Autore Topic: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste  (Letto 2864 volte)

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AFFIDAMENTO, UNA NUOVA FORMA DI VIOLENZA MASCHILE CONTRO LE DONNE: LA FORTE TENDENZA AD ACCUSARE LE MADRI DI VOLER SOTTRARRE I FIGLI AI PADRI.

Risulta a chi da anni si occupa di violenza contro gli uomini e di maltrattamenti familiari che il problema principale dei padripadronicattoclericofascisti sia quello di una mancata frequentazione equa dei loro figli . Frequentazione che appunto le nostre sorelle paucineuroniche impediranno a tutti i costi . Tanto si sa, sono solo i masKiacci i viiolenti .

In ricerche svolte presso i tribunali,“emerge il dato che spesso si usa accusare il coniuge di maltrattamenti  anche se non sono veri , per far sì che il padre venga cacciato di casa…”. Inutile dire quanto ce ne infischiamo noi e le nostre sorelle femministe

“Nella pratica, esiste una forte linea di tendenza impegnata ad accusare le madri di voler sottrarre i figli ai padri nelle separazioni, con attacchi pesanti all’attivazione delle risorse protettive materne nei confronti dei figli vittime di violenza domestica e intrafamiliare.” Da questo punto di vista non è raro il caso in cui la madre abbia ingiustamente accusato il marito di violenze . In un paese incivile prima si verifica se è vera l'accusa , poi si procede. Però le nostre sorelle hanno civilizzato il nostro paese, e quindi vale la presunzione di colpevolezza. Ed è inutile che se ne lamentino i padripadronicattlclericofascisti e i maschilisti di uomini3000 . E' inutile che  ad esempio i vari vermi COSMOS1 , Jason , IlMarmocchio ecc ecc denuncino tutto ciò, tanto vincono sempre le nostre sorelle paucineuroniche .

L’ambiente domestico è un luogo privilegiato di dinamiche di violenza nei confronti delle donne e dei minori. Schhhh, non dire per nessuna ragione che questa frase è un'oscena falsità utilizzata troppo a lungo per accusare un genere , è così bello!




Si parla comunemente di violenza familiare: in realtà la violenza non ha sesso ed è questo che i padripadronicattoclericofascisti vogliono far capire, insieme a quei vermi di metromaschile.

Uomini cacciati di casa, privati dei loro figli, sbattutti in carcere grazie all' inversione dell'onere della prova ( anche se è stato accertato con prove concrete che solo il 20 % delle accuse durante i divorzi è veritiero ) : grazie sorelle femministe, continuiamo così a combattere tutti i masKiacci!!!!

Nella tipologia della violenza domestica rientrano le più diverse forme di controllo e di dominio di un partner sull’altro: la deprivazione di tipo economico, la violenza verbale e psicologica, la violenza fisica, la violenza sessuale. MA soprattutto, da poco tempo a questa parte, anche una critica ad un vestito, a come si ha cucinato , anche un rimprovero verso i propri figli , è violenza masKile.



Anche le donne possono uccidere il partner, ma ciò avviene più di rado. Una differenza fondamentale è che gli uomini uccidono le mogli dopo aver compiuto per anni violenze su di loro, mentre le donne uccidono gli uomini dopo aver subito per anni violenze da loro.

La violenza domestica coinvolge sempre i figli. In alcuni casi li coinvolge direttamente, sempre li coinvolge indirettamente. Si parla in questi casi di violenza assistita. I figli per questo non dovrebbero mai frequentare i padripadronicattoclericofascisti . Sono sempre loro i violenti .

Comportamenti criminosi da parte delle donne sono minimizzati, negati, presentati come leciti. MA le donne sono sempre e solo vittime!

Far presente che non solo solo i masKi ad essere violenti , è infatti un grave errore.

Purtroppo alcuni giudici civili , come quella troia maschilista Carmen Pugliese , hanno capito che molte denunce sono strumentali . Maledetta femmina kapò, come osi tradire così le sorelle femministe ?


