La questione micro/macroeconomia è importante. Un seme cresce a seconda del campo in cui viene piantato.
Il fatto è duplice: da una parte ogni soggetto umano, individuale o collettivo che sia, agisce in base a scelte più o meno consapevoli e in maniera autodeterminata, ma tutte le volontà di tutti i soggetti umani si annullano a vicenda e ciò che va avanti è la logica del sistema.
Dall'altra parte c'è anche da dire che le scelte fatte dipendono dal contesto in cui si agisce e dal modo con cui si è formato un certo soggetto umano.
Insomma il singolo essere umano è piuttosto "piccolo" per poter determinare il contesto generale. Lo fanno tutti gli esseri umani senza alcun accordo consapevole, ma perché indotti dal sistema.
Per quanto riguarda gli idealisti, sono a mio avviso dei superficiali che si atteggiano a "profondi". Loro vedono solo il riflesso del mondo che è nella nostra mente e non il mondo reale che ha fatto sorgere questo riflesso.
Ma loro ragionano al rovescio, ecco che chi vede le cose come stanno viene da costoro tacciato con etichette di stampo maccrthyano. Solo che Mccarthy agiva negli anni '50, ora siamo nel 2010...