Autore Topic: Varie: argomenti che non valgono una discussione.  (Letto 39528 volte)

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Offline Warlordmaniac

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #15 il: Dicembre 10, 2009, 10:03:09 am »
Queste cose così ridicole si ritorcono loro contro, insieme al loro nick impresentabile. Non hanno deciso se parlare di cose serie o di sfogare la loro misandria come delle adolescenti bruttine. Stanno nel limbo e per questo diversi commenti nel loro blog sono critici.

Offline madjakk

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #16 il: Dicembre 21, 2009, 16:40:55 pm »
http://www.corriere.it/salute/cardiologia/09_dicembre_21/riabilitazione-donne-meglio-sole_00e27256-ec8c-11de-a048-00144f02aabc.shtml

«ma la realtà è che persino in questo campo le opportunità non sono affatto "pari"»

Meglio sole che male accompagnate

Per le donne con problemi al cuore migliori risultati nei programmi da cui gli uomini sono esclusi



MILANO - Alcuni istituti stanno rilanciando l’idea delle classi separate per maschi e femmine; un esperimento condotto a Tampa, in Florida, sostiene che il sistema funziona anche nei corsi che vengono seguiti dopo un attacco cardiaco per riprendersi e cambiare stile di vita. «In questi momenti si pensa giustamente alle condizioni del cuore» spiega Carlo Schweiger, che per 15 anni ha diretto il reparto di cardiologia riabilitativa dell’ospedale Passirana di Rho, in provincia di Milano, «ma troppo spesso si trascura l’umore. Invece spesso i pazienti, proprio quando il peggio sembra passato, cadono in uno stato di depressione che può condizionare anche la guarigione». Le donne sembrano più esposte a questo rischio, oltre che meno propense a partecipare ai programmi di riabilitazione.

LO STUDIO - «Abbiamo preso in considerazione 225 donne con malattie delle coronarie per le quali occorreva un cambiamento radicale: smettere di fumare, mangiare meglio, muoversi di più» spiega Theresa Beckie, docente alla facoltà di infermieristica della University of South Florida. «Un gruppo ha seguito un normale programma di rieducazione della durata di tre mesi; l’altro ne ha seguito uno arricchito di colloqui personali per rinforzare la motivazione a cambiare vita e in più ha partecipato a un protocollo di attività fisica dal quale erano esclusi gli uomini». Trovarsi tra sole donne ha funzionato: la depressione, misurata in punti su un’apposita scala, la Center for Epidemiological Studies Depression Scale, è migliorata molto di più. Nelle partecipanti al programma tradizionale il punteggio medio è passato da 16,5 a 14,3; in quello al femminile da 17,3 a 11.

IL COMMENTO - Forse, più del fatto di fare ginnastica da sole, sul risultato finale ha influito il fatto che nel programma sperimentale c’era un approccio più graduale al cambiamento. «Le scelte destinate a modificare lo stile di vita» commenta Schweiger «devono essere maturate in un’alleanza tra medico e paziente che rispetti un percorso progressivo, e questo in entrambi i sessi». La questione, piuttosto, è che perfino nella riabilitazione cardiovascolare le donne sono discriminate: «Ricevono meno cure e vengono inviate meno spesso degli uomini a questi programmi di riabilitazione» sostiene l’esperto. «Probabilmente perché c’è anche da parte loro di tornare il prima possibile alle loro mansioni familiari». Neppure davanti all’infarto siamo arrivati alle pari opportunità

Roberta Villa


Dunque, l'assunto è questo "se separati in riabilitazione uomini e donne si riprendono meglio dai problemi cardiovascolari". Al di la del fatto che mi sembra una cosa assurda, ma se fosse vero ENTRAMBI ricevono un miglioramento, quindi il titolo è la solita vessazione femminista (perchè sarebbe stato del tutto speculare "meglio soli che male accompagnati). Poi la perla finale: le donne ricevono meno assistenza (cioè se un dottore riceve un infartuato maschio lo manda in riabilitazione, la femmina invece la manda a casa? Ah no forse è che le donne vogliono tornarsene prima a casa alle loro faccende. Sicuramente per colpa del marito maschilista).


