Autore Topic: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza  (Letto 6222 volte)

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #15 il: Ottobre 27, 2010, 12:10:16 pm »
Decimazioni? Resistenze?
No, troppo facile...
In guerra le azioni si fanno quando c'è un "tornaconto", le minchiate d'orgoglio senza risultati ne tattici ne strategici ne psicologici è meglio lasciarle stare.
I discorsi sul l'eroico partigiano che libera l'Italia sono cazzate...
Le stesse azioni cambiano "colore" a seconda dell'angolazione dalla quale le si guarda.
La puttanata di via Rasella (attentato con esplosivo), considerata come un eroico atto partigiano, in Afghanista o Iraq viene definita "atto terroristico".
Decidiamoci.
Certo è che, tatticamente, non è servita a nulla in Via Rasella e non serve a nulla in Iraq, se no a far incazzare gli "occupanti".
Da chi l'azione in Iraq e Afghanistan viene definita così? Dagli occidentali (cioè gli occupanti militari dei due Paesi) e da una parte (piccola) dei locali, prevalentemente gente che collabora per il proprio tornaconto (raramente per ragioni ideali) con le truppe straniere. Comunque vada a finire, quando questi Paesi ritorneranno ad essere indipendenti il giudizio storico che daranno delle vicende di questi anni sarà molto diverso da quello che leggiamo sui nostri giornali oggi.

In Vietnam (contro gli U.S.A.) e in Afghanistan (contro l'Unione Sovietica) i movimenti di resistenza non hanno mai vinto una battaglia (neppure il Tet), ma alla fine hanno vinto la guerra per sfinimento dell'avversario.
L'azione di via Rasella è stato un legittimo atto di guerra contro obiettivi militari (un reparto sotto comando SS): le Fosse Ardeatine una rappresaglia contro persone innocenti, che ha anche fallito il suo scopo: di solito questi metodi rafforzano chi li subisce.

Offline Fazer

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #16 il: Ottobre 27, 2010, 12:54:19 pm »
Da chi l'azione in Iraq e Afghanistan viene definita così?

Da noi Mik, da noi...inteso come italiani, come occidentali...
Finchè eravamo noi gli occupati, le nostre bombe partigiane erano "legittime azioni di guerra", ora che siamo noi gli occupanti le loro IED sono "azioni terroristiche"...così va la storia...
Certo tu e io possiamo anche dissociarci da questa visione delle cose, ma rappresentiamo, come sai, a malapena noi stessi...

In Vietnam (contro gli U.S.A.) e in Afghanistan (contro l'Unione Sovietica) i movimenti di resistenza non hanno mai vinto una battaglia (neppure il Tet), ma alla fine hanno vinto la guerra per sfinimento dell'avversario.

Altra idea messa in giro non si sa da chi e ripetuta ad oltranza fino a diventare verità  :(
Nessuno sfinimento...
Gli USA si sono ritirati per una serie di motivi, tra i quali:
L'assurda pretesa di decidere gli obbiettivi da colpire direttamente da Washington senza tener conto del parere dei comandanti sul campo, con conseguenti disastri tattici;
La volontà (dei politici) di escludere dalla lista degli obbiettivi quelli più "paganti" (Hanoi?) per paura di colpire indiscriminatamente i civili e soprattutto i "consiglieri" sovietici e cinesi presenti in città allargando così il conflitto;
La sempre più forte opposizione interna, fatta per lo più da coloro che ricevevano la cartolina precetto (le immagini delle cartoline bruciate in piazza sono notissime);
La allora embrionale (oggi diffusa) politica degli "zero morti", per la quale si mandavano gli F4 Phantom e gli Skyraider a sganciare napalm e costosissime bombe contro contadini armati di canne di bambù appuntite e nascosti tra gli alberi;
Il contestuale avvento (siamo nel periodo post-sessantottino) di una nuova generazione di pacifisti (assai poco informati) per i quali quella americana era una invasione e non la risposta ad una richiesta di aiuto del Vietnam del Sud attaccato dal nord comunista (l'incidente del Golfo Del Tonchino non sapevano nemmeno cos'era);
E si potrebbe continuare all'infinito... :(

L'azione di via Rasella è stato un legittimo atto di guerra contro obiettivi militari (un reparto sotto comando SS): le Fosse Ardeatine una rappresaglia contro persone innocenti, che ha anche fallito il suo scopo: di solito questi metodi rafforzano chi li subisce.

