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Sequestrò una prostituta, poi gli abusi: per i giudici la violenza è meno grave

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Grifone.nero:
http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/17_10_2009/pag19aprilia.pdf

LA VIOLENZA sessuale nei
confronti di una prostituta rientra
nei casi di minore gravità come il
palpeggiamento: per questo la
pena iniziale comminata dal Gup
di Latina a oltre sette anni, va
ridotta dei due terzi.
La sentenza emessa dal giudice
per l’udienza preliminare Nicola
Iansiti è stata così ridotta ulteriormente
dopo lo sconto previsto
dal rito abbreviato che aveva
già portato alla
condanna a
quattro anni e
otto mesi di
Sandro Bianchini,
originario
di Roma
E’ avvenuto
l’altro giorno
al termine dell’udienza
della
Corte di
Appello della
Capitale che
ha accolto le tesi avanzate dal
legale di Bianchini (l’avvocato
Pasquale Cardillo Cupo), il romano
di 31 anni che il 3 novembre
2008 adescò, durante una
trasferta ad Aprilia, una prostituta
rumena sulla Pontina, quindi la
portò in una zona isolata, abusò
di lei più volte, la rapinò degli
averi e tentò di abbandonarla.
Solo l’arrivo di una pattuglia dei
carabinieri del Nucleo operativo
e radiomobile della Compagnia
locale permise alla donna di
scendere dall’auto per chiedere
aiuto, saltando letteralmente al
collo di uno dei militari in lacrime.
Scattarono quindi le manette.
A marzo l’uomo, sposato e con
figli, venne riconosciuto colpevole
di sequestro di persona, violenza
sessuale continuata e rapina:
oltre sette anni (che con l’abbreviato
vennero ridotti a 4 e otto
mesi) in quanto il giudice non
solo concordò sul reato di violenza,
ma anche sull’aggravante del
sequestro.
La terza sezione della Corte di
Appello di Roma l’altro giorno
ha però dovuto valutare una tesi
su cui la giurisprudenza recente è
fortemente divisa: la tesi secondo
la quale una prostituta sceglierebbe
in anticipo, quando decide
di lavorare sulla strada, di privarsi
di quella sorta di spessore morale
legato alla sfera sessuale.
Quindi, la compromissione di
quel bene che nel caso specifico
sarebbe il corpo, sarebbe inferiore
a quella riportata da una ragazza
che al contrario non ha scelto
di fare la prostituta.
La lesione fisica, morale e legale
di una prostituta, ha sostenuto
l’avvocato riuscendo infine a
convincere i giudici, in questo
caso specifico non può essere
equiparabile a quella eventualmente
riportata da una ragazza
«non prostituta» e quindi il reato
in questione dovrebbe godere di
una attenuante, quella prevista
dall’ultimo comma dell’articolo
609 bis del codice civile. «Si
tratta di attenuanti speciali - ricorda
l’avvocato - che prevedono
la riduzione fino ai due terzi della
pena». E la pena per il 31enne è
stata ridotta a 3 anni e 4 mesi.
Non godrà però dell’indulto.
Giuseppe Bianchi



IO NON SONO D'ACCORDO. PER ME LE SEX WORKERS (PROSTITUTE, GIUSTO?) VANNO MESSE NELLE CASE DI TOLLERANZA E LEGALIZZATE, E QUESTE COSE NON SUCCEDERANNO QUASI PIU'. POSSIBILE CHE NON LO CAPISCONO???????

Tex:
//*/-/*/*-*/*---

Grifone.nero:

--- Citazione da: Tex - Ottobre 20, 2009, 23:35:18 pm ---Io non sono proprio daccordo con la sentenza; questa attenuante ... "speciale" proprio non la capisco.
Una prostituta è una.... "estranea" che non ha mai avuto nulla da dividere con il suo cliente in passato.
Non capisco perchè debba essere considerata come una donna di serie B, mentre invece nel caso di presunte violenze sessuali tra marito e moglie tali "sconti" non sono nemmeno ipotizzati.
Sul fatto dei "bordelli" poi tutti sono daccordo, laici e non, ma i nostri politici sembrano proprio non volerci sentire.

