Autore Topic: La giustizia "maschilista"  (Letto 6198 volte)

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Grifone.nero

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La giustizia "maschilista"
« il: Ottobre 16, 2009, 20:19:48 pm »
- 32 milioni di euro di indennizzo nel solo anno 2008 per lungaggini delle cause
- 80.000 sono ogni anno gli Italiani che subiscono ingiusta detenzione (fonte Eurispes)
- 26.800 sono i padri separati denunciati falsamente 1/3 dei quali ha conosciuto il carcere (fonte Gesef)
- falsi abusi, troppe accuse si rivelano false, il 95% delle denuncie nei casi di separazione sono in realtà false (fonte l’Avvenire)
- Negli ultimi dieci anni i suicidi tra gli uomini separati sono aumentati del 13% (fonte Il Giornale)
- in italia 4 suicidi su 5 sono maschili (fonte OMS, Organismo Mondiale della Sanità), e sono 2.000 i papà separati che ogni anno si suicidano in Europa (fonte U.E.)

Uhm, allora, vediamo un pò chi sono queste associazioni:
-Gesef: AH!!!! LA  MADRE DEL PATRIARCATO, IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'UOMO-PADRONE INSIEME AI PAPA' SEPARATI!!! ( Ma la maggior parte delle femministe sa che la Gesef  difende SIA UOMINI SIA DONNE?)
-L'avvenire: SPORCHI CATTOLICI PRETI DI MERDA! MASCHILISTI!! CATTOLICI MERITATE DI BRUCIARE!!! (L'avvenire mi pare sia quasi apolitico. Ma non erano le femministe che detestavano i giornali apolitici?)
-Il Giornale: FASCISTI! (onestamente il connubio fascista-misogino mi fa ridere, come se non esistessero comunisti che odiano le donne oppure che non sono femministi)
- OMS: BOH, TROVATE VOI...
- U.E. : ANCHE L'UE...BOH TROVATE VOI
Ovviamente è tutta ironia, ma a sentire molti femministi, pare che sia proprio questa la direzione...

Offline TMan075

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #1 il: Ottobre 16, 2009, 21:51:58 pm »
- 32 milioni di euro di indennizzo nel solo anno 2008 per lungaggini delle cause
- 80.000 sono ogni anno gli Italiani che subiscono ingiusta detenzione (fonte Eurispes)
- 26.800 sono i padri separati denunciati falsamente 1/3 dei quali ha conosciuto il carcere (fonte Gesef)
- falsi abusi, troppe accuse si rivelano false, il 95% delle denuncie nei casi di separazione sono in realtà false (fonte l’Avvenire)
- Negli ultimi dieci anni i suicidi tra gli uomini separati sono aumentati del 13% (fonte Il Giornale)
- in italia 4 suicidi su 5 sono maschili (fonte OMS, Organismo Mondiale della Sanità), e sono 2.000 i papà separati che ogni anno si suicidano in Europa (fonte U.E.)

Uhm, allora, vediamo un pò chi sono queste associazioni:
-Gesef: AH!!!! LA  MADRE DEL PATRIARCATO, IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'UOMO-PADRONE INSIEME AI PAPA' SEPARATI!!! ( Ma la maggior parte delle femministe sa che la Gesef  difende SIA UOMINI SIA DONNE?)
-L'avvenire: SPORCHI CATTOLICI PRETI DI MERDA! MASCHILISTI!! CATTOLICI MERITATE DI BRUCIARE!!! (L'avvenire mi pare sia quasi apolitico. Ma non erano le femministe che detestavano i giornali apolitici?)
-Il Giornale: FASCISTI! (onestamente il connubio fascista-misogino mi fa ridere, come se non esistessero comunisti che odiano le donne oppure che non sono femministi)
- OMS: BOH, TROVATE VOI...
- U.E. : ANCHE L'UE...BOH TROVATE VOI
Ovviamente è tutta ironia, ma a sentire molti femministi, pare che sia proprio questa la direzione...


Bè questi commenti in blu rendono chiara di come il femminismo "pensa"
Il femminismo che è a livelli degli integralisit islamici... ai livelli degli "eroici" kamikazè....
E' fanatismo... hanno perso la ragione.

Non mi preoccuperei di quello che pensano i femminsiti/e: molte/i sono dei repressi... quando non sanno cosa fare attaccano ed insultano. La vita e i forum sono pieni di questi individui. :rofl1:

Il dato preoccupante invece è questo:
"26.800 sono i padri separati denunciati falsamente 1/3 dei quali ha conosciuto il carcere"
quasi 30 mila persone... accusate ingiustamente. Pazzesco questo da da pensare... :shok:

"in italia 4 suicidi su 5 sono maschili (fonte OMS, Organismo Mondiale della Sanità), e sono 2.000 i papà separati che ogni anno si suicidano in Europa (fonte U.E.)"
questo è mostruoso... ma la legge delle pari opportunità non dovrebbe pareggiare anche le morti?  :D
In ongi caso la situazione è drammatica...