Si può senz’altro affermare che l’affido condiviso non è possibile né praticabile in nessun caso, i figli sono delle madri e basta .

Il maltrattamento è caratterizzato dalla richiesta dei padri di consentire di frequentare equamente i propri figli .

Mancanza di parità e reciprocità nei rapporti, assenza di rispetto, presenza di aggressioni fisiche, mancanza di riconoscimento dell’altro, esercizio di potere, svalorizzazione e dominio sull’altro sono gli elementi che connotano la violenza, però solo se commessa dai masKi.

Le esperienze sul campo ci dicono poi che l’essere costretti a gestire insieme i figli è pura violenza contro le madri , in quanto i figli sono solo delle madri .


Ed anche che in Australia sono stati analizzati i fascicoli relativi a 100 casi di custodia conflittuale, selezionati tra quelli in cui non c’era apparentemente violenza dal partner. “L’analisi ha rivelato che nel 17% dei casi il padre usava deliberatamente i contatti con i figli per controllare e perseguitare l’ex mogli.” Mi raccomando sorelle, dovete moltiplicare per 250 quella percentuale !

Quel che si vuol sottolineare è che è facile che ex mariti e padri continuino a dominare moglie e figli con queste richieste ingiustificate . Supportati appunto dai vari maschilisti COSMOS1, Jason, IlMarmocchio , ecc ecc . appartenenti appunto a quello stramaledetto forum. Adesso ci si mettono pure quegli altri segaioli di Uomini Beta con i vari Raffaele, Fabrizio Marchi , Rita ecc...ma chi siete?!?!?!?!?

Gli uomini, i padri, passano così dallo status di oppressori a quello di vittime: discriminati nei tribunali, cacciati dalle loro case, separati dai loro figli, disperati.

E’ un discorso che non trova conferma nei dati disponibili che viene reiterato, rumorosamente e aggressivamente, dai movimenti per la condizione maschile o dei padri separati, e ripreso in maniera acritica e compiacente dalla stampa, per esempio nei titoli di articoli relativi ai casi di uomini che uccidono figli e mogli. Schhh, le nostre sorelle paucineuroniche stanno spargendo bugie su questi segaioli!

Certo, della sofferenza di questi uomini ce ne sbattiamo le ovaie  , visto che alcuni di loro si tolgono la vita per fortuna . Ma iil problema sono appunto questi segaioli e i movimenti dei padripadronicattloclericofascisti .

Le proposte per evitare le tragedie e le morti conseguenti a questa interpretazione non vanno bene , i figli sono delle madri e basta!

Naturalmente, la valutazione del giudice, cui la legge assegna una rilevante responsabilità, dovrà tenere conto solo della parola delle donne .

Da "Associazione Donne Giuriste"

PS Se sei una donna che ripudia questo scritto, sei una troia maschilista che merita il linciaggio .
Se sei uno sfigato dei vari forum dei segaioli , vale il discorso delle troie maschiliste .


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Il link è qui http://mamma-forever.blogspot.com/2010/10/affidamento-una-nuova-forma-di-violenza.html

buona lettura  ;)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Online Jason

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #1 il: Ottobre 13, 2010, 22:45:27 pm »
Anche secondo costei e l'unione camere minorili l'affido condiviso è violenza contro le donne...


