Autore Topic: Assange di Wikileaks sotto accusa  (Letto 11124 volte)

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Offline Archiloco

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #15 il: Dicembre 02, 2010, 17:39:57 pm »
Queste notizie comunque non mi sembrano così sconvolgenti come si pensava,mi sembrano più gossipare che di sostanza politica.La stampa specializzata sapeva da tempo la vicinanza dell' Arabia saudita con israele e gli Usa in funzione antiiraniana....ed altri elementi citati.

Offline ilmarmocchio

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #16 il: Dicembre 02, 2010, 17:54:23 pm »
Io vedo 2 possibilita' un po' atipiche nascere da questa vicenda :
una negativa : non vorrei che i governi approffittassero della vicenda per stringere il controllo su internet
una positiva :  molte persone si rendono conto che l'accusa di stupro puo' essere usata per rovinare una persona, per ricattarla. Quindi, spererei che molta gente capisca che le accuse di stupro possono essere strumentali a secondi fini, cioe' che dietro un presunto stupro puo' esserci una calunnia .
Lo so, per noi e' la scoperta dell'acqua calda, ma non e' cosi' per tutti.
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2010, 18:06:56 pm da ilmarmocchio »

Offline Animus

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #17 il: Dicembre 02, 2010, 18:01:15 pm »
I cioe' che dietro un presunto stupro puo' esserci una calunnia .
Lo so, per noi e' la scoperta dell'acqua calda, ma non e' cosi' per tutti.


Grande marmocchio, ci scrivo un afo.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline Zoltan2

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #18 il: Dicembre 02, 2010, 18:52:33 pm »
Io vedo 2 possibilita' un po' atipiche nascere da questa vicenda :
una negativa : non vorrei che i governi approffittassero della vicenda per stringere il controllo su internet
una positiva :  molte persone si rendono conto che l'accusa di stupro puo' essere usata per rovinare una persona, per ricattarla. Quindi, spererei che molta gente capisca che le accuse di stupro possono essere strumentali a secondi fini, cioe' che dietro un presunto stupro puo' esserci una calunnia .
Lo so, per noi e' la scoperta dell'acqua calda, ma non e' cosi' per tutti.


Da un lato toglieranno sicuramente libertà di informazione, e dall'altro si svilupperà sempre più l'abitudine a eliminare persone "scomode" con false accuse di stupro.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Online Jason

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #19 il: Dicembre 02, 2010, 19:24:01 pm »
Da un lato toglieranno sicuramente libertà di informazione, e dall'altro si svilupperà sempre più l'abitudine a eliminare persone "scomode" con false accuse di stupro.

Io non sarei così pessimista...
guarda qui l'articolo delle  acefale a sud, in cui si fa riferimento pure al nostro forum ( scritta in verde )

E' un articolo che esprime chiaramente il terrore di una presa di coscienza degli uomini, anche quelli che loro considerano "femministi" ( se sei di sinistra non è detto che tu sia femminista, come pure se sei di destra non è detto che odi il femminismo)

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

 Mi ricordo di quello che si diceva a proposito dell’accusa di stupro a Roman Polanski. Un’accusa confermata da una seconda vittima che raccontava di aver subito lo stesso trattamento.

Il mondo della cultura in rivolta, la raccolta di firme per il bene di questo genio del cinema. Come se ad un “genio” del cinema fosse permesso prendere una adolescente e abusarne in virtù della sua notorietà e del suo ruolo sociale.

Perchè il sessismo e il negazionismo degli uomini, complici anche le donne, sono anche più striscianti se i contesti sono intellettualmente più “alti”.

Uno stupro descritto nel linguaggio dell’arte diventa una “esperienza”. Un abuso diventa uno sfoggio di “complessità”. E giù con descrizioni incredibili e con parole che nulla vogliono dire se non fornire un alibi a pulsioni che la plebe non sa descrivere con toni altrettanto “magnifici”.

Come se la violenza degli uomini si esprimesse soltanto in luoghi degradati e fosse compiuta da uomini ignoranti. Ed è così che si reitera un pregiudizio lombrosiano per cui diventa lecito che un “artista” per definirsi tale deve scoparsi la figlia minorenne e adottiva sotto il suo stesso tetto e poi sposarla quando ha compiuto la maggiore età con buona pace della ex moglie inorridita e schifata di tutto ciò.

