Autore Topic: Varie: argomenti che non valgono una discussione.  (Letto 39879 volte)

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Offline Anomaly

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #75 il: Marzo 12, 2010, 10:26:54 am »
Stessa argomentazione, conclusioni diverse:

PER I MASCHI (la conclusione è in negativo)
http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_02/economisti-infedelta-rodota_2acb93ca-25c8-11df-9cde-00144f02aabe.shtml

Se gli economisti studiano l'infedeltà
La ricerca: i più intelligenti non tradiscono, chi lo fa è meno evoluto


PER LE FEMMINE (la conclusione è in positivo)
http://www.corriere.it/salute/10_marzo_11/donne_geni_partner_di_pasqua_89e49b9c-2d14-11df-a00c-00144f02aabe.shtml

Donne con molti partner? Cercano un codice genetico diverso dal loro
La propensione di alcune ragazze ad avere molte relazioni serve a favorire una prole sana

Per cui se una donna tradisce, lo fa pensando a dare un sano corredo genetico dei figli.
Yeah, right...   :dry:


Citazione
GLI ARTICOLI SONO USCITI PIU' O MENO LO STESSO GIORNO.

Questo è Doppio Standard in tutta la sua sfacciataggine.  :mad:
Ormai nemmeno si impegnano più per nasconderlo...

Online Jason

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #76 il: Marzo 12, 2010, 14:18:46 pm »
Citazione
PER LE FEMMINE (la conclusione è in positivo)
http://www.corriere.it/salute/10_marzo_11/donne_geni_partner_di_pasqua_89e49b9c-2d14-11df-a00c-00144f02aabe.shtml

Donne con molti partner? Cercano un codice genetico diverso dal loro
La propensione di alcune ragazze ad avere molte relazioni serve a favorire una prole sana

Ma cos'è, una barzelletta ?

Semmai è vero il contrario: avere molti partner,  infatti, aumenta il rischio che i figli si beccano qualche malattia genetica grave. Esistono anche i portatori sani. Io stesso potrei essere portatore sano di qualche malattia genetica, senza neanche saperne l'esistenza
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Warlordmaniac

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #77 il: Marzo 13, 2010, 15:04:17 pm »
Ma cos'è, una barzelletta ?

Semmai è vero il contrario: avere molti partner,  infatti, aumenta il rischio che i figli si beccano qualche malattia genetica grave. Esistono anche i portatori sani. Io stesso potrei essere portatore sano di qualche malattia genetica, senza neanche saperne l'esistenza

No guarda, il discorso alla base è pure giusto: la donna gira per cercare il meglio affinché il figlio possa essere sano; però questo non significa darla a tutti, perché nel momento che allarga le sue inflazionate cosce, da un punto di vista evolutivo la scelta l'ha già fatta. Quindi, la donna prudente è colei che ne conosce tanti, ma in senso biblico conosce solo l'ultimo.

Offline Warlordmaniac

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Re: Varie, articoli che non valgono manco una discussione!
« Risposta #78 il: Marzo 13, 2010, 15:08:43 pm »
Volete l'omo rude, l'omo vero, come una volta, che vi prende e vi sottomette?? Uno con le palle, insomma...?
Eccolo:

http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2010/02/05/MA1PO_MA108.html


Assalita da un bruto, denuncia su Facebook

il mattino di Padova — 05 febbraio 2010   pagina 01   sezione: PRIMA
  PADOVA. E’ stata assalita per strada al rientro dal lavoro: afferrata da un bruto che voleva baciarla. Silvia Mascolli, 21 anni, assistente in uno studio dentistico, ha cercato di difendersi, urlando e sferrando calci, ma per la strada nessun passante; solo il transito inatteso di un’auto ha spinto l’individuo a dileguarsi. L’aggressione martedì sera, alle 19.45, alla Paltana. E ancora una volta è Facebook a stupire, perché la donna ha deciso di denunciare pubblicamente l’episodio sul social network, prima di andare a sporgere denuncia all’autorità costituita. FERRO A PAGINA 20