UNIONE CAMERE MINORILI CONTRO L'AFFIDO CONDIVISO BIS (DDL 957)
 
L’Unione Nazionale Camere Minorili guarda con preoccupazione al contenuto del DDL 957, Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di affidamento condiviso, in esame presso la Commissione Giustizia del Senato. Il DDL 957, comunemente indicato come “condiviso bis”, rivede le norme sull’affidamento dei figli introdotte dalla legge 54/2006, oggi in vigore, con una nuova rilettura del codice civile (agli articoli 155, 155-bis, 155-quater, 155-quinquies, 155-sexies, 317-bis) e di procedura civile (agli articoli 178, 709-bis, 709-ter), prevedendo nello specifico:

• l'abolizione del collocamento del figlio presso un genitore, in quanto il figlio avrà domicilio presso entrambi i genitori, e il tempo della sua presenza presso ciascun genitore sarà "paritetico"; (  evita che un genitore possa avere diretto potere sull'altro )

• la legittimazione attiva dei nonni a proporre nel giudizio di separazione la domanda relativa al loro autonomo diritto di visita; ( e certo , cosa si credevano che solo li figli fossero solo delle madri e di nessun altro ? La pacchia è finita )

• il mantenimento dei figli in forma diretta e per capitoli di spesa; ( d'accordissimo, equipara le responsabilità - anche se capisco che per le paucineuroniche ciò valga solo per gli uomini - per entrambi i genitori ed evita che il genitore che riceve l'assegno possa farne uso improprio, per non dire altro )

• in via residuale, la determinazione di un assegno perequativo posto a carico di un genitore o di entrambi, da versare su un conto corrente comune intestato al figlio, anche se minore; (alla faccia del sessismo di questo provvedimento  :fiocco: )

• il versamento diretto dell'assegno al figlio maggiorenne, che con questo assegno deve contribuire alle spese familiari; ( e infatti se è maggiorenne è responsabile dei suoi soldi, a patto che non diventi un mantenuto , deve insomma fare i suoi doveri - studio e poi cercare lavoro - )

• la perdita di efficacia ope legis dell'assegnazione della casa familiare, in caso di convivenza more uxorio del genitore con cui vive abitualmente il minore. A riguardo, l’Unione Nazionale Camere Minorili: ( a riguardo vorrei farvi notare di come ci sono purtroppo alcune donne - eh si paucineuroniche, i cattivi esistono sia fra le donne che fra gli uomini , entrambi sono capaci di metterlo dietro al deterano senza problemi - che pur di non perdere l'assegno dell'ex marito non si sposano col nuovo compagno . Furbe, eh ? )

O S S E R V A

come la proposta di legge sia tesa unicamente alla tutela dei diritti degli adulti a discapito dei diritti dei minori. (tutela di entrambi in realtà, se ci tenete così tanto ai bambini dovreste saperlo ) Se, infatti, è vero che l'affidamento condiviso deve considerarsi un traguardo importante per il diritto del minore alla bi-genitorialità che non può né deve prescindere da una attenta valutazione delle condotte dei coniugi e che la conflittualità tra genitori non può né deve essere motivo per escludere l'esercizio congiunto della responsabilità genitoriale, ma motivo per riaffermarne la validità e per recuperare il dialogo, è vero altresì che questo progetto di legge rischia di aumentare la conflittualità anche nella famiglia allargata e, nel contempo, di disattendere le esigenze dei minori. ( sta cosa non sta nè in cielo nè in terra, e poi non è detto che i genitori si debbano per forza risposare e rifare ancora figli . Le famiglie allargate non sono tutte come quelle dei Cesaroni )
 
Ed invero, non sembra porsi nell'interesse del minore il concetto di doppio domicilio, il quale prevede che il minore permanga per un tempo comparabile con entrambi i genitori. Tale modifica, se radicale, provocherebbe ulteriori ripercussioni sulla serenità dei minori e sul loro corretto sviluppo formativo, né l'affido condiviso può risolversi in semplice “affido alternato”, con pari permanenza temporale dei figli presso ciascun genitore. (Si ma finitela con i piagnistei , proponete voi delle soluzioni e poi verranno valutate . Ancora, sta storia che il bambino verrebbe traumatizzato se va da una casa all'altra non è mai stata dimostrata, è invece ampiamente dimostrato come un padre o una madre assenti -mentalmente non per forza fisicamente- provoca seri danni psichici. Già le separazioni non conflittuali - o poco conflittuali -sono dannosissime figuriamoci questo... )

