Autore Topic: Terza Fase del confronto con le femministe  (Letto 31278 volte)

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Offline COSMOS1

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Terza Fase del confronto con le femministe
« il: Settembre 16, 2010, 21:10:13 pm »
bisogna dire che abbiamo bruciato le tappe
nel giro di pochi mesi siamo passati
dalla fase 1: ti ignorano
alla fase 2: ti attaccano, ti insultano e ti offendono
alla fase 3: ti combattono

invito tutti i nostri militanti di prima linea a prendere sul serio il post a questo link: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2010/09/16/lettera-aperta-ai-padri-separati/#more-5807

riporto i passaggi per me sintomatici:

la legge sull'affido condiviso avrebbe avuto l'effetto di
Citazione
rendere visibile una comunità, fino a poco fa impensabile, di uomini che si associano tra di loro, rivendicando una forma di oppressione e minorità giuridica per la sola appartenenza al genere maschile.

scusate se è poco. Fosse anche il suo unico merito!

Citazione
credo che tra quei padri “oppressi” ci siano delle vittime della rigida divisione dei ruoli e del giudizio di tribunali  prevaricati dalla pigrizia paterna del magistrato, se non dalle angherie di una donna

attenzione: la frase precedente è di una esponente di spicco dell'UDI, le femminaziste di chiara fama. Scusate, ma quando si apre il dubbio di una responsabilità, con un possibile mea culpa, si apre la possibilità di un dialogo. Non lasciamo naufragare questa possibilità: se loro cambiano registro, dimostriamoci altrettanto pronti ed elastici. Chi riconosce la possibilità di padri oppressi dalle angherie di una donna merita un confronto alla pari, merita che mettiamo da parte la nostra terminologia (femminazista, paucineuronica, etc) e ci apriamo al dialogo.

Citazione
A questi padri, sinceri e, spero, umili nel riconoscere il magistero della facoltà materna voglio suggerire alcune riflessioni sulla trasparenza, non di tutte, ma certamente di alcune associazioni “di papà separati”

anche questa apertura è interessante: attenti a non cadere nella trappola di cominciare a fare il pelo alle nostre associazioni. Ciascuno risponda per sè e rifiuti qualunque tentativo di aprire un processo a carico di chicchessia, infatti poichè

Citazione
in Italia la legge prevede, e la punisce (o dovrebbe), l’apologia di reato e l’associazione a delinquere di stampo ideologico

questo sarebbe eventualmente il lavoro dei giudici e non nostro. Se la miss pensa di riportare l'orologio indietro di qualche anno colpevolizzando "alcune" associazioni di padri separate e coinvolgendo le altre in questa colpevolizzazione distraendole dalla loro ragion d'essere, non dobbiamo darle corda.


accettiamo il confronto con chi ritiene che abbiamo a che fare con un

Citazione
un male del quale non si vogliono riconoscere i motivi profondi: l’incapacità di affrontare l’ineguaglianza tra generi a scapito delle donne.

sostenendo che a voler essere oggettivi l'ineguaglianza è a scapito degli uomini. Ci offrono lo spunto per discutere oggettivamente? bene cogliamolo!

Citazione
Per gli uomini che credono giusto associarsi e fare lobby in nome di un’oppressione, conseguenza dei favori stessi dei quali godono, e per gli uomini che vogliono essere giusti la riflessione è d’obbligo.

Per le donne che credono giusto associarsi e fare lobby in nome di un'oppressione, conseguenza dei favori stessi dei quali godono, e per le donne che vogliono essere giuste, la riflessione è d'obbligo.

Uomini e donne che vogliono essere giusti e devono riflettere, possono trovare un terreno comune.

Sia chiaro: non ci facciamo illusioni. Siamo abtuati alla perfidia femminile, a quella tendenza archetipica a discutere solo quando sono all'angolo, ma noi siamo uomini, siamo magnanimi, e non possiamo mai negare una opportunità a chicchessia. Se fosse la volta buona sarebbe un peccato averla sprecata.