Online Cassiodoro

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Re: Varie, articoli che non valgono manco una discussione!
« Risposta #79 il: Marzo 18, 2010, 09:29:02 am »
Sempre a proposito delle sparate della Michelle Hunziker

"[....]molti uomini hanno paura delle donne come lei, "forti e consapevoli di se stesse"

Nell’intervista la Hunziker spiega anche quali sono le caratteristiche che un uomo deve possedere per conquistarla. Il suo ‘uomo ideale’ deve “mantenere sempre la sua virilità...", e aggiunge che deve anche darle "la sensazione, che, nel momento del bisogno, lui ci sia e che mi protegga” [.....]"

http://it.tv.yahoo.com/blog/article/38003/

Insomma, lei e' forte ma ha bisogno di un LUI che la protegga.......
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Warlordmaniac

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Re: Varie, articoli che non valgono manco una discussione!
« Risposta #81 il: Marzo 19, 2010, 11:54:03 am »
Bello questo topic.
Complimenti all'ideatore.

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

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Re: Varie, articoli che non valgono manco una discussione!
« Risposta #82 il: Marzo 19, 2010, 11:55:51 am »
Già che ci sono, cambierei il titolo da "articoli che non valgono una discussione" a "argomenti che non valgono una discussione".

Così gli diamo la giusta importanza. ;)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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milo

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Re: Varie: argomenti che non valgono una discussione.
« Risposta #83 il: Marzo 19, 2010, 22:57:14 pm »
Sì, "argomenti" è meglio. Fatto!



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Re: Varie: argomenti che non valgono una discussione.
« Risposta #86 il: Marzo 23, 2010, 20:30:31 pm »
Libero è qualcosa di illeggibile !!! Ci fosse un Garante serio, lo avrebbero chiuso da anni.

Offline Warlordmaniac

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Re: Varie: argomenti che non valgono una discussione.
« Risposta #87 il: Aprile 02, 2010, 19:48:31 pm »
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/04/02/news/peccato_donne-3079875/

IL COMMENTO
Il peccato delle donne
di NATALIA ASPESI

Potevano essere altri, più fiammeggianti e costruttivi, più remunerativi e sperati, insomma vere proposte di libertà, i primi solenni impegni presi dagli scalpitanti nuovissimi governatori del povero Nord che si avvia malconcio a precipitare nella Padania.  Roberto Cota e Luca Zaia, due non brutti giovanotti in cravatta verde, sono stati eletti a furor di popolo anche da frotte di ammiratrici che ne adorano il celodurismo di partito.

Ebbene, i due si sono subito dimostrati soprattutto devoti, tradizionalisti, forse nostalgici della messa in latino, e soprattutto ben diversi dai faciloni loro alleati pdl, che si sono fatta la brutta fama di perdigiorno dietro escort ambosessi e sempre a gridare su pratiche di giustizia che non interessano ad anima viva tranne una.

Si sa che ormai le donne sono diventate l'anello più floscio della società, loro che pareva avessero in mano il mondo e adesso invece non basta un bel sedere per far carriera, se non sai almeno praticare l'igiene dentale. Quindi prima che agli evasori, agli inquinatori, ai criminali, ai fannulloni e persino ai clandestini, i nuovi ras della Padania hanno preso subito a randellate le donne; che se non ci fossero non ci sarebbe l'aborto, quindi l'obbligo di perder tempo con un grattacapo epocale irrisolvibile, reso stordente dal continuo martellare ecclesiastico che ogni mattina si sveglia, dà un veloce sguardo annoiato sulla montagna impolverata di pratiche pedofile che riguardano i suoi pii fratelli in tutto il mondo, e subito gli viene un diavolo per capello pensando all'infame dal nome innominabile, la diavolessa RU486, che gli fa passare anche la voglia del cappuccino.