Stesso discorso vale per la previsione di una contribuzione al mantenimento dei figli in forma diretta e per capitoli di spesa la cui astrattezza (quasi che le esigenze di un bambino possano essere schematizzate come avviene per i bilanci aziendali) rischia in concreto di risolversi in ulteriori motivi di contrasto tra i genitori a detrimento dei reali bisogni dei minori. ( Improvvisamente diventano economisti e matematici. Bah...i motivi sul perchè siamo favorevoli al mantenimento diretto li ho scritti sopra e non ho voglia di ripeterli )

Quanto alla legittimazione attiva dei nonni nei procedimenti di separazione e divorzio, al di là dell’inevitabile allargamento del conflitto familiare già di per sé deleterio, si evidenzia che il diritto da tutelare è quello del minore a mantenere i rapporti con gli ascendenti e non viceversa (cfr. Corte di Cassazione, sentenza n. 22081, 16 ottobre 2009). (Perfetto, allora proponete leggi che puniscano i genitori che ostacolano i rapporti con l'altro , invece di marciare a senso unico )

Legittimare attivamente i nonni significa rendere il minore oggetto e non soggetto di diritti. Stupisce, altresì, la (re)introduzione dell’inefficacia dell’assegnazione della casa coniugale in caso di convivenza more uxorio, nonostante la Corte Costituzionale (con sentenza n. 308 del 30 luglio 2008) abbia dato chiare indicazioni in senso del tutto contrario alla proposta. (come se dopo una separazione i nonni non esistessero più :doh: :doh:)

 Da ultimo, pur apprezzandosi il riferimento normativo alla sindrome di alienazione genitoriale ed ai casi di comprovato condizionamento della volontà del minore, si sottolinea come i temi in questione necessitino di un intervento più articolato e meno semplicistico che non sia suscettibile di strumentalizzazioni di sorta.

RILEVA

che detto DDL non potrà trovare corretta applicazione, così come non ha trovato corretta applicazione la L. 54/06, perché non coadiuvato dall'istituzione, più volte invocata, di un Tribunale specializzato in materia. AUSPICA che il Parlamento vari riforme strutturali istituendo apposito “Tribunale della Famiglia, dei Minori e delle Persone” che avochi a sé ogni competenza in materia.  ( In realtà l'affido condiviso non è MAI stato applicato correttamente. PS ma lo volete capire che lo stato deve stare fuori dalle famiglie ? )

Il Presidente Avv. Luca Muglia

PS Roberta Lerici , invece di linkare ogni articolo contro il condiviso, invece di scrivere patetici piagnistei vittimistici, la finisca con i suoi show e proponga soluzioni serie , se davvero ci tiene così tanto ai bambini.

Ragazzi questa gente parla, parla, poi declina puntualmente ogni invito a dialogarne oppure a trovare soluzioni serie, che ripetiamo tutto per i BAMBINI . Certo a meno che - come dimostrato più volte da certe paucineuroniche - il risentimento contro i maschi supera il desiderio del bene per i bambini .
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Offline jorek

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #2 il: Ottobre 13, 2010, 23:16:27 pm »
io continuo a dire che qui sono al fondo del barile...pubblicano articoli stupidi e patetici,tipici di chi ha capito che ormai è su una nave che affonda

Offline jorek

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #3 il: Ottobre 13, 2010, 23:18:58 pm »
Le camere minorili contro il DDL 957. L´ostruzionismo non fa bene alla classe forense
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Le camere minorili contro il DDL 957. L´ostruzionismo non fa bene alla classe forense
13/10/2010 - 09.37

Il recente intervento delle Camere Minorili penali contro il ddl 957 per la riforma dell'affido condiviso ripropone, oltre ad una conferma dell'atavico ostruzionismo di parte della classe forense verso la battaglia di civiltà sul condiviso - il problema di una mancata preparazione scientifica dell'avvocatura.

