UN NUOVO ATTILA E’ ALLE PORTE: SI CHIAMA PAS….FERMIAMOLA.
Pubblicato da: mammecoraggio su: 3 settembre 2010
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E’ ormai certo che, la Commissione Giustizia del Senato, si troverà presto a discutere la proposta DDL n°957/2008, che chiede di apportare delle modifiche alla Legge 8 febbraio 2006, la legge sull’affido condiviso, perché sia reso sempre più chiaro il concetto di bigenitorialità.
E’ ormai da qualche tempo molti giuristi ed avvocati hanno evidenziato i gravi effetti provocati dalla legge che, pensando di tutelare il minore nelle cause di separazioni conflittuali, va invece a peggiorarne la situazione, rendendo il minore un pacco postale da condividere in parti uguali tra i genitori.
E’ ormai da tempo che si chiede di rivedere la legge, che tende ad eliminare l’affido esclusivo dei figli ad un genitore (in genere la madre), in favore dell’affido condiviso ad entrambi, perchè tale legge, così accattivante nella teoria, rende la vita quotidiana di chi la subisce, più complicata di quello che potrebbe essere.
Qualsiasi decisione riguardo al minore, anche la più piccola deve essere condivisa: l’iscrizione ad un asilo piuttosto che ad un altro, l’iscrizione ad un determinato sport o meno, la possibilità di seguire le funzioni religiose o meno, il catechismo, le gite, la passeggiata per prendere un gelato…
Qualsiasi decisione…fra poco anche quella se respirare o meno.
Mentre si cerca l’accordo su ogni pelo, chiedendo l’intervento del giudice competente di volta in volta, il minore non ha di certo vita facile.
Egli è inoltre costretto a seguire un programma ben dettagliato, in cui si deve dividere in parti e tempi uguali tra i due genitori.
Non sia mai che passi più ore con la madre piuttosto che con il padre…non è giusto.
Parti uguali: così il minore seguirà il bel programmino preconfezionato: tre giorni da papà, tre giorni da mammà, due camere, due guardaroba, due tutto…fino alla maggiore età….
In questo clima di richiesta di revisione della legge sull’affido condiviso, giunge in linea diametralmente opposta la proposta di legge di cui sopra, che invece vuole ancora di più puntualizzare il principio della bigenitorialità, rendendo molto difficile l’esercizio di quei giudici, che molto spesso usano il sano buon senso nell’applicare le leggi, cercando di ridurre al minimo i danni per i minori coinvolti e che, se questa proposta dovesse passare, si troverebbero con le mani legate, senza più possibilità di operare con criterio, caso per caso.
Ma il punto più grave e controverso è sicuramente il riferimento alla Pas, la sindrome di alienazione parentale, che viene presentata dai promotori della proposta di legge, come una sindrome ampiamente riconosciuta e documentata dal mondo e dalla letteratura scientifica.
Una malattia, quindi, acclarata ed accertata nel minore, che soffre di un grave condizionamento da parte del genitore alienante (in genere la madre), che lo conduce a rifiutare o addirittura denunciare di abusi il genitore alienato (di solito il padre).
La proposta di legge, di fronte alla presentazione ben confezionata della sindrome, propone come soluzione la negazione dell’esercizio della potestà al genitore condizionante.
In pratica dunque, qualora si verificasse la condizione (e purtroppo si verifica spesso) in cui un minore non volesse accettare il programma di incontri, stilato dal tribunale, con uno dei due genitori, adducendo motivazioni anche gravissime, qualora venisse accertato in sede periziale che il suo rifiuto fosse effetto della sindrome di Pas (e ormai accade spesso che venga diagnosticata), il minore verrà allontanato dal genitore condizionante, a cui verrà pure tolta la potestà.
L’articolo 9 della proposta di legge, infatti, afferma chiaramente il principio di esclusione dall’affido, del genitore di cui fosse accertato il condizionamento sul minore che, affetto da sindrome di Pas, rifiuta gli incontri con l’altro genitore.
La proposta DDl 957/2008, dunque, fa assurgere una “decisione” medica sulla Pas ad elemento determinante nella decisione di escludere l’affido al genitore condizionante, limitando di fatto nel Giudice ,l’esercizio del potere discrezionale.
Semplificando ulteriormente, qualora un minore si trovasse per sua disgrazia ad avere un genitore violento ed abusante, se ne parlasse e lo denunciasse, verrebbe accusato di essere stato indotto all’odio dall’altro genitore e verrebbe accusato di non dire la verità. Con la condanna ad essere allontanato dal genitore di cui lui si fida.
Troppo, veramente troppo per una sindrome che non esiste assolutamente, come si comincia da più parti ad affermare con cognizione di causa e con una chiarezza tale, da non riuscire a convincere solo chi ha delle forti prevenzioni ideologiche.
Cominciano anche in Italia, a fronte di inconsistenti e poco credibili pareri favorevoli riguardo la Pas (pareri che purtroppo imperversano ed impazzano in corsi di aggiornamento per avvocati, giuristi, assistenti sociali, etc.), ad uscire articoli e studi seri che rigettano con forza tale assurda teoria del prof. Gardner .
