Se non sei femminista sei un individuo di serie B.

[Brutale]

http://forum.alfemminile.com/forum/matern2/__f386619_matern2-A-chi-dice-io-non-sono-femminista-come-se-l-esserlo-fosse-una-vergogna.html

A chi dice "io non sono femminista!", come se l'esserlo fosse una vergogna...

A me l'hanno insegnata alle medie la differenza tra maschilismo e femminismo (professoressa di lettere, donna).

La femminista non è una killer o kamikaze, una combattente o sessantottina, come pare in molte pensino, bensì colei che difende i diritti delle donne "al pari" di quelli degli uomini. Non di più. E non di meno.

Il maschilista non è il termine contrario, cioé colui che difende i diritti dell'uomo, ma colui che calpesta quelli della donna, perché la ritiene inferiore. Più o meno non ha importanza.

Ha senso per una donna definirsi "non femminista"? Cosa ritiene di essere, un individuo di serie B?[/u]
Sinceramente fatico a capire.
Non si tratta di combattere con mariti o colleghi, penso anch'io che la vita non è una guerra, ma bisogna essere consci di quello che si è e reagire quando ci si sente calpestate o trattate ingiustamente. Allo stesso modo in cui lo si fa per mille altre ragioni, ognuno con le proprie modalità.

Incollo qui la definizione di maschilismo e femminismo tratta da wikipedia:

Femminismo
- la posizione di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne siano state e siano tuttora, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate;
- la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore pre-determinante che modella l'identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona;
- il movimento politico che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che - in vari modi - si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere.

Maschilismo
Con il termine maschilismo si indica un atteggiamento culturale e sociale basato sull'idea di una superiorità fisica e intellettuale dell'uomo sulla donna. Non si tratta solo di una concettualizzazione ma di un modus vivendi.

[Kargrazark]

Concordo pienamente con quanto detto dalla signora.
Se ne facciamo una questione di termini, quelli giusti sarebbero "Nazifemminismo / Femminazismo" e "Mascolinismo".
Se invece evitiamo queste pagliacciate sui termini, posso dire che il femminismo si è evoluto subito dopo la sua nascita, proclamando a gran voce la superiorità delle donne. Invece il maschilismo non può esistere più, per come detto sopra, ma è diventato, soprattutto in occidente, la perfetta sostituzione del termine mascolinismo.
Femministe, ciò che non capite è che la lingua si evolve, attaccarsi ai termini senza contestualizzarli nei tempi in cui viviamo oggi, dimostra solo chiusura mentale.

[Milo]

http://www.riflessioni.it/forum/cultura-e-societa/12022-cose-veramente-il-maschilismo.html

[Brutale]

Concordo pienamente con quanto detto dalla signora.
Se ne facciamo una questione di termini, quelli giusti sarebbero "Nazifemminismo / Femminazismo" e "Mascolinismo".
Se invece evitiamo queste pagliacciate sui termini, posso dire che il femminismo si è evoluto subito dopo la sua nascita, proclamando a gran voce la superiorità delle donne. Invece il maschilismo non può esistere più, per come detto sopra, ma è diventato, soprattutto in occidente, la perfetta sostituzione del termine mascolinismo.
Femministe, ciò che non capite è che la lingua si evolve, attaccarsi ai termini senza contestualizzarli nei tempi in cui viviamo oggi, dimostra solo chiusura mentale.

quale signora?

[Kargrazark]

quale signora?

non è una donna quella che ha scritto questo articolo ignorante?

[Brutale]

non è una donna quella che ha scritto questo articolo ignorante?

si.
ma mi sembra controproducente che hai detto di essere d'accordo con quanto scritto da lei

[Milo]

maschilismo è un termine inventato dal femminismo per contrapposizione. prima non esisteva.
il femminismo non è mai stato per la parità; per quello bastava la rivoluzione francese fatta dai maschi.

[Kargrazark]

si.
ma mi sembra controproducente che hai detto di essere d'accordo con quanto scritto da lei

controproducente per cosa? per chi? io non devo produrre niente.
io non sto dalla parte delle donne, nè dalla parte degli uomini, io sto dalla mia parte.
Concordo con la donna, sull'intero articolo, perchè lei spiega esattamente che peso dà ai termini che usa.
Il problema nasce dal fatto che, il peso che lei dà, è sbagliato.
Come ho detto sopra, maschilismo e femminismo sono cose differenti da ciò che erano nel '68.
Ecco, dico che l'articolo andrebbe bene anche con i termini usati, se fosse un articolo del 1968. Il problema è che siamo nel 2010 e le parole sono importanti. Queste due cose insieme, fanno andare l'intero articolo in malora.
E' evidente che la donna che scrive, di evidente mentalità retrogada, non conosca la situazione NE' del femminismo di oggi, NE' del maschilismo di oggi.
E' convinta che il femminismo sia la possibilità che si dà alle donne per essere alla pari degli uomini. Beata Ignoranza.
Sia ben chiaro, considero l'ignoranza una colpa. Ma una cosa è la malvagità del nazifemminismo, altra cosa è parlare non conoscendo di cosa si parla.
La ritengo una colpa leggermente minore.