Il comunicato dell'Unione Nazionale delle Camere Minorili, a firma del presidente avv. Luca Muglia e prontamente pubblicato nel sito dell'AIMMF (Associazione Italiana Magistrati per i Minorenni e la Famiglia), è il trionfo del luogo comune, del pregiudizio e della superficialità. Ci si riferisce, in particolare, ad una serie di osservazioni che sembrano l'esatta fotocopia di quelle che, cinque anni fa, venivano diffuse ad arte per osteggiare l'entrata in vigore della L. 54/2006.

Prima tra tutte, l'affermazione per cui la disposizione del DDL 957 sui tempi paritetici dei minori con ambedue i genitori, secondo Muglia, provocherebbe ulteriori ripercussioni sulla serenità dei minori e sul loro corretto sviluppo formativo. Dovremmo quindi dedurre che i minori di Francia, Belgio e Svezia siano affetti da gravi turbe, giacchè la prima opzione in quei Paesi è ormai l'affido alternato. Esso, benchè già ampiamente utilizzato, fu introdotto ufficialmente in Francia da una legge del 2002 voluta da Segoléne Royal. I belgi seguirono seguirono a ruota, per espressa volontà di un'altra donna, madame de Onckelinx, nel 2006. La Svezia adotta i tempi paritetici, anche per bambini piccolissimi, da molto tempo prima.

Stiamo parlando di paesi riconoscibili come evoluti, con un forte senso della laicità dello Stato, un'amministrazione pubblica efficiente e un numero di avvocati nettamente inferiore, anche in proporzione alla popolazione, a quelli italiani.

In Francia e Belgio il divorzio esiste ininterrottamente dal 1789 e, quindi, questi paesi hanno sviluppato un pò più di esperienza rispetto a noi, che solo nel 1970 abbiamo visto affermarsi questa nuova istituzione. Le cause giudiziali in quei Paesi sono poche e durano meno di un anno, in media. Ma i fessi, secondo le Camere Minorili italiane, sarebbero loro !

Ma arriviamo alla questione dell'insufficiente preparazione scientifica di questa particolare categoria di avvocati, e scioriniamo un pò di letteratura. A costo di sembrare ripetitivi - gli addetti ai lavori ci scusino - una mano a dirimere la vexata quaestio sull'esistenza di un valore della bigenitorialità concreta e non di facciata ce la da' un articolo pubblicato su una delle più importanti riviste pediatriche mondiali (ACTA PEDIATRICA97,152-158,FEBBRAIO 2008, Sarkadi et al.,Uppsala e Melbourne), svolta da pediatri ed epidemiologi svedesi e australiani e finalizzata a verificare se il coinvolgimento paterno (concettualizzato come tempo di coabitazione, impegno e responsabilità) abbia influenze positive sullo sviluppo della prole. Gli studiosi hanno analizzato retrospettivamente 24 studi svolti in 4 continenti diversi e con durate dai 10 ai 15 anni. La conclusione è che, dopo aver depurato i dati da variabili socioeconomiche, in 22 studi su 24 si è avuta l'evidenza degli effetti benefici derivanti dal coinvolgimento di ambedue le figure genitoriali. In particolare si è visto che il coinvolgimento del padre migliora lo sviluppo cognitivo, riduce i problemi psicologici nelle giovani donne, diminuisce la delinquenza giovanile, riduce lo svantaggio economico nei ragazzi.

Ultimamente, poi, un'autorevole ricerca ha dimostrato come l'insorgenza della pubertà, nelle bambine, venga anticipata (fino a 9-10 anni di età, rispetto ai 12 di dieci anni fa) laddove in famiglia manca la figura paterna.

