io credo che la difficoltà maggiore di questi ragionamenti stia nel fatto che noi cerchiamo di comprendere il punto di vista femminile a partire da un'ottica maschile, ed è esattamente speculare all'errore delle donne di cercare di comprendere il nostro punto di vista a partire dal loro punto di vista
che ci sia una comune natura umana per la quale sia possibile in qualche modo comprendere l'altrui punto di vista, a tutt'oggi è una ipotesi non dimostrata
credo che dal punto di vista scientifico ci siano oramai gli strumenti: la ricerca sui neuroni specchio ci dice che quando noi vediamo un'altra persona fare determinate cose, in noi si attivano aree del cervello specifiche per ogni particolare azione o impressione. Ora, sarebbe interessante vedere se in un uomo che vede una donna fare alcune cose si attivano gli stessi neuroni che si attivano in una donna, e viceversa in ogni combinazione possibile
in ogni caso, la prima considerazione che mi viene da fare è che, per quel che ne so, le donne non sono in genere esseri del tutto razionali. Hanno un bisogno di sicurezza "primordiale", cioè per loro l'idea che il conto corrente sia vuoto è l'equivalente di una bomba atomica sganciata sulla tua testa. Ma a volte sono capaci di slanci di generosità stupefacenti. Nell'insieme dire che una donna non è coerente è come dire che è una donna: il vecchio modo di dire "comportati da uomo" significava appunto "sii coerente, assumiti la responsabilità delle tue azioni". Perciò che loro cerchino di massimizzare il profitto (conservando gli antichi privilegi e sommandovi i nuovi) in alcune fasi della vita, e in altre fasi siano capaci di rinunciare a tutto, è nella loro natura.
La difficoltà della discussione sta nel fatto che abbiamo due logiche differenti, o forse anche che loro non hanno una logica.