13/09/2010 - 18.48
L'On. Rita Bernardini, autrice dell'interrogazione parlamentare sulla mancata applicazione della L. 54/2006, interviene sulla vicenda del portiere del Brescia Matteo Sereni. "La vicenda del portiere di Sereni, che dopo la separazione non riesce ad avere piu' un rapporto stabile e continuativo con i figli, e' l'ulteriore dimostrazione di come la nuova normativa sul cosiddetto 'affido condiviso' introdotta con la legge n. 54 del 2006 sia stata di fatto aggirata da uno scellerato orientamento giurisprudenziale con il quale e' stato introdotto il concetto di 'genitore prevalente'".
La Bernardini aggiunge che "a causa di cio' ancora oggi nella stragrande maggioranza degli uffici giudiziari, in sede di separazione, si continua a stabilire che i minori debbano trascorrere con uno dei due genitori, quasi sempre la madre, circa l'80% del tempo, proprio come accadeva ai tempi in cui vigeva la regola dell'affido esclusivo".
"Vista la situazione, e ascoltate le denunce di associazioni come l'Adiantum che da anni si battono affinche' venga finalmente garantito anche in Italia il principio della cosiddetta 'bigenitorialita' - annuncia la deputata - ho deciso di depositare, assieme ai colleghi della delegazione radicale nel gruppo del PD, una interrogazione parlamentare a risposta scritta, elaborata insieme alla Lega italiana per il divorzio breve, con la quale chiedo al ministro della Giustizia di adottare urgenti iniziative al fine di garantire la piena applicazione della legge sull'affido condiviso. Solo in questo modo i diritti di entrambi i genitori separati e dei loro figli potranno essere realmente tutelati conformemente a quanto previsto e stabilito dall'ordinamento giuridico".
L'On. Bernardini, pertanto, fa un secondo passo avanti (a brevissima distanza dal primo) verso una concreta rappresentanza politica di migliaia di famiglie italiane toccate dalle attuali modalità giudiziarie con cui vengono gestite le separazioni, in dispregio di una legge dello Stato che, se fosse stata applicata puntualmente in questi quattro anni, avrebbe già prodotto effetti positivi irreversibili sulla Società Civile.
ADIANTUM, per bocca del Delegato Nazionale Area Legale, Avv. Davide Romano, fa sapere che a brevissimo verrà inviato l'atto di diffida collettiva al Ministero della Giustizia, dando così seguito al mandato ricevuto dagli aderenti alla Class Action per la mancata vigilanza, da parte degli uffici ministeriali, sull'applicazione del condiviso.
E' alle fasi finali, inoltre, lo studio sulla possibilità di agire direttamente presso la Corte Europea di Giustizia, e a tal proposito verranno inviate, nei prossimi giorni, informative individuali ad ognuno degli oltre cento aderenti.
tratto da
http://www.adiantum.it/public/1292-la-bernardini-risveglia-il-dibattito-sulla-l.-54.-a-breve-la-diffida-collettiva-di-adiantum.asp