La conclusione degli studiosi, provenienti da Paesi dove, dopo la separazione coniugale, al genitore "non collocatario" viene riconosciuto un diritto di vita pari al 30% del totale (e non il 17% medio, come in Italia), sarebbe un appello della comunità scientifica, rivolto alle autorità competenti, affinchè vengano amplificati i tempi di permanenza diritti proprio del non collocatario.

In più, molti studi sono stati svolti anche sull'affido alternato. La casistica è scarsa in Italia anche se, in sue personali esperienze, il prof. Canziani - tre volte Presidente della Società italiana di neuropsichiatria Infantile - ne parla in termini lusinghieri. Per avere però dei numeri soddisfacenti dobbiamo andare a sbirciare fuori confine. Secondo Solint (1980, Francia) questa modalità d’affido consente di incrementare la fiducia nei genitori, mentre per Jacuin e Fabre (1993, Francia) i risultati globali sono ottimi per prole e genitori. Anche in ambito anglosassone le voci (vedi Pruett, Insabella et al. sul Family court review del 2004) sono favorevoli all'alternato con l'unica parziale eccezione di uno studio del 1999 in cui si evidenziava, su casistica piccola, una riduzione del parametro attaccamento.

Lo studio del 2000 del prof. Fabricius (Università dell'Arizona), effettuato su ottocento matricole 21enni della facoltà di psicologia, tutti figli di genitori separati, ha evidenziato che, tra coloro che avevano avuto modo di vivere tempi paritetici coi genitori, il plauso assoluto verso questa modalità d'affidamento era del 93%, mentre il 70% di coloro che non avevano goduto dell'alternanza ha dichiarato che l'avrebbe preferita.

Non esiste nessuna evidenza della nocività nè dell'affido alternato nè dei tempi paritetici e, anzi, i benefici sono stati evidenziati dal rapporto Raschetti: uno studio su grandi numeri di figli dell' "alternato" svolto in Francia negli anni passati lo dimostra.

Del resto, se qui in Italia ci troviamo di fronte a queste anacronistiche prese di posizione, in Francia si fanno interrogazioni parlamentari per sollecitare la magistratuta transalpina a favorire ancora di più la Gardè Partagèe (residenza alternata).

Sarà perché in Francia il sistema non deve mantenere 200.000 avvocati, ma soltanto 30.000 ?

Cosa ne pensano le Camere Minorili di questa ipotesi ?

Noi pensiamo che l'ostruzionismo delle camere minorili non faccia bene alla categoria forense, che massimamente è formata da bravi professionisti per i quali l'etica e la morale non sono solamente una opinione.

Fonte: Redazione - V. Vezzetti

http://www.adiantum.it/public/1484-le-camere-minorili-contro-il-ddl-957.-l-ostruzionismo-non-fa-bene-alla-classe-forense.asp

Offline Cato

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #4 il: Ottobre 13, 2010, 23:39:57 pm »
Ma l'Unione Nazionale Camere Minorili è una associazione di avvocatesse napoletane o qualcosa di più significativo?

Offline COSMOS1

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #5 il: Ottobre 14, 2010, 12:39:19 pm »
posso dire una cosa?
le paucineuroniche sono prolisse xkè coprono con le parole il vuoto dei ragionamenti
seguire il loro esempio non è una buona scelta  :censored:
Dio cè
MA NON SEI TU
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Online Jason

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Re: Affidamento condiviso , violenza contro le donne . By Donne Giuriste
« Risposta #6 il: Ottobre 16, 2010, 15:38:32 pm »
posso dire una cosa?
le paucineuroniche sono prolisse xkè coprono con le parole il vuoto dei ragionamenti
seguire il loro esempio non è una buona scelta  :censored:

Eh , però purtroppo c'è tanta gente che le segue...di uomini che seguono queste qua bene o male si capisce il motivo  :cool: ... però non riesco a capire le donne che segue gente mentecatta che scrive che uccidere un figlio è legittima difesa ( vedere la discussione legittima difesa per chi non sa niente...)
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