Autore Topic: A proposito di Sarah Scazzi...  (Letto 32085 volte)

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Offline Fazer

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #90 il: Ottobre 20, 2010, 13:44:11 pm »
Nominiamolo Hercule Poirot honoris causa. :ok:


 :lol: Aggiudicato, ma dovrà parlare con l'ascento franscese, n'est pas?
E poi dovrà dimostrare di averla moscia...........la eRRe :rolleyes:

Offline ilmarmocchio

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Offline Rita

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #92 il: Ottobre 20, 2010, 14:12:10 pm »
http://www.affaritaliani.it/cronache/sarah_cerchio_stringe_donne201010.html

Citazione
I PIZZINI DELLE DONNE MISSERI - Sabrina e Cosima, per evitare le intercettazioni, utilizzavano i "pizzini": bigliettini scritti a penna, passati tra di loro, e poi distrutti. Tipico di chi non vuole farsi sentire da orecchie indiscrete o dalle cimici che potevano essere state nascoste in casa dagli investigatori. Ma se Cosima non sapeva nulla dell'omicidio di Sarah, cosa c’era da nascondere nelle cose che si dicevano in famiglia?

COSIMA INDICO' IL POZZO - Ivano Russo, il ragazzo che è stato tra i sospettati dell'omicidio, smentisce l'amica Sabrina e soprattutto inchioda la madre Cosima. Quando Michele Misseri indicò dove si trovata il cadavere di Sarah, Sabrina chiamò Ivano e l'altro amico, Alessio Pisello e li convinse a uscire in macchina a cercare il pozzo: "Voleva vedere con i suoi occhi e chiese a sua madre Cosima Serrano di indicare il punto". Come faceva Cosima a sapere? La donna è stata sentita per tre ore e al termine dell'interrogatorio una folla di curiosi le ha gridato contro: "Assassina".
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Utente Cacellato

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #93 il: Ottobre 20, 2010, 14:16:05 pm »


(serve una didascalia a commento??)
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline Fazer

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #94 il: Ottobre 20, 2010, 14:24:16 pm »
(serve una didascalia a commento??)

Orca puttana...

Offline Federico72

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #95 il: Ottobre 20, 2010, 14:28:24 pm »
La cosa fenomenale (si fa per dire) e' che si sta arrivando a una conclusione abbastanza ovvia. Bastava leggere con attenzione le ricostruzioni gia' tre settimane fa. Mia moglie, che grazie al Cielo non e' femminista, mi aveva detto gia' molto tempo fa che era palese come il Misseri fosse stato usato spietatamente dalla figlia. E che l'assassina fosse, per l'appunto, quest'ultima.

Offline Brutale

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #96 il: Ottobre 20, 2010, 14:42:14 pm »
lo spettacolo continua ragazzi,
tutto procede come da copione:

http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/10/20/news/la_sfida_dell_avvoco-mamma_e_innocente_la_tirer_fuori_da_l-8256946/

Citazione
La sfida dell'avvocato-mamma
"E' innocente, la tirerò fuori da lì"

Emilia Velletri, penalista con tre figli, difenda Sabrina: contro di lei non ci sono prove. Si occupa anche di diritto familiare: "Le due cose spesso coincidono"
DAL NOSTRO INVIATO GIULIANO FOSCHINI

La sfida dell'avvocato-mamma "E' innocente, la tirerò fuori da lì" L'avvocato Emilia Velletri

AVETRANA - Dicono che questa è una storia di donne: Sarah, la povera vittima. Concetta, la mamma disperata. Sabrina, la cugina fredda aguzzina. Cosima, la zia e forse la fiancheggiatrice. Valentina, la cugina semplicemente. Emma, la zia pontiera tra le due famiglie. In questa storia di donne, qual è quella dell'omicidio di Sarah Scazzi, ce n'è una sesta che da qualche giorno ha preso la scena: si chiama Emilia Velletri, non è di Avetrana ma di Taranto, ed è l'avvocato che è convinta di tirare fuori dai guai Sabrina. "Io lo so che è innocente: contro di lei non ci sono prove, le credo, non sta mentendo. Farò di tutto per tirarla fuori da questa storia".

Emilia Velletri è sicura. Aspetta insieme con il marito, Vito Russo, la decisione di oggi del gip Martino Rosati che valuterà se mettere in libertà o meno la Misseri. "Abbiamo massimo rispetto sia per il lavoro della procura sia per il giudice. Ma siamo sicuri anche della nostra tesi, per questo andremo fino in fondo". Parla piano, l'avvocato Velletri, le parole in fila come fossero quelle di un libro, cita a memoria due, tre sentenze della Cassazione che secondo lei potrebbero essere decisive in questa storia. Appunta particolari che potrebbero esserle utili in un'agenda che conserva in una borsa da donna, non da avvocato. Emilia ha 39 anni. Sembra anche più giovane. Ha tre figli. E il giorno dell'arresto di Sabrina mentre lei era davanti una porta della caserma di Manduria a fare su e giù, in attesa di capire come andasse a finire quell'interrogatorio come persona informata sui fatti, a casa festeggiavano il compleanno di una delle tre. È dovuta correre, poi ha fatto notte in carcere.

