Autore Topic: Il punto di vista di Animus  (Letto 10717 volte)

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #15 il: Novembre 12, 2010, 20:39:56 pm »
Che io sappia ai tempi di Marx il neofemminismo con i suoi guai era inesistente, ergo non vedo perchè il nostro avrebbe dovuto comprenderlo tra le sue teorie. Dicevano antichi filosofi che esiste l'indispensabile, il necessario e il superfluo. il Il marxismo, mi si corregga se sbaglio, predica la equa distribuzione dei beni; il cristianesimo predica la povertà (il necessario, credo)  -sono due concetti diversi.

Non ci siamo capiti (del resto non è facile).
Io parlo di uno stesso sentimento (che li unisce), tu parli di diversità di concetti (che li separano).
Ci scriverò un afo, forse sarà più chiaro cosa vuol dire "sentimento".

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #16 il: Novembre 12, 2010, 20:44:43 pm »
c'è troppo bailamme
per limitarmi ad un punto, la derivazione del femminismo dal cristianesimo, si può dire che il manicheismo e/o il protestantesimo e/o l'arianesimo derivano dal cristianesimo, non c'è dubbio
ma un pensiero rigoroso non fa di tutte le erbe un fascio
Vale quanto detto a Red.

Tempo fa scrissi un afo in cui una donna monca (con un solo braccio), per non sentirsi disciminata avrebbe voluto la rimozione di tutti i bilancieri (perchè lei non era in grado di usarli).

E' un sentimento femminista ... o cristiano?

Vedi che quì la distinzione si fa molto più sottile..... inesistente.
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e-manuel

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #17 il: Novembre 12, 2010, 21:28:28 pm »
Nietzsche inquadra il cristianesimo in una prospettiva puramente storico-materiale e ne abbraccia in parte anche il suo lato più esteriore, essendo convinto che sia esistito un Gesù storico il quale era un asceta poi deificato in seguito dagli ebrei soggetti alla diaspora .Una visione in parte simile a quella appunto di certi socialisti che, anch'essi convinti della certa esistenza di questo Gesù, lo reputano invece essere stato quasi una sorta di guerrillero ante-litteram. Se si osservasse il tutto invece da una prospettiva nè atea nè "cristiana exoterica", insomma inquadrabile come di fatto eretica ma non per questo necessariamente inesatta, questa impalcatura non avrebbe ragione di esistere in quanto alla fin fine il cristianesimo sarebbe di fatto un culto misterico privo di quel retroterra moralistico che gli viene attribuito. Altro discorso è il dire che si è reputato opportuno fornire una versione di questo credo adatta alle masse.

Offline Animus

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #18 il: Novembre 12, 2010, 21:56:58 pm »
Niente e-manuel, mi spiace ma non ci siamo per niente.

Del resto 2.500 anni di pensiero (occidentale) non vi aiutano per nulla.
Troppo cerebrali.
 :cry: :doh:

Chiedo un time-out in attesa di scrivere un afo chiarificatore.

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Offline Red-

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #19 il: Novembre 13, 2010, 00:23:19 am »
Non ci siamo capiti (del resto non è facile).
Io parlo di uno stesso sentimento (che li unisce), tu parli di diversità di concetti (che li separano).
Si, l'argomento è molto complesso- ma per fare un esempio, se un clandestino sbarca sulle nostre coste, sia il cristiano che il marxista sono per l'accoglienza, ma il cristiano lo fa per carità cristiana, il marxista perchè crede nelle libere frontiere- sempre semntimento è - la diversità sembra inavvertibile, in realtà esiste ed è bella spessa - ma bisogna tentare di andare oltre la superfice, secondo me.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Animus

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #20 il: Novembre 13, 2010, 00:54:50 am »
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Offline Ethans

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #21 il: Novembre 13, 2010, 01:15:25 am »
Si deve cercare il sentimento .
E rispondo anche a Ethans.
E' chiaro che far discendere femminismo da  marxismo e/o cristianesimo per il semplice nesso della "comunione dei beni" ... è una ragione triviale, è lo stesso sentimento (anche i simboli poi chiaramente son diversi) ciò che ne identifica la consanguineità.