Per cui, attenzione e riflessione. Mi raccomando a tutti!
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

Offline Rita

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Lettera aperta ai padri che soffrono dell'Udi di Napoli
« Risposta #1 il: Settembre 16, 2010, 21:18:40 pm »
 :sick:

http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article6901
Tra le associazioni dei padri separati ce ne sono alcune che usano slogan femminicidi insieme all’apologia delle percosse preventive a compagne e mogli; ce ne sono alcune nate dal teorema dello strapotere globale del genere femminile; ce ne sono addirittura alcune collegate ad altre che postulano l’inesistenza dei contorni del reati di pedofilia

La legge sull’affido condiviso non ha avuto buoni risultati, complicando le cose, forse per imperizia o per concreta inapplicabilità, nella vita delle donne e degli uomini, a soprattutto in quella dei bambini. Almeno di molti bambini, donne e uomini.

Ma un effetto sicuro è stato quello di rendere visibile una comunità, fino a poco fa impensabile, di uomini che si associano tra di loro, rivendicando una forma di oppressione e minorità giuridica per la sola appartenenza al genere maschile.

Forse sarà per gli effetti per lo più negativi di questa legge, per la sua, per certi versi, superfluità rispetto ad un diritto di famiglia che già prevedeva ragionevolmente ampi spazi alla (brutta parola) bigenitorialità, che da tempo giudici, uomini e donne ne dichiarano l’inadeguatezza.

Quando una legge è inadeguata ai problemi che affronta, presto o tardi, viene cambiata, ed il presto evidentemente rappresenta un problema per chi l’ha ardentemente voluta.

La prospettiva di un cambiamento ha evidentemente allarmato, a ragione o a torto, coloro che “da oppressi” hanno vissuto quella legge come l’inizio di una conquista: la definitiva esautorazione legale delle madri.

Legale appunto, perché, nella pratica, i dati sull’occupazione femminile, sulla consistenza patrimoniale, sul livello di autodeterminazione femminile (ultimi dati sulle violenze in famiglia, sulle previdenze alla maternità, ecc.) già parlano della condizione effettiva delle madri nel nostro Paese.

Nonostante una, mia ed associativa, lunga esperienza di padri che non versano gli alimenti pur potendo, che usano le visite settimanali come randelli, o che addirittura le minacciano solo avendo in realtà l’intenzione di passare altrimenti il proprio fine settimana, credo che tra quei padri “oppressi” ci siano delle vittime della rigida divisione dei ruoli e del giudizio di tribunali prevaricati dalla pigrizia paterna del magistrato, se non dalle angherie di una donna.

A questi padri, sinceri e, spero, umili nel riconoscere il magistero della facoltà materna voglio suggerire alcune riflessioni sulla trasparenza, non di tutte, ma certamente di alcune associazioni “di papà separati”.
Ce ne sono alcune che usano slogan femminicidi insieme all’apologia delle percosse preventive a compagne e mogli; ce ne sono alcune nate dal teorema dello strapotere globale del genere femminile; ce ne sono addirittura alcune collegate ad altre che postulano l’inesistenza dei contorni del reati di pedofilia.

Conosco queste cose per ragioni ovvie ed anche per le intrusioni piratesche nella mia posta(personale e quella dell’associazione a Napoli). So queste cose ed altre per gli attacchi pubblici ai già asfittici centri antiviolenza “covi di femministe misandriche”.

La volontà associativa, nel nostro paese, è coperta dalla più ampia garanzia di libertà, quindi nulla da eccepire sul fatto che degli uomini si associno in base alla loro appartenenza al genere.

In merito a queste associazioni, va solo osservato che chi vi aderisce deve forse tener conto che in Italia la legge prevede, e la punisce (o dovrebbe), l’apologia di reato e l’associazione a delinquere di stampo ideologico. Prima di aderire o sostenere in blocco la bontà di certe argomentazioni, vale la pena di approfondire ed esaminarne lo sbocco sociale e politico di tante insistenze anche parlamentari .

I recenti tagli alla spesa sociale a sostegno delle madri, il definanziamento del sostegno alle vittime di violenza sessuata, non saranno forse da mettersi in relazione diretta con la nuova, grande visibilità assunta dalle testimonianze dei padri separati.
Ma forse quella visibilità e quei tagli sono sintomi di un male del quale non si vogliono riconoscere i motivi profondi: l’incapacità di affrontare l’ineguaglianza tra generi a scapito delle donne.

