Autore Topic: A proposito del convegno di Zurigo...  (Letto 5472 volte)

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Offline Cassiodoro

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #15 il: Novembre 03, 2010, 11:04:16 am »
:unknown:
Ma siamo davvero ridotti così male da doverci praticamente nascondere ? :(
Ma facciamo così paura da impedirci di riunirci?
Ho visto il servizio della tv svizzera, anche se ha dato troppa rilevanza alle minacce ed alla segretezza del luogo della riunione, e' terminata con l'esposizione delle ragioni dei partecipanti, passando in primo piano i problemi dei padri separati ed, in generale,  la condizione dell'uomo occidentale nell'ambito del diritto di famiglia.

"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline mik

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #16 il: Novembre 03, 2010, 12:03:07 pm »
Fazerante:
Citazione
Ma siamo davvero ridotti così male da doverci praticamente nascondere?
Cassiodoro:
Citazione
Ma facciamo così paura da impedirci di riunirci?

Se non temessero le nuove idee, non si darebbero da fare per contrastarle utilizzando mezzi che vanno dalla delegittimazione e l'intimidazione all'uso della violenza fisica. Non avendo i fatti dalla loro parte ricorrono alla disinformazione.
A mano a mano che milioni di uomini saranno costretti a prendere atto delle norme sessiste e discriminatorie che sono state introdotte negli ultimi anni ( a partire da quelle sulla separazione ) la consapevolezza aumenterà: nulla fa prendere coscienza di un problema quanto subirne le conseguenze sulla propria pelle.
Le stesse femministe stanno sempre più manifestando la preoccupazione di perdere i privilegi acquisiti.
L'accanimento nel cercare di mistificare le cause del crescente malessere maschile presentandolo solo come attaccamento nostalgico e irrazionale a passati privilegi fa parte del tentativo di nascondere i reali motivi del contendere cercando di spostare il discorso su altri piani. Nell'ottocento la psichiatria americana inventò una nuova "malattia" mentale, la drapetomania, per spiegare il comportamento degli schiavi neri che sceglievano di fuggire dalla schiavitù: l'idea che semplicemente preferissero la libertà era un'ipotesi troppo destabilizzante per la società schiavista del Sud.
Sui gruppi "rivoluzionari" che hanno manifestato allarme per il congresso svizzero, ripeto la valutazione che ho già dato: si credono le avanguardie della rivoluzione, sono solo le retroguardie della reazione.

Offline Fazer

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #17 il: Novembre 03, 2010, 12:17:21 pm »
L'accanimento nel cercare di mistificare le cause del crescente malessere maschile presentandolo solo come attaccamento nostalgico e irrazionale a passati privilegi fa parte del tentativo di nascondere i reali motivi del contendere cercando di spostare il discorso su altri piani

 :hmm: :hmm: :hmm:

Ma questo presuppone da parte loro un qualche tipo di inquadramento del problema...
Invece, scondo me, non hanno capito un caxxo... :D
Come cani che s'incazzano e mordono al momento del vaccino non capendo che è per il loro bene... :cool:
Infatti sono cani... :lol:

Offline COSMOS1

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #18 il: Novembre 03, 2010, 12:42:40 pm »
Intanto, stando a quanto mi dicono amici svizzeri CODisti della zona, i contestatori hanno avuto pieno appoggio un po' da tutti

non ne sono tanto convinto
se davvero avessero i numeri dalla loro, non avrebbero avuto bisogno di minacciare
quando il fascismo ha avuto il consenso popolare, ha messo in soffitta lo squadrismo
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Fazer

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #19 il: Novembre 03, 2010, 13:06:51 pm »
non ne sono tanto convinto
se davvero avessero i numeri dalla loro, non avrebbero avuto bisogno di minacciare

Così mi dice chi ci abita...
Ovviamente parliamo di consenso "sussurrato", di opinioni raccolte in maniera informale, non si può pretendere un appoggio aperto ai gruppi violenti...
Anche da noi, a parole tutti sono contro i cosiddetti Black Block, ma sai quanti in realtà godono delle loro azioni?
Sempilcemente , non è politicamente corretto appoggiarli apertamente...
Aggiungo che si tratta di persone che conosco molto bene da anni,anche se "virtualmente", e mi fido di loro...
E non sono "quemmisticamente" schierati...
E soprattutto, sono 39, non 2..., di diversa estrazione sociale, diverse opinioni politiche, di diverso orientamento sessuale, praticamente uniti solo dalla comune passione per CODMW... :rolleyes:
Insomma, in pubblico, "abbasso la violenza" e "W la frase famosa di Voltaire", in privato "dagli al misogino fascista"...

Offline Una

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #20 il: Novembre 03, 2010, 15:21:42 pm »
L'accanimento nel cercare di mistificare le cause del crescente malessere maschile presentandolo solo come attaccamento nostalgico e irrazionale a passati privilegi fa parte del tentativo di nascondere i reali motivi del contendere cercando di spostare il discorso su altri piani.