La mattina dopo prima ha parlato del procedimento con Sabrina, le ha portato quello strano articolo di giornale di qualche giorno prima dove venivano elencati in anticipo tutte le mosse che Misseri avrebbe fatto (e che poi ha effettivamente fatto), poi è andata all'Auchan lì vicino per comprare i reggiseno senza ferretto, perché quegli altri le guardie li avevano sequestrati.
Per le scale del tribunale racconta di essere una penalista e di occuparsi anche di diritto familiare. "Le due cose spesso coincidono" spiega. Pensa ai diritti delle donne, a quelle ragazze spesso molestate o maltrattate fuori o nelle case, non a caso è la legale di fiducia di una di quelle associazioni che offre assistenza gratuita alle donne in difficoltà. Sabrina Misseri però in questo momento per la giustizia italiana è una carnefice, un'assassina spietata. "Allo stato attuale degli atti, alla fine vedremo, magari già stamattina" tiene a precisare senza aria di sfida. Il cognome Velletri nel tribunale di Taranto è molto conosciuto. Il padre di Emilia è un noto avvocato, lei è figlia d'arte.

"Ho scelto di non lavorare con lui". Ha lo studio con suo marito Vito ma per nessuno, in tribunale, con i magistrati, con i clienti non è mai la moglie (o la figlia) dell'avvocato. Anzi. Le telecamere - per esempio fuori dal carcere dopo il primo colloquio con Sabrina - inseguivano più lei che lui. In realtà le telecamere non le adora. Anche se sta per arrivarle - così come a suo marito e all'altro avvocato di questa storia, Daniele Galoppa, legale di ufficio di Misseri - l'avvio di un procedimento all'ordine proprio per la troppa esposizione mediatica. "Questo caso, purtroppo, oggi si discute molto più in televisione che nei luoghi tradizionali. E per far sentire la voce di Sabrina bisogna andarci. Non ovunque, però: avevamo gentilmente declinato l'invito di Barbara D'Urso domenica su Canale 5 per una questione di opportunità e come risposta ci ha attaccato in diretta, mandando in onda una mia dichiarazione rubata su un nostro collega".
Poco male, comunque, almeno a credere all'aplomb inglese con il quale continua a parlare. Ieri mattina, elegante in uno dei suoi soliti tailleur color pastello, le scarpe da uomo con il tacco, i capelli neri e lisci, il trucco delicato, chiacchierava con l'ex colonnello dei Ris, Luciano Garofalo, suo consulente in un processo per omicidio. "I clienti sono clienti - spiega - ma è chiaro che quando si tratta di donne è tutto diverso: c'è un'empatia diversa, una solidarietà, forse anche una sensibilità. Non deve mai diventare una cosa personale, ma spesso sono accanto a loro in processi difficili dove siamo costituiti parte civile. Spesso basta guardarle soltanto negli occhi, ascoltare le ferite nelle loro parole, per capire che se c'è una giustizia bisogna stare dalla parte loro. Non lo dico per convenienza: io credo davvero che Sabrina sia innocente. E farò di tutto, io e mio marito faremo di tutto, per dimostrarlo".

Offline femmina83

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #97 il: Ottobre 20, 2010, 15:22:53 pm »
il Misseri non è altro che vittima della forte personalità delle donne della sua famiglia.
purtroppo,  e lo dico perchè l ho visto, quando un padre si trova a "fronteggiare" piu' donne all interno del proprio nucleo familiare, subisce la loro volontà, e le loro vessazioni.
egli viene messo da parte, la sua parola non conta piu' nulla, diventa una sorta di fantasma all'interno del clan.
personalmente la cosa non mi riguarda,b visto che io e mia madre siamo in minoranza, avendo 3 fratelli piu mio padre-padrone a casa.... invece alcune mie amiche e cugine, in num. maggiore all interno della famiglia,beh... non vi dico come trattano-considerano il loro padre! gli vogliono bene certo, ma egli rappresenta solo una figura inerte e passiva, utile solo a lavorare e portare a casa il pane: non l ascoltano, fanno quel che vogliono, e la moglie/madre, sempre alleata delle figlie, non fa che inveire sull uomo di casa, provocando in lui una sorta di soggezione psicologica ed accettazione passiva della sua condizione, che di certo non lo fa star bene!
casa misseri non è altro che la rappresentazione pubblica di molte famiglie italiane...mi fa tanta pena poverino... :(
Roberta

Online Jason

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #98 il: Ottobre 20, 2010, 18:34:53 pm »
Se veramente la ricostruzione è quella proposta da zoltan* ( più che "se", io dico "85 % è così " ) , allora la colpa che dò a Misseri è stata quella di non denunciare quando doveva denunciare .