Finchè rimangono uomini da rafforzare...  :(
Io dico che il compito principale di un comandante partigiano non è quello di muovere guerra contro forze regolari attraverso azioni che saranno anche legittime come dici tu, ma essendo vigliacche sortiscono effetti deleteri.
Primo: la salvaguardia della popolazione inerme, anche a costo di far fuori qualche nemico in meno;
Secondo: la continuazione della lotta attraverso azioni di disturbo, che possono essere di vario genere, ma i cui effetti positivi debbono essere indubbiamente superiori agli effetti negativi;
Insomma: Se sai a priori che a pagare per le tue mirabolanti azioni di lotta partigiana saranno dei poveri civili che verranno assassinati al posto tuo, inventati qualcos'altro o vai ad arruolarti presso gli alleati, ma è così difficile da capire?
Altro che legittime azioni di guerra, porcate sono...
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2010, 13:07:26 pm da Fazerante »

Offline mik

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #17 il: Ottobre 27, 2010, 14:28:28 pm »
Da noi Mik, da noi...inteso come italiani, come occidentali...
Finchè eravamo noi gli occupati, le nostre bombe partigiane erano "legittime azioni di guerra", ora che siamo noi gli occupanti le loro IED sono "azioni terroristiche"...così va la storia...
Certo tu e io possiamo anche dissociarci da questa visione delle cose, ma rappresentiamo, come sai, a malapena noi stessi...

Altra idea messa in giro non si sa da chi e ripetuta ad oltranza fino a diventare verità  :(
Nessuno sfinimento...
Gli USA si sono ritirati per una serie di motivi, tra i quali:
L'assurda pretesa di decidere gli obbiettivi da colpire direttamente da Washington senza tener conto del parere dei comandanti sul campo, con conseguenti disastri tattici;
La volontà (dei politici) di escludere dalla lista degli obbiettivi quelli più "paganti" (Hanoi?) per paura di colpire indiscriminatamente i civili e soprattutto i "consiglieri" sovietici e cinesi presenti in città allargando così il conflitto;
La sempre più forte opposizione interna, fatta per lo più da coloro che ricevevano la cartolina precetto (le immagini delle cartoline bruciate in piazza sono notissime);
La allora embrionale (oggi diffusa) politica degli "zero morti", per la quale si mandavano gli F4 Phantom e gli Skyraider a sganciare napalm e costosissime bombe contro contadini armati di canne di bambù appuntite e nascosti tra gli alberi;
Il contestuale avvento (siamo nel periodo post-sessantottino) di una nuova generazione di pacifisti (assai poco informati) per i quali quella americana era una invasione e non la risposta ad una richiesta di aiuto del Vietnam del Sud attaccato dal nord comunista (l'incidente del Golfo Del Tonchino non sapevano nemmeno cos'era);
E si potrebbe continuare all'infinito... :(