--- Termina citazione ---

Ma neanche io capisco...so solo che è una sentenza VERGOGNOSOSISSIMA. Io le prostitute le ho sempre rispettate, sono esseri umani che scelgono di vivere in quel modo, anzi alcune sono pure sfruttate, ecco perchè ci vogliono le case di tolleranzaaaaaaa. Voglio una petizione popolare per rimettere ciò che è statgo tolto da una femminista comunista (connubio perfetto).
Se pure i cattolici sono d'accordo come dici tu...bhe meglio ancora. Persino molte femministe vorrebbero le case di tolleranza. Petizione popolare, ora e subito (spargiamo la voce su facebook)

ilmarmocchio:
La terza sezione della Corte di
Appello di Roma l’altro giorno
ha però dovuto valutare una tesi
su cui la giurisprudenza recente è
fortemente divisa: la tesi secondo
la quale una prostituta sceglierebbe
in anticipo, quando decide
di lavorare sulla strada, di privarsi
di quella sorta di spessore morale
legato alla sfera sessuale.
Quindi, la compromissione di
quel bene che nel caso specifico
sarebbe il corpo, sarebbe inferiore
a quella riportata da una ragazza
che al contrario non ha scelto
di fare la prostituta.

ma questi sono deliri, non sentenze. C'e' la viol,enza, il sequestro di persona, e questi def....ti tirano fuori lo " spessore morale " ? ma la legge la fa iil potere legislativo (parlamento ), o l? ORDINE GIUDIZIARIIO ? Perche' qui non possiamo  parlare di interpretazione della legge

da Wikipedia :
L'art. 12 delle preleggi da un lato, con l'espressione "significato proprio delle parole secondo la connessione di esse", àncora l'attività dell'interprete alla lettera della legge (c.d. interpretazione letterale), dall'altro, attraverso la locuzione "intenzione del legislatore", riconosce e legittima la c.d. interpretazione sistematica o logica, cioè quell'attività ermeneutica che, muovendo dall'intero sistema normativo vigente (e non solo dalla singola norma), giunga a ricostruire la ratio legis (ovvero la finalità sociale o economica della norma giuridica stessa). Questo apre la strada alla c.d. interpretazione teleologica o finalistica, che dà un valore preponderante allo scopo della
norma, consentendo anche di attualizzare il significato della norma stessa (ad esempio alla luce del progresso tecnologico e scientifico).


ma abbiamo uno STRAVOLGIMENTO della legge. Qui i giudici LEGIFERANO, diventano fonte delle leggi, cozzando contro la classica tripartizione dei poteri. Siamo all'anarchia legislativa.
Ma gli s....i non dicono il perche' di questo arbitrio. Il perche' vero pero' noi lo conosciamo : la prostituta, stradale  in particolare, offre in liberta' e trasparenza un servizio sessuale a prezzo ragionevole. E' questo che non vogliono i giudici ( e il potere che col femminismo va a braccetto ). E allora si colpiscono le prostitute stradali perche' non hanno lo spessore morale. Invece le escorts invitate da Santoro a spese del CONTRIBUENTE, lo spessore ce l'hanno. E si ! Sono proprio spesse... come i giudici della C.C. che hanno dichiarato incostituzionale una norma firmata dal P.d.R., che e' anche a capo della C.C. e che in passato e' servita a non processare l'ex P.d.R. Scalfaro. 2 pesi e 2 misure.
A quel tipo  andavano dati anni di galera , non per la prostituzione che NON e' reato, ma per la violenza e il sequestro di persona.

va da se che condivido quanto scritto da chi mi ha preceduto

Tex:
///**--**/*--**/-**-*/*-

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