"E' venuto prima l'uovo o la gallina? Bo? E io che ne so?"
E Cioran

« Ultima modifica: Ottobre 16, 2009, 22:02:14 pm da TMan075 »
"Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole"
John "the duke" Wayne

Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #2 il: Ottobre 17, 2009, 21:44:52 pm »
(ANSA) - FIRENZE, 17 OTT - Lui 34 anni, lei 14: i carabinieri hanno arrestato con
l'accusa di violenza sessuale un marocchino regolare in Italia. I due sono vicini di casa e
abitano nella provincia di Firenze. La vicenda e' emersa quando la madre della ragazza
ha letto nel diario della figlia esperienze sessuali complete avute con il vicino, un uomo
adulto. Oggi si e' tenuta l'udienza di convalida nel tribunale di Firenze ed e' stato stabilito
che l'extracomunitario rimanga in carcere.

Tutte li, le prove ?

Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #3 il: Ottobre 17, 2009, 21:49:52 pm »
Maestra Inglese Confessa: "Ho Abusato                                                                   
Sessualmente Di 100 Bambini In 17
Anni"
Gio 8 Ott - 17.32
Londra, 8 ott. (Ign) - Gli abusi sistematici nei confronti dei piccoli alunni (tra i 4 e i 7 anni) sono
cominciati nel 1992. E durati fino ad oggi. E' quanto ha confessato alla polizia la maestra
Carole Clarke, quarantaseienne di Grimsby, nel Lincolnshire. Un caso di pedofilia seriale,
riferisce la stampa inglese, finito nella aule giudiziarie. Le violenze ai danni dei bambini
avvenivano nei bagni e nelle docce della scuola. La donna, arrestata solo nel gennaio scorso e
ora sotto processo, ha raccontato ai giudici di aver abusato di almeno 100 ragazzini ma il
numero è stato ridimensionato. Secondo il pubblico ministero Gordon Stables, intervistato dal
'Daily Mirror, si tratta di "un numero ridotto di bambini che hanno subito violenze almeno 100
volte".
La vicenda, iniziata diciasette anni fa, è arrivata alle autorità giudiziarie su segnalazione della
terapeuta alla quale Carole Clarke si era rivolta per essere aiutata. Il 14 dicembre prossimo la
Grimsby Crown Court si pronuncerà sull'ex insegnante, che tra l'altro ha ammesso anche altre
aggressioni sessuali: due prima del giugno 1992 e tre nel periodo intorno ad agosto 2008, di cui
una si è consumata nel bagno pubblico del Grimsby’s Market Hall, altre due in quello della
Woodhall Spa.
Dall’ottobre del 2003 all’aprile del 2007, la Clarke ha insegnato, part-time, inglese agli stranieri
al Franklin College di Grimsby. Ma qui, come ha testimoniato il preside della scuola, non ha
mai avuto studenti al di sotto dei 19 anni.

A questa , il carcere no ? Come mai ?

Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #4 il: Ottobre 17, 2009, 21:52:16 pm »
Per finire , una nipotina di Ippocrate