* in realtà, anche io avevo pensato una cosa simile , solo che non era il momento giusto :
   
  Ma non vi è sembrato strano il fatto che Misseri abbia raccontato per filo e per segno, così dettagliatamente, tutto quello che "ha" combinato ?
 
Perchè fino ad ora , in delitti raccapriccianti come questo, nessuno ha raccontato tanti dettagli come ha fatto Misseri .
Mario Alessi, ad esempio, ACCERTATO colpevole ( parola sconosciuta e disprezzata dalle tanto paritariste femministe  ^_^)  , non ha mai detto " ho ucciso tommy con una sprangata perchè piangeva e mi dava fastidio" .

Già questo elemento in menti senza paraocchi come le nostre è un forte elemento di sospetto, ed io infatti ho sempre capito che la storia non si sarebbe conclusa allo zio .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #99 il: Ottobre 20, 2010, 18:50:42 pm »
Poi scusate, ma quali sarebbero le prove contro Michele Misseri CONCRETE ?
Solo la scena ritrovamento del cellulare POTREBBE indirizzare a lui .

E le altre prove ? Dov'è la corda ?
Stuprata lei ? Hanno detto i TG che non è stato possibile dimostrare che lei fosse stata stuprata ? Ma che senso avrebbe poi stuprare una persona dopo morte ? ( senza contare che il "coso" è molto difficile ti si arrizzi con un cadavere )

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/10/06/visualizza_new.html_1754879781.html
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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #101 il: Ottobre 21, 2010, 03:37:12 am »
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/10_ottobre/19/sarah_scazzi_ex_portavoce_famiglia_sabrina_pagata_per_interviste,26607513.html

Citazione
Sarah Scazzi/ Ex portavoce famiglia: Sabrina pagata per interviste
"Altro che rovinata da giornalisti...Avevo capito che c'entrava"


"Molte tv nazionali private hanno offerto soldi a Sabrina e lei li ha accettati volentieri". L'accusa, circostanziata, è stata lanciata ai microfoni del Tg Norba da Valentino Castriota, che per una quindicina di giorni dopo la scomparsa di Sarah Scazzi ha svolto il ruolo di 'portavoce' della famiglia della 15enne di Avetrana. Castriota contesta le ultime dichiarazioni di Valentina Misseri, sorella di Sabrina, che ha accusato i giornalisti di non aver mai aiutato sua sorella, ma di averla rovinata: "Ma se era lei che dalla mattina alla sera cercava i giornalisti...", ha dichiarato Castriota a Telenorba. "Io le organizzavo il palinsesto giornaliero, dalla mattina alla sera si organizzavano le interviste. E quando mi sono permesso di andare a far firmare una liberatoria a casa della famiglia Misseri, la signora Cosima mi attaccò duramente, perché la figlia non avrebbe firmato alcuna liberatoria a titolo gratuito". "Sia un settimanale nazionale che molte tv nazionali private le hanno offerto soldi e Sabrina li ha accettati volentieri", conclude Castriota, che ha vissuto a stretto contatto con le famiglie Scazzi e Misseri ed oggi afferma: "Ho capito che lei c'entrava qualcosa in questa storia e che c'entrava qualcosa la famiglia".

Offline Rita

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #102 il: Ottobre 22, 2010, 15:40:47 pm »
http://www.ilgiornale.it/interni/i_segreti_casa_misseri_letto_cosima/22-10-2010/articolo-id=481745-page=0-comments=1

di Claudio Risè

Taranto - Per capire cosa bolle nella pentola (quasi mai trasparente) degli affetti familiari c’è una regola base, che ogni buon terapeuta conosce: guardare cosa succede di notte, chi dorme con chi, e dove. In casa Misseri, nella famiglia dove Sara avrebbe voluto vivere, nel letto coniugale dormiva la madre, Cosima, con la figlia Sabrina. Il padre, Michele, dormiva su una sedia a sdraio, in giro per la casa. Questa disposizione nel sonno, non parla tanto della sessualità, ma certamente dell’Eros, della tensione affettiva. Che in quella casa correva forte tra le donne. Michele era il costruttore della casa, costruita con una vita di lavoro, prima da muratore e operaio negli anni da emigrato in Germania, poi da padroncino di qualche campo a Avetrana. Ma l’amore, la fiducia, l’affetto, scorrevano altrove. Correvano nel progetto della casa comune che avrebbe accolto Sabrina e Sara, le due cuginette sempre appiccicate, non appena la più piccola avesse compiuto 18 anni. Riposavano, le pulsioni affettive, nel lettone dove l’inquieta Sabrina si acquietava accanto alla sagoma della grande madre Cosima, silenziosa, che sapeva tirar dritto senza scomporsi.

Il letto racconta la qualità dell’Eros, del sentimento d’amore, che qui (come in moltissime famiglie della Penisola), è tutto interno al mondo femminile. Ci parla anche, il letto, della fiducia. Si dorme con chi ti ispira fiducia. Per questo, l’espropriazione dal proprio letto da parte dei bambini, che un esercito di mariti accetta quotidianamente come si trattasse di un evento non significativo, normale manifestazione di momentanee esigenze dei bambini, o della madre, è invece, in buona parte dei casi, ben più di un campanello di allarme di una crisi coniugale (e poi familiare), che rischia di scoppiare di lì a poco. Naturalmente poi la disposizione nei letti, la rete affettiva del «chi dorme con chi», illustra anche la geografia del potere nella famiglia. Una geografia che naturalmente ha il suo centro nei genitori, e nel loro letto, luogo reale e simbolico della generazione, dell’affetto e della fiducia. Ma in casa Misseri non era così. Lì, come in molte famiglie non solo del Sud Italia, il padre, rifornitore di denaro e lavoro, è il detentore di un potere il più delle volte di facciata, ma tutto ciò che conta sul piano affettivo e relazionale, gira intorno alla donna e alla madre. Nel bacino del Mediterraneo è così da tempo immemorabile, dai tempi delle prime narrazioni incise sulle tavolette di cotto, che raccontano le gesta della Dea Grande madre Ishtar, ai racconti di Brancati. Ma anche alle cronache di «nera» quotidiana, che raccontano di leggi violate e bocche cucite in nome di legami e alleanze di sangue. Mentre la legge viene, simbolicamente, dal padre. Certo che a volte viene fatta rispettare anche da Dee femminili, come Minerva Atena, fondatrice del Tribunale Ateniese: però è una vergine, uscita direttamente dalla testa del padre Giove, senza passare dai visceri, dagli affetti, dagli attaccamenti delle alleanze materne.

Insomma, lo spettacolo di fronte al quale si accalca un’opinione pubblica ipnotizzata dallo sguardo affascinante e orrendo della Medusa (altra Dea-Mostro-Madre mediterranea), di cui Sabrina ci sta forse offrendo un’interpretazione arcaica e insieme postmoderna, è quello rappresentato dalla forza dei legami familiari, centrati sui rapporti fra donne, che il sociologo canadese Banfield chiamò (ancora negli anni ’50 del ’900) il sistema del «familismo amorale», caratteristica centrale allora come oggi della società italiana (e delle sua economia, e non solo in senso negativo). I maschi, come Michele, o anche il «Mammasantissima» della famiglia mafiosa (che viene iniziato giurando su un’immagine di un’incolpevole Maria), sono complici e vittime, assieme alle stesse donne (Sara), di questo sistema di affettività e di potere intenso e spietato. Che ha resistito finora e, col caso Scazzi ed altri, si avvia a giocare un ruolo da protagonista anche nel sistema delle comunicazioni di massa, cavalcando internet e tv, come faceva la Dea Madre Ishtar coi suoi mostri primordiali.


« Ultima modifica: Ottobre 22, 2010, 22:14:06 pm da COSMOS1 »
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline jorek

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #103 il: Ottobre 22, 2010, 17:53:42 pm »
vorrei ricordare come su canale 5 nel programma della d'urso si è fatto di tutto per infilarci il maschilismo. La cosa che mi ha fatto senso è che nelle parole delle persone che intervenivano si scorgeva questa sorta di dualismo matriarcato al sud(realtà esistente senza dubbio)-maschilismo. Comandano le donne e c' è il maschilismo,comandano gli uomini e c'è il maschilismo....si fa di tutto per orientare il discorso sul "mamma mia come sono cattivi gli uomini che stuprano qualsiasi cosa che passa loro sotto mano,persino i morti"....
MA SIAMO IMPAZZITI?

Offline Fazer

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Re: A proposito di Sarah Scazzi...
« Risposta #104 il: Ottobre 22, 2010, 18:55:34 pm »
Comandano le donne e c' è il maschilismo...

 :P

Anche barbara d'urso (minuscolo) non dovrebbe essere considerata, al pari di FAS, Terragni, et similia.
Il suo programma ha come target la classica "casalinga di Voghera" (con tutto il rispetto  :D), il che è tutto dire...
Gentaglia buona per maria de filippi (minuscolo  ^_^) e gf