Ed è vero che per quanto mi piacciano i film di Woody Allen è anche vero che al suo processo assoldò come consulente della difesa negazionisti, maschilisti e quel bel filopedofilo di Richard Gardner, inventore di una sindrome non riconosciuta dalla scienza che serve ai pedofili e ai violenti per farla franca.

La mia intelligenza si sente offesa quando leggo frasi scritte qui e là di gente che giudica bigotta la sana indignazione verso un padre adottivo che scopa la figliola minorenne in casa o verso un regista che usa il suo ascendente per abusare di adolescenti prive di difese.

Questa premessa serve per arrivare ad un punto preciso. Che io sappia le accuse rivolte ad Allen, poi incredibilmente assolto, e quelle rivolte a Polanski non potevano avere origine da nessun genere di complotto. Anzi, per specificare meglio, in entrambi i casi si sono usati gli argomenti che usano i negazionisti/neomaschilisti, incluso i feroci e violenti misogini italiani, riferiti al fatto che naturalmente di altro non si trattava che di complotto ordito dalle donne. Nel caso di Allen quel bel “genio” del cinema che tanto ironizza sulle relazioni e per niente su se stesso, che tanto finge di essere diverso per poi rivelarsi perfino peggiore di altri misogini della sua specie, si disse che era una invenzione della moglie che in via di separazione voleva spillare soldi. Perciò il regista fu supportato da tutto il clan, la lobby di padri separati, falsabusisti e psico-consulenti asserviti pronti a giurare sulla cattiveria della donna e sulla fantastica bontà dell’uomo il cui prestigio internazionale era indiscutibile. L’accusa era talmente “falsa” che quando la figliastra compì la maggiore età se la sposò per mettere a tacere tutto. Quel matrimonio finì dopo poco tempo.

Nel caso di Polanski ovviamente sarebbe colpa di queste ragazzine, tutto sommato certamente un po’ puttanelle, che si sarebbero infilate nel suo letto da sole. Come dire che se una fanciullina cede alle lusinghe di un vecchio quel vecchio ha tutto il diritto di prendersela invece che rimandarla a casa dalla mamma. In entrambi i casi mi viene da dire soltanto: puach!

Infine arriviamo al nocciolo del problema. Tale Assange, sulla bocca di tutti per aver scoperto l’acqua calda e divulgato materiale già reperibile dopo averlo organizzato in forma mediaticamente appetibile, secondo la formula che crea attesa, ingigantita dal governo degli stati uniti e dai suoi alleati, che per motivi diversi hanno una grande difficoltà a tollerare la libertà di informazione, non ha nessun mandato di cattura internazionale per aver organizzato e aver messo in condivisione materiale interessante, facendo il lavoro che dovrebbe fare un qualunque giornalista d’inchiesta.

Assange ha un mandato di cattura per rispondere dell’imputazione di stupro. Dovrà subire un processo. Il normale iter che compie la giustizia in questi casi.

Nei forum maschilisti - di destra, integralisti e nazistoidi – ovviamente impazza la versione del complotto e di queste donne asservite agli interessi occidentali che vogliono fare braccare questa santità di maschio che sa fare informazione. Quel che è peggio è che la stessa versione viene accettata acriticamente anche in contesti più “antisessisti” e parlo di uomini che gravitano in comunità tecnologiche attorno a progetti più o meno libertari.

Sembra dunque improbabile che un uomo che ha residenza in svezia sia denunciato da due svedesi per stupro. Come dire che se una donna subisce violenza da una persona socialmente popolare, uno sul quale stanno ricucendo addosso gli abiti dell’eroe civile senza sapere un tubo su chi è, su quello che fa, sul perchè lo fa, sulle conclusioni alle quali vuole arrivare, su chi lo finanzia, etc etc. tutte cose che ci chiediamo in tanti per quanto sia interessante leggere il materiale che condivide sul premier italiano, se dunque una donna subisce violenza da uno così allora deve preoccuparsi innanzitutto di non ledere l’immagine dell’eroe invece che fare la cosa giusta per se’.

