Tornando in tema, Red parla di
Il marxismo è asettica teoria sociale, il cristianesimo è studio dell'umano e successivi dettami per una funzionale convivenza
.
e questo è interessante.
Cazzate.
Ogni
idea per affermarsi deve, in qualche modo distruggere quella che l'ha preceduta, non puo' che ergersi e costruire, sulle sue ceneri.
C'è un pezzo di Cioran che spiega bene questo concetto. (anche se parla di epoche, ma le nuove epoche vanno in parallelo con nuove idee)
Ma il sentimento ... quello rimane ... è lo stesso.
Il sentimento del marxista che vuole il paradiso in terra non è diverso da quello del cristiano che,
per impossibilità tecnica, lo vedeva solo nel regno dei cieli.
Il sentimento della femminista che vuole un figlio senza il maschio, non è diverso da quello della nonna cristiana devota che ,
per impossibilità tecnica, si limitava a venerare la vergine.
Il concetto, l'idea della
realizzazione cambia, perchè cambiano i mezzi (realizzati proprio per il soddisfacimento di quel sentimento colletivo, Jung lo chiamerebbe archetipo).
Il sentimento ... no.