[Brutale]

controproducente per cosa? per chi? io non devo produrre niente.
io non sto dalla parte delle donne, nè dalla parte degli uomini, io sto dalla mia parte.
Concordo con la donna, sull'intero articolo, perchè lei spiega esattamente che peso dà ai termini che usa.
Il problema nasce dal fatto che, il peso che lei dà, è sbagliato.
Come ho detto sopra, maschilismo e femminismo sono cose differenti da ciò che erano nel '68.
Ecco, dico che l'articolo andrebbe bene anche con i termini usati, se fosse un articolo del 1968. Il problema è che siamo nel 2010 e le parole sono importanti. Queste due cose insieme, fanno andare l'intero articolo in malora.
E' evidente che la donna che scrive, di evidente mentalità retrogada, non conosca la situazione NE' del femminismo di oggi, NE' del maschilismo di oggi.
E' convinta che il femminismo sia la possibilità che si dà alle donne per essere alla pari degli uomini. Beata Ignoranza.
Sia ben chiaro, considero l'ignoranza una colpa. Ma una cosa è la malvagità del nazifemminismo, altra cosa è parlare non conoscendo di cosa si parla.
La ritengo una colpa leggermente minore.

potrei essere d'accordo con quello che dici, se non fosse per il fatto che la sua non è soltanto ignoranza; sarà che quello che ha scritto lo pensa più per convenienza piuttosto che per una questione di sola ignoranza?

[Kargrazark]

potrei essere d'accordo con quello che dici, se non fosse per il fatto che la sua non è soltanto ignoranza; sarà che quello che ha scritto lo pensa più per convenienza piuttosto che per una questione di sola ignoranza?

ho letto articoli più pesanti. secondo me no, si tratta di ignoranza, grave, ma solo ignoranza.
ci sono alcune frase che me lo fanno pensare: "non facciamo la guerra ai mariti e ai padri", e " un movimento alla pari degli uomini, nè più nè meno".
Insisto col dire che l'ignoranza è grave, ma sempre meno grave del nazifemminismo. Ovviamente potrei sempre sbagliarmi, questa è la mia opinione del pensiero della scrittrice, ma non mi sorprenderebbe se fosse una nazifemminista, è possibile.

[mik]

Interessante la parte finale dell'intervento della femminista dove riporta le definizioni date da wikipedia di femminismo e maschilismo: mi ha ricordato la scena di un film di alcuni anni fa (X di Spike Lee) :durante un periodo di detenzione incontra un attivista della Nazione dell'Islam che comincia una sorta di rieducazione politica(inizialmente molto estremista). La prima cosa che fanno e' prendere un vocabolario della lingua inglese e leggere le parole bianco e nero e relativi sinonomi: bianco associato a puro, intrinsecamente buono, ecc. ; nero a sporco, malvagio, blackmail(ricatto), ecc.Quando il futuro Malcolm X, notando che il vocabolario e' senz'altro opera di bianchi, chiede perche' allora leggerlo, la sua guida risponde: "Perche' la verita' e' li', se sai leggere tra le righe".
Discorso analogo vale per queste definizioni: si spaccia il femminismo per un movimento egualitario quando non lo e' mai stato (neppure il primo femminismo delle cosiddette suffragette): ma spesso apertamente e sempre tra le righe si vede quello che e', ed e' sempre stato, nella realta'.

A me l'hanno insegnata alle medie la differenza tra maschilismo e femminismo (professoressa di lettere, donna)

Indubbiamente la sua professoressa di lettere (donna: perche', ora ci sono professoresse uomini alle medie? Forse qualche maschio pentito "donna ad honorem"?) l'ha ben indottrinata e le ha trasmesso la "verita'" femminista, come il vocabolario letto da Malcolm X.

[COSMOS1]

Quando il futuro Malcolm X, notando che il vocabolario e' senz'altro opera di bianchi, chiede perche' allora leggerlo, la sua guida risponde: "Perche' la verita' e' li', se sai leggere tra le righe".

La femminista ... è ... colei che difende i diritti delle donne ...

Il maschilista ... è ... colui che calpesta quelli della donna

caro Mik, hai perfettamente ragione, è tutto lì

siamo stati derubati non solo dei nostri diritti, ma anche del diritto di difendere i nostri diritti 

sapere che è tutto già lì, nel vocabolario, è l'inizio

per questo le paucineuroniche tremano: perchè iniziamo a scoprire il trucco!