Dialoghi > Verso una Nuova Alleanza
tesi di laurea matrimoni misti
Zoltan2:
--- Citazione da: nyamya - Novembre 09, 2010, 18:43:08 pm ---Mai immaginato che la realtà in Sardegna potesse essere questa, non ci sono mai stata purtroppo. Leggendo però qui capisco perchè un sardo ha sposato una mia conoscente bulgara e si è trasferito a vievere in BG. Dove lo trova quel paradiso sta in campagna si fa la grappa e il vino in casa, non è subordinato a nessun dattore di lavoro e per ultimo ma di importanza primaria tromba a volontà quella bella bulgarina. E chi lo smuove dalla Bulgaria altroche Sardegna.
--- Termina citazione ---
Persone che hanno capito tutto dalla vita... :P ;)
nyamya, anche se non intervengo spesso sappi che condivido molte delle cose che dici.
Per fortuna ancora al mondo c'è qualche donna degna di questo titolo... ^_^
nyamya:
Meno male Zoltan2 sai le bestiole si riconoscono a pelle. Poi l'unica differenza che ci distungue dagli animali quali siamo è la logica del pensiero, ma per il resto siamo proprio delle bestiole e delle bestie, e non ci trovo niente di negativo riconoscerlo almeno in me, per gli altri non mi permetto.
nyamya:
Vi riporto qui un passaggio dal libro di Ulrich Beck "libertà o capitalismo" che mi è piaciuto molto.
Se non si può più definire nè il nucleo familiare nè la famiglia, da dove si comincia?
Il sociologo francese Jean-Claude Kaufmann lho ha messo in luce molto bene. Egli si è posto la domanda su cosa sia una coppia, se essa non è più definita dal certificato di matrimonio o dalla sessualità. La sua risposta: una coppia c'è quando due persone acquistano una lavatrice e non più due. Allora, infatti cominicia la storia delle complicazioni, dei compromessi, dei pretesti e delle proteste quotidiane che Kaufmann riconduce alle turbolenze dei Panni sporchi; che cosa è sporco? Chi lava, quando , per chi? E' proprio necessario stirare? Coas succede quando lui dice di sì e lei di no? Tutto può essere negoziato, poichè le norme dalle quali vengono ricavate le risposte sono poco chiare o non vengono accettate senza obiezioni; e tuttavia tali questioni non possono essere realmente negoziate, semplicemente perchè sono imbarazzanti.
D'altra parte, poichè il vivere assieme dipende precisamente dal fatto che il questionare abbia un termine, ai dubbi è necessario porre consapevolmente dei limiti. Ad aggravare la situazione si aggiunge la circostanza che in realtà, riguardo ai panni sporchi, non si tratta tanto di panni sporchi, quanto del fatto che si riconosca i si misconosca l'altro, cosicchè i conflitti nella vita quaotidiana possono acquistare una carica esplosiva a causa della reciproca lotta oer il riconoscimento e per l'identità, all'insegna dello slogan " Tu non lavi i miei panni, dunque disprezzi la mia persona!"
Fazer:
--- Citazione da: femmina83 - Novembre 09, 2010, 18:22:54 pm ---ps. bella moto :D io le adoro!! è un 1000 di cilindrata?
--- Termina citazione ---
600...
nyamya:
Oltre il 76% del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne, con pochi progressi compiuti rispetto a sette-otto anni fa, quando il dato superava di poco il 77%. / perchè a chi si aspettano che sia ai bambini?/
* Lavoro in famiglia, Istat: oltre 76% a carico delle donne
* Istat, il 76% del carico familiare di lavoro sulle spalle delle donne
Forum: Istat
E' quanto emerge da un rapporto dell'Istat -- relativo al 2008 e al 2009 e realizzato intervistando oltre 18.000 famiglie e 40.000 persone -- in cui l'istituto di ricerca sottolinea la "forte disuguaglianza di genere" che persiste "nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner".
Il rapporto -- che giunge 20 anni dopo la prima edizione e sei dopo la seconda -- sottolinea come "l'asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi".
"Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L'indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%)", si legge nel rapporto diffuso oggi.
L'istituto di ricerca analizza nel dettaglio i tempi di vita di uomini e donne che vivono in coppia.
Prendendo in considerazione un giorno medio settimanale -- ovvero un giorno teorico che tiene conto sia dei feriali sia dei festivi -- secondo il rapporto la quasi totalità delle donne che vivono in coppia si occupa del lavoro familiare (98,9%), mentre circa il 24,1% degli uomini non vi dedica nemmeno dieci minuti, percentuale che sale al 31% se la partner non è occupata.
UN'ORA PIU' DI TEMPO LIBERO
Considerando le coppie con donna occupata di 25-44 anni, la durata del tempo di lavoro familiare delle donne è pari a 4 ore e 40 minuti, il lavoro extradomestico è pari a 4 ore e 30 minuti, le attività di tempo libero occupano 2 ore e 35 minuti, gli spostamenti sul territorio 1 ora e 28 minuti e, infine, il tempo speso per le attività fisiologiche (dormire, mangiare, lavarsi e altra cura della propria persona) è pari a 10 ore e 40 minuti.
Passando ai loro partner, emerge che la durata del lavoro familiare è pari a 1 ora e 54 minuti, il lavoro retribuito assorbe 6 ore e 16 minuti, gli spostamenti occupano 1 ora e 34 minuti, le attività fisiologiche 10 ore e 37 minuti: dunque, una porzione di tempo pari a 3 ore e 33 minuti viene dedicata ad attività di tempo libero (58 minuti in più delle donne occupate).
TRA PASTI, PULIZE E BIANCHERIA
Tra le attività che compongono il lavoro domestico, secondo l'Istat, le donne non possono esimersi dal cucinare: in un giorno medio tali attività sono svolte dal 90,5% delle occupate e dal 97,8% delle non occupate.
Anche le attività di pulizia della casa -- prosegue il rapporto -- impegnano l82,7% delle occupate, per arrivare a quote del 94,8% tra le non occupate.
Attività come apparecchiare e sparecchiare la tavola e lavare i piatti sono svolte dal 66,3% delle occupate e dal 76,5% delle non occupate.
Il 35,7% delle occupate in un giorno medio lava o stira, quota che sale al 49,2% per le non occupate.
Gli uomini sono più selettivi nel tipo di contributo che forniscono: in un giorno medio della settimana tra i partner di donne occupate il 41,7% cucina, il 31,4% partecipa alle pulizie della casa, il 29,9% fa la spesa, il 26,6% apparecchia e riordina la cucina, mentre quasi nessuno lava e stira i panni.
Tra gli uomini che hanno una partner che non lavora, le frequenze di partecipazione si dimezzano.
Indegna di fronte a questa statistica, mi sono messa a domandarmi, ma le donne sono coscenti ancora di quale sia il loro ruolo nella società? Ma quelle 94% delle donne che non lavora fuori e ,/intuendo il senso accusatorio della statistica nei confronti degli uomini/, se minimo non lavora dentro casa cosa farebbe tutto il giorno? Non solo che non lavorano fuori, tante di quelle hanno le donne di servizio e finchè il povero marito sta fuori a lavorare come un negro, loro si impegnano su altro fronte meno faticoso quanto piacevole. Una roba vergognosa, altrochè pari diritti iniziamo prima dalla dignità di ogni donna. Vuoi pari diritti inizia prima dignitosamente a fare i tuoi doveri di donna.
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