Ma questo presuppone da parte loro un qualche tipo di inquadramento del problema...
Invece, scondo me, non hanno capito un caxxo... :D

Invece secondo me ha ragione Mik, il problema, e molti altri problemi, sono stati da tempo già perfettamente inquadrati (sennò come avrebbero fatto a "crearli" i suddetti problemi?). E qui poi mi sono accorta da tempo che su questo forum le opinioni sono contrastanti, aldilà del ridicolo di cui è stata ricoperta ormai la parola "complottismo" bisogna decidersi, o si crede che tutto fu all'epoca ben pianificato per ottenere questo odierno preciso "sentire comune" o si crede che le cause di tutta la follia di cui tanto ci lamentiamo vadano ricercate in altre 1000 piccole causette che "per caso" mettendosi una dopo l'altra hanno dato origine a tutto ciò; forse sono andata un po' OT ma credo sia un punto fondamentale e ancora sinceramente non ho capito come la pensate.

Offline Fazer

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #21 il: Novembre 03, 2010, 15:53:45 pm »
Invece secondo me ha ragione Mik, il problema, e molti altri problemi, sono stati da tempo già perfettamente inquadrati (sennò come avrebbero fatto a "crearli" i suddetti problemi?). E qui poi mi sono accorta da tempo che su questo forum le opinioni sono contrastanti, aldilà del ridicolo di cui è stata ricoperta ormai la parola "complottismo" bisogna decidersi, o si crede che tutto fu all'epoca ben pianificato per ottenere questo odierno preciso "sentire comune" o si crede che le cause di tutta la follia di cui tanto ci lamentiamo vadano ricercate in altre 1000 piccole causette che "per caso" mettendosi una dopo l'altra hanno dato origine a tutto ciò; forse sono andata un po' OT ma credo sia un punto fondamentale e ancora sinceramente non ho capito come la pensate.

Eeeeeeeehhhhhhhhhhhhhh??????????????  :wacko: :wacko: :wacko:

1) quando parlo di inquadramento del problema, mi riferisco alla eventuale presa di coscienza della qm da parte della gente;
ora, è evidente che non c'è nessuna presa di coscienza, perchè se ci fosse la gente si guarderebbe bene dal gridare allo scandalo per un convegno come quello di Zurigo...
Questa "maggioranza silenziosa" non ha la minima idea di ciò di cui si è discusso laggiù, la loro è solo una presa di posizione aprioristica dettata dall'ignoranza.
Sembrano i nostri cosiddetti ambientalisti quando parli loro di energia nucleare: non ne capiscono un caxxo, ma giudicano!!! e non serve dirgli che noi compriamo a peso d'oro energia prodotta da centrali nucleari francesi appena al di la del confine, le cui perdite radioattive, se eventualmente ci fossero, non si fermerebbero di certo alla frontiera con l'Italia,   :doh: ovvero che una centrale a Torino è la stessa cosa di una centrale a Grenoble (dal punto di vista del rischio)...
Ti risponderanno semplicemente "no al nucleare", rifiutando qualsiasi dialogo;
Nemmeno l'evidenza dei fatti è sufficiente a smuoverli dalle loro posizioni.
Capiranno solo quando ci sbatteranno il muso.
E pazienza se tutto il mondo va a nucleare meno l'Italia, evidentemente sono tutti fessi e noi no... :mad:
Così è per coloro che avversano (oserei dire "inconsapevolmente") la qm.
Non hanno affatto inquadrato il problema, semplicemente, privi di capacità ( o voglia) di farsi un opinione, hanno sposato le tesi del ciarlatano che gli sembrava più credibile (o simpatico, o "conveniente") in quel momento...
Nella fattispecie, il ciarlatano è in realtà un leviatano idiota conosciuto come "femminismo"...

2) Non ho mai creduto alle tesi "complottistiche", presuppongono l'esistenza di una o più menti talmente raffinate da riuscire a predire troppe variabili...
L'uomo è molto meno furbo di come a volte lo si dipinge...il caso ha un potere "decisionale" superiore...
Ergo, propendo per la seconda ipotesi...1000 piccole causette che si sono sommate ( a volte ricevendo una "spintarella, perchè no) e ci hanno portato al casino di oggi...
Persino il pianificatissimo sbarco in Normandia è riuscito grazie al concorso di una serie incredibile di colpi di culo...
Con questo non nego che ci sia chi ha spinto in una certa direzione per avvantaggiarsene, ma la teoria del piano preordinato mi sembra francamente inverosimile.

3) Essendo questo un forum, non credo ci sia una "linea politica" in proposito, immagino che troverai tante opinioni in merito quanti sono i forumisti...

Ma non darmi retta, ho tanto sonno... :D


« Ultima modifica: Novembre 03, 2010, 16:10:22 pm da Fazerante »

Offline Milo

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Re: A proposito del convegno di Zurigo...
« Risposta #22 il: Novembre 03, 2010, 21:42:50 pm »
Fazerante, la mia edizione di qmdt è appena del 2004.
e faceva già paura (alle femministe):

"...Partecipe fin dagli esordi al brulichio digitale di uomini con uomini e per gli uomini, Della Vecchia ha pubblicato quest’anno Questa metà della terra, parole degli uomini del XXI secolo, prima uscita dell’editrice AltroSenso, un tomo di 410 pagine con un apparato di note filologicamente perfette. Il libro non va nelle librerie, non viene recensito, ma viene diffuso e commentato via internet. Esaurito, uscirà in prima ristampa a febbraio 2005. Rino ha smesso di rilasciare interviste a quotidiani e rotocalchi di cui non si fida, quelli che appiccicano agli uomini in lotta l’etichetta di maschilisti furiosi che vogliono il ritorno a casa delle femmine, tra biberon e fornelli. Accetta però di farsi intervistare dall’Indipendente."

intervista di Roberta Tatafiore

http://www.uomini3000.it/404.htm


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