Una cosa che manda a quel paese la sostanza di quella complessità tanto evocata nei contesti intellettuali e che si trasforma in una ridicola morale da fumetto nel quale a batman o a superman non può mai essere imputato nulla di riprovevole perchè si sa che i cattivi sono gli altri.

Per quello che so dei mondi alternativi, dei contesti in cui il machismo riveste ruoli e abiti diversi, in cui il sessismo usa altre parole per dire le stesse noiosissime cose, mi risulta che le donne siano comunque abusate, mortificate, umiliate, violentate nello stesso identico modo.

Ci sono storie di compagni che nei centri sociali mettono le mani addosso alle compagne, di libertari che stuprano libertarie, di eroi della protesta sociale che violentano eroine della protesta sociale. Quindi non capisco dove sia la sorpresa e come gli uomini, e parlo di quelli in contesti a me più vicini perchè degli altri mi interessa poco, possano immaginare di rappresentare una cultura diversa se poi alla fin fine quando si trovano a confrontarsi con queste vicende la conclusione è sempre quella: il cattivo sarebbe sempre lo straniero, l’altro, quello fuori dalla cerchia, quello che fa cose che non condividiamo.

Come se si praticasse una assoluzione a priori su persone sulla base del ruolo sociale che svolgono. Come dire che ci piace condonare il sessismo e la misoginia di certi uomini soltanto perchè sono tanti bravi ad affascinare l’immaginario di centinaia di adolescenti smanettoni che immaginano di vivere sul set di Matrix.

Se questi uomini aperti, compagni, amici, fratelli, non esprimono una cultura differente, antisessista, libertaria, laica, non misogina, che si distingue dalla cultura maschilista dominante che giudica le donne che denunciano uno stupro sempre bugiarde, in questi casi, quando allora lo faranno?

Ma non è più libertario distruggere le icone prefabbricate invece che digerirle nella forma in cui vengono proposte? Dove sta dunque la vostra capacità di decostruzione degli eventi? Non vi piaceva tanto babbo natale che scaccola e rutta e spaventa i bambini? Non vi piaceva la sovversione comunicativa? Com’è allora che tutto ad un tratto non siete in grado di sovvertire un bel niente e vi tenete l’icona trasgressiva senza mettere in funzione il vostro senso critico?

Com’è possibile che si ricade sempre nello stesso meccanismo che indica la “tolleranza” di un sessista o peggio di uno “stupratore” in un contesto in cui compagni diventano suoi complici, omertosi, in nome di un interesse superiore? Com’è possibile rimuovere dal dibattito questo aspetto fondamentale e non farlo diventare invece spunto di discussione per le tante volte in cui il leader tal dei tali è stato assolto dai compagni perchè aveva cumulato un tot di punti militanza nel corso della sua virile carriera di attivista? Com’è possibile che si ripropone lo stesso schema nelle discussioni che leggo a proposito di Assange?

E’ un tentativo di confronto. Perciò qualunque risposta sarà auspicata e ben accetta…
(la parola "confronto" detta da voi femministe a sud fa veramente ridere...)
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Online Massimo

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #20 il: Dicembre 02, 2010, 22:45:16 pm »
Il solito maschio pentito Lorenzo Gasparrini ha voluto chiosare: non c'è alcun
confronto da fare: avete ragione! Il povero tapino non lo aveva capito che
l'invito al confronto delle mentecatte meridionali era falso e pretestuoso?
Ma lo sappiano bene: il profumo della passera fa perdere il ben dell'intelletto!

Offline mik

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #21 il: Dicembre 03, 2010, 02:01:35 am »
Come sempre, i loro scritti non meritano il minimo commento: faccio una piccola eccezione per sottolineare la cura e la precisione con le quali vengono riportati i fatti.
Si citano le accuse che furono rivolte contro Woody Allen nel 1992:
"Nel caso di Allen quel bel "genio" del cinema...si disse che era un'invenzione della moglie che in via di separazione voleva spillare soldi. ...L'accusa era talmente "falsa" che quando la figliastra compì la maggior età se la sposò per mettere tutto a tacere. Quel matrimonio finì dopo poco tempo."
Di questa vicenda si parlò moltissimo all'epoca e ne ho un chiaro ricordo. Comunque è sufficiente un rapido controllo su internet per trovare abbondanti notizie.
L'accusa rivolta contro Allen nulla aveva a che fare con Soon-Yi Previn, figlia adottiva di Andrè Previn e Mia Farrow e mai adottata dal regista americano: la moglie, dopo aver scoperto la relazione di Allen con la ragazza e la conseguente rottura della loro relazione, lo accusò di aver molestato sessualmente un'altra figlia adottiva di 7 anni.
Soon-Yi era all'epoca maggiorenne (nata nel 1970): si è sposata con Allen a Venezia nel dicembre del 1997 (nozze officiate dall'allora sindaco Massimo Cacciari) e, contrariamente a quanto scritto dalle informatissime, i due sono tuttora sposati.