Finchè rimangono uomini da rafforzare...  :(
Io dico che il compito principale di un comandante partigiano non è quello di muovere guerra contro forze regolari attraverso azioni che saranno anche legittime come dici tu, ma essendo vigliacche sortiscono effetti deleteri.
Primo: la salvaguardia della popolazione inerme, anche a costo di far fuori qualche nemico in meno;
Secondo: la continuazione della lotta attraverso azioni di disturbo, che possono essere di vario genere, ma i cui effetti positivi debbono essere indubbiamente superiori agli effetti negativi;
Insomma: Se sai a priori che a pagare per le tue mirabolanti azioni di lotta partigiana saranno dei poveri civili che verranno assassinati al posto tuo, inventati qualcos'altro o vai ad arruolarti presso gli alleati, ma è così difficile da capire?
Altro che legittime azioni di guerra, porcate sono...
Lo sfinimento ci fu e provocato da molti fattori: l'opposizione interna fu senza dubbio uno di questi. Che fosse male informata sui fatti, direi proprio di no: come spesso accade in questi casi ci fu la tendenza ad idealizzare la parte avversa (i Vietcong) ma le informazioni che avevano erano per altri versi accurate: l'incidente del Golfo del Tonchino, per cominciare, un'operazione creata ad arte per giustificare nell'estate del 1964 l'intervento massiccio in Vietnam. Certo non fu questa la versione ufficiale americana.
La richiesta d'aiuto venne da un regime fantoccio di militari al governo dopo il golpe contro Diem nel 1963 (e molto si potrebbe dire anche su Diem).
La "cautela" con cui gli U.S.A. agirono in Vietnam è indicato da questo dato: 2 milioni di morti vietnamiti (la grande maggioranza civili) in 8 anni di guerra (dati del governo U.S.A., c'è chi sostiene che furono il doppio). La politica di pacificazione di McNamara significò questo.:distruzione di migliaia di villaggi, deportazioni di massa(My lai quotidiane).
La situazione sul campo per le truppe U.S.A. venne descritta da alcuni alti ufficiali inviati in ispezione verso la fine della guerra come disastrosa: diffusione di droghe, allentamento grave della disciplina e rischio concreto di collasso.
La cautela nell'estendere la guerra (ricorda comunque i bombardamenti di Natale su Hanoi nel 1972 e l'estensione delle operazioni alla Cambogia, illegale in quanto non autorizzata dal Congresso) era dovuta al serio rischio di un ampliamento del conflitto oltre il Vietnam del Sud: invadere il Nord avrebbe significato il rischio di uno scontro con la Cina e probabilmente, la necessità di proclamare la mobilitazione generale(ipotesi presa in esame da Johnson ma scartata per il timore-fondato- di un allargamento ulteriore e non controllabile della protesta interna).
Il movimento vietcong ebbe senza dubbio appoggi e aiuti, ma al di là di tentativi mistificatori presenti in alcune versioni, fu essenzialmente un movimento popolare sudvietnamita,a guida comunista ma composto anche da molti non comunisti e dotato di un crescente sostegno popolare negli anni, sia a causa della corruzione delle autorità sud vietnamite, sia come reazione all'intensificarsi dei massacri americani.

La guerra la fai tenendo conto delle forze: la guerriglia viene usata da chi non ha la possibilità di uno scontro diretto. Se gli Afghani avessero ragionato nel modo che indichi tu, avrebbero perso contro i Sovietici in meno di una settimana. I civili pagano per le rappresaglie indiscriminate decise da criminali di guerra, non per colpa di chi li contrasta. Partendo dalle tue premesse l'unica azione possibile resta la resa: infatti il nemico potrebbe decidere rappresaglie sui civili sempre (e in effetti nella II guerra mondiale accadde: i bombardamenti a tappeto, sia Tedeschi che Alleati furono essenzialmente questo, la loro utilità militare fu secondaria). Resta la resistenza non violenta, ma lo stesso Gandhi dichiarò che, se al posto degli Inglesi in India ci fossero stati i Giapponesi, probabilmente non avrebbe funzionato: immaginati l'efficacia contro i nazisti.

Citazione
Finchè rimangono uomini da rafforzare...
Certo, se l'obiettivo è lo sterminio totale di un popolo (c'è una frase, attribuita al generale Westmoreland molto significativa: porteremo la libertà ai vietnamiti, a costo di ucciderli tutti): comunque gli U.S.A. vi andarono vicino, se consideri la popolazione del Vietnam del Sud all'epoca e il numero dei morti.
Fu Edward Kennedy a dichiare che ciò che gli U.S.A. avevano fatto ai vietnamiti non era molto diverso da ciò che fecero i nazisti.(E la famiglia Kennedy non è propriamente una cellula sovversiva nell'ambito del potere in America).

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #18 il: Ottobre 27, 2010, 16:38:23 pm »
l'incidente del Golfo del Tonchino, per cominciare, un'operazione creata ad arte per giustificare nell'estate del 1964 l'intervento massiccio in Vietnam.
Tesi complottistica assimilabile a quelle sull'11 settembre; di fatto, agli atti rimangono solo le comunicazioni voce e data-link tra Maddox e Ticonderoga, mai messe in discussione, così come mai smentiti sono sia i lanci di siluri da parte delle vedette viet sia l'affondamento di una di queste da parte di Crusader inviati in tutta fretta dalla Ticonderoga. Fin qui i fatti generalmente accettati, il resto non so.

