Altra piccola nota: non facciamo confusione tra quella che si può definire la "nostra" cultura - sempre per quanto possa valere parlare di una cultura "nostra" in senso collettivo - e ciò che ci piace ritenere di questa al netto di ciò che non ci piace.
Di una cultura, se la si vuol fare "propria", o la si accetta in toto, con tutti gli aspetti che non gradiamo di essa, oppure la si rigetta.
Fare una cernita di ciò che ci piace ritenere "nostra" cultura e ciò che non ci piace non ha senso. Già non si parla più della vera "nostra" cultura in senso collettivo, ma bensì di ciò che noi stiamo costruendo come nostra cultura, nostro modo di essere in maniera personale. Questa non è cosa malvagia, ma il voler spacciare questa cultura e questa identità personale per collettiva è un qualcosa di estremamente menzognero.