 :doh: :doh: :doh:

Offline Fazer

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #22 il: Dicembre 03, 2010, 09:13:28 am »
http://www.ilgiornale.it/esteri/assange_regno_unito_polizia_sa_dove_si_trova/assange-wikileaks-interpol/02-12-2010/articolo-id=491003-page=0-comments=1

Londra - E' ricercato in tutto il mondo Julian Assange. Con i file segreti della diplomazia americana pubblicati sul suo sito, Wikileaks, ha creato enorme scalpore. E potrebbe finire in carcere, ma per un altro motivo: è accusato di stupro in Svezia, e per questo nei suoi confronti è stato spiccato un mandato di cattura internazionale. Ma dov'è finito l'uomo più ricercato del mondo? Con molta probabilità si trova nel Sudest dell'Inghilterra. Ed è stato lui stesso a fornire i dati alla polizia - quando è entrato nel Paese - per poter essere contattato. Intanto uno dei suoi legali, Bjorn Hurtig, ha annunciato che in caso di arresto contesterà l'estradizione verso la Svezia. 

In Gran Bretagna da ottobre Assange è entrato nel Regno Unito nel mese di ottobre ed al suo arrivo ha fornito alla Metropolitan Police i dati necessari per poterlo contattare. A scriverlo è il sito del quotidiano "The Independent", secondo il quale Scotland Yard è in contatto con il team legale del fondatore di Wikileaks da più di un mese e sta aspettando ulteriori informazioni per procedere al suo arresto. Fonti della polizia citate dal quotidiano britannico rivelano ancora di avere un numero di telefono al quale poter contattare Assange e di essere a conoscenza del luogo in cui si nasconde. L’agenzia britannica "Serious Organised Crime Agency" ha ricevuto, secondo quanto si legge nello stesso articolo, un mandato di arresto internazionale ma finora non ha autorizzato l’arresto.

Polizia: chiarimenti su mandato di arresto Fino a quando l’autorizzazione non sarà stata data, le forze di polizia non possono agire. Il ritardo sarebbe di ordine tecnico: secondo le fonti citate l’agenzia britannica avrebbe bisogno di chiarimenti per risolvere un vizio formale del mandato di cattura europeo spiccato dai procuratori svedesi.

Assange: pronto a smascherare Cina e Russia Il fondatore di Wikileaks si è detto pronto a smascherare anche i segreti di Cina e Russia, respingendo, così, l’accusa di concentrare la propria attenzione, in modo ossessivo, sugli Usa. Nell’intervista rilasciata alla rivista Time, Assange sottolinea come proprio "nelle società più chiuse ci sia più spazio per le riforme. Il caso cinese è molto interessante - sottolinea - alcuni organi del governo cinese, così come i servizi di pubblica sicurezza sembrano terrorizzati dalla libertà di parola, e se per qualcuno questo vuol dire che nel Paese accade qualcosa di terribile, io penso invece che si tratta di un segnale di grande ottimismo, perché significa che la parola può ancora dare il via alle riforme. Il giornalismo e la scrittura sono ancora motori di cambiamento - conclude - per questo le autorità cinesi li temono".

