Questa vi era sfuggita?
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Marisol, ventenne a capo della polizia
in paese messicano assediato dai narcos
Marisol Valles Garcia
di Anna Guaita.
Venti anni, un volto acqua e sapone, modi gentili, e tanto coraggio: Marisol Valles Garcia è da questa settimana a capo della polizia di un piccolo e vessato paese messicano, Praxedis Guadalupe Guerrero, nella regione di Chihuahua. Praxedis conta poco meno di diecimila abitanti, vive di agricoltura, ed è assediato dalla sanguinosa guerra dei narcos, che sta mietendo migliaia di vite in tutto il Paese.
La nomina di una ragazzina appena uscita dai banchi di scuola a capo di una forza di polizia nel cuore della regione più turbolenta del Messico ha causato stupore, ma anche proteste. Un quotidiano locale si è chiesto «Non ci sono più uomini a Chihuahua?». Ma lei, che sta studiando criminologia, ha risposto con serafico ottimismo: «La guerra contro le bande la lasceremo alle forze armate. Noi qui cercheremo di fare prevenzione, andremo di casa in casa, di scuola in scuola, per riappropriarci degli spazi e ricostruire il tessuto sociale». Prima di accettare l’incarico, Marisol ha posto una sola condizione, che venissero arruolate altre donne. E oggi la piccola caserma di Praxedis è al 75 per cento in “rosa”.
Marisol è stata scelta dal nuovo sindaco, Jose Louis Guerrero, dopo che il sindaco precedente, Rito Grado Serrano era stato ucciso dai narcos insieme al figlio, Rigoberto. Negli stessi giorni, a poca distanza, a Ciudad Juarez, le bande dei narcotrafficanti hanno “giustiziato” una donna, decapitandola e conservandone la testa dentro una scatola, nell’identico punto lungo il confine con il Texas dove nel corso della settimana altre quattro persone erano state uccise nello stesso modo. Non c’è da stupirsi se in questo sfondo di incessante e crudele violenza, il sindaco non sia riuscito a trovare candidati al posto di capo di polizia. Ma che alla fine a farsi avanti sia stata una ventenne, e che il sindaco abbia accettato non deve stupire poi troppo: dove la forza sembra non ottenere nulla, forse ce la farà il dialogo.
Dal 2006 ci sono stati in Messico oltre 28 mila omicidi, da quando cioè il presidente Felipe Calderon ha lanciato la sua guerra contro il narcotraffico, che a sua volta ha scatenato una lotta fra i vari gruppi di narcos. Per proteggere la polizia locale, che è stata decimata dai criminali, ma anche per evitare di farvi affidamento laddove essa è più corrotta, Calderon ha schierato le forze armate, tant’è che spesso le missioni vengono affidate ai Marines, quasi fossero azioni di una vera e propria guerra.
A livello locale, la speranza è che invece proprio iniziative come quelle che Marisol vorrebbe adottare possano ridare alla popolazione un po’ di fiducia e coraggio. Marisol e le sue colleghe hanno deciso di non girare armate: «Qui da noi c’è molta paura - ammettono -. Ma la gente vuole tranquillità e serenità, e le uniche armi che possiamo usare per questo scopo sono i nostri valori e i nostri principi».
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Seguite la situazione con interesse......... Vedrete che Marisol sistemerà tutto lei.