Autore Topic: a milano tutti a difendere la donzella.ma.....  (Letto 1440 volte)

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Offline jorek

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a milano tutti a difendere la donzella.ma.....
« il: Ottobre 14, 2010, 15:36:20 pm »
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_ottobre_14/tassista-aggredito-testimoni-donna-prima-colpire-coma-1703948809320.shtml


Tassista in coma, i testimoni:
«Stefania è stata la prima a colpire»
Il muro di omertà si sta sgretolando: due donne sono andate spontaneamente in Questura

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Ciavarella: «Gli chiedo scusa, darei un polmone per lui»

Tassista in coma, i testimoni:
«Stefania è stata la prima a colpire»

Il muro di omertà si sta sgretolando: due donne sono andate spontaneamente in Questura

Stefania Citterio (Newpress)
Stefania Citterio (Newpress)
MILANO - Due donne si sono recate mercoledì mattina spontaneamente in Questura per fornire agli investigatori la loro versione sul brutale pestaggio ai danni del tassista Luca Massari, ridotto in fin di vita dai tre aggressori per aver investito un cane. «Il muro dell'omertà si sta sgretolando», constata un inquirente. Le due nuove testimoni hanno confermato quanto già detto da altre cinque persone che avevano assistito alla scena, e cioè che il tassista, che è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Fatebenefratelli, è stato picchiato a sangue da Morris Ciavarella e da Stefania e Piero Citterio. In particolare, le testimoni hanno sottolineato che la prima a colpire è stata Stefania e, solo in un secondo momento, è arrivato Ciavarella il primo dei tre ad essere identificato e arrestato.

LE TRE DONNE - Stando a quanto riportato dal pm Tiziana Siciliano nel provvedimento di fermo per Stefania e Piero Citterio, subito dopo l'investimento del cane tre donne hanno affrontato il tassista: le sorelle Stefania ed Elisabetta Citterio e la loro amica Sara Panebianco, la proprietaria del cocker. Solo Stefania tra le tre però ha aggredito fisicamente Luca Massari. Richiamati dalle urla delle donne, sono sopraggiunti Piero Citterio (fratello di due delle ragazze) e Morris Ciavarella (fidanzato di Stefania) che, a loro volta, hanno cominciato a sferrare calci e pugni ai danni del tassista. Il pestaggio è durato 2 - 3 minuti, il tempo di ridurre in fin di vita l'uomo. Ciavarella ha ammesso di aver preso tra le braccia la testa di Massari e di avergli dato una ginocchiata in faccia, tanto da rompergli i denti. Dopo aver tramortito il bersaglio della loro furia, i due uomini sono scappati, lasciando solo le donne accanto al corpo esanime di Massari. «Una reazione scomposta e violenta», definisce l'aggressione il pm. Quando sono arrivati gli agenti delle forze dell'ordine, quello che si sono trovati davanti è stato, come riportato dal magistrato, «un clima desolante di omertà, giustificabile solo dalla fama di violenza che gli aggressori hanno nel quartiere». Un muro di silenzio che, solo in queste ore, sta crollando.

«MI TOGLIEREI UN POLMONE PER LUI» - «Potessi essere io al suo posto... Gli chiedo scusa e, se potessi riparare, mi toglierei anche un polmone, perché questa persona non se lo merita», ha detto Morris Ciavarella durante il lungo interrogatorio. L'arrestato ha spiegato al gip di Milano, Maria Grazia Domanico, che la sua «intenzione» era solo quella di «tirare due schiaffi per spaventare, ma purtroppo è successo quello che è successo». L'uomo ha raccontato di aver colpito il tassista con «due manate, una sola delle quali andata a segno, e con una sorta di ginocchiata, data come uno spintone». Sarebbe stata, stando alle indagini del pm di Milano Tiziana Siciliano, proprio la ginocchiata il colpo più violento del pestaggio, che avrebbe fatto cadere Massari a terra, con la nuca che ha poi colpito il marciapiede. Ciavarella, come ha chiarito il suo legale, ha anche detto di non sapere cosa sia successo prima che lui arrivasse, quando l'aggressione era già in corso, e dopo che lui è scappato per telefonare al suo avvocato e «poco dopo costituirsi». Anche il gip nel suo provvedimento fa riferimento alla necessità di accertare la corrispondenza tra i colpi inferti da Ciavarella e l'entità delle lesioni riportate da Massari, anche alla milza e ai polmoni. Prima che intervenisse Ciavarella, Stefania Citterio, la sua compagna, aveva già cominciato a picchiare Massari. Per l'avvocato Maffeis, che assieme a Francesco Lucino difende anche Stefania Citterio e il fratello Piero, «c'è ancora da fare chiarezza sulla dinamica dell'aggressione».

IL BOLLETTINO MEDICO - Intanto le condizioni di Luca Massari, ricoverato all'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, «sono invariate nelle ultime ore». A dirlo, giovedì mattina, è Elena Galassini, responsabile della Struttura dipartimentale Emergenza Urgenza del Fatebenefratelli. La situazione, quindi, è identica a quella di mercoledì: «Persiste stato di coma - spiegava il bollettino medico - a cui si associano sedazione farmacologica e terapia medica per il trattamento dell'edema cerebrale ancora presente». Secondo i medici è stato scongiurato l'intervento chirurgico, ma ci vorrà ancora qualche tempo per accertarsi del riassorbimento o meno dell'edema. Proprio a causa dell'edema, e per evitare che il gonfiore danneggi il cervello, il taxista è tenuto in un coma indotto dai farmaci.

Redazione online
14 ottobre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA


Offline Warlordmaniac

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Re: a milano tutti a difendere la donzella.ma.....
« Risposta #2 il: Ottobre 18, 2010, 12:05:00 pm »
Chiudo il thread perché ce n'è uno che parla dello stesso avvenimento:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/non-cercate-la-mandante/msg21270/?topicseen#msg21270