Autore Topic: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)  (Letto 1668 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Qui c'e' una discussione interessante che ci dimostra che NON siamo soli

Offline Animus

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #1 il: Novembre 20, 2010, 19:23:19 pm »
Non si vede niente bisogna registrarsi.
Puoi riportare la discussione (almeno la parte più interessante)?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline ilmarmocchio

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #2 il: Novembre 20, 2010, 19:47:50 pm »
E' vero,  :doh:


XXXX

 
   
La fine del merito ovvero il femminismo    30/10/2010 13:26
Io penso che tutte le proposte di legge su quote riservate e simili siano delle aberrazioni giuridiche.
Noi sappiamo che la Costituzione stabilisce che tutti i cittadini sono uguali.
Non esiste qualcuno che è più uguale degli altri.
Noi sappiamo anche che chi ha capacità emerge per merito proprio. Imporre quote significa danneggiare i capaci e meritevoli, quindi commettere un'ingiustizia. Significa anche danneggiare le aziende, che si vedrebbero imposto un personale che non hanno scelto e non desiderano.

http://paternita.info/lettere/donne-capo/

Post modificato da: XXXX, alle: 07/11/2010 13:36
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XXXXX

 
   
La fine del merito    30/10/2010 15:43
xxxxx
Quoto.
Leggi ingiuste e dannose.
Ingiuste perché discriminano fra uomini e donne.
Dannose perché impediscono al merito di prevalere.
Fanno il danno di tutti per l'interesse di pochi.

saluti
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 18:03
xxxxx ha scritto:
@ xxxxx
Quoto.
Leggi ingiuste e dannose.
Ingiuste perché discriminano fra uomini e donne.
Dannose perché impediscono al merito di prevalere.
Fanno il danno di tutti per l'interesse di pochi.

saluti

Vero. Durante i molti anni in USA ho constatato un progressivo peggioramento della qualita' di molti servizi pubblici, peggioramento dovuto proprio a questo tipo di leggi.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 18:07
Il sottoscritto condivide quanto asserito dai forumisti che l'hanno preceduto.
Aggiungo ancora che simili leggi si basano sul presupposto inconfessato ed infondato che l'uomo e la donna siano uguali per natura.
In realtà, esiste un'enorme quantità di prove scientifiche che attestano come i due sessi siano distinti per caratteristiche intellettuali, psicologiche, comportamentali, e non soltanto anatomiche e fisiologiche.
La divisione sessuale del lavoro si ritrova universalmente presso tutte le società umane conosciute, come anche presso quelle dei Primati.
Essa ha una certa origine evolutiva ed è ribadita dalle ulteriori differenze fra maschio e femmina sia nell'ontogenesi (diversità dei ruoli genitoriali), sia nella biogenesi (la struttura del cervello ed il diverso ruolo degli ormoni e dei geni).
Essendo l'uomo e la donna differenti per natura, l'unico modo per tentare di renderli uguali consiste nell'imposizione e costrizione.

Si tratta di leggi non solo ingiuste, non solo dannose, ma anche innaturali. Il femminismo è la trasposizione nel campo dei sessi dei principi del marxismo classico: la "lotta" (anziché la cooperazione), l'uguaglianza imposta per legge ecc. Come il marxismo, anche il femminismo è in fondo contrario alla natura umana stessa, che ritiene sbagliata e pretende di modificare con interventi autoritari.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 18:33
Concordo nel definire imbecille ogni norma che imponga per legge una rappresentanza dell'uno o dell'altro sesso. Ma invito a procedere con cautela nell'attribuire alla natura tutte le differenze fra uomo e donna. Alcune sono connaturate con la differenza dei sessi e con i ruoli diversi, altre sono solo il risultato delle varie vicende dell'umanità nella storia. Proprio nel saper distinguere fra le une e le altre sta il vero problema...
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 19:28
Gentilexxxxx
il problema della distinzione fra componenti naturali e culturali del comportamento e la psicologia umane, incluse le differenze fra i sessi, è senz'altro immenso e delicato.
E' altrettanto vero quel che Lei sostiene sulla presenza di comportamenti ed attitudini che hanno origine culturale e certo non naturale.
Ciononostante, allo stato attuale della ricerca, appare vero o comunque altamente probabile che esistano diversità fra uomo e donna su base naturale. Una prova ulteriore della loro esistenza consiste nel fatto che esse vengono riscontrate con ogni metodo d'indagine: dati empirici, ontogenesi, filogenesi, biogenesi.
Il femminismo al contrario si fonda sulla cosiddetta "gender theory", secondo la quale i due sessi sarebbe identici sotto ogni aspetto, fatta eccezione per l'anatomia e la fisiologia, cosicché le differenze psicologiche e comportamentali avrebbero solo ed esclusivamente un'origine culturale. Da qui tale ideologia prende il presupposto per rivendicare politiche atte a cancellare tale supposta diversità esclusivamente culturale.
Al contrario, i due sessi sono distinti non solo e non tanto per cultura, quanto per natura, cosicché il femminismo teorizza ed agisce a partire da presupposti che non hanno fondamento scientifico, perlomeno per la maggioranza delle diversità sessuali.
Le politiche femministe finiscono così con l'accanirsi contro la natura umana stessa, pretendendo di modificarla od abolirla.