Svezia, nuova richiesta d'arresto L’Alta corte svedese ha respinto la richiesta di appello di Assange di presentare appello contro il mandato di arresto per stupro. I legali del fondatore di Wikileaks avevano chiesto di poter ricorrere contro il provvedimento che ha portato all’emissione di un mandato di cattura internazionale da parte dell’Interpol, ma l’Alta Corte ha confermato la decisione della Corte di appello. Assange si troverebbe nel sud-est dell’Inghilterra, ma finora non è stato arrestato per un errore nel mandato d’arresto che non indica la pena massima per tutti i reati di cui è accusato da due donne, oltre allo stupro le molestie sessuali e la coercizione. La polizia svedese ha fatto sapere che il procuratore Marianne Ny redigerà un nuovo mandato per ovviare a questo "errore procedurale". Ma intanto i legali del 39enne australiano promettono battaglia. L’avvocato svedese, Bjoern Hurtig, ha assicurato che insieme al suo collega in Gran Bretagna, Mark Stephens, si opporrà all’estradizione in Svezia.

Il legale di Assange: in caso di arresto no estradizione Assange contesterà una sua estradizione verso la Svezia in caso di arresto. Lo ha annunciato il suo avvocato nel Paese scandinavo, Bjorn Hurtig.

Alfano: questione giuridica, non politica L’opportunità o meno di arrestare il fondatore di WikiLeaks non è un tema "politico", ma "giurisdizionale". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, a Londra per un incontro con il suo omologo britannico Ken Clarke. "Questo è un tema che non compete ai ministri - ha detto - ma a coloro che sono dentro alla giurisdizione. È un tema giurisdizionale, non un tema politico".


Ancora una volta si gioisca per la furbizia dei governanti occidentali.
Una volta sputtanati USA, Francia; Italia etc. possiamo pure arrestare Assange.  :blink:
Ma visto che il guaio ormai è combinato, non sarebbe politicamente molto più vantaggioso aspettare il promesso sputtanamento di Cina, Russia, Etc.?
Se c'è una cosa sulla quale è conveniente fare fronte comune, questa è proprio il ridimensionamento del drago e dell'orso.
Finora non è stato possibile per via delle "dotazioni" energetiche russe e dell'aggressività cinese (e dei veti incrociati all'ONU)
Una cosa è certa: Assange va tenuto sotto strettissima sorveglianza, perchè si è messo in condizione di essere il prossimo sommelier del polonio 210.
Se viene beccato dalla pia confraternita degli amici della Cecenia, addio possibilità di limitare i danni.
Ma forse è meglio morto che in galera per una falsa accusa di stupro.
Anche questa vicenda la dice lunga sullo stato comatoso dei cervelli occidentali.
Pur avendo "a disposizione" un capo d'accusa formidabile (anzi almeno 10) si persegue l'uomo per il reato di violenza sessuale.
Siamo al punto che essere accusati di stupro è più grave (ma soprattutto mediaticamente pagante) che essere accusati di attentato alla sicurezza nazionale, sottrazione di materiale classificato, e quisquilie del genere.
Sei e rimani uomo qualsiasi schifezza tu combini, stupro a parte.
Ogni senso della misura è perso.

Offline Fazer

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #23 il: Dicembre 03, 2010, 11:19:33 am »
http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_03/wikileaks-provider-ritirato-dominio_6f40fbe2-feb9-11df-b6f8-00144f02aabc.shtml


Wikileaks scompare da Internet

Oscurato il dominio del sito, raggiungibile ora con un indirizzo fittizio che rimanda a quello IP
 
Wikileaks è scomparso dalla Rete. O meglio: il sito di Julian Assange è impossibile da raggiungere se si cerca all'indirizzo wikileaks.org. Il provider che forniva il dominio, EveryDNS.net, ha infatti reso noto in una dichiarazione di aver interrotto la fornitura del dominio alle 22 di giovedì (ora della costa orientale americana). Al sito, comunque, si può ancora accedere attraverso wikileaks.ch, un dominio fittizio che rimanda all'indirizzo IP. Il dominio oscurato ha fatto andare su tutte le furie la squadra di Assange, che tramite Twitter, punta il dito contro gli Stati Uniti. «Il dominio Wikileaks.org è stato ucciso dagli Usa», si legge.

