Dopo la Camera anche il Senato ha dato via libera alla normativa: non si tratta piu' di delitto a carattere morale
" E' solo una passerella per le femministe "
La nuova legge contro la violenza sessuale "e' solo propaganda, una passerella per femministe che vogliono mettersi in mostra". Un inatteso "no" alla nuova normativa arriva da Donatella Colasanti, vittima 20 anni fa al Circeo di un episodio di stupro di gruppo che si concluse con l' uccisione della sua amica Rosaria Lopez. "Con il pretesto delle violenze . dice . si sono costruite carriere politiche, giornalistiche, cinematografiche. Siamo arrivati al punto che un uomo non puo' piu' fare un complimento a una donna senza finire sotto processo per molestie: non e' giustizia, e' la demonizzazione del genere maschile". Proprio l' episodio del Circeo apri' in Italia il dibattito sulla violenza. Nonostante questo, Donatella Colasanti non vuole essere "simbolo vivente della nuova legge". "Dov' erano . si chiede . tutte queste patetiche portabandiera dei diritti delle donne quando mi difendevo nei processi?". Il timore di Donatella Colasanti "e' che questa nuova legge apra la strada ad altri clamorosi casi di errore giudiziario. Molti innocenti sono stati spediti in galera, certe volte e' impossibile la verita' . Nel caso di Mike Tyson, ad esempio, si tratto' di uno stupro? Non vorrei essere nei panni dei giudici che si imbatteranno in casi controversi".
Pagina 15
(15 febbraio 1996) - Corriere della Sera