La 'dottoressa' dell'amore: «Ho fatto
                                                                                         
sesso con più di 1500 pazienti»
Mar 15 Set - 18.35
Pensiero Scientifico"
Una sessuologa ha confessato al quotidiano Sun di aver avuto rapporti sessuali completi con
circa 1500 pazienti su 10.000 nei suoi 23 anni di carriera. Dichiarazioni che ovviamente hanno
destato scandalo tra gli addetti ai lavori e nell’opinione pubblica. Mare Simone, 54 anni, ama
dichiarare di aver dedicato la sua vita ad aiutare uomini, donne e coppie con problemi sessuali.
E fin qui niente di male, se non fosse che il suo zelo professionale la porta spesso più in là del
consueto: “Mi guadagno da vivere andando spesso a letto con i mariti e i fidanzati di altre
donne, è vero, ma non mi sento in nessun modo una prostituta, piuttosto una sorta di ‘surrogato’
che agisce per scopi terapeutici: in questo modo ho cambiato in meglio la vita sessuale di
migliaia di uomini e quindi anche di migliaia di donne, e da me i pazienti pagano per risolvere i
loro problemi, non certo per fare sesso”.
Tutte le sedute della Simone (5 al giorno di media, poco meno di 115 euro l’una il costo per i
pazienti) iniziano allo stesso modo, con un colloquio seguito da carezze alle mani o alle spalle.
Solo alla seconda o terza seduta i pazienti vengono invitati a spogliarsi per il cosiddetto
“esercizio dello specchio”, durante il quale ci si abitua ad accettare la propria fisicità. Poi si
passa a una sorta di body-massage e infine all’atto sessuale vero e proprio. “Il mio lavoro è far
capire alle persone che i loro problemi sessuali non sono soltanto fisici, ma che risiedono nella
loro mente e possono migliorare enormemente con soltanto un po’ di fiducia in se stessi”,
spiega la Simone, che si dichiara specialista in sesso tantrico. “A volte faccio sesso con un
paziente davanti a sua moglie, per mostrare loro come essere amanti più sensibili”. La donna
finora non aveva rivelato ai suoi familiari il suo metodo di lavoro, ma ora sente che è il monento
di uscire allo scoperto: “In vent’anni di lavoro non mi sono mai vergognata, amo quello che
faccio e non ho intenzione di ritirarmi. Sono una guaritrice sessuale e me ne vanto”.
 
Fonte: Pearce D. Meet the sexual healer who had slept with 1,500 men. The Sun 15/09/2009.

                                       

Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #5 il: Ottobre 17, 2009, 21:53:59 pm »
Io, di questa giustizia maschilista non ne posso piu'. Quasi quasi scrivo all'ONU :rofl2:

Grifone.nero

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #6 il: Ottobre 17, 2009, 22:49:14 pm »
Io, di questa giustizia maschilista non ne posso piu'. Quasi quasi scrivo all'ONU :rofl2:

Una cosa saggia sarebbe ricordare alla gente cosa significhi il termine "maschilismo": se un giudice mette in carcere 15 padri separati accusati INGIUSTAMENTE ,mentre caccia fuori 5 VERI stupratori, è maschilista?

Offline TMan075

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #7 il: Ottobre 18, 2009, 14:22:50 pm »
Mar 15 Set - 18.35
Pensiero Scientifico"
 “Mi guadagno da vivere andando spesso a letto con i mariti e i fidanzati di altre
donne, è vero, ma non mi sento in nessun modo una prostituta, piuttosto una sorta di ‘surrogato’
che agisce per scopi terapeutici: in questo modo ho cambiato in meglio la vita sessuale di
migliaia di uomini e quindi anche di migliaia di donne, e da me i pazienti pagano per risolvere i
loro problemi, non certo per fare sesso”.
E si certo: la poveretta di sacrifica. Che gesto di umanità e comprensione... :rofl1:
Le negre ai bordi delle strade per me sono più dignitose.

Tutte le sedute della Simone (5 al giorno di media, poco meno di 115 euro l’una il costo per i
pazienti) iniziano allo stesso modo, con un colloquio seguito da carezze alle mani o alle spalle.
115 a volta?!? sti cazz... quando è che riaprono i bordelli? Sono più economici.

                              Io, di questa giustizia maschilista non ne posso piu'. Quasi quasi scrivo all'ONU

hai ragione: queste poverette denunciate nell'esercizio del loro dovere.
Questi uomini insensibili !!!! :lol:
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John "the duke" Wayne

Offline fabriziopiludu

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #8 il: Ottobre 18, 2009, 16:13:48 pm »
115 a volta?!? sti cazz... quando è che riaprono i bordelli? Sono più economici.
Ci sei! In Austria, c'è una catena di whorehouses; il prezzo è 80 Euro.

Offline fabriziopiludu

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #9 il: Ottobre 18, 2009, 16:19:32 pm »
il connubio fascista-misogino

Connubbio con cui ci ha abbastastanza stufato quel troll chiamato Alberto Bevilacqua
- pure amico di Maurizio Costanzo e Stefano Zecchi. :bad:

Grifone.nero

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #10 il: Ottobre 18, 2009, 23:40:03 pm »
Connubbio con cui ci ha abbastastanza stufato quel troll chiamato Alberto Bevilacqua
- pure amico di Maurizio Costanzo e Stefano Zecchi. :bad:

Un connubio idiota, dato che viene continuamente detto proprio da quella categoria di persone che odia quando qualcuno generalizza sulle donne.

Grifone.nero

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #11 il: Ottobre 18, 2009, 23:40:43 pm »
Gianni Furlanetto: Simona, noi NON diciamo mai di essere vittime delle donne... non crediamo questo e non ci interessa nemmeno ....Note di Gianni Furlanetto
Simona, noi NON diciamo mai di essere vittime delle donne... non crediamo questo e non ci interessa nemmeno ....Condividi
 Oggi alle 17.41
Simona, noi NON diciamo mai di essere vittime delle donne... non crediamo questo e non ci interessa nemmeno scendere nei particolari di storie umane spesso fatte di incomprensioni, errori di prospettiva... tutto quello che dici tu.
NON accusiamo l'universo femminile di NIENTE. Sappiamo che rancori, sentimenti di vendetta e quant'altro possa esistere di degradato a livello di sentimento e volonta' umane è comune ad entrambi i sessi. Uomini e donne sbagliano... e se sbagliano in modo pesante dovrebbe essistere una giustizia disposta a soccorrere chi rimane colpito dagli "errori" altrui.

NOI ACCUSIAMO, INVECE, IL SISTEMA GIUDIZIARIO E PARAGIUDIZIARIO (AVVOCATI, PERITI.... ECC. ECC.) VITTIME DELLA PEGGIORE IDEOLOGIA FEMMINISTA CHE HA DISTRUTTO LA DIGNITA' DELLA FIGURA PATERNA E CHE, DOPO AVER FATTO QUESTO, RITIENE "GIUSTO" POTER ESERCITARE LA GIUSTIZIA IN MODO DIVERSO DA QUANTO PREVISTO DALL'ART. 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA (TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE SENZA DISTINZIONI DI SESSO. ECC. ECC.)

LA NON APLLICAZIONE DELLA LEGGE SULL'AFFIDO CONDIVISO E' UNO DEGLI ESEMPI PIU' CLAMOROSI E INQUIETANTI DI COME QUESTO SISTEMA VOGLIA RESISTERE NEL SUO "ABUSARE" I DIRITTI UMANI DELL'UOMO MASCHIO ANDANDO CONTRO ANCHE A QUANTO LA LEGGE VOLUTA DAL PARLAMENTO HA INDICATO E STA TUTTORA INDICANDO.

SAPPIAMO BENISSIMO CHE, PER FORTUNA, LA MAGGIOR PARTE DELLE DONNE (MA ANCHE DEGLI UOMINI) E' LONTANA DA QUESTE ABERRAZIONI.

SE VUOI TI DO' PER BUONO IL FATTO CHE "STRUMENTALIZZIAMO" ALCUNE STORIE PER DIMOSTRARE CHE CERTI PREGIUDIZI NON HANNO RAGION D'ESSERE.

CERTO... SAREBBE PIU' LEALE COMBATTERE DIRETTAMENTE I PREGIUDIZI.... MA TI ASSICURO CHE E' PRATICAMENTE IMPOSSIBILE SENZA IL RICORSO A QUESTE STRATEGIE CHE ALLA FINE VOGLIONO SOLO RIPORTARE IL DIBATTITO SU UN PIANO DI GIUSTIZIA COMPATIBILE CON I DIRITTI UMANI.

AL MOMENTO ESISTONO PADRI (FORSE ANCHE QUALCHE MADRE) I CUI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI VENGONO SISTEMATICAMENTE CALPESTATI IN AMBITO GIUDIZIARIO.

E QUESTA STORIA DEVE FINIRE!





Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #12 il: Ottobre 26, 2009, 08:49:53 am »
Forse anche i giudici cominciano a capire qualcosa

Giro di vite nei confronti delle madri separate che non favoriscono gli incontri con l'altro genitore. Poco importa che il figlio abbia mostrato "ritrosia" ad incontrare il padre. Una mamma si deve comunque prodigare affinchè si rispettino i provvedimenti del giudice in relazione agli incontri con l'altro genitore. Un atteggiamento del genere, infatti, spiega la Corte, lungi dal "tutelare l'effettivo interesse" del minore, denota "il proposito di vulnerare l'interesse del marito a frequentare il figlio in costanza di separazione coniugale". La Corte (sentenza 34838/2009) ha così convalidato una condanna nei confronti di una madre a sei mesi di reclusione per mancata esecuzione dei provvedimenti del giudice, con tanto di risarcimento danni in favore del padre che nel processo si era costituito parte civile. La donna con il suo comportamento aveva impedito all'ex marito di "svolgere i previsti incontri giornalieri con la bambina affidata a lei e di tenerla con se' due fine settimana al mese".



