Sui gruppi squadristici che hanno fatto quelle minacce si possono dire 2 cose: sono un residuato del Novecento incapaci di vedere la realtà e sono sostanzialmente funzionali ai poteri che credono di combattere.
Ma queste operazioni squadriste indicano in fondo la debolezza di chi le fa e di quella pseudocultura.
Pienamente d'accordo, ma, se posso permettermi, il punto è un altro:
Un gruppo di quemmisti d'avanguardia si riunisce con le modalità di cui abbiamo letto, ridicolizzato dalla stampa, visto con fastidio dalle stesse forze dell'ordine (le quali non vedono l'ora che finisca la riunione), nessun esponente di spicco della politica o dell'informazione locale sente il dovere di dire una parola su questo trattamento...
Perchè? Semplice, perchè questi "eroici" personaggi non sono stati considerati, come dice Mik, "
autenticamente rivoluzionari rispetto all'"Ancien Regime", ma come un gruppo di nostalgici restauratori di un sistema di privilegi ormai sorpassato...
Esattamente come i nostri nostalgici fascisti o come i gruppi neonazisti in Germania...
Intanto, stando a quanto mi dicono amici svizzeri CODisti della zona, i contestatori hanno avuto pieno appoggio un po' da tutti, convinti che la loro protesta nei confronti dei "fascisti misogini" fosse ampiamente giustificata dalle ridicole pretese di questi ultimi...
Insomma, le minacce di pochi hanno rappresentato solo la "parte estrema" di un sentimento di fastidio ampiamente diffuso...
Questo è il nocciolo della questione: gli argomenti trattati nel convegno sono ancora talmente lontani dal sentire comune che molti sono pronti a giustificare persino "le maniere forti" per zittire chi li porta avanti...
C'è una sorta di irrazionale rifiuto nelle teste della gente, non è ammessa nemmeno la possibilità di prendere in considerazione qualcuna delle istanze dei "non allineati"...
Questa volta i pochi, isolati "squadristi" rappresentavano la maggioranza della gente...