Intervengo timidamente in questo post che secondo me ha preso delle pieghe un po' strane.
Io sono dell'idea che l'utero artificiale sia concepibile solo come un sorta di deterrente. Un po' come la bomba atomica: una cosa da "guerra fredda" tra i sessi, basata sulla disistima o addirittura "odio ideologico".
Penso che alla fine non farebbe altro che aggravare ulteriormente la frattura fra i sessi, forse in modo irreparabile.
Io penso che siamo messi male, ma essere così estremisti non è costruttivo, è guerra totale globale.
Questo tralasciando il lato mostruoso della cosa (una creatura umana "partorita" da una vasca di plastica?).
Non è questa gran soluzione, a mio modo di vedere.
Ci sono dei lati "maschili" e "femminili" dell'esistenza, il parto rientra nel mondo femminile, ed io, da uomo, lo guardo con una certa deferenza - permettetemi un poco (pochissimo) di romanticismo, di fronte alla vita umana, femminile o maschile che sia.
La situazione va chiaramente riequilibrata perché si sta dando troppo, troppo, troppo "fiato alle trombe" a certi tipi di scleri femminili che NON vanno presi sul serio, vanno smontati, perché sono autodistruttivi e deleteri per tutti. E farla finita con i vittimismi ipocriti.
Ma senza "terrorismi" di uteri artificiali.
Secondo me non è eticamente accettabile arrivare a tanto.