In rilievo > Una risata vi sommergerà
Dormire sui balconi è bello, dissero le paucineuroniche
Jason:
Lo posso dire con grande sincerità? Ma quante scemenze dottor Risè. Davvero la sua analisi, nel pieno rispetto delle sue opinioni bigotte e reazionarie che mai ho condiviso neppure di striscio, fa acqua da tutte le parti.
Non ci vuole certo uno studio di socio-antropologia o di etno-psichiatria per capire che dopo anni di matrimonio ci sono coppie, e quante ne ho conosciute soprattutto tra le famiglie di una volta, quelle che salvano la facciata e che non divorziano, cosa alla quale lei mi pare sia ostile perchè tiene alla famiglia retta dall’uno e trino, che non dormono più insieme. Ancora meglio se l’uomo è un molestatore di ragazzine. Dividere con lui una qualunque forma di sessualità, giacchè ne ha in testa una tutta sua e deviata, risulta davvero complicato.
Poi ci sono le famiglie che nel sud si buttano la notte un po’ a casaccio, dove c’è fresco (ha presente gli assembramenti nell’unica camera in cui c’è un condizionatore, per chi ce l’ha?), dove si trova spazio, dove la stanza è riscaldata (d’inverno) o dove di giorno non batte troppo sole.
Le dico per esempio che in casa mia, tanto tempo fa, si usava redistribuirci in modi assai bizzarri. Mio padre dormiva sul balcone perchè sul letto sudava troppo (al sud, sa, fa caldo anche in autunno). La sdraio esposta alla brezza della sera era la sua seconda casa. Mia madre prendeva il materasso e lo metteva sul pianerottolo della scala perchè era un luogo freschissimo. Io e la restante parte della famiglia la imitavamo mettendo i materassi in prossimità del balcone, ai piedi del mio meraviglioso padre.
Le posso assicurare, e davvero non è permesso a nessuno fare un commento su questo senza usare un tono più che rispettoso, che mio padre è una persona meravigliosa. Non ha mai avuto tensioni erotiche stravaganti, nè tra le donne di casa c’è mai stata una relazione che non fosse di splendida complicità e solidarietà tra persone che sceglievano di stare insieme perchè prima di tutto si stimavano e si rispettavano. Tra noi non c’era un amore dovuto, come è preteso nelle case in cui regna il padre padrone. Tra noi ci si amava e ci si ama per scelta, ogni giorno.
Se può interessarle c’erano un sacco di risate, quello si. Perchè mio padre andava a dormire per primo e tutti noi cercavamo di posizionarci al buio, senza fare rumore, in movimenti che sembravano le grandi manovre militari, con mia madre che faceva segnali in un codice tutto suo che nessuno ha mai capito. Poi accadeva che, come è solito in questi casi, qualcun@ inciampava e rovesciava per terra il mondo intero. Addio silenzio, mio padre si svegliava pensando che fosse crollata una parete e noi trattenevamo le risate che continuavano, mentre noi ci coprivamo la bocca per non farci sentire, per almeno un’altra ora.
Perciò, gentile dottor Risè, quando scrive dei letti delle donne e di chi ci mettono dentro, mostrando perfino un filo di gelosia per quelle che ogni tanto ospitano i figli, mentre lei solidarizza con la frustrazione del povero maschio che non conoscendo altro ruolo se non quello classico lamenta l’espropriazione contendendosi quella postazione e quella femmina come fa un capobranco, faccia un giro al sud e parli con le donne, se non le fanno troppa paura.
Sopravviverà, mi creda, perchè sono grandi donne e hanno sicuramente qualcosa da insegnarle. Qualcosa che sui libri, specie quelli scritti da lei, non troverà mai. Soprattutto imparerà, e con lei anche i maschilisti che le danno ascolto, che non si può processare una donna per criminalizzarle tutte e che mentre si fa un processo non si santifica l’uomo che ha stretto la corda attorno al collo di una ragazzina nè si dimentica la vittima che se fosse rimasta viva non avrebbe avuto un grammo della vostra attenzione.
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A parte che dormire fuori dai balconi può essere pericoloso a lungo termine per problemi articolari ( ma chi se ne frega in fondo, ognuno è responsabile del suo corpo e noi non siamo tutti medici da poter giudicare ) .
Ma la vostra sparata su Risè dimostra quanto sappiate effettivamente su Risè stesso, su questo forum e sui padri separati : secondo un metro di misura che parte da 0 e finisce a 10, voi sapete -6 .
Discussione inserita su "una risata vi sommergerà" . Non sapevo dove cavolo metterla. Ciao!
Fazer:
Che palle...
--- Citazione da: Jason - Ottobre 22, 2010, 20:42:46 pm ---non si può processare una donna per criminalizzarle tutte
--- Termina citazione ---
Capite perche' insisto che bisogna mollarle? sono talmente sceme da accusare gli altri di usare i loro sistemi... da che pulpito...
--- Citazione da: Jason - Ottobre 22, 2010, 20:42:46 pm ---mentre si fa un processo non si santifica luomo che ha stretto la corda attorno al collo di una ragazzina
--- Termina citazione ---
Ma e' incredibile quello che mi tocca leggere...
Ci vuole una nuova sezione: "Le ultime parole fumose"
oppure "Sceme da un matrimonio" (quello dei loro genitori)
oppure "Una minchiata e si scorreggerà"
COSMOS1:
se posso permettermi, una delle prime o forse la prima regola dell'umorismo è la chiarezza
guardate la faccia che fa uno che ascolta la barzelletta e alla fine, anzichè ridere, sta zitto a pensare cosa volesse dire
la risata è come la scoperta di una evidenza
ebbene, dei due post precedenti io credo che chi sa di che si tratta abbia capito, gli altri a cuccia!
Archiloco:
Risè è un grande psicanalista.Profondo nell'analizzare i risvolti psichici della postmodernità e le sue contraddizioni.Avercene voci non conformi come lui.
Jason:
E soprattutto senza paraocchi...
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