La "cautela" con cui gli U.S.A. agirono in Vietnam è indicato da questo dato: 2 milioni di morti vietnamiti
Il dato non dimostra nulla; Considerata la tipologia di combattimenti, l'abitudine cong di nascondersi tra i civili ( anche se una distinzione tra questi ultimi e i combattenti si rivelava spesso impossibile), la mancanza di infrastrutture propriamente militari e di concentramenti di truppe, e' un numero "allineato" (scusate il termine orribile).

La cautela nell'estendere la guerra (ricorda comunque i bombardamenti di Natale su Hanoi nel 1972 e l'estensione delle operazioni alla Cambogia, illegale in quanto non autorizzata dal Congresso) era dovuta al serio rischio di un ampliamento del conflitto oltre il Vietnam del Sud: invadere il Nord avrebbe significato il rischio di uno scontro con la Cina e probabilmente, la necessità di proclamare la mobilitazione generale(ipotesi presa in esame da Johnson ma scartata per il timore-fondato- di un allargamento ulteriore e non controllabile della protesta interna).

Intanto i bravi vietcong compivano le loro missioni e poi si ritiravano in buon ordine in Cambogia e Laos. Bella forza, eh? Cosa avrebbe dovuto fare la CIA?
Ecco uno dei motivi per cui si e' persa la guerra...Necessità di essere (o almeno apparire) "legali" nelle proprie azioni, per non urtare la suscettibilità di sovietici e cinesi, i quali combattevano per interposta persona...cose da pazzi.

La situazione sul campo per le truppe U.S.A. venne descritta da alcuni alti ufficiali inviati in ispezione verso la fine della guerra come disastrosa: diffusione di droghe, allentamento grave della disciplina e rischio concreto di collasso.

E ci credo...
Altro causa della sconfitta; l'amministrazione non riuscì a mantenere i soldati motivati e coesi, si aveva la diffusa sensazione di combattere per nulla, contro un nemico invisibile e subdolo, e per di più (cosa fondamentale) senza l'appoggio morale dei propri cari a casa, senza contare l'ostracismo nei confronti dei reduci ( che schifo, che c'entrassero i soldati con le decisioni degli alti papaveri...)

Il movimento vietcong ebbe senza dubbio appoggi e aiuti, ma al di là di tentativi mistificatori presenti in alcune versioni, fu essenzialmente un movimento popolare sudvietnamita,a guida comunista ma composto anche da molti non comunisti e dotato di un crescente sostegno popolare negli anni, sia a causa della corruzione delle autorità sud vietnamite, sia come reazione all'intensificarsi dei massacri americani.

Il mov. vietcong, militarmente parlando esistette solo in virtù delle massicce forniture di armamenti dei suddetti furbacchioni, altrimenti sarebbe stato solo un fenomeno di scarso peso politico e di nessuna forza militare. Sul crescente sostegno popolare "spontaneo" da parte della popolazione avrei i miei dubbi, visti i metodi non propriamente da "Madre Teresa". Concordo sul fatto che la sua influenza nel sud crebbe con l'aumentare degli episodi di corruzione, ma anche con l'aumento dell'efficacia della propaganda, abilissima ad enfatizzare quelli che tu chiami "i massacri americani", nascondendo al contempo le loro nefandezze.

La guerra la fai tenendo conto delle forze: la guerriglia viene usata da chi non ha la possibilità di uno scontro diretto. Se gli Afghani avessero ragionato nel modo che indichi tu, avrebbero perso contro i Sovietici in meno di una settimana.

Ci sono notevoli differenze tra guerriglia e cagnara partigiana: la prima colpisce quando e dove può, ma sempre nell'ottica di infliggere danni cercando di non subirne o comunque di limitare i danni, specialmente al proprio popolo; i mujaheddin sapevano bene di potersi permettere certe azioni perchà sapevano che i russi, per quanto non stinchi di santo, miravano a colpire le forze combattenti e non i civili. Oltretutto, gli stessi mujaheddin si possono definire "soldati di natura", nel senso che l'arte del combattimento fa parte in qualche modo del loro DNA.
Gli italici partigiani dell'esempio in questione, rigattieri e operai militarmente senz'arte ne parte, stranamente si scoprirono liberatori del suol patrio solo all'approssimarsi del ciclone alleato, e, a digiuno delle più elementari nozioni in fatto di guerriglia, si abbandonarono ad azioni che definire scellerate e' poco, proprio perche' il nemico era costituito: 1)dalle SS, e mi sembra sufficiente.
2) da un esercito incazzatissimo per il voltafaccia italiano, e qui non ci voleva un genio per capire che le azioni da intraprendere dovevano essere di altro tipo.