Pochi giorni fa, il 29 agosto 2010, è uscito un articolo, che sta percorrendo il filo di fsb, speriamo a gran velocità e con frutti positivi, di uno psichiatra italiano, Andrea Mazzeo, che si è trovato a dover studiare in maniera approfondita la sindrome di Pas, per poter ben operare nel suo lavoro di consulente di parte nelle cause minorili.
E il suo convincimento sull’assoluta carenza di dati oggettivi che dimostrino l’attendibilità scientifica della Pas, la sua perplessità su quanto sta accadendo in Italia nelle aule dei Tribunali dei Minori, la sua preoccupazione a tal riguardo, sono ben espressi nel suo articolo:
“UN ORCO SI AGGIRA PER IL TRIBUNALE DEI MINORENNI:la sindrome di alienazione parentale”.
UN ORCO SI AGGIRA PER I TRIBUNALI DEI MINORENNI: La Sindrome di Alienazione Genitoriale
E’ veramente uno studio da leggere con attenzione, soprattutto, perché, partendo dall’inventore della sindrome, riporta tutta una serie di fonti e dati che ben evidenziano la pericolosità della teoria e soprattutto la insussistenza della stessa.
Il dottor Mazzeo sottolinea che né l’Associazione Psichiatrica Americana, né l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno finora ammesso ufficialmente la Pas tra l’elenco di disturbi.
Anzi…proprio dalla patria del suo inventore giungono le più feroci critiche e lanci di strali, supportati da ricerche serie ed approfondite, che affossano senza tema di smentita la famigerata Pas, che in Italia gode di così tanto ed immeritato credito.
USA, California, Canada, Spagna. Da questi paesi giungono gli studi più accreditati che contrastano la sindrome.
Gli studi scientifici che invece ne attestano l’attendibilità sono assai scarsi e soprattutto, in lingua italiana non se ne trovano molti.
Secondo il dott. Mazzeo, infatti, i ricercatori di discipline giuridiche in California , l’Istituto di ricerca dei Procuratori di Giustizia USA,Il Ministero di Giustizia Canadese, l’Associazione Spagnola di Neuropsichiatria sono giunti tutti allo stesso binario conclusivo: La Pas , non solo è una teoria che non è assolutamente dimostrata secondo dati scientifici, ma è anche pericolosissima per la salute stessa dei bambini.
Esperti giuristi e ricercatori di neuropsichiatria, secondo percorsi, competenze e prospettive diverse, sono giunti tutti alla stessa affermazione: la Pas non esiste ed è pure pericolosa.
Ora, si domanda il dott. Mazzeo, come è mai possibile, viste le numerose critiche che giungono da più parti, che in Italia la Pas sia invece presentata come una sindrome di tutto rispetto e con tutti i bolli e le licenze di una famigerata letteratura scientifica?
Quali le fonti, quali le basi di tali affermazioni che addirittura condurrebbero alla creazione di una legge ad hoc?
Questo in sintesi, credo, il pensiero dell’autore dell’articolo.
C’è da riflettere, ma tanto…
Ho anche letto che gli ideatori della proposta di legge si sono prontamente dedicati a criticare le affermazioni del dott. Mazzeo, che vorrei ricordarlo, è uno psichiatra di provata esperienza.Riporto qui di seguito le fonti da cui ho tratto tali critiche:
http://www.facebook.com/l/93c47x5xcrGSBDEI3Ugmj-76eAA;www.adiantum.it/public/1201-i-negazionisti-della-pas.-egregio-dott.-mazzeo….—dimarino-maglietta.asphttp://www.facebook.com/l/93c47mIrAZ_1jb3TsHj79zg1bmA;www.adiantum.it/public/1198-pas-sì,-pas…-no-!-riflessioni-sulla-sindrome-di-alienazione-genitoriale—di-v.-vezzetti.asp
Il primo intervento critico giunge, come potete ben visionare, dal professor Marino Maglietta, docente associato di Fisica presso la facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Firenze e docente presso molti Istituti di Mediatori Familiari, nonchè membro della Consulta nazionale per l’infanzia e l’adolescenza “Gianni Rodari”.
Come potete ben leggere, si presenta al dott. Mazzeo come colui che ha redatto il disegno di legge 957.
Riepilogando:
L’ingegner Maglietta dunque è colui che concepisce la struttura portante di quella che è divenuta la prima legge italiana sull’affido condiviso, attraverso la modifica all’art, 155 del Codice Civile.
L’ingegner Maglietta, è colui che ha introdotto in tale legge il percorso di mediazione familiare nelle situazioni di separazioni conflittuali e che ha portato ad una situazione aberrante nell’ambito dell’esercizio dei poteri dei servizi sociali.
L’ingegner Maglietta ha redatto il disegno di legge 957, così caldametne osteggiato dallo psichiatra Mazzeo.
L’ingegner Maglietta critica l0 psichiatra Mazzeo asserendo che, dalla terminologia non specifica che utilizza nell’articolo, si evince che il dottore non è sicuramente competente di diritto familiare e minorile e che bisogna pensarci due volte prima di lanciarsi contro una proposta di legge così ben congegnata.