E fin qui siamo d'accordo.

Ed ovviamente la morale.
Quella morale del ressentiment (cioè cristiana), che cambia forma, ma mutatis mutandis, permane inalterata.

Ma non si origina dal cristianesimo. E' invece un sentimento di natura umana che trova la sua espressione sociale e/o collettiva in movimenti politici e religiosi che si oppongono allo status quo dominante. Il ressentiment trova la sua origine nella negazione del concetto di uguaglianza. Esso esplicita la sua dinamica ogni volta che in natura si manifesta un’opposizione tra due parti, una delle quali tende a dominare sull’altra.

Inoltre è bene ricordare che anche il ressentiment è volontà di potenza. Questo per dire che certe questioni bisogna analizzarle in un’ottica più dinamica rispetto alla staticità di singole interpretazioni che cristallizzandosi su un vissuto “particolare” pretendono di avere l’ultima parola anche su un piano “universale”.

Per ciò che concerne il ressentiment chi lo consegna, di fatto, al femminismo è il marxismo e non certo il cristianesimo. Mentre eredita da quest’ultimo soprattutto il senso di colpa.

IMHO ovviamente...

 :P

Offline Ethans

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #22 il: Novembre 13, 2010, 02:06:55 am »
Io credo che il femminismo sia la prima vera etica delle macchine...

Quoto, con particolare riferimento alla lavastoviglie...

 ;)

Offline Warlordmaniac

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #23 il: Novembre 13, 2010, 09:53:41 am »
Questa in fondo è la prova che non c'è evoluzione di pensiero .... perché non c'è comprensione.
Leggi un post di 5 anni fa, quando della qm non sapeva nulla, ne leggi uno oggi ... e dice ancora le stesse identiche cose.

Si deve dedurre che, senza sapere nulla, aveva già capito tutto subito.

...oppure che quello che vuoi trasmettere, non è abbastanza convincente.

Offline Rita

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #24 il: Novembre 13, 2010, 10:30:34 am »
quoto Ethans  :P ma per i soliti motivi tecnici di schermo ballerino, non riesco a farlo tecnicamente e lo trascrivo qui

Citazione
Ma non si origina dal cristianesimo. E' invece un sentimento di natura umana che trova la sua espressione sociale e/o collettiva in movimenti politici e religiosi che si oppongono allo status quo dominante. Il ressentiment trova la sua origine nella negazione del concetto di uguaglianza. Esso esplicita la sua dinamica ogni volta che in natura si manifesta un’opposizione tra due parti, una delle quali tende a dominare sull’altra.

però una domanda sorge spontanea. Esiste un qualsiasi sentimento NON di natura umana? Voglio dire, a me pare, che quando scrivi "trova la sua espressione sociale e collettiva" esprimi il mio stesso dubbio e cioè che qualsiasi movimento ideologico/culturale/ et similia per svilupparsi e attecchire deve far leva su un sentimento che ha una base naturale e poi però lo amplifica a dismisura.

Di conseguenza mi sembra ovvio che quando si dice "ha origine nel tal movimento o nella tal cultura" si debba intendere "quella tal cultura o quel tal movimento ha fatto di quella tal predisposizione umana il suo fulcro centrale per costruirci intorno quella tal morale".

O no?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Animus

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #25 il: Novembre 13, 2010, 11:42:21 am »
Di conseguenza mi sembra ovvio che quando si dice "ha origine nel tal movimento o nella tal cultura" si debba intendere "quella tal cultura o quel tal movimento ha fatto di quella tal predisposizione umana il suo fulcro centrale per costruirci intorno quella tal morale".

O no?