Resta la resistenza non violenta

Resta anche la resistenza furba, quella cioe' che non si traduce in un colpo di zappa sui piedi...
Ripeto, il ventaglio di opzioni a disposizione dei comandi partigiani era ampissimo, colpire quei soldati, in quel modo, in quel posto, e' stato un atto di colossale stupidità.

Fu Edward Kennedy a dichiare che ciò che gli U.S.A. avevano fatto ai vietnamiti non era molto diverso da ciò che fecero i nazisti.(E la famiglia Kennedy non è propriamente una cellula sovversiva nell'ambito del potere in America).

Stiamo parlando di politici, il che e' tutto dire.
Così come un amministrazione decide il ritiro per motivi di opportunità politica ( e non di sfinimento, visto che si sarebbe potuti andare avanti a tempo indeterminato), un politico si lascia andare a considerazioni dettate principalmente dal suo personale tornaconto.
Il paragone tra le attività militari USA in Vietnam e le atrocità naziste e' talmente stupido che non vale nemmeno la pena di prenderlo in considerazione.

lo stesso Gandhi dichiarò che, se al posto degli Inglesi in India ci fossero stati i Giapponesi, probabilmente non avrebbe funzionato

Persino l'icona della non violenza ha in qualche modo enunciato ante litteram la teoria della "risposta flessibile" di Tayloriana memoria, figurati un po'... ^_^

Offline mik

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #19 il: Ottobre 27, 2010, 23:18:44 pm »
Citazione
Maddox
Quello che accadde realmente fu il primo incidente il 2 agosto e fu in risposta all'attacco americano contro di loro.
Verbale National Security Council 4 Agosto 1964:
The President(Johnson): Do they want a war by attacking our ships in the middle of the Gulf of Tonkin?
CIA Director McCone: No. The North Vietnamese are reacting defensively to our attacks on their off-shore island. They are responding out of pride and on the basis of defence considerations.
Il secondo, quello che fu usato da Johnson come scusa per bombardare il Vietnam per rappresaglia, non avvenne.
Trovi una ricostruzione dettagliata, comprese le trascritture di telefonate tra Johnson e McNamara, nei The National Security Archive LBJ tapes on the Gulf of Tonkin Incident
Lo stesso McNamara in un documentario sulla sua vita di alcuni anni fa ammise l'inesistenza del secondo attacco.(si trova in originale su internet).
Il parallelo con l'11 settembre non regge, semmai qualcuno paragonò allora l'attacco a New York e i suoi improbabili retroscena complottisti all'analoga teoria del complotto di Roosvelt su Pearl Harbour (anch'essa senza fondamento).

Citazione
Il dato non dimostra nulla

Sul Vietnam gli Americani sganciarono 14 milioni di tonnellate di bombe (il triplo di tutte quelle gettate nella II guerra mondiale): i morti furono almeno 2 milioni su una popolazione di 17.
A me questi dati qualcosa dicono: la frase di Kennedy non si riferiva alla Shoah ma ai metodi usati dai nazisti in guerra (per esempio i morti-tra 20 e 27 milioni- provocati dall'operazione Barbarossa).

Citazione
Inoltre i bravi vietcong
Ovviamente avevano rifornimenti e appoggio anche da oltre i confini ma erano un movimento autoctono, sudvietnamita :gli stessi Pentagon Papers ammettono che le prime unità nord vietnamite (un reggimento del 325esimo PAVN-People's Army of North Vietnam)entrarono nel Vietnam del Sud nell'aprile 1965, quando vi erano già decine di migliaia di soldati regolari americani in Vietnam.

Citazione
si aveva la sensazione diffusa di combattere per nulla
Infatti. In più c'è da tenere presente che non fu il Vietnam ad attaccare gli U.S.A. ma viceversa.