Quella pozione luciferina ha qualcosa di veramente abominevole: procura l'aborto senza che chi la ingoia quasi se ne accorga, la paziente non subisce ferri chirurgici o aspiratori, non si sente strappare le viscere, non si dissangua, non prova che lievi dolori. Ignominia su ignominia, i nemici del farmaco sostengono che con questo metodo sbrigativo la peccatrice non ha tempo di sentirsi quello che è, un'assassina, e di continuare a soffrire e chiedere perdono per tutti i suoi giorni. Questo non è vero, perché se non in termini così apocalittici, non c'è aborto che non lasci una ferita in una donna, che sempre si chiederà a cosa ha rinunciato e chi sarebbe stato quella rinuncia una volta diventata persona. Certo, l'interruzione di gravidanza, voluta dalla legge 194 e necessariamente cruenta, piace di più ai nemici dell'aborto, in quanto punitiva: anche se poi, quel che davvero si meriterebbero le donne sarebbe un bel ritorno all'aborto clandestino, quando almeno le malvagie assassine spesso morivano come meritavano.

A questo punto risulta chiarissimo, e senza condizionali, che le parole dei vescovi alla vigilia delle elezioni erano un ordine cui non si poteva disubbidire. E i vincitori hanno subito risposto come dovevano, rassicurato le gerarchie, in cambio dell'appoggio alla vittoria: a questo punto, la morte della RU486, potrebbe anche preludere a una revisione della legge 194. Ci sono ministri mistici o governatori tutto casa e chiesa che si svegliano pensando ai feti, e giù lacrime, e già si armano per mettere definitivamente le donne al tappeto con una legge che renda una interruzione legale più difficile che un Nobel al pensoso erede Bossi.

Il problema è che i feti di Cota, Zaia e tutti gli altri governatori spaventati e inetti, non hanno nessuna riconoscenza; se ne stessero lì, buoni, feti per sempre, non darebbero fastidio: ma pretendono di diventare bambini, di crescere e farsi noiosi e ingombranti e pieni di pretese: e si lamentano dei preti pedofili, e non si accontentano di pane e acqua alla refezione scolastica, e fan fare brutte figure ai giovanotti che li ammazzano di botte, e strillano se li vendono per la prostituzione o li usano per ricavarne organi sani. Cota e amici, giusto martellare la cattiva pillola, ma magari una vostra premurosa occhiata leghista su come vivono i bambini, non potreste sprecarla più per i bambini che per i feti?

e-manuel

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Re: Varie: argomenti che non valgono una discussione.
« Risposta #88 il: Aprile 12, 2010, 11:19:56 am »
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/201004articoli/54012girata.asp


Zapatero censura i classici per l'infanzia
GIAN ANTONIO ORIGHI
Via le sessiste Biancaneve, Cenerentola e la Bella addormentata nel bosco. L’iperfemminista ministero dell’Eguaglianza del premier socialista spagnolo José Luis Zapatero, insieme con il sindacato degli insegnanti Fete-Ugt, hanno lanciato «Educando nell’uguaglianza»: è una crociata rosa in 42 mila opuscoli, distribuiti al corpo docente, che smonta la visione patriarcale della società trasmessa - sostengono - da queste favole da sempre «maschiliste». Non solo: l’offensiva zapaterista propone, invece dei classici amati da tutti i bimbi di tutto il mondo, la novella «La principessa differente», la storia di una nuova eroina politicamente corretta. Ma la polemica è stata immediata. «Per il momento il governo ha salvato solo Cappuccetto Rosso per il colore del suo copricapo», ha ironizzato lo scrittore e giornalista conservatore Alfonso Ussía. «Il nostro opuscolo vuole cercare favole non sessiste, visto che fiabe come quelle di Charles Perrault sono di solito piene di stereotipi. E quasi tutte collocano le donne e le bambine in una situazione passiva, in cui il protagonista, generalmente maschile, deve realizzare diverse imprese per salvarle», ha tuonato Laura Seara, direttrice dell’«Istituto della Donna», battagliero ariete del ministero dell’Uguaglianza, presentando la clamorosa iniziativa.