La Sezione Feriale della Corte di Cassazione (Sent. n. 34838/2009) ha stabilito che rischia una condanna penale la ex che condiziona i figli a tal punto che questi non vogliono più vedere il padre nei giorni stabiliti dal giudice. Nel caso di specie la Corte ha evidenziato che “i rilievi critici della ricorrente delineano, in vero, una impropria rivisitazione delle emergenze fattuali ricomposte con particolare cura dalla sentenza del Tribunale di pienamente confermate dall’analisi svoltane dalla sentenza della Corte di Appello di (…). Dette risultanze hanno posto il luce, rispetto all’alternative lettura disegnata dal ricorso, l’univoca descrizione di un lampante e radicato ‘comportamento ostile’ della (…) nei confronti del coniuge separato, tradottosi nella deliberata volontà di condizionamento della piccola figlia della coppia, sì da dar luogo a quella che la sentenza di appello motivatamente qualifica come ‘sistematica elusione’ dei provvedimenti sull’affidamento della bambina adottati dal giudice della separazione. Non è causale, del resto, ad ulteriore conferma della intenzionalità dei ripetuti atteggiamenti omissivi assunti dalla (…) susseguitisi nel periodo di tempo della contestata accusa (…), che la sentenza del Tribunale abbia posto in luce come il giudice civile il (…) si sia determinato a modificare le regole di affidamento temporaneo della bambina al padre (nei giorni e nei tempi previsti), disponendo la presenza di personale del servizio sociale territoriale al momento della consegna della bambina dalla (…) al marito. Decisione che si coniuga alla successiva segnalazione del consulente psicologico di ufficio (....), che giunge a proporre l’affidamento della bambina ad una terza persona e non più alla madre (…)”.

Offline ilmarmocchio

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #13 il: Ottobre 26, 2009, 08:50:34 am »
Forse le madri non sono sempre cosi' brave...

Grifone.nero

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Re: La giustizia "maschilista"
« Risposta #14 il: Ottobre 26, 2009, 11:59:14 am »
Forse anche i giudici cominciano a capire qualcosa

Giro di vite nei confronti delle madri separate che non favoriscono gli incontri con l'altro genitore. Poco importa che il figlio abbia mostrato "ritrosia" ad incontrare il padre. Una mamma si deve comunque prodigare affinchè si rispettino i provvedimenti del giudice in relazione agli incontri con l'altro genitore. Un atteggiamento del genere, infatti, spiega la Corte, lungi dal "tutelare l'effettivo interesse" del minore, denota "il proposito di vulnerare l'interesse del marito a frequentare il figlio in costanza di separazione coniugale". La Corte (sentenza 34838/2009) ha così convalidato una condanna nei confronti di una madre a sei mesi di reclusione per mancata esecuzione dei provvedimenti del giudice, con tanto di risarcimento danni in favore del padre che nel processo si era costituito parte civile. La donna con il suo comportamento aveva impedito all'ex marito di "svolgere i previsti incontri giornalieri con la bambina affidata a lei e di tenerla con se' due fine settimana al mese".



La Sezione Feriale della Corte di Cassazione (Sent. n. 34838/2009) ha stabilito che rischia una condanna penale la ex che condiziona i figli a tal punto che questi non vogliono più vedere il padre nei giorni stabiliti dal giudice. Nel caso di specie la Corte ha evidenziato che “i rilievi critici della ricorrente delineano, in vero, una impropria rivisitazione delle emergenze fattuali ricomposte con particolare cura dalla sentenza del Tribunale di pienamente confermate dall’analisi svoltane dalla sentenza della Corte di Appello di (…). Dette risultanze hanno posto il luce, rispetto all’alternative lettura disegnata dal ricorso, l’univoca descrizione di un lampante e radicato ‘comportamento ostile’ della (…) nei confronti del coniuge separato, tradottosi nella deliberata volontà di condizionamento della piccola figlia della coppia, sì da dar luogo a quella che la sentenza di appello motivatamente qualifica come ‘sistematica elusione’ dei provvedimenti sull’affidamento della bambina adottati dal giudice della separazione. Non è causale, del resto, ad ulteriore conferma della intenzionalità dei ripetuti atteggiamenti omissivi assunti dalla (…) susseguitisi nel periodo di tempo della contestata accusa (…), che la sentenza del Tribunale abbia posto in luce come il giudice civile il (…) si sia determinato a modificare le regole di affidamento temporaneo della bambina al padre (nei giorni e nei tempi previsti), disponendo la presenza di personale del servizio sociale territoriale al momento della consegna della bambina dalla (…) al marito. Decisione che si coniuga alla successiva segnalazione del consulente psicologico di ufficio (....), che giunge a proporre l’affidamento della bambina ad una terza persona e non più alla madre (…)”.

Due spiegazioni:
1) O qualche giudice è rimasto gravemente bruciato
2) Oppure comincia a prevalere il buon senso e la razionalità