Citazione
sul crescente sostegno popolare "spontaneo"
E' indubbio che non fosse sempre spontaneo, ma la popolazione lo appoggiava in gran parte come movimento di resistenza nazionale all'invasione (il sostegno all'ideologia comunista dei suoi leader era invece più limitato di quanto gli U.S.A. volevano far credere).
Non c'è alcun dubbio che i vietcong compirono atrocità durante la guerra, ma non sono lontanamente paragonabili con le cifre da sterminio inflitte dagli Americani. Inoltre l'aggressore e l'aggredito non possono essere messi sullo stesso piano (ciò vale ovunque, in Afghanistan per i Sovietici come ora per gli Occidentali).

Sui partigiani, certo non erano soldati di professione, quindi molte azioni possono essere anche state sbagliate, ma è comunque stata una reazione positiva al fascismo italiano (questo con tutti i limiti che può aver avuto, inclusa la forte presenza di comunisti stalinisti al suo interno).
Il "voltafaccia" italiano è stato il primo atto di dignità nazionale dell'Italia dal 1922: come si poteva continuare ad essere alleati di Hitler?

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #20 il: Ottobre 28, 2010, 10:33:17 am »
 :flag1: :flag1: :flag1:
Mi arrendo, mi arrendo  :D
Quello che accadde realmente fu il primo incidente il 2 agosto e fu in risposta all'attacco americano contro di loro.

Come ho detto nei post precedenti, i politicanti fanno ciò che gli fa comodo...
Tanto per dirne una, una certa commissione d'inchiesta, ha stabilito che un certo Mario Placanica ha sparato in aria, che il proiettile ha colpito un sasso che passava li per caso  :w00t:, rimbalzando e colpendo alla testa il "povero Giuliani"...
Johnson e soci si sono guardati bene dall'accettare come prova le comunicazioni tra le COC delle navi, hanno rifiutato la proposta di eseguire una ricognizione sui relitti della motovedetta affondata, hanno lasciato fuori i protagonisti, non sono state ammesse nemmeno le tracce audio dei messaggi tra i piloti dei Crusader...strano eh? e' tutto un ...omissis...omissis...che trasparenza.
La Navy e' ancora incazzata nera per essere stata usata in maniera così vergognosa...
Continuo a credere più al "lato tecnico" della vicenda che alle commissioni di inchiesta ad hoc fatte da politici per motivi di opportunità politica...
E poi, perchà gli usa avrebbero deliberatamente attaccato uno stato insignificante come il Vietnam? Per occupare le risaie?  :P O per impedire l'espansione comunista in un area già da tempo compromessa (Cambogia, Laos, Corea, Cina, ecc...)? Fantapolitica...

Lo stesso McNamara in un documentario sulla sua vita di alcuni anni fa ammise l'inesistenza del secondo attacco.(si trova in originale su internet).
Il parallelo con l'11 settembre non regge, semmai qualcuno paragonò allora l'attacco a New York e i suoi improbabili retroscena complottisti all'analoga teoria del complotto di Roosvelt su Pearl Harbour (anch'essa senza fondamento).

McNamara...MCNAMARA!!!
Dopo l'affair F-111 può tranquillamente andare al diavolo, la sua credibilità ( specialmente in USA) e' pari a zero, tant'e' che nessuno lo ha preso sul serio, altrimenti, ripeto, si sarebbe scatenato un casino, e invece, come vedi, nulla...

Il parallelo con l'11 settembre non regge, semmai qualcuno paragonò allora l'attacco a New York e i suoi improbabili retroscena complottisti all'analoga teoria del complotto di Roosvelt su Pearl Harbour (anch'essa senza fondamento).

Nessun parallelo, solo l'accento messo sul fatto che ogni volta emergono ( a comando) le teorie più assurde, Sul Viet come sul''11/09...

Sul Vietnam gli Americani sganciarono 14 milioni di tonnellate di bombe (il triplo di tutte quelle gettate nella II guerra mondiale)

Aridaje... :P

Segui questo semplice ragionamento...
Un B-52, versione G o H, trasporta(va) più di 30 tonnellate di bombe...
Durante la campagna "Linebacker" e "Linebacker 2" operavano formazioni di più di 100 aerei (3000 Ton. a missione)...
Si trattava di bombardamenti a tappeto di carattere "psicologico" ( ciò che oggi viene chiamato " shock and awe"), tatticamente fallimentari poiche' si sganciavano bombe nel nulla più assoluto...
Ergo, di tutti quei milioni di Ton. di esplosivo la stragrande maggioranza se la "mangiarono" le foreste e le risaie  :D
Insisto sul fatto che cifre sparate così non significano nulla, hanno causato più morti le calibro .50 delle bombe...

i morti furono almeno 2 milioni su una popolazione di 17.