Per gli uomini e le donne di questo Paese c’è ancora chi pensa ad un futuro difensivo se non offensivo verso le donne, c’è ancora chi pensa per le proprie figlie, giovani e piccole donne, ad un futuro “protetto nelle maglie di una dominazione maschile” e per questo esprime, in modo non sempre apertamente dicibile, scherno e ostilità per quel patrimonio di convivenze che è ancora, e sarà per molto tempo, il femminismo.
Per gli uomini che credono giusto associarsi e fare lobby in nome di un’oppressione, conseguenza dei favori stessi dei quali godono, e per gli uomini che vogliono essere giusti la riflessione è d’obbligo.


L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Jason

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #2 il: Settembre 16, 2010, 21:38:09 pm »
Concordo con tutto quello che dici .

E ribadisco per l'ennesima volta ai membri antifemministi , l'ORDINE di non scrivere email, commenti o quant'altro che contiene insulti nei siti femministi. Ci si rimette solamente .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline ilmarmocchio

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Re: Lettera aperta ai padri che soffrono dell'Udi di Napoli
« Risposta #3 il: Settembre 16, 2010, 21:57:53 pm »
Reazione ovvia. Dopo decenni di lobbismo, adesso che comincia a delinerasi un embrione di lobbismo maschile, ecco che le femministe diventano anti-lobbismo.
Il che conferma che3 la strada e' quella giusta : associazioni e ricerca di una vera capacita' lobbistica, la sola che possa spostare i voti e quindi essere temuta dalla politica, che di voti si nutre.
L'UDI si allarma ? meglio. Anche i tedeschi pare si allarmassero al'ammasso di truppe USA in GB. Il 6 giugno 44 si capi' il perche'

Offline jorek

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #4 il: Settembre 16, 2010, 22:13:44 pm »
ho trovato questa lettera abbastanza sconcertante in parte perchè ovviamente è carica e impregnata di quella retorica che tanto conosciamo; l'ho trovata sorprendente perchè,non so,mi pare ci sia un tono un po stanco e sinceramente anch poco battagliero....
Sulla frase "un male del quale non si vogliono riconoscere i motivi profondi: l’incapacità di affrontare l’ineguaglianza tra generi a scapito delle donne" beh..questa me la stampo, l'appendo al muro di camera mia, e mi ci faccio due risate quando son triste...è il solito falso ridicolo e retorico piagnisteo che propinano ogni volta.

Offline jorek

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #5 il: Settembre 16, 2010, 22:35:05 pm »
un'altra cosa...se vogliono il dialogo lo possiamo sapere inun modo solo...scriviamo una lettera e mandiamogliela...passiamo all'attacco e smettiamola di stare dietro la barricata

Offline Rita

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #6 il: Settembre 16, 2010, 22:57:51 pm »
ho trovato questa lettera abbastanza sconcertante in parte perchè ovviamente è carica e impregnata di quella retorica che tanto conosciamo; l'ho trovata sorprendente perchè,non so,mi pare ci sia un tono un po stanco e sinceramente anch poco battagliero....
Sulla frase "un male del quale non si vogliono riconoscere i motivi profondi: l’incapacità di affrontare l’ineguaglianza tra generi a scapito delle donne" beh..questa me la stampo, l'appendo al muro di camera mia, e mi ci faccio due risate quando son triste...è il solito falso ridicolo e retorico piagnisteo che propinano ogni volta.

io invece non ho capito questa frase

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A questi padri, sinceri e, spero, umili nel riconoscere il magistero della facoltà materna

in cosa consta l'umiltà nel riconoscimento del magistero della facoltà materna?


facoltà di cosa?
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Offline mik

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #7 il: Settembre 16, 2010, 23:14:05 pm »
io invece non ho capito questa frase

in cosa consta l'umiltà nel riconoscimento del magistero della facoltà materna?


facoltà di cosa?

