La competizione sessuale interna è, assieme alla competizione esterna, uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la selezione della specie.
Io non mi lamento del fatto che all'uomo spetti praticamente la totalità della competizione sessuale. In moltissime altre specie animali, dai mammiferi come i bisonti, i cervi, ai pesci, agli insetti, ai rettili, il genere che deve lottare incessantemente per avere diritto ad essere scelto è quello maschile. In quasi tutte le specie evolute esistenti il maschio è colui che deve combattere con i suoi simili per dimostrare di essere il migliore, ed avere quindi accesso a tutte le femmine.
Voler cambiare questo principio in nome di una simmetrica parità o in nome di chissà quale movimento maschile è pura follia. Come dice bene animus, non tutti gli spermatozoi devono raggiungere il traguardo: solo i migliori devono (o almeno dovrebbero) avere il diritto a riprodursi.
L'unica cosa che mi preoccupa della situazione è che, mentre prima gli uomini venivano scelti dalle donne in base alla loro astuzia, forza, indipendenza, autorità (forza morale) e intelligenza, ora le cose stanno diversamente.
Lo stato centralizzato, il progresso, hanno dato alla donne ciò che prima doveva necessariamente ricercare in un uomo e per questo ora noi uomini non veniamo più "valutati" in base alle caratteristiche sopra citate, ma solo per aspetti quali manovrabilità psicologica, accondiscendenza e servilismo.
La differenza dove sta? Sta nel fatto che se questo genere di selezione dovesse continuare ancora a lungo, presto l'umanità perderà sempre più forza morale e fisica. Non ci vedo nulla di male nel fatto che i bisonti americani per esempio arrivino a ferirsi ed ammazzarsi per le femmine: è un necessario processo naturale. Rimango però dubbioso del fatto che i pavoni abbiano sviluppato una caratteristica (quella della coda goffa e ingombrante) per attrarre il volere femminile, che però non ha una seconda utilità e non migliora la specie verso la competizione esterna. Le corna più grosse e la forza dei bisonti ha un'utilità anche nel difendersi dai lupi, la coda dei pavoni non solo ha come unico scopo quello di assecondare il piacere femminile, ma è addirittura un handicap evolutivo che mette in pericolo la specie nei confronti dei nemici naturali!
Noi uomini non abbiamo nemici naturali. Però non credo che vorremmo che le nostre future generazioni, anziché essere sempre più forti e intelligenti, siano sempre più deboli moralmente e mentalmente e con caratteristiche di servilismo (e ciò che ne consegue: arrendevolezza, dipendenza emotiva, etc...) sempre più spiccate. Queste caratteristiche sono solo fini al piacere femminile come la coda dei pavoni, mentre la forza e l'intelligenza degli uomini (che prima veniva premiata dalle donne) serviva anche in molti altri contesti, e, di fatto, contribuiva ad assicurare un progresso costante della specie nei confronti dei problemi e delle difficoltà esterne.