

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Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #30 il: Agosto 30, 2010, 15:08:22 pm »
Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.
Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.

I talebani sono specialisti nell'uso della violenza, contro tutti:non approverebbero mai le mie idee sui metodi educativi.
Io invece ne so qualcosa dall'interno essendo uno dei miei piu' intimi amici un insegnante elementare(uno dei pochi uomini superstiti):insegna gia' da parecchi anni e non ha mai avuto bisogno per mantenere l'ordine di usare metodi forti, ne' e' mai finito in lacrime davanti alla sua classe.

E' anche una persona preparata, che non ritiene suo compito solo distribuire voti agli alunni(i miei insegnanti, non solo alle elementari, erano prevalentemente li' per prendersi lo stipendio senza il minimo impegno per la qualita' del loro lavoro).
L'insegnamento richiede impegno, conoscenza della psicologia(del bambino nel caso della scuola primaria) ed anche quel senso di"vocazione" della quale nessuno piu' parla: l'unica "vocazione" rimasta risiede ormai nella preoccupazione costante per il proprio redditto(parlo di maggioranze, non di tutti, ovviamente).
Bambini gia' in preda al delirio di onnipotenza coi loro genitori? Si', e' sempre piu' evidente col passare degli anni. La causa? Si e' passati da un'educazione autoritaria basata sulla violenza(quella che subirono i nostri nonni) ad una educazione iperpermissiva.
Ci si e' dimenticati(i genitori, i padri in particolare) che tra i doveri del genitore verso il proprio figlio c'e' anche quello fondamentale di essere un modello ed una guida: tale ruolo va espletato anche con fermezza, quando necessario: ma fermezza non significa mai violenza(o schiaffi, se preferisci): significa coerenza nelle parole e nei fatti, significa anche dedicare tempo ai figli(magari sottraendolo alla partita domenicale) e non usare la scorciatoia delle botte perche' in realta' ad essere genitori non si e' realmente interessati.
Essere genitori non e' un obbligo ne' tantomeno un diritto, ma farlo al meglio e' un dovere.

ciao

Offline Cassiodoro

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #31 il: Agosto 30, 2010, 20:37:02 pm »
Citazione da: mik
........
Si e' passati da un'educazione autoritaria basata sulla violenza(quella che subirono i nostri nonni) ad una educazione iperpermissiva.
Non era un'educazione basata sulla violenza, ma sull'"autorevolezza", la "violenza" il piu' delle volte era solo paventata, e bastava uno sguardo per farsi capire, senza bisogno di alzare le mani.
(tralasciamo i casi di violenza gratuita di genitori alcolizzati o psicologicamente instabili)
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Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #32 il: Agosto 30, 2010, 20:56:57 pm »
Non era un'educazione basata sulla violenza, ma sull'"autorevolezza", la "violenza" il piu' delle volte era solo paventata, e bastava uno sguardo per farsi capire, senza bisogno di alzare le mani.
(tralasciamo i casi di violenza gratuita di genitori alcolizzati o psicologicamente instabili)

Bastava uno sguardo per far capire cosa?  Che sarebbero potute arrivare le botte?
L'autorevolezza e' un'altra cosa, non si fonda sulla paura.
ciao

Offline Ethans

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #33 il: Agosto 30, 2010, 21:25:28 pm »
L'autorevolezza e' un'altra cosa, non si fonda sulla paura.

E su cosa si fonda?

Offline Stealth

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #34 il: Agosto 30, 2010, 21:46:40 pm »
E su cosa si fonda?
Sul rispetto.

Comunque secondo me, restando in tema, una sculacciata quando ci vuole ci vuole. E anche qualche schiaffetto, non forte ma ben calibrato non guasta mai. Ovviamente sempre quando ci vuole, non certo gratuitamente.

Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #35 il: Agosto 30, 2010, 21:53:45 pm »
E su cosa si fonda?
Sul riconoscimento del ruolo razionale che svolge per il soggetto, l'autorita' sulla paura della sanzione.
ciao

Offline Ethans

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #36 il: Agosto 30, 2010, 22:37:09 pm »
Sul rispetto.

L'autorità si fonda sul rispetto? Mmmmmmh, deboluccia...

Citazione da: mik
Sul riconoscimento del ruolo razionale che svolge per il soggetto...

Quindi mi vorresti dire (ad es.) che agli USA viene riconosciuta la sua autorità attraverso il ruolo razionale che svolge per le nazioni alleate e non perchè ha l'esercito più potente sulla faccia della terra?

Citazione da: mik
l'autorita' sulla paura della sanzione.

Ecco qui mi sembra che diciamo la stessa cosa. L'autorità si fonda sulla paura...


« Ultima modifica: Agosto 30, 2010, 22:44:58 pm da Ethans »

Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #37 il: Agosto 30, 2010, 23:03:03 pm »
L'autorità si fonda sul rispetto? Mmmmmmh, deboluccia...

Quindi mi vorresti dire (ad es.) che agli USA viene riconosciuta la sua autorità attraverso il ruolo razionale che svolge per le nazioni alleate e non perchè ha l'esercito più potente sulla faccia della terra?

Ecco qui mi sembra che diciamo la stessa cosa. L'autorità si fonda sulla paura...




No, agli U.S.A. viene riconosciuta la sua autorita' per il potere economico e militare che (per ora ) detiene: decaduti questi, non le verra' riconosciuta alcuna autorita' superiore.

Poi, non ritengo che svolgano alcun ruolo razionale rispetto ai loro alleati:guidarli come potenza egemone nel controllo del resto del mondo e' funzionale agli interessi dell'occidente, ma non e' razionale: per autorevolezza(autorita' razionale) intendo quella che ha per scopo lo sviluppo dell'altro secondo le sue inclinazioni e la sua elevazione al mio stesso grado(il maestro rispetto all'allievo) e non il suo sfruttamento per scopi propri di chi detiene l'autorita'(un padre che forza il figlio a primeggiare sempre per compensare cosi' il suo senso di fallimento esistenziale, per esempio).

ciao

Offline Cassiodoro

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #38 il: Agosto 30, 2010, 23:32:30 pm »
Non confondete l'autorita' con l'autorevolezza.
l'autorita' e' conferita da qualcun'altro, l'autorevolezza si conquista.
La paura per un bambino puo' essere rappresentata da una sculacciata o la perdita del suo giocattolo preferito, per un'adolescente puo essere perdere la paghetta, per una "bambinone" che si debba lavare, stirare e prepararsi da mangiare da solo....
Ci sono tanti modi per punire senza violenza; Mik, sei troppo limitativo quando associ l'autorevolezza alla paura della violenza.
L'autorevolezza e' anche mantenere quello che si promette, nel bene e nel male.
Dire ad un bambino " se prendi brutti voti a scuola niente play station" ed il bambino prende brutti voti ed i genitori non mantengono la promessa, negandogli l'uso della play station, perdono sia di autorevolezza che di autorita' e fanno credere al bambino che lui e' superiore alle eventuali imposizioni dei genitori.
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Offline mik

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #39 il: Agosto 30, 2010, 23:51:52 pm »
Non confondete l'autorita' con l'autorevolezza.
l'autorita' e' conferita da qualcun'altro, l'autorevolezza si conquista.
La paura per un bambino puo' essere rappresentata da una sculacciata o la perdita del suo giocattolo preferito, per un'adolescente puo essere perdere la paghetta, per una "bambinone" che si debba lavare, stirare e prepararsi da mangiare da solo....
Ci sono tanti modi per punire senza violenza; Mik, sei troppo limitativo quando associ l'autorevolezza alla paura della violenza.
L'autorevolezza e' anche mantenere quello che si promette, nel bene e nel male.
Dire ad un bambino " se prendi brutti voti a scuola niente play station" ed il bambino prende brutti voti ed i genitori non mantengono la promessa, negandogli l'uso della play station, perdono sia di autorevolezza che di autorita' e fanno credere al bambino che lui e' superiore alle eventuali imposizioni dei genitori.

Non ho associato l'autorevolezza alla paura della violenza, ho associato l'autoritarismo(autorita' irrazionale) alla paura della violenza.

L'autorita' razionale (autorevolezza) e' basata su consenso e rispetto reciproci(il bambino per primo necessita di questo tipo di autorita'); l'autoritarismo (autorita' irrazionale) e' basata sul potere e l'imposizione(e spesso la violenza).
L'autorita' razionale e' nell'interesse dello sviluppo del bambino; l'autorita' irrazionale e' principalmente volta a soddisfare necessita' dell'adulto,suoi problemi esistenziali irrisolti e scaricati sul figlio.
Ci sono certo vari tipi di paure, ma l'abuso fisico  veicola mancanza di rispetto e di considerazione per la dignita' del bambino; la perdita della "paghetta" e' di altra portata.

Il resto del tuo discorso lo condivido.

ciao

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #40 il: Agosto 31, 2010, 00:24:31 am »
ciao Mik, bhe su questo passo mi trovi impreparata perchè non so quali fossero i metodi "educativi" delle scuole italiane nell''800 ma posso ipotizzare che fossero piuttosto cruenti e quindi che dio ce ne liberi e scampi....... Comunque parlando di un intervento fisico leggero (chiamalo pure violenza tanto il concetto di violenza è realtivo) come evento che capita solo eccezionalmente e in casi di potenziale pericolo di morte come appunto quello dell'articolo (sì, pericolo di morte perchè è già successo che alunni fuori controllo siano caduti dalla finestra nonostante una quantità adeguata di sorveglianza) credo che non ci sia assolutamente il rischio di un ritorno alla disciplina violenta del passato.
E' ovvio che la maestra ha violato una legge dello stato sculacciando quel bambino (l'avrebbe violata anche se solo lo avesse toccato con un dito senza un giustificato motivo) tuttavia siccome è una psicologa suppongo che ne sappia ben di più di me che sono solo al primo anno in fatto di conoscenza, empatia e psicologia infantile e credo che abbia eseguito correttamente quel che in quella specifica contingenza era necessario fare secondo la personalità del bambino, escludendo che abbia scaricato il proprio disagio su un bambino. Certo resta il fatto che così ha violato la legge italiana....... e che ha procurato del male al bambino (ma a detta dei miei fratelli un po' di sculacciate sui calzoncini fanno solo il solletico e non male) ma almeno ha evitato che quel bambino si facesse male davvero.
Ciao
Rosa

Offline Giulia

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #41 il: Agosto 31, 2010, 00:30:12 am »
Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.

perché talebano? a me non sembra.

sui metodi educativi ci son sempre state divergenze, perché è vero che non servono, come è vero che non causano danni da doverle proibire per legge.

cmq no agli insegnanti per me. non li possono usare come metodo educativo. hanno un autorità già pesante. possono renderti un anno scolastico d'inferno, riempirti di compiti, buttarti fuori, umiliarti in tanti modi davanti a tutti i compagni, sospenderti, spifferare tutto ai genitori.ne hanno di mezzi per tenerti buono.
senza sottovalutare lo  strapotere che hanno nel formare tutta la tua concezione morale.

è molto interessante quello che scrive mik, condivido.

una domanda: c'è chi dice che il figlio  deve avere paura della punizione che il genitore applicherà se sgarra...
ma a nessuno di voi è accaduto di aver paura di deludere i genitori? non di loro o quello che ti faranno, ma di deluderli e basta?
« Ultima modifica: Agosto 31, 2010, 00:45:08 am da Giulia »

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #42 il: Agosto 31, 2010, 00:39:04 am »
Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.

Ciao Cassiodoro, sono molto d'accordo con la tua osservazione e apro un "piccolo" off topic anche se non c'entra nè con la questione maschile o con il femminismo nè con la pedagogia o con le punizioni:

http://www.metromaschile.it/forum/off-topic/violenza-scilastica/msg18641/#msg18641

Ciao
Rosa
« Ultima modifica: Agosto 31, 2010, 00:44:26 am da Rosa-92 »

Offline Cassiodoro

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #43 il: Agosto 31, 2010, 00:42:04 am »
Mik, si vede che hai studiato, ma non pedagogia.
Il bambino ha bisogno di conoscere quali sono i suoi limiti, che gli devono essere prima spiegati e poi IMPOSTI. Nell'adolescenza cerchera' di spostare questi limiti sempre piu' in avanti, in aperta sfida con i genitori, cercando "conforto" e "confronto" proprio nella forza di contenimento dei genitori.
E quando supera questi limiti sa che andra' incontro alla recriminazione dei genitori che, nei limiti del rispetto per il figlio e per la sua educazione, gli impartiscono la PUNIZIONE ADATTA AL MOMENTO ED ALLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE, spiegandogli il motivo per cui viene punito.
Solo così il bambino capisce quali sono i paletti che non deve superare e che anche i genitori DEVONO ESSERE RISPETTATI.

Non e' che voglio fare una lezione di pedagogia, anche perche' non ne ho i titoli, ma ti sei spostato troppo sulla violenza gratuita ai bambini, confondendo la sculacciata con le percosse gratuite, o con le sberle ripetitive al minimo sgarro, inserendo l'autoritarismo in questa discussione; autoritarismo che,  penso tutti noi, detestiamo e non condividiamo.
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Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #44 il: Agosto 31, 2010, 00:51:51 am »
Ragazzi, io non ne so molto di pedagogia (certo studio psicologia e prenderò l'indirizzo pedagogico...... e forse farò l'animatrice in futuro o almeno credo che mi piacerebbe farlo) ma vi assicuro che non si può parlare di autorevolezza separando questa dall'autorità. Cioè per essere autorevoli bisogna necessariamente essere anche autoritari. E' solo un errore concettuale molto di moda quello di dividere le due cose.

Quanto ai provvedimenti educativi di tipo sanzionante come i castighi e il togliere la play station so che oggi non hanno senso perchè non funzionano infatti poi il bambino va giocare dall'amichetto e non puoi certo chiuderlo dentro in casa altrimenti è sequestro e maltrattamento di minore e po anche se lo chiudi in casa è poco ma sicuro che tanto esce lo stesso che ci piaccia o meno....... lo fanno tutti infatti.

ciao
Rosa