Eh eh, Rita...
Il tuo pensiero circolare di donna, supera quello lineare di certi uomini ... di un ordine di grandezza. :D
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Offline Rita

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #26 il: Novembre 13, 2010, 12:32:37 pm »
Eh eh, Rita...
Il tuo pensiero circolare di donna, supera quello lineare di certi uomini ... di un ordine di grandezza. :D

grazie  :D  piano coi complimenti, potrebbe venirmi in mente  di scrivere "il punto di vista di Rita" e di partire per la tangente.. ecco questo è il punto,sempre al punto di partenza si ritorna e.. non si va avanti (col pensiero circolare). Insomma, qual è la soluzione? E' che ho l'impressione che, alle volte, il pensiero lineare,.. come si dice?appunto parta per la tangente?  :D
..

Tornando in tema, Red parla di

Citazione
Il marxismo è asettica teoria sociale, il cristianesimo è studio dell'umano e successivi dettami per una funzionale convivenza
.
e questo è interessante. La funzionalità e l'asetticità. Mi verrebbe da pensare che quando qualcosa è asettico, se ci si accorge che non è funzionale , la si accantona senza troppi rammarichi e strascichi. 

Diversamente la mancanza di asetticità in una teoria ci coinvolge nel profondo, puo' essere che continuiamo a tenercela stretta anche quando è palese la non più funzionalità ?
 
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Offline Animus

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #27 il: Novembre 13, 2010, 12:54:30 pm »
Tornando in tema, Red parla di

Citazione
Il marxismo è asettica teoria sociale, il cristianesimo è studio dell'umano e successivi dettami per una funzionale convivenza
.
e questo è interessante.  

Cazzate.

Ogni idea per affermarsi deve, in qualche modo distruggere quella che l'ha preceduta, non puo' che ergersi e costruire, sulle sue ceneri.
C'è un pezzo di Cioran che spiega bene questo concetto. (anche se parla di epoche, ma le nuove epoche vanno in parallelo con nuove idee)

Ma il sentimento ... quello rimane ... è lo stesso.
Il sentimento del marxista che vuole il paradiso in terra non è diverso da quello del cristiano che, per impossibilità tecnica, lo vedeva solo nel regno dei cieli.

Il sentimento della femminista che vuole un figlio senza il maschio,  non è diverso da quello della nonna cristiana devota che , per impossibilità tecnica, si limitava a venerare la vergine.

Il concetto, l'idea della realizzazione cambia, perchè cambiano i mezzi (realizzati proprio per il soddisfacimento di quel sentimento colletivo, Jung lo chiamerebbe archetipo).
Il sentimento ... no.



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e-manuel

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #28 il: Novembre 13, 2010, 12:56:25 pm »

Sì ma il punto è: ammesso e concesso che la morale del risentimento sia il nocciolo duro della dottrina cristiana; essendo implicito che questa faccia leva su una predisposizione umana più o meno latente, allora perchè vedere nel cristianesimo il precursore per eccellenza del femminismo? Perchè di questo si starebbe parlando.

Offline Animus

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Re: Il punto di vista di Animus
« Risposta #29 il: Novembre 13, 2010, 13:06:41 pm »
Ogni idea per affermarsi deve, in qualche modo distruggere quella che l'ha preceduta, non puo' che ergersi e costruire, sulle sue ceneri.

Faccio un es.

Gesù affermando il cristianesimo (l'Età del Figlio) ha dovuto distruggere molti  dei concetti ebraici dell'antico testamento (l'Età del Padre)

Eppure chi si sognerebbe di dire che l'uno non è la continuazione dell'altro?
Che il secondo non sia legato al primo?

Fermo restando che Gesù è stato nei confronti della cultura precedente molto più rivoluzionario di qualunque rivoluzionario moderno, elevando alla cultura non solo nuove idee, ma nuovi sentimenti.
Eppure....

« Ultima modifica: Novembre 13, 2010, 13:16:59 pm da Animus »
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