Neanch'io capisco, ma sembra sinistra.
ciao

Offline jorek

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #8 il: Settembre 16, 2010, 23:26:22 pm »
io invece non ho capito questa frase

in cosa consta l'umiltà nel riconoscimento del magistero della facoltà materna?


facoltà di cosa?

perchè in questo paese i babbi delle mamme se ne sbattono i coglioni secondo loro...loro partono dal presupposto della madre onnipotente e del padre che va allontanato e,ovviamente,come si dice dalle mie parti,"c'hanno il culo sudicio",perchè temono la legge del contrappasso.Che è una stronzata , spiegateglielo che non è cosi,dormano sonni tranquilli,perchè qui semmai stiamo parlandodel riconoscimento della "facoltà" paterna. Cioè per loro i padri seèparati si sentono presi il culo perchè hanno troppo potere e vogliono distruggere il ruolo materno nella famiglia. Non commento perchè tirerei giu parecchi santi e madonne. le cose sono 3: o prendono per il culo, o sono dure come i marmi di carrara, oppure hanno capito che questa legge molto probabilmente si fara e si sono gia messe a 90°

Offline Animus

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #9 il: Settembre 17, 2010, 02:46:03 am »
invito tutti i nostri militanti di prima linea a prendere sul serio il post a questo link

Mah, ho letto, e sinceramente non saprei cosa rispondere ad un testo tanto idiota: la critica di associazionismo e vittimismo di genere da parte di una femminista dell'unione donne italiane ricorda tanto quel detto del bue che da del cornuto all'asino...non so se mi spiego.

Non c'e' nessun bisogno di rispondere ... vanno ignorate e basta.
Come se non esistessero.

Animus
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Online Cassiodoro

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #10 il: Settembre 17, 2010, 09:26:44 am »
Citazione da: COSMOS1
bisogna dire che abbiamo bruciato le tappe
nel giro di pochi mesi siamo passati
dalla fase 1: ti ignorano
alla fase 2: ti attaccano, ti insultano e ti offendono
alla fase 3: ti combattono
...........
Per cui, attenzione e riflessione. Mi raccomando a tutti!
Fase 4: perdono
Penso che per dialogare, con le femministe, bisogna aspettare la fase 4, ovvero quando del dialogo non ce ne più bisogno.
Le associazioni dei "padri separati" gia' dialogano con altre associazioni di "genitori" e "donne separate", molte donne sono iscritte alle associazioni dei padri separati.

« Ultima modifica: Settembre 17, 2010, 09:46:41 am da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

e-manuel

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #11 il: Settembre 17, 2010, 11:44:03 am »
A me sembra che abbiano sì aperto un piccolo spiraglio, ma tuttavia continuano a cercare di buttare fumo negli occhi e cantarsela da sole. Tra il dire che l'uomo è colpevole a prescindere, e dire che ha qualche ragione ma che tuttavia è pregiudizievole verso i diritti femminili e che ha la speranza di poter divenire di nuovo padrone, la differenza mi pare minima.

Offline Il Pirata

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Lettera mistificatoria ai padri separati da parte dell'UDI-NAPOLI (S. Cantore)
« Risposta #12 il: Settembre 17, 2010, 12:06:17 pm »
http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article6901



LEGGETE, COMMENTATE E DIFFONDETE.

Non per essere troppo pedanti e insistenti ma Vi pregheremmo cortesemente di RISPETTARE la realta' per quello che è.

Evitatare espedienti intimidatori sembrerebbe poi il minimo.

SOPRATTUTTO non create fattispecie di reato che reato NON SONO in quanto una eventuale evenienza sarebbe comunque in contrasto con i principi COSTITUZIONALI FONDAMENTALI quali la liberta' di espressione e di pensiero.

Avete scritto una lettera ai padri separati che soffrono e dentro ci avete messo le solite MANIPOLAZIONI della realta'.

Ormai abbiamo decodificato almeno in parte il modo di procedere.

Ad ogni buon conto NON ESISTE la fattispecie di reato da Voi candidamente CREATA

ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO IDEOLOGICO
!!!

Sarebbe una violazione della costituzione che GARANTISCE e DEVE GARANTIRE LIBERTA' DI PENSIERO (Quindi idee e ideologie) e ESPRESSIONE.

E smettetela con queste apodittiche affermazioni che non stanno né in cielo né in terra.

LA LEGGE SULL'AFFIDO CONDIVISO E' UNA OTTIMA LEGGE. DEVE SOLO ESSERE APPLICATA.

BASTA, BASTA E BASTA CON LE MANIPOLAZIONE DEL REALE.

