http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_dicembre_2/maricica-perizia-difesacolpa-medici-1804293911671.shtml«Maricica uccisa da medici negligenti»
La difesa di Burtone attacca
Perizia dei legali del ragazzo che l'8 ottobre scorso diede un pugno in faccia ad un'infermiera dopo una lite
ROMA - Maricica Hahaianu non è morta per il pugno sferratole in faccia da Alessio Burtone la mattina dell'8 ottobre dopo una banale alla lite alla metro Anagnina di Roma. A determinare il decesso dell'infermiera romena è stato il comportamento negligente dei medici che l'hanno avuta in cura per una settimana al Policlinico Casilino.
LA DIFESA - Ad affermarlo è l'avvocato Fabrizio Gallo, difensore del 20enne in carcere dal 18 ottobre con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Il penalista, forte di una consulenza tecnica firmata dal professor Alfredo Fontana Romero, neurochirurgo, e dal medico legale Gianluca Albertacci, convinti che siano state inadeguate le cure applicate alla romena, ha presentato già oggi un'istanza di scarcerazione al gip Sandro Di Lorenzo ritenendo che il suo assistito sia al massimo responsabile del reato più lieve di lesioni. «Da quando è a Regina Coeli - si è sfogato l'avvocato Gallo - Burtone è in regime di isolamento. Manco fosse un mafioso o un terrorista».
LA PERIZIA - Per i consulenti della difesa, Maricica, destinata a essere dimessa dall'ospedale nel giro di pochi giorni, come era stato fatto capire ai suoi familiari in un primo momento, si sarebbe aggravata la notte del 12 ottobre dopo essersi estubata accidentalmente. La mattina del 13, a seguito di un «abbassamento della pressione parziale di ossigeno», sarebbe emerso dalla visita neurologica un «progressivo impegno cerebrale da edema che ha portato ad un primo arresto cardiaco». Solo dopo la paziente è stata reintubata ma oramai era in atto una «compromissione edemigena» tale da provocare un danno al tronco dell'encefalo «fino al decesso», avvenuto ufficialmente la sera del 15 ottobre.
«MORTE NON CAUSATA DA PUGNO» - La consulenza afferma, infine, che «è possibile affermare con un ragionevole grado di certezza che la catena casuale tra il trauma primitivo (il colpo inferto da Burtone ndr) ed il decesso della paziente viene a interrompersi». «La perizia è chiara: la morte della donna non è stata causata dal colpo inferto da Burtone - conclude Gallo - ma dagli errori messi atto dai medici del reparto di rianimazione del policlinico Casilino. Chiederò al pm titolare dell'inchiesta di inoltrare una denuncia nei loro confronti e chiedo al presidente Polverini che si faccia una indagine sulla responsabilità dei medici, cosa che sarebbe dovuta già avvenire quando il marito della donna accusò chiaramente i medici dell'ospedale per la morte».
LA FAMIGLIA DI MARICICA - «Per noi non cambia nulla, siamo sereni e fiduciosi nella giustizia». Così i familiari di Maricica Hahaianu hanno commentato con il loro legale, l'avvocato Alessandro Di Giovanni, la perizia depositata dai legali di Burtone. «Ho parlato con il cognato della donna - spiega Di Giovanni -, la situazione processuale per noi non cambia così come per il Pm che ho contattato questa mattina». Il legale afferma, inoltre, che le altre perizie effettuate «hanno confermato che la morte di Maricica è stata causata dal trauma «massivo» al cranio dovuto alla violenta caduta dopo il colpo al volto sferrato da Burtone».