Quanti causati dagli stessi viet? nessuno lo dice...anche questa cifra, presa così, assomiglia tanto a certe sparate femministe sulla violenza maschile... :(

Inoltre l'aggressore e l'aggredito non possono essere messi sullo stesso piano

Vedi sopra...
Stabiliamo prima chi e' veramente l'aggressore, chi l'aggredito e i motivi del contendere...
Anche gli alleati che sbarcano in Sicilia, ad un osservatore appena giunto da Venere, potrebbero sembrare aggressori... :hmm:

Sui partigiani, certo non erano soldati di professione, quindi molte azioni possono essere anche state sbagliate, ma è comunque stata una reazione positiva al fascismo italiano

Ti dirò, anche la reazione al regime di Fulgencio Batista poteva sembrare positiva, ma da cosa e' stato sostituito? da un regime ancora più illiberale...
Allo stesso modo, se non fosse stato per gli alleati, i "nostri" avrebbero rapidamente agganciato l'Italia alla Russia comunista...Bel guadagno, eh?
A parte questo, come ho già detto, i partigiani si scoprono patrioti solo quando intravedono qualche possibilità...come hanno detto molti storici inglesi e americani: fino al giorno prima tutti balilla, il giorno dopo tutti compagni...niente a che vedere coi Maquis...classico opportunismo all'Italiana...Francia o Spagna, purche' se magna...

Il "voltafaccia" italiano è stato il primo atto di dignità nazionale dell'Italia dal 1922: come si poteva continuare ad essere alleati di Hitler?

Ci mancherebbe: per nostra fortuna ci siamo sganciati da quei pazzi sanguinari, ma passare da un alleato all'altro ( senza entrare nel merito della "qualità" dei suddetti alleati), rimane comunque un voltafaccia, peraltro eseguito malissimo, perche' le forze armate si trovarono improvvisamente senza comandanti ne ordini, e ad ogni soldato venne praticamente imposto di scegliere autonomamente da che parte schierarsi...cose dell'altro mondo...al punto che migliaia di italiani pagarono con la vita questa confusione (corazzata Roma?). A questo aggiungiamo che, grazie alla assurda propaganda rossa, quei povaracci che per senso di lealtà decisero di continuare a combattere con i vecchi alleati tedeschi (e che nulla sapevano di stermini e atrocità varie) finirono nel grande calderone dei "fascisti"...

P.S. Mik, se vogliamo continuare a "scannarci"  :P sarà meglio farlo in MP, prima che ci bannino... ;)
Siamo riusciti a fare due pagine di Off Topic in una sezione che si chiama "Off Topic"... :D

Offline mik

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #21 il: Ottobre 28, 2010, 12:21:47 pm »
Citazione
Se vogliamo continuare a "scannarci"  :P

Tregua  :drinks:

Offline Fazer

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #22 il: Ottobre 28, 2010, 12:43:51 pm »
Tregua  :drinks:

 :lol:

Hai pura del ban, eh?  :D

In realtà e' tutta colpa mia, sono andato io per primo OT... :cool:

Chiedo scusa a tutti  :crybaby:

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #23 il: Ottobre 28, 2010, 13:08:11 pm »
:lol:

Hai pura del ban, eh?  :D

In realtà e' tutta colpa mia, sono andato io per primo OT... :cool:

Chiedo scusa a tutti  :crybaby:
Per penitenza lettura completa dei Pentagon Papers (4100 pagine in inglese). :D

Offline Fazer

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Re: Il negazionismo non si nega per legge, ma con la testimonianza
« Risposta #24 il: Ottobre 28, 2010, 13:17:54 pm »
Per penitenza lettura completa dei Pentagon Papers (4100 pagine in inglese). :D

Ok, a condizione che tu ti sorbisca un po' di RID (però sono in italiano) e anche Osprey/Military Campaign Series...  :wacko: