Autore Topic: Una domanda non in tema  (Letto 45855 volte)

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Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #150 il: Settembre 13, 2010, 16:15:06 pm »
io ti capisco benissimo rosa. ;)




Lo so ;)

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #151 il: Settembre 13, 2010, 16:15:44 pm »
e come ennesima conferma......... qua http://genitoricrescono.com/disciplina-sculacciate/comment-page-1/#comment-6149  la blogger che è un'educatrice assolutamente "milleriana empatica nonviolenta" (cioè la figura pedagogica più inconsistente che esista) sostiene di non essere complessata (del resto lo dice il  99,999% di questi ideologisti dell'educazione nonviolenta) : "Non credo di essere complessata o di basarmi su saggi infondati e tendeziosi."

e poi la troviamo su un forum (grazie a un'articolata ricerca in Internet) qua
http://www.cercounbimbo.net/forum/index.php?showtopic=74389&st=80&p=1503287&#entry1503287 dove dice testualmente: "L'argomento per cui esistono le botte "buone" quando sono meritate è stato usato per secoli, e tuttora è moltissimo in voga, per motivare le violenze domestiche dei mariti verso le mogli. Non molte settimane fa ho visto un programma alla tv in cui alcune donne musulmane spiegavano alla giornalista che sì, ogni tanto i mariti qualche schiaffone lo ammollano, ma per carità, SOLO quando la moglie se lo merita e solo quando ha fatto qualcosa di davvero deprecabile, mica sono mariti violenti! Insomma il classico argomento del quando ce vo' ce vo', che anche molte di voi adottano nei confronti dei bambini. Ora mi domando e vi domando: vi sembra davvero un buon argomento? E se non lo è nei rapporti tra adulti (e voglio sperare che nessuna di voi pensi che lo sia e che si farebbe prendere a schiaffi dal marito sia pure in casi estremi) perché dovrebbero esserlo nei rapporti con i bambini, che per giunta sono piccoli e indifesi?"

eheheheh e meno male che anche lei non sarebbe complessata!  :w00t:
praticamente non si rende neanche conto che il suo complesso, la sua turba mentale, è il femminismo ahahahahah!! :lol:

Insomma le femministe sono una continua conferma..... ovvero si conferma così, ancora una volta, che sono esseri col cervello intriso di turbe mentali. Tanto più se sono anche bambiniste (e idem i femministi e i bambinisti, lapalissianamente).

Rosa

 :D
« Ultima modifica: Settembre 13, 2010, 16:22:59 pm da Rosa-92 »

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #152 il: Settembre 14, 2010, 23:50:57 pm »
Nonostante sia pubblicato su Anadiatum, noto sito di associazioni per la tutela dei minori, si tratta di un articolo pro-sculacciate.

Per come la penso non posso che fare i miei complimenti all'autore! :)

Trovo interessante anche il piglio antifemminista in una delle due risposte  :rolleyes:


Fonte: http://www.adiantum.it/public/538-una-sculacciata,-solo-quando-serve,-ha-sempre-dato-ottimi-risultati.asp

15/05/2010 - Di Giancarlo Belli.

Uno dei diritti fondamentali dei bambini è quello di essere educato, cioè formato a quelle particolari regole di comportamento che sono condivise nel gruppo familiare e nel più ampio contesto sociale in cui è inserito. Educare comporta adottare provvedimenti volti a punire comportamenti sbagliati. Tali provvedimenti punitivi, cioè le sanzioni, possono essere di varia natura ma sono comunque imprescindibili per ottenere la correzione di un comportamento sbagliato.

Sottolineo questo punto perché ultimamente mi pare che, sempre più spesso, si affermi l'idea che si può educare senza ricorrere alle sanzioni e facendo ricorso unicamente all’amore.

Naturalmente, con la parola amore, si intende un sentimento che escluda in ogni caso la punizione e, soprattutto, l’uso della violenza e che comprenda sempre e soltanto sentimenti di accoglienza, comprensione, perdono, tolleranza, fiducia, premio e così via. Può, la sanzione, essere violenta? La violenza è l’uso della forza, fisica o psicologica, utilizzata al fine di ottenere un certo comportamento da parte di un soggetto terzo. Tale uso, da parte dell’autorità legittima, è sempre lecito: questo concetto deve essere chiaro fin da subito, non è possibile escludere l’uso della violenza da parte dell’autorità legittima. In questo senso qualunque punizione è violenta in quanto comunque comprime la volontà del soggetto punito. Può, la sanzione, essere corporale? Personalmente ritengo che la punizione corporale, in generale, sia da evitare perché colpisce la persona nella sua totalità. Infatti il corpo non esplica soltanto funzioni corporali (mangiare, bere, dormire, etc.) ma esplica anche le funzioni spirituali tipiche dell'essere umano (ricerca del senso, ricerca del bene, ricerca della relazione, etc.).

Può essere utilizzata, la sanzione corporale, sui bambini? Educare è un compito particolarmente difficile. Accettato il fatto che le sanzioni sono inevitabili ed inevitabilmente violente, in quanto comprimono la volontà del bambino, concentriamo adesso la nostra attenzione su un particolare tipo di sanzioni: quelle corporali. Perché dovrebbero essere abolite? Lo stesso discorso che ho fatto per gli adulti, entro certi limiti, vale anche per i bambini. Tuttavia, per i bambini, occorrono ulteriori considerazioni. Il bambino è una persona che sta crescendo; ciò significa che non è possibile trattare con un bambino allo stesso modo con cui si tratta un adulto. Certe sanzioni adatte agli adulti sono del tutto inadatte ai bambini. È impensabile punire con la reclusione un bambino, così come è impensabile punire con una sculacciata un adulto.

Facciamo un esempio: se sorprendo mio figlio a giocare con una bomboletta di alcool a cui dà fuoco, lo rimprovero energicamente e tento di fargli capire che il suo comportamento è estremamente pericoloso per lui stesso e per gli altri. Se, dopo qualche tempo, sorprendo di nuovo mio figlio a fare lo stesso pericolosissimo gioco non esito, questa volta, a suonargliele. In conclusione, mi sembra che oggi, sempre più, prevalga la mentalità del "volemose bbene" la quale, lungi dall'affrontare e risolvere i problemi, copre tutto con uno spesso strato di sentimentalismo a buon mercato.

Una sculacciata, quando ci vuole, ha sempre dato ottimi risultati. Io non le ho mai risparmiate ai miei figli e i risultati sono eccellenti. Amare non vuol dire seppellire di sentimento ma instaurare una relazione dinamica capace di promuovere lo sviluppo della persona.

Buona educazione a tutti.

Offline ilmarmocchio

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #153 il: Settembre 16, 2010, 22:24:28 pm »
Quando ce vò... ce vò, insomma...

 :P

Esattamente

Offline Rosa-92

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #154 il: Settembre 17, 2010, 00:31:36 am »
Ultimamente soffro di amnesia...... sono troppo impegnata tra università e fare la baby sitter ai miei fratelli e ai loro amichetti, senza contare la lettura dei forum in Internet compreso questo........

non mi ricordo se Mik voleva sapere il perchè della definizione "milleriana empatica nonviolenta" dell'educazione.... comunque Alice Miller scrive:
"Picchiare degli adulti, è tortura, picchiare dei bambini, è educazione. Forse che questo non basta a mettere chiaramente e nettamente in evidenza un'anomalia che perturba il cervello della maggior parte delle persone, una lesione, un buco enorme al posto di dove si dovrebbe trovare l’empatia, in particolare verso i bambini?"
Come ben sai anche tu, Mik, la saggista ex-psicoterapista e pedagogista Alice Miller "insegnava" che anche il più leggero intervento punitivo di tipi fisico (compreso anche soltanto uno sculaccione) sui bambini è foriero di danni psicologici incalcolabili, è deleterio dal punto di vista educativo (bhe lo diceva anche quel giurassico di Rosseau che peraltro era un manico turbo-complessato, se lo hai studiato bene).

Purtroppo, attualmente, la psicopedagogia moderna, in seguito al fenomeno del femminismo che ha prodotto il bambinismo attraverso l'instaurazione di un'educazione gestita quasi esclusivamente da parte femminile (femminilizzazione del corpo docenti, distruzione del ruolo di capofamiglia del marito, assistenti sociali e psicologi infantili prevalentemente donne) è assolutamente improntata sulla linea milleriana e di conseguenza anche la politica europea in merito.
Ci sono anche esperti che sul succitato punto, ritengono che il buco nel cervello in questo caso lo abbia avuto la Miller (e bello grosso aggiungo io) e lo abbia chi lo sostiene. Questi però non hanno voce in capitolo soprattutto perchè non sono femministi.

Poi se non ricordo male, Giulia dicevi qualcosa del genere "ma che genitori sono quelli che riescono a farsi scappare fuori di casa i fili puniti con la reclusione?" ........bhe la domanda è strana dal momento che oggi tutti i  bambini riescono a eludere il controllo dei genitori, non hanno la benchè minima intenzione di accettare un castigo e sanno bene che possono permettersi di snobbare le correzioni "nonviolente"....... e infatti perchè mai non dovrebbero? è oltremodo evidente agli occhi dei bambini che i genitori di oggi sono degli ameba di cui prendersi gioco abilmente. Mah..... non so davvero a che modelli di bambino tu ti riferisca..... a me sembra che tu non viva molto a stretto contatto con quelli oggi.

Rosa
« Ultima modifica: Settembre 17, 2010, 00:48:05 am da Rosa-92 »

Offline Giulia

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #155 il: Settembre 17, 2010, 11:55:52 am »
Citazione
non so davvero a che modelli di bambino tu ti riferisca..... a me sembra che tu non viva molto a stretto contatto con quelli oggi.
ho tre nipoti.

Offline fabriziopiludu

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #156 il: Febbraio 20, 2011, 01:42:29 am »
Rosa!!!!
Per le donne femministe Tedesche del Baltico - nate a Tallinn, per esempio - era PIU' CHE GIUSTO spaccare a colpi di mazza la testa ai BAMBINI Ebrei!!!! Colpi di mazza così forti che schizzavano pezzi di cervello dapperttutto!!!!!

Erano donne femministe del Baltico!!!!!
"Le ragazze dell'Est", si, bello schifo!!!! IO le ho viste fare la fila davanti agli Uffici Reclutamento delle SS!!!!
E realizzare sugli Ebrei inermi le proprie perverse fantasie!!!

Le donne hanno tante macchie da sembrare leopardi! Bleah! :sick:

Offline JanQuarius

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #157 il: Maggio 29, 2011, 20:01:55 pm »

Offline COSMOS1

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #158 il: Maggio 29, 2011, 21:45:54 pm »
da dove hai preso questa tabella?
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline JanQuarius

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #159 il: Maggio 29, 2011, 23:02:08 pm »
Scusa ... mi sono dimenticato la fonte ...
L'originale è questa:
http://www.acf.hhs.gov/programs/cb/pubs/cm03/figure3_6.htm
Però l'ho presa da qui:
http://antifeminist.altervista.org/immagini/stats_c2003.jpg

Offline tuxedo

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #160 il: Maggio 30, 2011, 07:55:09 am »
non voglio giustificare la tabella, ne conoscevo anche io i contenuti (anche
se non il link), ma solo fare due considerazioni.

1) violenza chiama violenza, anche se non e` giustificata. Ossia una donna
maltrattata dal marito (o padre da bimba) e` possibile che si "sfoghi" sui  figli.

2) Le donne in genere passano piu` tempo con i figli...
e` piu` semplice quindi che siano aggressori per una questione statistica.
Nil admirari

Offline JanQuarius

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #161 il: Maggio 30, 2011, 12:14:45 pm »
La tabella serve solo per dimmostrare che non solo gli uomini sono agressori, ma anche le donne.
Un'altro mito femminista sta per essere distrutto... :)

Offline Guit

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #162 il: Maggio 30, 2011, 13:27:55 pm »
1) violenza chiama violenza, anche se non e` giustificata. Ossia una donna
maltrattata dal marito (o padre da bimba) e` possibile che si "sfoghi" sui  figli.

Sono contrario a questa lettura. Normalmente conoscere la violenza porta al suo ripudio, secondo me molto più spesso di quanto avvenga con la vendetta.

I più restii a utilizzare un'arma da fuoco sono coloro che ne hanno conosciuto, in guerra o fortuitamente, i drammatici effetti.


Citazione
2) Le donne in genere passano piu` tempo con i figli...
e` piu` semplice quindi che siano aggressori per una questione statistica.

Io credo che non siano le ore di frequentazione a fare di un soggetto un soggetto abusante.

Take the red pill

Offline tuxedo

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #163 il: Maggio 31, 2011, 08:34:01 am »
Sono contrario a questa lettura. Normalmente conoscere la violenza porta al suo ripudio, secondo me molto più spesso di quanto avvenga con la vendetta.

I più restii a utilizzare un'arma da fuoco sono coloro che ne hanno conosciuto, in guerra o fortuitamente, i drammatici effetti.


Io credo che non siano le ore di frequentazione a fare di un soggetto un soggetto abusante.

Ognuno di noi ha un modo di reagire ad un'infanzia traumatica. Alcuni come dici
tu sviluppano un rifiuto totale, come nei soldati affetti da stress post traumatico.

Altri pero` diventano a loro volta abusanti.

Non voglio farne un dogma... semplicemente dire che e` giusta sia la tua versione

violenza chiama rifiuto

sia la mia

violenza chiama violenza

Dipende. Tieni conto che per me "violenza" non significa semplicemente lo
scappellotto dato al bimbo che fa la marachella. Ma tutto il resto, ossia
soprattutto la deprivazione emotiva, i danni relativi alla sfera dell'attaccamento.

E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.


Per quanto riguarda le "ore"... be'... e` solo una questione statistica.
Nil admirari

Offline Rita

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Re: Una domanda non in tema
« Risposta #164 il: Maggio 31, 2011, 09:01:43 am »
E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.

ma guarda che queste bambine considerate piccole adulte all'età di 6/7 anni non ci sono più da tempo. Credo che le ultime rimaste stiano negli ospizi. Che poi boh.. in campagna la deprivazione emotiva e i danni relativi alla sfera dell'attaccamento probabilmente l'ha subito di più mio nonno che all'età di 6/7 anni era mandato al pascolo da solo con gli animali che non mia nonna che si occupava della casa e dei fratellini (.. :unsure: vabbè sua sorella, visto che nello specifico, la più piccola era lei).
Cioè .. è davvero sconcertante come si tenda a considerare ancora oggetto di oppressione soltanto e soprattutto le bambine, come se i bambini di un tempo non avessero avuto vita difficile.
Ma guarda che nelle famiglie borghesi erano coccolati i piccoli e le piccole, nelle famiglie povere erano responsabilizzati entrambi in maniera diversa. Mi chiedo se la tendenza delle donne a "parlare" non abbia giocato un ruolo importante in questa visione distorta del trattamento. Racconto, dunque ho sofferto. Non racconto, non ho sofferto.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli