Autore Topic: Presto, presto, salviamola!!  (Letto 17679 volte)

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #60 il: Settembre 10, 2010, 15:19:26 pm »
La riduzione al funzionale visibile (in funzione di cosa, potere, soldi, eccetera) non spiega tutto. Tu continui a ridurre in economia una questione molto più vasta. Il punto non sta nella scelta della donna da difendere bensì nel fatto che una donna sia *socialmente difendibile* con maggiore facilità rispetto a un uomo.

Oppure vuoi negare che donna sia ormai più un attributo che un nome?
la donna come genere è argomento politico, l'uomo no. può essere più toccante per chi è sensibile ai più deboli e/o sostiene i diritti delle donne, ma questi emergono solo in certi contesti con ragioni che vanno oltre l'unico scopo di salvare la donna....tant'è che dopo averli propagandati e giustificato un invasione non vi sono miglioramenti per nessuno....






Offline Giulia

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #61 il: Settembre 10, 2010, 16:03:33 pm »
La causalità economica è solo un modo per pulirci la coscienza e andare a dormire tranquilli.

secondo me no.

Offline Guit

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #62 il: Settembre 10, 2010, 16:22:44 pm »
la donna come genere è argomento politico, l'uomo no.

Non è possibile. Se la donna è argomento politico lo è anche l'uomo.

Una politica per la donna è anche politica contro l'uomo. Anzi soprattutto, a quanto pare.

Concordo sul fatto che non vedo miglioramenti sociali ma questo non basta per affermare che la questione femminile sia funzionale a qualcosa oltre il sesso.

Che poi la sessualità pervada l'esistenza è un altro conto, che però ci porta fuori dalla semplice logica dell'utilità economica.

Take the red pill

Offline jorek

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #63 il: Settembre 10, 2010, 17:26:26 pm »
il discorso è la politica dovrebbe uscire fuori dalle politiche di genere...

Offline Giulia

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #64 il: Settembre 10, 2010, 17:32:38 pm »
Non è possibile. Se la donna è argomento politico lo è anche l'uomo.
la donna è argomento politico -come genere femminile -si riconduce sempre al fatto che è femmina.

Citazione
Una politica per la donna è anche politica contro l'uomo. Anzi soprattutto, a quanto pare.
Concordo sul fatto che non vedo miglioramenti sociali ma questo non basta per affermare che la questione femminile sia funzionale a qualcosa oltre il sesso. Che poi la sessualità pervada l'esistenza è un altro conto, che però ci porta fuori dalla semplice logica dell'utilità economica.
il fatto che non sia funzionale a nessuno, a me basta invece.





Offline COSMOS1

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #65 il: Settembre 11, 2010, 12:39:03 pm »
ecco un articolo interessante

rimane la domanda: Perché la comunità internazionale non si indigna con la stessa veemenza? non mi pare che la risposta (gli interessi economici) risponda ad alcunchè. O gli interessi economici giocano a sfavore di tutti o di nessuno. Perchè solo per lei tanto clamore?

http://www.oasiscenter.eu/it/node/6202

Citazione
Ecco perché è sbagliato lapidare Sakineh
Abdullahi Ahmed an-Naim e Massimo Papa, 9/09/2010

Abdullahi Ahmed an-Naim, di origine sudanese, è docente presso la Emory Law School di Atlanta. Discepolo del riformista Mahmud Taha, condannato a morte a Khartoum nel 1985, an-Naim è uno dei più noti e discussi pensatori musulmani. Si occupa soprattutto di diritti umani nel contesto islamico. Massimo Papa è professore ordinario di diritto privato comparato presso l’Università di Roma Tor Vergata. È vicepresidente dell’Istituto per l’Oriente e consulente del Ministero degli Affari Esteri per l’Afghanistan.

A margine della Summer School Ripensare i diritti in una società plurale organizzata da ASSET a Venezia, abbiamo chiesto ai due studiosi di commentare il caso dell’iraniana Sakineh.

Professor Naim, come valuta il caso di Sakineh?
Ufficialmente le autorità sostengono che si tratti di un semplice caso di omicidio. Anche se non ho seguito la vicenda nei dettagli, proprio l’ambiguità delle versioni prodotte negli anni mi pare sospetta e denuncia la presenza di manipolazioni politiche. Questa povera donna è finita al centro di una lotta tra diverse fazioni sotterranee. Ci sono molti altri casi simili.

Per il capo d’imputazione e soprattutto per la pena prevista (e momentaneamente sospesa) le autorità invocano una legittimazione islamica. Il caso di Sakineh rientrerebbe nella materia degli hudùd, i reati sanzionati in modo esplicito dal Corano stesso: omicidio, adulterio, furto, calunnia e assunzione di alcool.

Tutta la questione degli hudùd è contraddittoria. Tanto per cominciare, il Corano non parla di lapidazione per gli adulteri. Inoltre la disciplina tradizionale è molto esigente circa le prove da raccogliere: si parla di quattro testimoni che devono riferire in modo dettagliato e senza contraddizioni lo svolgimento dell’atto sessuale. La tradizione racconta di un uomo che venne ad autoaccusarsi davanti al Profeta e il Profeta per ben tre volte girò l’orecchio dall’altra parte per non sentirlo. Solo alla quarta si decise a prestar fede alla confessione, che – sostiene il diritto tradizionale – deve poi essere mantenuta dal reo durante tutta l’esecuzione della pena. Nel caso di Sakineh invece si registra una fretta di punire. Dietro c’è un gioco politico.

Anche con le importanti limitazioni cui accenna, la disciplina degli hudùd rimane problematica.
Certamente, io sono dell’opinione che oggi non sia possibile eseguire le pene hudùd per legge. Si tratta di punizioni così gravi che richiedono un’assoluta certezza. Prima di tutto il Corano non dà una definizione di furto o di adulterio. Inoltre le varie scuole giuridiche hanno assunto posizioni diverse rispetto alla costituzione delle prove, con il risultato che lo stesso fatto può portare alla morte per lapidazione nel Nord della Nigeria e all’assoluzione in Sudan, magari con gli accusatori che finiscono condannati per calunnia, con relativa pena corporale. Ma com’è possibile che uno stesso fatto sia trattato in modi così diversi? Chi ha ragione? Penso che la posizione autenticamente religiosa consista nel dire che c’è troppo disaccordo e possibilità di errore per poter applicare queste pene.

Professor Papa, il ragionamento La convince?
È molto difficile non trovarsi totalmente d’accordo con quanto sostenuto. Si tratta evidentemente della prospettiva interna di un credente musulmano che cerca di trovare una lettura storica della legge islamica. Si invocano spesso alcuni principi generali islamici, ma questi principi vanno riempiti di contenuto e il come non è pacifico. Vorrei tornare sulla questione della rigidità del regime probatorio, che ha costituito storicamente un correttivo alla durezza della norma. Grazie alla accusa di calunnia e alle prove spesso quasi impossibili da produrre si aggirava l’origine sacra della norma. Ma non appena la norma di tradizione sciaraitica diventa legge dello Stato, questa flessibilità scompare. In molti paesi musulmani modernizzazione ha significato paradossalmente inasprimento del diritto.

E l’accusa di omicidio?
Prevedendo le pressioni internazionali, il regime preferisce rubricare il caso come omicidio per porsi sullo stesso livello di altri Stati che prevedono la pena capitale come USA e Cina e parare così ingerenze esterne. Mi sorgono allora due domande: che cosa significa l’attaccamento alla tradizione islamica? Serve per affermare il proprio grado di islamicità? E soprattutto, quante altre Sakineh giacciono nelle carceri iraniane? Almeno 30 secondo quello che filtra. Ci sono i casi dei presunti omosessuali, in realtà oppositori del regime, che sono stati condannati a morte a decine durante l’estate. Perché la comunità internazionale non si indigna con la stessa veemenza? Come mai l’Occidente non riesce ad incidere richiedendo il rispetto delle clausole di condizionalità nei trattati di cooperazione economica? La risposta è semplice: l’Iran è un partner commerciale troppo importante. Siamo disposti a cedere di fronte a meri interessi commerciali. E questo mi pare ipocrita. Non si può accusare la tradizione islamica e poi non essere in grado di fare un passo indietro quando ne vanno di mezzo gli interessi economici.

Professor Naim, che cosa c’è di sbagliato nell’idea di uno Stato che imponga direttamente la shari’a?
La natura dello Stato e del diritto sono mutati radicalmente con l’avvento della modernità. Nell’epoca precoloniale le pene hudùd erano eccezionali e non controllate dallo Stato. La struttura a rete della società rendeva molto difficile che si arrivasse alla formulazione delle accuse. Ora invece dominano le metropoli, dove il singolo è spersonalizzato e si è affermato il ruolo centrale dello Stato come fonte ed esecutore della Legge. Inoltre si esige la certezza della pena rispetto alla fluidità delle diverse scuole giuridiche tradizionali. Noi musulmani non possiamo continuare alla vecchia maniera, come se niente fosse successo. E anche a voler fare i paladini dell’applicazione della shari’a da parte dello Stato, non è un mistero che molti riescano a sottrarsi ai suoi rigori. In Iran quest’estate decine di persone sono state uccise durante le manifestazioni. La shari’a non prevede alcuna forma di immunità per i funzionari dello Stato o la polizia. Perché non sono stati processati? Se vogliamo essere onesti e coerenti, dovremo concludere che si tratta di un totale travestimento della shari’a per servire gli interessi di gruppi ben specifici.
Un’ultima cosa: il professor Papa ha fatto la critica dell’Occidente, io farò quella interna al mondo musulmano. Dove sono le proteste? I media della regione tacciono. Quando Saddam è stato rovesciato io ho dichiarato pubblicamente che ero contrario all’intervento americano e lo consideravo illegale sul piano del diritto internazionale. Ma ho anche aggiunto: dov’erano i nostri pensatori arabi mentre per trent’anni Saddam compiva le sue atrocità? La nostra credibilità è minata dalla nostra incapacità di prendere posizione. Il sistema del doppio peso e doppia misura è molto diffuso, e non solo in Occidente.

[Testo raccolto da Martino Diez]

*L’intervista è apparsa oggi in forma ridotta su «Avvenire»
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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #66 il: Settembre 11, 2010, 14:52:43 pm »
dire perche è sbagliato rimane un opinione condivisibile o meno, ma ci sta.

secondo me ciò che è dannoso e controproducente che sia trattato come un crimine contro la donna.
per salvare abdul rahman nel 2006, condannato per apostasia,  non è stata fatta una questione di genere. non è stato dato in pasto ai media per tempestarci della condizione solo maschile.

Nel 2006, Abdul Rahman, un convertito afghano che aveva abbandonato l'Islam, abbracciando il Cristianesimo mentre lavorava in Germania, decise di pubblicizzare la sua conversione. La richiesta della corte innanzi alla quale fu tradotto fu quella della pena capitale, ma a causa delle pressioni internazionali e grazie all'opera dell'allora ministro degli Esteri Gianfranco Fini e dell'ambasciatore d'Italia Ettore Sequi, la Corte decise che l'apostata era mentalmente disadattato e che quindi non poteva essere perseguito. La provvidenziale ospitalità di un Paese occidentale che si disse da alcuni organi di stampa sarebbe stato l'Italia ma che, di fatto, rimase anonimo, forse per questioni di sicurezza (cfr. Rainews24 - Stampa del 28-3-2006 [1]), permise al governo di Kharza'i di uscire dalla situazione che si era venuta a creare, evitando di dar corso a una pena capitale che avrebbe suscitato vivacissime critiche nelle Potenze alleate che controllavano la sicurezza dell'Afghanistan messa a repentaglio dai Talebani  e, dall'altra, di apparire come uno tiepido musulmano e troppo supinamente ligio alle direttive alleate agli occhi dell'opinione pubblica afghana, ancora fortemente attaccata ai valori tradizionali islamici, compresi quelli riguardanti il diritto penale.



nonostante ciò si può essere contro la pena di morte e contrari nel sentire il dovere di intervenire .

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #67 il: Settembre 11, 2010, 15:11:48 pm »
Forse con il mio post precedente non mi sono spiegato bene, riassumo la politica estera americana per come la vedo io: Gli USA sono diventati ricchi e potenti perché avevano vaste quantità di petrolio, erano i principali consumatori ma anche produttori, usavano solo una percentuale del loro petrolio ed il resto lo vendevano anche, poi il loro petrolio raggiunse il picco, vale a dire che la domanda superò l'offerta, non potevano estrarne abbastanza per soddisfarla.

Il picco avvenne nel 1970, poi dovette importarlo http://en.wikipedia.org/wiki/File:US_Oil_Production_and_Imports_1920_to_2005.png

Allora gli USA andarono alla ricerca del cosiddetto 51° stato americano, uno stato ricco di petrolio da "annettere" agli USA, andarano dai beduini dell'Arabia Saudita e fecero un accordo con loro, erano governati da dei principi, offrirono ai principi protezione dal loro stesso popolo e da popoli vicini in cambio del petrolio, il petrolio veniva pagato in dollari e poi i dollari venivano reinvestiti in società americane, ritornando in mano loro, infatti i sauditi controllano buona parte del PIL degli USA.

A questo punto anche l'arabia Saudita ha raggiunto il picco del petrolio, allora gli USA vanno in Iraq e fanno la stessa proposta, Saddam dice che non è d'accordo e che vuole essere pagato in euro, non in dollari, viene fatta una guerra e si prendono il petrolio.

A questo punto anche l'Iraq ha raggiunto il picco, il prossimo paese è l'Iran, per questo l'Iran, nei media internazionali, è diventato un paese che maltratta le donne, le lapida, fustiga etc. e queste povere donne non aspettano altro che il maschio americano che venga lì a salvarle dai misogini Iraniani. A questo serve la parte vittimista del femminismo, a scagliarsi contro un qualche problema inventato, rappresentandolo con delle "martiri" vittime. Questo spiega perché bisogna salvare santa Sakineh, martire delle corna e non gli altri 6 morti al giorno per pena di morte. Perché è bella, perché è donna e perché lei voleva emanciparsi, i maschi cattivi iraniani non volevano, la vogliono uccidere perché donna ed in quanto tale la odiano ed ora i maschi buoni americani la salvano. È una retorica veramente stupida, ma sembrano cascarci quasi tutti, ormai quando si tratta di salvare le donne tutti spengono il cervello.

Il femminismo non serve solo a fare guerre, lo scopo principale della CIA e dei petrolieri è ridurre la popolazione mondiale, mantenerla entro certi livelli. A questo serve il femminsmo dell'emancipazione femminile.

Se il petrolio finisce per prima cosa gran parte della popolazione muore di fame. Il boom della popolazione, restata quasi invariata o comunque cresciuta poco per tutta la storia dell'umanità, dalla preistoria fino ad oggi, è dovuto al petrolio. http://en.wikipedia.org/wiki/World_population se si guarda la tabella si nota che la popolazione dal 3000 BC al 2000 BC è cresciuta da 25 a 35 milioni, in 1000 anni! Così anche per i millenni prima, 40% per millennio nei casi più estremi, oggi cresce del 14%, ma non in 1000 anni, in 10 anni! 6,070,000,000 popolazione del 1995, 6,454,000,000 popolazione nel 2005. Se la crescita andasse avanti così per un millennio, tanto per fare un paragone, la popolazione alla fine del millennio si sarebbe moltiplicata per 392,611 (392 mila, non 392 virgola qualcosa) non per 1.4 (1 punto quattro) (40% di crescita).

È chiaro che è una crescita insostenibile, che avviene proprio ora che il petrolio sta per raggiungere il picco.

Tutta l'agricoltura è basata sul petrolio, dai fertilizzanti agli altri prodotti chimici usati, dai mezzi agricoli fino al trasporto fino a casa del cibo. Il biodiesel è una cavolata perché si ottiene coltivando campi MENO energia di quella spesa, cioè se uso 10 litri di petrolio ottengo 9 litri di biocarburanti, allora tanto vale bruciare il petrolio direttamente, questo fa capire quanto l'agricoltura è tutta basata sul petrolio.

Forse non è ben chiaro che c'è una crisi mondiale catastrofica e che senza petrolio il 90% della popolazione muore di fame.

Ho letto qui di "agricoltura verticale" ed altre stupidaggini simili, in pratica si coltiva in un grattacielo, con sistemi idroponici, è una cavolata gigante. Tanto per cominciare l'affitto, diciamo 5 euro/m^2? Non si ripagherà mai coltivando, non si produce abbastanza in un mese in un solo m^2, anche sviluppato per 3 metri in altezza per pagare 5 euro. Se l'affitto il grattacielo ci faccio molti più soldi che coltivando.

Poi l'energia, da dove si prende? Per coltivare usando le risorse rinnovabili devo coprire un terreno di pannelli fotovoltaici, diciamo un 25% di efficienza dei pannelli, un altro 25% di efficienza della lampadina, senza perdite per il trasporto di energia, e sono stime MOLTO ottimistiche, in pratica devo coprire una zona 16 volte più grande di un campo coltivato di pannelli fotovoltaici per avere la stessa luce, aumentando i costi in maniera ridicola.

L'energia del sole conviene usarla DIRETTAMENTE per coltivare, senza trasformarla 2 volte con sistemi costosi e perdite mostruose, ossia la soluzione più efficiente è piantare le piante direttamente all'aperto, alla luce del sole. L'agricoltura attuale è la più efficiente possibile, non fatevi ingannare, al massimo si può reclamare nuova terra prendendola dal mare o bonificandola, ma è oltromodo costoso.

In pratica, con l'agricoltura verticale, propagandata spesso come una soluzione tecnologica ed efficiente, per ogni metro quadro coltivato devo pagare l'affitto (5 euro al mese?) più 16 m^2 di pannelli fotovoltaici. Non è molto efficiente.


Le energie rinnovabili, al momento attuale, non sono una soluzione, le batterie immagazzinano per kilogrammo una quantità di circa 100 volte inferiore di energia che 1 kg di petrolio, non possiamo fare un trattore elettrico con una batteria o un camion elettrico che trasporta tonnellate di merci.


Io per motivazioni economiche intendevo questo, mantenere bassa la natalità, fare le guerre e tenere buona parte della popolazione mondiale in stato di povertà assoluta, questo intendevo dicendo che il femminismo è l'ideologia del nostro sistema economico, l'ideologia che lo supporta, l'ideologia del petrolio.
« Ultima modifica: Settembre 11, 2010, 15:16:30 pm da nonmorto »

Offline mik

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #68 il: Settembre 11, 2010, 16:50:44 pm »
Forse con il mio post precedente non mi sono spiegato bene, riassumo la politica estera americana per come la vedo io: Gli USA sono diventati ricchi e potenti perché avevano vaste quantità di petrolio, erano i principali consumatori ma anche produttori, usavano solo una percentuale del loro petrolio ed il resto lo vendevano anche, poi il loro petrolio raggiunse il picco, vale a dire che la domanda superò l'offerta, non potevano estrarne abbastanza per soddisfarla.

Il picco avvenne nel 1970, poi dovette importarlo http://en.wikipedia.org/wiki/File:US_Oil_Production_and_Imports_1920_to_2005.png

Allora gli USA andarono alla ricerca del cosiddetto 51° stato americano, uno stato ricco di petrolio da "annettere" agli USA, andarano dai beduini dell'Arabia Saudita e fecero un accordo con loro, erano governati da dei principi, offrirono ai principi protezione dal loro stesso popolo e da popoli vicini in cambio del petrolio, il petrolio veniva pagato in dollari e poi i dollari venivano reinvestiti in società americane, ritornando in mano loro, infatti i sauditi controllano buona parte del PIL degli USA.

A questo punto anche l'arabia Saudita ha raggiunto il picco del petrolio, allora gli USA vanno in Iraq e fanno la stessa proposta, Saddam dice che non è d'accordo e che vuole essere pagato in euro, non in dollari, viene fatta una guerra e si prendono il petrolio.

A questo punto anche l'Iraq ha raggiunto il picco, il prossimo paese è l'Iran, per questo l'Iran, nei media internazionali, è diventato un paese che maltratta le donne, le lapida, fustiga etc. e queste povere donne non aspettano altro che il maschio americano che venga lì a salvarle dai misogini Iraniani. A questo serve la parte vittimista del femminismo, a scagliarsi contro un qualche problema inventato, rappresentandolo con delle "martiri" vittime. Questo spiega perché bisogna salvare santa Sakineh, martire delle corna e non gli altri 6 morti al giorno per pena di morte. Perché è bella, perché è donna e perché lei voleva emanciparsi, i maschi cattivi iraniani non volevano, la vogliono uccidere perché donna ed in quanto tale la odiano ed ora i maschi buoni americani la salvano. È una retorica veramente stupida, ma sembrano cascarci quasi tutti, ormai quando si tratta di salvare le donne tutti spengono il cervello.

Il femminismo non serve solo a fare guerre, lo scopo principale della CIA e dei petrolieri è ridurre la popolazione mondiale, mantenerla entro certi livelli. A questo serve il femminsmo dell'emancipazione femminile.

Se il petrolio finisce per prima cosa gran parte della popolazione muore di fame. Il boom della popolazione, restata quasi invariata o comunque cresciuta poco per tutta la storia dell'umanità, dalla preistoria fino ad oggi, è dovuto al petrolio. http://en.wikipedia.org/wiki/World_population se si guarda la tabella si nota che la popolazione dal 3000 BC al 2000 BC è cresciuta da 25 a 35 milioni, in 1000 anni! Così anche per i millenni prima, 40% per millennio nei casi più estremi, oggi cresce del 14%, ma non in 1000 anni, in 10 anni! 6,070,000,000 popolazione del 1995, 6,454,000,000 popolazione nel 2005. Se la crescita andasse avanti così per un millennio, tanto per fare un paragone, la popolazione alla fine del millennio si sarebbe moltiplicata per 392,611 (392 mila, non 392 virgola qualcosa) non per 1.4 (1 punto quattro) (40% di crescita).

È chiaro che è una crescita insostenibile, che avviene proprio ora che il petrolio sta per raggiungere il picco.

Tutta l'agricoltura è basata sul petrolio, dai fertilizzanti agli altri prodotti chimici usati, dai mezzi agricoli fino al trasporto fino a casa del cibo. Il biodiesel è una cavolata perché si ottiene coltivando campi MENO energia di quella spesa, cioè se uso 10 litri di petrolio ottengo 9 litri di biocarburanti, allora tanto vale bruciare il petrolio direttamente, questo fa capire quanto l'agricoltura è tutta basata sul petrolio.

Forse non è ben chiaro che c'è una crisi mondiale catastrofica e che senza petrolio il 90% della popolazione muore di fame.

Ho letto qui di "agricoltura verticale" ed altre stupidaggini simili, in pratica si coltiva in un grattacielo, con sistemi idroponici, è una cavolata gigante. Tanto per cominciare l'affitto, diciamo 5 euro/m^2? Non si ripagherà mai coltivando, non si produce abbastanza in un mese in un solo m^2, anche sviluppato per 3 metri in altezza per pagare 5 euro. Se l'affitto il grattacielo ci faccio molti più soldi che coltivando.

Poi l'energia, da dove si prende? Per coltivare usando le risorse rinnovabili devo coprire un terreno di pannelli fotovoltaici, diciamo un 25% di efficienza dei pannelli, un altro 25% di efficienza della lampadina, senza perdite per il trasporto di energia, e sono stime MOLTO ottimistiche, in pratica devo coprire una zona 16 volte più grande di un campo coltivato di pannelli fotovoltaici per avere la stessa luce, aumentando i costi in maniera ridicola.

L'energia del sole conviene usarla DIRETTAMENTE per coltivare, senza trasformarla 2 volte con sistemi costosi e perdite mostruose, ossia la soluzione più efficiente è piantare le piante direttamente all'aperto, alla luce del sole. L'agricoltura attuale è la più efficiente possibile, non fatevi ingannare, al massimo si può reclamare nuova terra prendendola dal mare o bonificandola, ma è oltromodo costoso.

In pratica, con l'agricoltura verticale, propagandata spesso come una soluzione tecnologica ed efficiente, per ogni metro quadro coltivato devo pagare l'affitto (5 euro al mese?) più 16 m^2 di pannelli fotovoltaici. Non è molto efficiente.


Le energie rinnovabili, al momento attuale, non sono una soluzione, le batterie immagazzinano per kilogrammo una quantità di circa 100 volte inferiore di energia che 1 kg di petrolio, non possiamo fare un trattore elettrico con una batteria o un camion elettrico che trasporta tonnellate di merci.


Io per motivazioni economiche intendevo questo, mantenere bassa la natalità, fare le guerre e tenere buona parte della popolazione mondiale in stato di povertà assoluta, questo intendevo dicendo che il femminismo è l'ideologia del nostro sistema economico, l'ideologia che lo supporta, l'ideologia del petrolio.
Aggiungo solo che il picco l'Arabia Saudita non l'ha ancora raggiunto(mi pare per questo venga definito produttore d'ultima istanza, capace cioe' di aumentare la produzione in caso di aumento mondiale della domanda:alcuni geologi contestano questo dato, sostenendo anche che le riserve del Golfo siano state sovrastimate a meta' anni '80 per problemi interni all'Opec-distribuzione di quote di produzione in base ai giacimenti stimati).L'Iran credo lo abbia gia' raggiunto da tempo, ma la sua produzione eccede abbondantemente i consumi interni per cui continuera' ancora per anni ad essere un importante esportatore(l'Indonesia e' uscita pochi anni fa dall'Opec perche' non piu' in grado con la sua produzione interna di soddisfare neppure la propria domanda).
Poi in Iran c'e' anche molto gas(10% riserve mondiali).
Tutto il resto del tuo discorso lo condivido in pieno riguardo alle attuali risorse energetiche.
Il femminismo e' una buona scusa per i governi occidentali per creare un clima d'odio nei confronti di regimi scomodi, clima propedeutico ad un intervento militare: analoghi discorsi furono fatti anche sull'Afghanistan talebano.
C'e' una interessante scena di un film (Syriana) molto critico sulla politica U.S.A. in quella regione dove si vedono alcuni esponenti dell'alta finanza e dell'industria petrolifera partecipare ad una riunione di un'organizzazione per la difesa dei diritti delle donne iraniane:una scelta molto coraggiosa da parte del regista, a mio parere.
ciao

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #69 il: Settembre 11, 2010, 23:14:57 pm »
Esteri | 09/09/2010 | ore 17.12 »
Iran: Mottaki, caso Sakineh dimostra doppio standard Occidente

Teheran, 9 set. - (Adnkronos/Aki) - I Paesi occidentali si stanno mobilitando per una donna "colpevole di adulterio e complicita' in omicidio e questo dimostra il loro doppio standard" nel campo dei diritti umani. E' quanto ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki, citato dal sito web dell'emittente 'Press Tv', tornando a pronunciarsi sul caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata alla lapidazione.

Mottaki, intervenuto a Teheran a un incontro con gli ambasciatori dei Paesi stranieri, ha quindi bollato come "propaganda" l'impegno dell'Occidente per salvare Sakineh, alla cui base, ha aggiunto, "ci sono motivazioni politiche". Il capo della diplomazia iraniana ha sottolineato che "i criminali non dovrebbero essere premiati o ottenere rifugio in un altro Paese".

Mottaki, infine, ha accusato l'Occidente di "doppio standard", affermando che quegli stessi Paesi che violano i diritti umani basilari in prigioni come Guantanamo e Abu Ghraib non dovrebbero presentarsi a loro volta come difensori dei diritti umani.

 http://www.asca.it/regioni-IRAN__BIRINDELLI__MANTENERE_ALTA_ATTENZIONE_SU_CASO_SAKINEH-530450--.html

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #70 il: Settembre 11, 2010, 23:33:49 pm »
dire perche è sbagliato rimane un opinione condivisibile o meno, ma ci sta.


Giulia, siamo d'accordo che non condividiamo la condanna a morte in generale, x qualsivoglia delitto, dall'adulterio alla pedofilia

ma la domanda era: xkè Sakineh? se è sbagliata la condanna a morte è sbagliata x tutti i condannati, non solo x lei.

@ mik: anche le motivazioni economiche secondo me sono deboli. Insisto: quale legame particolare dovrebbe legare Sakineh ai tuoi ragionamenti economici? se gli americani vogliono il petrolio iraniano, xkè Sakineh e non tutti gli altri? è solo un pretesto? si, ecco, ci può stare. Ma allora la domanda è ancora più pertinente nei confronti dei tanti militanti pro-Sakineh: o ci danno una spiegazione alternativa, o riconoscono la loro cattiva coscienza
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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #71 il: Settembre 12, 2010, 00:51:46 am »
Giulia, siamo d'accordo che non condividiamo la condanna a morte in generale, x qualsivoglia delitto, dall'adulterio alla pedofilia

ma la domanda era: xkè Sakineh? se è sbagliata la condanna a morte è sbagliata x tutti i condannati, non solo x lei.
e perché adesso?
e soprattutto salvare lei cambierà qualcosa?
Citazione
@ mik: anche le motivazioni economiche secondo me sono deboli. Insisto: quale legame particolare dovrebbe legare Sakineh ai tuoi ragionamenti economici? se gli americani vogliono il petrolio iraniano, xkè Sakineh e non tutti gli altri? è solo un pretesto? si, ecco, ci può stare. Ma allora la domanda è ancora più pertinente nei confronti dei tanti militanti pro-Sakineh: o ci danno una spiegazione alternativa, o riconoscono la loro cattiva coscienza
in iraq c'è quello e si sfrutta il potere mediatico che ha il femminismo.
il tutto per preparare l'opinione pubblica ad un'altra guerra.
questa insistenza così martellante è una provocazione fatta per farla condannare e rendere il fatto un evento mediatico che desterà scalpore.

mia opinione.





Offline COSMOS1

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #72 il: Settembre 12, 2010, 00:55:32 am »
il tutto per preparare l'opinione pubblica ad un'altra guerra.
questa insistenza così martellante è una provocazione fatta per farla condannare e rendere il fatto un evento mediatico che desterà scalpore.

mia opinione.


si, il ragionamento tiene
Dio cè
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Offline Giulia

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #73 il: Settembre 12, 2010, 01:19:32 am »
si, il ragionamento tiene
che poi mettendoci nei panni dell'iran: sappiamo che a saddam usseyn  accogliere il modello laico occidentale, con tanto di diritti alle donne etc etc, cmq quando era diventato scomodo un motivo per fargli la guerra si è trovato.

Offline mik

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Re: Presto, presto, salviamola!!
« Risposta #74 il: Settembre 12, 2010, 02:09:32 am »
Giulia, siamo d'accordo che non condividiamo la condanna a morte in generale, x qualsivoglia delitto, dall'adulterio alla pedofilia

ma la domanda era: xkè Sakineh? se è sbagliata la condanna a morte è sbagliata x tutti i condannati, non solo x lei.

@ mik: anche le motivazioni economiche secondo me sono deboli. Insisto: quale legame particolare dovrebbe legare Sakineh ai tuoi ragionamenti economici? se gli americani vogliono il petrolio iraniano, xkè Sakineh e non tutti gli altri? è solo un pretesto? si, ecco, ci può stare. Ma allora la domanda è ancora più pertinente nei confronti dei tanti militanti pro-Sakineh: o ci danno una spiegazione alternativa, o riconoscono la loro cattiva coscienza


Perche' Sakineh e' una donna condannata anche per adulterio e la guerra sara' giustificata anche come l'ennesimo fardello dell'uomo bianco(occidentale ora) per portare democrazia, diritti umani e liberta' per le donne iraniane(stranamente ci di dimentica delle saudite che hanno una condizione dal punto di vista dei diritti civili ben peggiore delle iraniane).
Gli U.S.A. perseguono la loro politica per garantirsi il controllo diretto ed indiretto del petrolio(quasi tutto il petrolio di alta qualita' ed estraibile a basso costo e' in quella regione).
I militanti pro-Sakineh si dividono in vari sotogruppi:ci sono quelli contro l'esecuzione perche' non si deve uccide mai una PERSONA(e questi sono contro tutte le esecuzioni ovunque,non sono molti ma sono gli unici rispettabili); ci sono quelli contrari all'esecuzione di una DONNA(e gia' questi mi disgustano non poco nel loro umanitarismo a senso unico:le femministe sono in questo gruppo di "umanitari" fasulli); ci sono gli ingenui che si fanno usare in buona fede per campagne d'altro tipo(e questi sono veramente tanti).
Faccio una breve digressione: negli anni '80 era molto attivo un movimento pacifista ostile all'installazione degli "euro missili"(testate nucleari sotto controllo U.S.A. basati in Italia a Comiso e puntati su obiettivi del Patto di Varsavia) schierati in risposta all'installazione di missili ss-20 sovietici pochi anni prima. Questo movimento venne piu' volte accusato di parzialita' filo sovietica nelle sue iniziative:tali accuse vennero sempre respinte dagli organizzatori delle proteste asserendo che il loro obiettivo era in realta' il disarmo nucleare. Resta il fatto che, caduta l'U.R.S.S. quel movimento pacifista si e' disciolto, le armi nucleari no: i rischi di un conflitto tendono ad aumentare piuttosto che a diminuire(sempre piu' paesi con l'atomica, sempre piu' problemi economici ed energetici nel futuro) ma questo non porta ad una rinascita di quel movimento.
La conclusione? I manifestanti erano per lo piu' in buona fede ma ingenui e manovrati da organizzazioni politiche allora vicine ai sovietici. Lo stesso vale  per molti ora schierati su questo caso, giusto nella sostanza(a patto di estenderlo a tutti i condannati ovunque), sbagliato nella forma perche' funzionale agli interessi di chi lo monta per fini tutt'altro che nobili.
ciao