 «TROPPI ATTACCHI» - EveryDNS.net, uno dei più grandi provider che forniscono gratuitamente domini Internet, spiegando che wikileaks.org è finita nel mirino di una massiccia offensiva di pirateria informatica. «Il servizio è stato interrotto - afferma EveryDNS.net - per violazione della clausola che afferma "il membro non deve interferire con l'utilizzo o la fruizione del servizio da parte di un altro membro o con l'utilizzo e la fruizione di servizi simili da parte di un altro soggetto"». «L'interferenza - prosegue la nota - sorge dal fatto che wikileaks.org è diventato l'obiettivo di numerosi e diffusi attacchi di rifiuto di servizio (DDOS). Questi attacchi hanno minacciato (e quelli futuri potrebbero minacciare) la stabilità dell'infrastruttura di EveryDNS.net, che premette l'accesso a quasi 500.000 altri siti web». Il provider ha detto di aver mandato un messaggio 24 ore prima della sospensione del servizio, affermando che «ogni inattività del sito wikileaks.org deriva dalla sua incapacità di usare un altro provider di servizi DNS (Domain Name System)».


Ma lol, Julian...
Se gli USA ti avessero voluto oscurare, lo avrebbero fatto prima di venire sommersi dalla valanga di guano.
E se invece, con un tempismo per lo meno sospetto (ovvero subito dopo l'annuncio della prossima divulgazione di materiale riguardante cinesi e russi), fossero state proprio le divisioni informatiche dei servizi di sicurezza di Dimitri o di Hu Jintao?
Quelli non vanno tanto per il sottile...
E se il loro giochetto riuscisse, gli unici a rimanere gabbati (e bastonati) saremmo noi...
Dammi retta, chiama Bunga-man e fatti ospitare per qualche decennio nella villa di Antigua, prima che qualche Ilda Bocassini del cazzo ti si attacchi alle terga... ;)

P.S. Domanda:
Ma queste poveracce a sud (a sud del buonsenso), ci fanno una pubblicità almeno paragonabile a quella che quasi quotidianamente noi facciamo loro (che poi sia pubblicità negativa non importa)?

Come sempre, i loro scritti non meritano il minimo commento

Esatto (IMHO)
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2010, 11:32:52 am da Fazerante »

Offline ilmarmocchio

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #24 il: Dicembre 03, 2010, 14:10:48 pm »
Fazerante :  Se viene beccato dalla pia confraternita degli amici della Cecenia, addio possibilità di limitare i danni.
Ma forse è meglio morto che in galera per una falsa accusa di stupro.
Anche questa vicenda la dice lunga sullo stato comatoso dei cervelli occidentali.
Pur avendo "a disposizione" un capo d'accusa formidabile (anzi almeno 10) si persegue l'uomo per il reato di violenza sessuale.
Siamo al punto che essere accusati di stupro è più grave (ma soprattutto mediaticamente pagante) che essere accusati di attentato alla sicurezza nazionale, sottrazione di materiale classificato, e quisquilie del genere.
Sei e rimani uomo qualsiasi schifezza tu combini, stupro a parte.
Ogni senso della misura è perso.


Si, l'occidente e' infrollito, ed e' ridicolo che a fronte di una possibile accusa di spionaggio, si ritenga piu' grave quello di stupro. Ridicolo

Online Massimo

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #25 il: Dicembre 03, 2010, 17:07:08 pm »
Ma pensate che la sicurezza nazionale per questi occidentali rincogliniti dal
femminismo sia più importante dell'integrità sessuale dell'ultima donna del pianeta?

Offline Guit

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #26 il: Dicembre 06, 2010, 15:29:22 pm »
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=34681&sez=HOME_NELMONDO&npl=&desc_sez=



Il fondatore di Wikileaks è ricercato dalla giustizia svedese per essere interrogato in merito alle accuse di stupro, molestie e coercizione, mosse nei suoi confronti da due donne. Rischia un minimo di due anni di reclusione. I fatti risalgono all'agosto scorso. Secondo la difesa di Assange, l'australiano ha conosciuto le due donne, di 25 e 35 anni, nel corso di una conferenza stampa a Stoccolma. Poi, in distinte occasioni, si sono consumati rapporti sessuali consensuali ma non protetti. Nei giorni successivi, sempre secondo la difesa di Assange, ci sarebbero stati ulteriori «contatti amichevoli cercati» dalle due donne, che poi «hanno deciso di denunciarlo dopo aver scoperto una dell'altra».

Alla base della denuncia - riporta il Washington's Blog - non c'è tanto la violenza sessuale, quanto il rifiuto di Assange - dopo il rapporto - di sottoporsi ad un controllo std (sexually trasmitted desease), un test sulle possibili malattie trasmesse per via sessuale. Assange - hanno riportato il Daily Mail, il Guardian e altri quotidiani - in un caso non usò il preservativo, nell'altro caso si ruppe. Il suo successivo rifiuto di sottoporsi ad un controllo std portò le due donne a denunciarlo, e le autorità svedesi ad emettere un mandato di arresto, con relativa richiesta all'Interpol.

L'interpol - precisa il New York Times - ha emesso il red notice (che equivale al mandato d'arresto internazionale) il 20 novembre, due giorni dopo che i magistrati svedesi avevano avuto da un tribunale il via libera ad inviare all'Interpol il mandato di arresto. Il quale, dunque, è stato emesso prima della pubblicazione dei file del Dipartimento di Stato americano. Il legale di Assange a Londra, Mark Stephens, ha dichiarato che questo mandato di arresto si basa in definitiva sul reato definito «sex by surprise», abitualmente estinguibile con una sanzione di 715 dollari.

«Qualunque cosa sia il sex by surprise - ha detto Stephens - è un reato solo in Svezia, ma non in Gran Bretagna, o negli Stati Uniti, o a Ibiza. Mi sembra di essere in un film del surrealismo svedese, circondato e minacciato da bizzarri troll».

Take the red pill

Offline ilmarmocchio

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #27 il: Dicembre 07, 2010, 08:48:43 am »
La vicenda di Assange fa riflettere sotto vari punti di vista.
l'accusa di stupro che ha forse soppiantato quella di omosessualita' come mezzo di ricatto o corcizione.
i mandati di arresto europei o internazionali, che ci espongono alle assurdita' legislative di latre nazioni.
Forse aiutera' piu' persone ad aprire gli occhi sul politicamente corretto

Offline Giulia

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #28 il: Dicembre 07, 2010, 14:06:06 pm »
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/378956/

Deve rispondere di stupro
Si è consegnato alla polizia, probabilmente chiederà
la libertà provvisoria su cauzione

LONDRA
Il fondatore di Wikileaks Julian Assange è stato arrestato oggi dalla polizia britannica. Scotland Yard ha riferito che Assange è stato arrestato alle 09.30 (le 10.30 in Italia) sulle base di un mandato d'arresto europeo. L'arresto è avvenuto in una stazione di polizia londinese dove si è presentato il cittadino australiano dopo aver preso appuntamento con i poliziotti. Successivamente Assange comparirà davanti alla corte di Westminster.

Definendo l'azione come politicamente motivata, il legale di Assange, Mark Stephens, ha detto che il suo assistito vuole sapere quali siano i rilievi che gli vengono mossi così da poter difendersi. La vicenda sulla quale è stato spiccato il mandato d'arresto internazionale (il secondo, perchè il primo era incompleto) risale al mese di agosto quando due donne accusarono il patron di Wikileaks di averle aggredite sessualmente, accuse che Assange ha sempre negato. Secondo Sky News, dopo esser stato interrogato dalla polizia, Assange comparirà dinanzi ai magistrati di una corte britannica (la City of WWestminster) che decideranno sull'estradizione; ma il suo avvocato ha ribadito che Assange si opporrà con tutte le sue forze a ogni tentativo di estradizione, perchè il rischio è che possa essere «consegnato agli americani».

Secondo il Guardian, il fondatore di Wikileaks avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di farsi garanti per lui e di raccogliere una cauzione stimata tra le 100.000 e le 200.000 sterline. Assange crede di aver bisogno di almeno sei persone come garanti. Negli ultimi giorni, il giornalista avrebbe confidato ad alcuni amici di essere convinto del ruolo svolto dagli Stati Uniti in tutta la sua vicenda giudiziaria.Intanto un network di hacker, «Operation Payback», afferma di aver lanciato con successo oggi attacchi informatici contro PayPal e PostFinance, in risposta alla chiusura delle donazioni per Wikileaks e del conto di Julian Assange in Svizzera.

«La banca svizzera (PostFinance) che ha chiuso il conto a Assange è stata tirata giù oggi con un Ddos attack (negazione del servizio, lo stesso lanciato in più occasioni contro i domini di Wikileaks in questi giorni, ndr)», recita un annuncio del gruppo su Twitter. Qualche ora prima, un altro assalto informatico era stato lanciato contro PayPal, sempre da Operation Payback. Le due società non hanno confermato la notizia. Su Twitter, il gruppo aveva annunciato con anticipo «l'ora X» invitando i membri a «fare fuoco» al momento convenuto. Operation Payback è un gruppo hacker di «difensori della pirateria informatica» nato per rispondere ai tentativi di oscurare Torrent e altri programmi di condivisione dei file in rete messi in atto da «hacker pagati dalle aziende» per tutelare il copyright.

Offline Milo

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Re: Assange di Wikileaks sotto accusa
« Risposta #29 il: Dicembre 07, 2010, 23:56:32 pm »
L'ACCUSA DI STUPRO
«Rapporti senza condom»
Ecco perché Assange rischia il carcere
Con una donna si ruppe il preservativo, con l'altra non lo usò


L'uomo che ha amato due donne di troppo: la storia delle svedesi che hanno incastrato Julian Assange sembra un copione uscito dalla penna del giornalista e giallista Stieg Larrson. Il Daily Mail indaga sulle azioni consumate nell'arco di tre giorni che hanno portato il capo di Wikileaks davanti al magistrato londinese Caroline Tubbs con un'accusa di stupro e due di molestie sessuali: nascono dai rapporti, in due casi non protetti dal preservativo, che l'affascinante e squattrinato Julian ebbe nell'agosto 2010 con due ammiratrici, che erano entrare in contatto con lui in occasione di un seminario su «Guerra e ruolo dei media» organizzato a Stoccolma dal Brotherhood Movement, un controverso gruppo cristiano legato al partito socialdemocratico.

Il Mail chiama le donne per convenzione «Sarah» e «Jessica»: non sono i veri nomi, dal momento che il processo giudiziario è in corso. Sarah, una bionda attraente sui trent'anni, è l'addetta stampa di Brotherhood Movement e ha viaggiato il mondo inseguendo una serie di cause alla moda. Sarah e Julian non si erano mai visti prima, ma lei lo aveva invitato a stare nel suo piccolo appartamento nel centro di Stoccolma. Assange era arrivato l'11 agosto e dopo cena i due erano finiti a letto.

Né lui né lei contestano il fatto che durante il rapporto si era rotto il «condom», un evento che in seguito Sarah, una femminista radicale, ha definito «deliberato» da parte di Julian. Lì per lì però non ci fu animosità tra la svedese e il 39enne hacker australiano, che ha un figlio di 20 anni da una relazione giovanile fallita. Al punto che la funzionaria di partito continuò a ospitare Assange, organizzando perfino una festa in suo onore. A questo punto spunta «Jessica»: ventenne di Enkoping, una cittadina a 60 chilometri da Stoccolma. Vede Assange in televisione, in lei scocca la scintilla e si fa assumere tra i volontari che lavorano al seminario.

In quella occasione conosce anche Sarah. Avvicinato dalla ragazza, Assange non resiste e le fa la corte. Seguono vari incontri e un invito a vedersi a casa di lei. «Julian non aveva contanti, non voleva usare la carta di credito e "Jessica" gli comprò il biglietto del treno», scrive il Mail. Assange e la ragazza vanno a letto e fanno sesso due volte. Lui usa il preservativo, ma non fa il bis in un altro rapporto l'indomani mattina. Anche in quel caso il commiato è amichevole, con la promessa di rivedersi. Jessica però si spaventa: confida a Sarah di aver avuto un rapporto non protetto. A questo punto scoppia il patatrac: le due donne, che non sapevano l'una dell'altra, decidono di coalizzarsi contro l'hacker davanti a un magistrato. Spiega Sarah: «Non c'entra affatto il Pentagono. Assange è di un uomo con un'opinione distorta delle donne e a cui non piace farsi dire di no».

(Ansa)
07 dicembre 2010

http://www.corriere.it/esteri/10_dicembre_07/assange-condom_85693b04-0211-11e0-afab-00144f02aabc.shtml