Offline COSMOS1

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #17 il: Dicembre 21, 2009, 18:59:40 pm »
c'è chi si è battuto contro le classi miste a scuola, e adesso sembra che debbano fare marcia indietro

sarebbe bella se si dovessere pure fare gli ospedali divisi per sesso ...  ^_^
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Harmonica

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #18 il: Dicembre 24, 2009, 12:04:03 pm »
Se si vieta loro la minigonna, protestano perche' le donne devono essere libere di fare quello che gli pare; se non la si vieta accusano gli uomini di essere degli sporchi maschilisti che "oggettivizzano" la donna. E' veramente un mondo di merda.
http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_24/francia-sfida-della-minigonna-maria-luisa-agnese_e8ca11a8-f05d-11de-8d60-00144f02aabe.shtml
Francia, sfida della minigonna
contro i presidi «bacchettoni»
La parola d’ordine: libere di vestirci come ci pare

Torna la protesta, in minigonna: incuranti del freddo che attanaglia l’Europa gli studenti francesi si sono passati parola e si presentano a scuola nei licei d’Oltralpe vestiti di poco o nulla. Tutta colpa di un preside incauto che, stufo di vedere dietro i banchi di scuola mutandine griffate che spuntavano dai pantaloni a vita bassa, piercing e abiti troppo succinti, ha deciso di vietarli, scatenando le furie estetico-libertarie di centinaia di teenager. E così uno dopo l’altro si sono accesi i licei di Francia.

La rivolta è cominciata al Geoffroy-Saint-Hilaire, nel dipartimento dell’Hessonne, a sud di Parigi, per poi continuare al Condorcet d’Arcachon nella Gironda, la terra di Bordeaux, e in altri istituti del Paese. Leader una ragazza, una diciassettenne, Léa Dedieu, che è riuscita a persuadere i suoi compagni a presentarsi in classe in superminigonna (le ragazze) o in bermuda (i ragazzi), al grido di «Siamo a scuola non in prigione». Performance che per ora è costata tre giorni di sospensione con la motivazione che «gli studenti erano a rischio pedofili nel tragitto verso la scuola». Torna dunque la protesta e, come prevedibile, in chiave fortemente estetica, dato lo spirito dei tempi. Già una volta, di fronte a ben altre ondate rivoluzionarie, aveva avuto gran momento il fortunato titolo di una commedia di Umberto Simonetta «Arriva la rivoluzione e non ho niente da mettermi». Ma allora le minigonne, gli eskimi, le borse della tolfa erano perlopiù elementi di contorno, anche se necessari per riaffermare la propria diversità rispetto al modo di vestire «borghese» e tradizionale.

La nuova gioventù, la generazione post-Barbie che—forse — vuol fare la rivoluzione, parte da anni di idolatria del corpo e dei suoi ornamenti, comincia presto ad essere schiava dello specchio ed è maestra già a 12 anni nell’arte di migliorarsi, valorizzarsi, addobbarsi. E perciò, semmai nuovo 68 sarà, stavolta lo sarà in chiave tutta estetica. Michel Fize, sociologo francese, ricercatore della Cnrs specializzato in gioventù, interpellato dal quotidiano The Independent non si è dichiarato sorpreso dalla rivolta degli studenti che vogliono difendere un loro dress code fortemente provocatorio. D’altra parte — ragiona Fize —come potrebbe essere altrimenti, con dei mass media e una società che propongono modelli «iper-erotici»? Il grande educatore oggi è il piccolo schermo: «Con che faccia possiamo rimproverare a una teenager che mostra troppo, quando la tv fa esattamente quello, a tutte le ore?».

E’ come se questi studenti- cugini mettessero in scena la loro piccola neo-rivoluzione partendo dal loro vissuto, da quella cultura idolatrica del corpo contemporaneo che vivono ogni giorno, e che rimbalza dagli schermi, dalle fotografie, dalle vetrine dei negozi, ma anche dalle aule parlamentari, dagli incontri al vertice dei potenti internazionali, tutti primariamente preoccupati di quel che sembrano piuttosto che di quel che pensano. Preoccupazione e schiavitù che accomuna gli umani di ogni latitudine: che dire delle garbate studentesse iraniane che, a differenza delle loro coetanee parigine, protestano con il velo e non il piercing, ma egualmente mettono molta cura e molta grazia nello sceglierlo, nel modularlo, nell’indossarlo?

Legittime e più che giustificate dallo spirito dei tempi, come si è detto, le nostre deduzioni sociologiche: ma non sarà poi troppo facile liquidare così la nuova ondata francese? Il dubbio sorge perché la stessa Léa, interrogata, ribalta tutta la faccenda facendo, con mediatica sapienza, una bella capriola filosofica: la nostra protesta, dice, più che con bisogni narcisistici o estetici, ha a che fare con una vecchia conoscenza della rivoluzione francese: «La libertà».

Maria Luisa Agnese
24 dicembre 2009

Offline madjakk

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #19 il: Dicembre 24, 2009, 13:45:34 pm »
Se si vieta loro la minigonna, protestano perche' le donne devono essere libere di fare quello che gli pare; se non la si vieta accusano gli uomini di essere degli sporchi maschilisti che "oggettivizzano" la donna. E' veramente un mondo di merda.