L’opuscolo dedicato ai bambini (ma è previsto anche un secondo volumetto rivolto agli studenti delle scuole medie) è di 27 coloratissime pagine, piene di disegni, ed è scaricabile online dal sito www.educandoenigualdad.com. «Le favole formano la mente, come ha già dimostrato Bruno Bettelheim in “Psicoanalisi delle fiabe”», spiega l’editrice femminista Felicidad Orquín. E Rosa Fontaiña, presidente della galiziana «Red de Mujeres», incalza: «Le novelle per pargoletti come quelle di Perrault devono essere ritirate, perché i racconti di principi azzurri che salvano le principesse sono sorpassati e contribuiscono a condizionare i più piccoli». Ma l’obiettivo di un’istruzione pubblica che spinga all’uguaglianza tra bambini e bambine, aiutando a prevenire la violenza sulle donne, e che azzeri tanti capolavori non solo in forma di libro, ma continuamente rilanciati al cinema e in tv, non convince tutti. Anche a sinistra. «Benché il contenuto sessista di molte favole classiche sia ovvio, vietarle non è la soluzione piú indovinata - sostiene Elena Rodríguez, responsabile del dipartimento dell’Uguaglianza del sindacato filo-comunista “Comisiones Obreras” -. Non possiamo cancellare il passato. Quelle fiabe formano parte della nostra vita e devono continuare ad esistere. Soltanto che bisogna spiegare all’infanzia che la realtà non è più così». Il ministero dell’Uguaglianza, diretto dalla beniamina di Zapatero, la 33enne Bibiana Aidó (che vuole tra l’altro introdurre, in tutte le università, obbligatoria, la nuova materia «Femminismo»), tira dritto. «Quando raccontiamo le fiabe, regaliamo parole, e le parole sono un alimento tanto importante come il cibo e il sonno - esordisce l’opuscolo socialista -. Le novelle sono anche loro parte della cultura e attraverso le loro avventure si trasmettono valori maschilisti».

La perla femministicamente corretta arriva a pagina 14 e ha come traguardo «insegnare a leggere in forma critica le fiabe che usano stereotipi sul ruolo di donne e di uomini». Sono appena 23 righe, ma capovolgono i classici. La protagonista di «La principessa differente» è Alba Aurora. La fiaba esordisce così: «Non molto tempo fa c’era una principessa che si chiamava Alba Aurora, delicata ed amabile, ma anche molto agile e sportiva e a cui piaceva, tutti i sabati, scalare montagne o fare camping in spiaggia». Anche qui c’è il principe azzurro, ma rimane al palo: un giorno bussa alla finestra di Alba Aurora, offrendole di riscattarla da un mago malvagio o da un orco enorme. «Io non ne conosco - è la risposta sprezzante -. Ma se così fosse, avrei trovato da sola il modo di liberarmene». Il principe, tristissimo, se ne sta per andare, quando Alba Aurora gli propone di visitare la Muraglia Cinese in moto. Lui accetta entusiasta e la ragazza gli prende un braccio, lo fa ballare, lo abbraccia. Poi montano sul bolide «e diventarono buoni amici...».

Offline madjakk

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Re: Varie: argomenti che non valgono una discussione.
« Risposta #89 il: Aprile 14, 2010, 11:34:50 am »
«Io non ne conosco - è la risposta sprezzante -. Ma se così fosse, avrei trovato da sola il modo di liberarmene».

Della serie: "educhiamole ad essere rompiscatole e maleducate?", poteva almeno rispondere "grazie, ma non ne conosco - è l'educata risposta. Ma se fosse proverei ad arrangiarmi da sola prima di chiedere aiuto".

Vabbe'.