Grazie

Di seguito la ricerca su google per "ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO IDEOLOGICO"

http://www.google.it/search?q=%22ASSOCIAZIONE+A+DELINQUERE+DI+STAMPO+IDEOLOGICO%22&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a

 

Ci facciamo due risate oppure volete ancora continuare a prenderci in giro?
« Ultima modifica: Settembre 17, 2010, 12:20:08 pm da Il Pirata »

Offline ilmarmocchio

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #13 il: Settembre 17, 2010, 12:55:13 pm »
hanno paura. Siccome sono stronze, cercano, per l'ennesima volta, l'inganno. hanno capito fin troppo bene che se gli uomini si associano, per loro e' finita. la politica non potra' piu' ignorare il peso , anche elettorale, dell'associazionismo maschile, come non ignora che il motore delle attivita' economiche siano noi iomini. E se noi uomini mandiamo tutto in malora, addio societa' e magari anche addio pace sociale. Non sto parlando di rivoluzioni, a cui non non credo, ma di disinteresse al lavoro, di violenza spicciola e imprevedibile. Il maschio si sta stufando e da qui un accenno di invito al dialogo, ma il veleno filtra

"  Per gli uomini che credono giusto associarsi e fare lobby "
E' un diritto costituzionale. O vale solo per l?UDI ?

" in Italia la legge prevede, e la punisce (o dovrebbe), l’apologia di reato e l’associazione a delinquere di stampo ideologico "
Si inventano anche i reati ?  Ahi, ahi, lo stalinismo e' duro a morire.

" A questi padri, sinceri e, spero, umili nel riconoscere il magistero della facoltà materna voglio suggerire alcune riflessioni sulla trasparenza, non di tutte, ma certamente di alcune associazioni “di papà separati”  "


Umili ? Con l'umilta' si va poco lontano. Semmai fieri di essere padri.
Magistero della facolta' materna ? Povera lingua italiana, uccisa dal burocratichese femmino-sindacal comunista.

Vanno ignorate . hanno il cerino in mano ? Lo tengano.
A noi serve documentarci, studiare, diffondere sia sul WEB sia nella vita di tutti i giorni, il nostro messaggio.
Io noto una continua crescita di interesse e una ancor maggiore crescita della consapevolezza sulla q.m.
E sapete qual'e' l'aspetto che di gran lunga catalizza l'attenzione ?
 la legislazione sulla famiglia, il dramma dei papa'ì separati, l'asimmetria legislativa sul lavoro.
QAuestioni terrene che toccano tutti.
Il vento sta cambiando, la crisi morde e proprio per questo noi dobbiamo aumentare il nostro sforzo.
L'associazionismo e diciamolo, il lobbismo, e' la chiave di volta.le donne dell'UDI lo sanno molto bene, come anche sanno che di spada ferisce...





Offline Kargrazark

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Re: Terza Fase del confronto con le femministe
« Risposta #14 il: Settembre 17, 2010, 13:07:32 pm »
Ragazzi ma perchè invece non si apre una discussione dove invitiamo le bimbe del sud a parlare? Sapete, da una parte penso che loro non aspettino nient'altro che mettercelo in culo. Da un'altra parte penso che non abbiano assolutamente idea del fatto che oggi esista una oppressione verso gli uomini. In ultimo penso che una minima parte di loro inizierebbe a capire che noi si fà una battaglia non contro le donne, ma per noi.
Ah, comunque, un'ultima considerazione per le bimbe del sud. Io ho scritto sia in questo forum che nel loro... blog, perchè non si tratta di un forum il loro.
Beh, qui se muovo la mia opinione, anche se non è perfettamente in linea con il pensiero degli altri, questa opinione viene accolta. Da voi bimbe del sud, il solo fatto che un nuovo utente scriva qualcosa non viene apprezzato. C'è una libertà infinitamente maggiore qui.

Comunque, seriamente, mi piacerebbe vedere una discussione, con un moderatore che si occupi solo di censurare commenti con parolacce ed insulti pesanti, tra noi e loro. Scusate ma non ce la faccio, non voglio pensare che siano così meschine per davvero, forse non hanno chiara la nostra situazione.
Io non amo le donne, io non amo gli uomini, io posso amare ogni singola persona.