Se invece le si lasciasse libere, come di fatto lo è ora dappertutto, e (per assurdo) non le si cacasse manco di striscio... chissà come reagirebbero.

Offline Warlordmaniac

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« Risposta #20 il: Dicembre 24, 2009, 13:53:26 pm »
Se si vieta loro la minigonna, protestano perche' le donne devono essere libere di fare quello che gli pare; se non la si vieta accusano gli uomini di essere degli sporchi maschilisti che "oggettivizzano" la donna.

A dire la verità, la donna non accusa l'uomo di non vietare lo smutandamento.
« Ultima modifica: Dicembre 24, 2009, 16:33:18 pm da Harmonica »

Offline madjakk

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« Risposta #21 il: Dicembre 24, 2009, 13:56:19 pm »
A dire la verità, la donna non accusa l'uomo di non vietare lo smutandamento.

No però quando le si mette in mostra sì, di fatto quindi quando non le si vieta lo smutandamento (non mi sembra che alle varie "smutandate televisive" impongano l'abito di scena con la pistola alla tempia)

Offline Warlordmaniac

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« Risposta #22 il: Dicembre 24, 2009, 14:39:40 pm »
No però quando le si mette in mostra sì, di fatto quindi quando non le si vieta lo smutandamento (non mi sembra che alle varie "smutandate televisive" impongano l'abito di scena con la pistola alla tempia)
Certo che glielo impongono! Una valletta che evita di mostrarsi come il costumista e gli stilisti impongono non è sicuramente ben accetta in una trasmissione che deve fare più ascolti possibili. Però non esiste donna così incoerente da fare il book e le selezioni a perizoma di fuori e una volta scelta per la trasmissione aumenti improvvisamente di pudicizia.

Harmonica

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #23 il: Dicembre 24, 2009, 16:33:54 pm »
A dire la verità, la donna non accusa l'uomo di non vietare lo smutandamento.

In realta' la donna accusa l' uomo di tutto.
La ridicola questione della "donna oggetto" non la invento certamente io.

Offline Warlordmaniac

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« Risposta #24 il: Dicembre 24, 2009, 16:58:45 pm »
In realta' la donna accusa l' uomo di tutto.
La ridicola questione della "donna oggetto" non la invento certamente io.

Lo so. Ma se dici che "la donna accusa l'uomo di non vietare", sembra che la donna sia favorevole a divieti della propria libertà. La donna, mi pare, che critichi l'uomo per le richieste, per le pretese. Lo critica chi non può soddisfare le sue pretese (essendo brutte e complessate). Ma non ho mai sentito parlare di "dover vietare".

Harmonica

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« Risposta #25 il: Dicembre 24, 2009, 17:58:21 pm »
Lo so. Ma se dici che "la donna accusa l'uomo di non vietare", sembra che la donna sia favorevole a divieti della propria libertà. La donna, mi pare, che critichi l'uomo per le richieste, per le pretese. Lo critica chi non può soddisfare le sue pretese (essendo brutte e complessate). Ma non ho mai sentito parlare di "dover vietare".
War, non prendere tutto alla lettera... il senso di quel che volevo dire e' chiarissimo.


e-manuel

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #27 il: Dicembre 24, 2009, 19:56:11 pm »
Se invece le si lasciasse libere, come di fatto lo è ora dappertutto, e (per assurdo) non le si cacasse manco di striscio... chissà come reagirebbero.

Credo che inizialmente inonderebbero i loro forumini di sproloqui sugli uomini sempre più insicuri e mosci - mentre le riviste modaiole assumerebbero nel frattempo toni sempre più virulenti nel loro dileggiare gli uomini-  e dopo un pò comincerebbero a perdere la testa e a dare di matto. Come fase ulteriore, non saprei, ma in ogni caso qui si discute di qualcosa che è utopistico, quindi...  :cool:

Offline ilmarmocchio

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #28 il: Dicembre 24, 2009, 22:29:34 pm »
inutile dire che quoto il suggerimento di Madjakk. sarebbe risolutivo , ma mi pare di difficile attuazione.
Queste donne moderne sono rivoluzionarie, possono tutto, poi pero' sono condizionate dalla TV. Ma se uno si fa condizionare dalla TV , mi sembra piu' tonto che rivoluzionario. Veramente non se ne puo' piu'.

comunque BUON NATALE A TUTTI

Offline Stealth

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Re: Varie - articoli che non valgono una discussione
« Risposta #29 il: Dicembre 24, 2009, 23:01:16 pm »
Io seguo da anni il suggerimento "medjakkiano" con notevoli successi in tutti i sensi. Me ne frego di cosa fanno gli altri, l'importante è ciò che faccio io.