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La ricchezza e l'uomo contemporaneo
jorek:
Settembre 5th, 2010
AVEVA RAGIONE STAN LEE
Non è la ricchezza il problema, ma il nessun valore dei detentori della ricchezza.
Se si crede ragionevole il principio di Stan Lee, secondo cui a “grandi poteri corrispondono enormi responsabilità”, si ritiene anche necessario che il ricco si dimostri uomo di valore.
La ricchezza è la misura delle potenza moderna.
Purtroppo il ricco è il nobile contemporaneo, almeno nella gerarchia sociale, per l’enorme possibilità di influenzare la vita comune.
I potentati economici dirigono la politica a livello mondiale per mezzo delle grandi corporazioni; negli stati nazionali le grandi industrie sono in grado di condizionare la vita di intere comunità; in piccolo nelle provincie e nei paesi il facoltoso borghese è il fulcro delle attività che si esercitano a questa ridotta scala.
Ad una larga potenza dovrebbe corrispondere un eguale alto valore, ma il più delle volte la prima è nelle mani di cafoni arricchiti, uomini senza cultura e senza vero desiderio di grandezza, incapaci di alcuna responsabilità. E la degenerazione si accresce nelle generazioni, per cui i figli dei ricchi degli anni ottanta sono oggi dei mongoli arroganti senza nessuna ambizione, senza nessuna educazione nei confronti della loro importante condizione, mancanti anche della bassa competenza commerciale che perlomeno distingueva i già limitati padri.
Degli inetti pippatori di bamba privi della volontà di vero possesso, sprovvisti perfino della sana passione per le donne che dovrebbe contraddistinguere un giovane e potente. Un giovane sano si intende.
Qui sta la tragedia, nel moderno il detentore del potere è di minima statura, di nessuna grandezza, degli aborti e dei mezzi uomini. E data la separazione tra vita privata e vita pubblica insegnata dal liberalismo, non è nemmeno soggetto al giudizio sociale, non è nemmeno tenuto a rispondere degli effetti delle proprie azioni.
Platone nella sua polis ideale preconizzava l’avvento dei “re filosofi”, condottieri di grande intelletto e di enorme grandezza. Nella illuminata volontà progressista di creare la società perfetta, qualche millennio dopo l’umanità ha generato pregevoli élites come i sanbabilini, i Briatore, gli Elkann, i Moratti, i Lele Mora, Michael Jackson, i calciatori…
Posted by Michele Bellingeri in Articoli
http://www.michelebellingeri.it/?p=154
Kargrazark:
Ah, parole perfette, è stata scoperta l'acqua calda.
Allo scrittore: se tu avessi tanti soldi aiuteresti il mondo?
In che modo?
Come?
Perchè?
Sai di cosa ha bisogno?
Sai come le persone vogliono essere aiutate?
Sai come risolvere in maniera pacifica i conflitti mondiali?
Sai come svegliare le coscienze di chi ti è inferiore?
Sai fino a che punto puoi spingerti nel decidere per gli altri, per aiutarli?
jorek:
l'autore non lo so....sicuramente quelli che i soldi ce l'hanno ne fanno un pessimo uso...scusa la banalità,ma è la verità....siamo nell'epoca dove vincono,stravincono,stradominano i "trimalcioni"....
Kargrazark:
--- Citazione da: jorek - Ottobre 02, 2010, 22:48:14 pm ---l'autore non lo so....sicuramente quelli che i soldi ce l'hanno ne fanno un pessimo uso...scusa la banalità,ma è la verità....siamo nell'epoca dove vincono,stravincono,stradominano i "trimalcioni"....
--- Termina citazione ---
concordo, a sono scettico quando qualcuno mi dice che se avesse le possibilità, saprebbe fare di meglio.
io lo spero, ma per davvero.
jorek:
sai il denaro in se non è un male...pero il fatto che il denaro sia tutto nelle mani di personaggi come rockfeller,soros e simili non mirende ottimista sinceramente...
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