Inoltre l’ingegner Maglietta fa notare che non importa se il termine Pas sia utilizzato nella proposta di legge più o meno impropriamente, l’importante è quello che c’è dietro, cioè la la ormai acclarata situazione dei genitori che hanno possibilità di stare più tempo con i figli e che si sa che li aizzano contro l’altro genitore.
Ma acclarata da chi, da quale studio eminente, oltre quello di Gardner stesso, del 1995, da quale seria ed accreditata teoria psichiatrica?
Questo non è dato saperlo.
Il dott. Vittorio Vezzetti, pediatra, invece interviene affermando che non è importante da quale pulpito provenga la teoria della Pas, non è importante se l’ideatore sia stato un uomo debole e con serie problematiche psicologiche.
Non è importante? Dobbiamo prendere per buona la teoria, assurta ormai a dogma, di uno che non era neppure professore universitario?
Il dott. Vezzetti afferma che anche questo non è importante, che ci sono stati premi Nobel, quali Jenner e Fleming che non lo erano.
Ma come? Stiamo parlando degli inventori del vaccino contro il vaiolo e della pennicellina!
Sinceramente il paragone non mi sembra calzante…
I due ricercatori hanno salvato milioni di vite umane, il dott. Gardner le sta distruggendo….
Inoltre sembra che non sia neanche importante il fatto che la Pas non sia riconosciuta dalla comunità scientifica mondiale.
E allora perché dovremmo riconoscerla proprio noi?
Siamo più competenti dei saggi della moderna psichiatria?
Inoltre il dott. Vezzetti afferma che non solo gli uomini usufruivano delle perizie del dott Gardner, ma il 10% dei casi trattati da lui erano donne.
Sarebbe interessante andare a verificare se quel 10% erano donne danarose in grado di pagare la parcella di 500 euro l’ora!
Molte altre considerazioni sarebbero da fare, ma il discorso sarebbe troppo lungo ed articolato.
Per concludere, ritengo che l’analisi del dott. Mazzeo sia ben fatta, sia condivisibile e ponga all’attenzione di tutti la grave problematica e gli effetti che ne deriverebbero.
Un’analisi supportata da un quadro di considerazioni con basi scientifiche di esperti, riportati da Cecilia Alagna nel Blog Velle et posse, che vi pregherei di andare a visionare perchè raccoglie molti dati.
Velle est posse
Psichiatri, psicologi, medici, giudici, giuristi portano dimostrazioni della mancanza assoluta di fondamento scientifico della Pas: La prof.ssa Carolyn Quadris dell’Università del South Wales, Il Giudice Sol Gothard della Luoisiana, Il prof Mc Innes delll’University of South Australia, La psicologa Silberg di Baltimora, il pediatra Newberger di Haward, lo psicologo Bancroft, il prof. Jon Conte dell’università di Washington e tanti altri……
Dagli studi di tali autorevoli personaggi emerge con chiarezza il fatto che la Pas, in ultima analisi, salva gli abusanti e riduce al silenzio l’altro genitore, fatto risultare matto, e distrugge i bambini.
Il giudice Sol Gothard, ad esempio, il quale si è occupato in Lousiana di più di 2000 casi di abusi su minori, ha manifestato contro la Pas, diagnosticata,perchè afferma che questa ha distrutto la vita di molti bambini.
Per non parlare della vicina Spagna, che sta subendo i gravi e deleteri effetti della diagnosi della Pas.
E’ del 2 giugno scorso un ottimo articolo della giornalista Rosa Montero, che su EL PAIS, una delle testate giornalistiche spagnole di maggior rilevanza, denuncia la Pas (o Spa), come la storia del terrore.
La giornalista si sofferma sull’ideatore della sindrome, per poi arrivare ad asserire che tale sindrome non è assolutamente riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale e che è assolutamente pericolosa e demenziale.
La giornalista denuncia inoltre i terribili effetti che essa sta provocando nei tribunali spagnoli in cui, quando un bambino si dice abusato, gli viene immediatamente diagnosticata la Pas.
Perchè la società ha paura di riconoscere che l ‘incesto esiste.
Eppure, lei continua, serie statistiche hanno confermato che il 20-25% di donne e il 10-15% di uomini spagnoli dichiara di aver subito abusi.
Di questi, il 39% sostiene di essere stato abusato dal padre!
La giornalista, dunque, dice che la Pas, nei tribunali, non aiuta a comprendere quale sia la verità, ma serve anzi a nasconderla dietro una ipotetica malattia del bambino.
La Pas, in definitiva, serve a chiudere la bocca a donne e bambini…
A chiuderla bene.
La Pas, in Italia, col bollo della legge e non della comunità scientifica, diverrebbe molto pericolosa e come una bomba ad orologeria tra le mani di chi si troverà a decidere.
Termino con le parole del dott. Eli Newberger, insegnante presso Harward Medical School:
“La Pas è una teoria atroce…”
Attila è alle porte…..è la Pas…fermiamola.
FLO