Cortesi saluti
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 19:54
Non me la sento di entrare in una così dotta disquisizione sulla naturale, culturale o artificiale differenziazione dei compiti tra uomo e donna.

Sono solo della semplice idea che tutti debbano essere liberi di assecondare le proprie attitudini e che la selezione degli uni e delle altre debba basarsi esclusivamente su requisiti fisici e di merito, funzionali al compito.

Lo Stato dovrebbe vigilare solo sulla correttezza dei criteri di selezione, in modo da evitare che ne vengano applicati di ingiustamente discriminatori.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    30/10/2010 23:40
xxxxx, neppure io me la sento d'entrare in una tale discussione sull'origine naturale o culturale delle differenze fra i sessi.
Io credo comunque che l'idea dell'uguaglianza davanti alla legge sia imprescindibile. Le leggi che discriminano non hanno alcuna legittimità. Noi critichiamo a ragione i paesi dell'Islam che discrimano le donne. Noi non possiamo però accettare che qui, in Italia, in Europa, siano gli uomini ad essere discriminati per legge.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    31/10/2010 11:23
La legge proposta di cui qui si tratta pretende d'applicare alle SPA lo stesso criterio delle cosiddette "quote elettorali". Il meccanismo delle quote elettorali e' stato bocciato dalla Corte Costituzionale come illecita forma di discriminazione sessuale, ma la sentenza è stata aggirata con una modifica d’un articolo secondario della costituzione. Alcuni uomini non trovano il posto in lista, anche se meritevoli, semplicemente in virtù del proprio sesso.
Il principio d’uguaglianza della costituzione italiana è inequivocabile: non afferma che si debba essere uguali, bensì che si deve ricevere un trattamento uguale dalla legge nell’affermare le proprie capacità e meriti.
La norma delle quote elettorali è quindi palesemente discriminatoria poiché fa sì che la legge non sia uguale per tutti. Inoltre crea un precedente gravissimo che può essere esteso alle categorie ed agli ambiti più differenti, finendo col produrre una società corporativa.
La legge in questione è una sua estensione all'ambito lavorativo ed economico, che discrimina gli uomini, danneggia le aziende ed ancora viola il principio della libertà d'impresa, pretendendo di costringere le ditte a promuovere o respingere le promozioni non sulla base delle proprie decisioni, ma di norme di legge.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    31/10/2010 22:45
Io voglio dire a Precisino2, che ha vissuto per trent'anni in America e ha conosciuto bene il sistema delle quote, che la sua testimonianza è molto importante.
Io penso che lui possa testimoniare sugli esiti negativi di un modello, che in USA è esteso a donne e minoranze etniche, che impone quote riservate. Noi vediamo tutti che queste imposizioni fanno il danno delle aziende e quindi di tutta la società. Io penso che chi ha il merito per emergere, emerge. Le aziende non sono stupide e non ci tengono a fare il proprio danno. Se qualcuno è bravo e merita, lo promuovono.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    01/11/2010 20:39
@ xxxxx
Appunto. Bisognerebbe tener conto anche dell'ESPERIENZA quando si fanno proposte di legge. Se queste norme delle quote riservate hanno dato cattivi risultati nei paesi in cui sono state applicate, emanarle anche qui non farà che portare allo stesso fallimento.

E comunque, sono norme ingiuste perché discriminano e impediscono di premiare il merito.

saluti
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xxxxx

 
   
La fine del merito    06/11/2010 13:31
Io vedo che tutti coloro che sono intervenuti hanno condiviso l'opinione dell'ingiustizia o stupidità del sistema delle quote rosa riservate.
Io vorrei ricordare che questa proposta di legge assurda è una fra le tanti che contribuiscono a porre fine al merito ed a favorire le donne rispetto agli uomini.

http://www.uomini3000.it/

Post modificato da: xxxxx, alle: 06/11/2010 13:33
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xxxxx

 
   
La fine del merito    06/11/2010 20:55
@ xxxxx
A voler dire il vero, è così. Se qualcuno ha dei privilegi, qualcun altro è discriminato.
L'articolo 2 della Costituzione dice che siamo tutti uguali senza distinzione alcuna. Lingua, razza, sesso... Leggi speciali a favore delle donne non dovrebbero esistere.

saluti
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xxxxx

 
   
La fine del merito    07/11/2010 13:27
Io voglio ricordare che mentre il termine maschilismo è oggetto di disprezzo e condanna pubblica, invece il femminismo riceve nel linguaggio politico una valenza positiva. Noi vediamo già in questo un segno di discriminazione e sperequazione, nel giudicare in modi opposti la stessa cosa.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    07/11/2010 13:58
Assento con quanto ha fatto rilevare il signor xxxx

Il femminismo si serve di una strategia politica precisa, la quale consiste nella colpevolizzazione e criminalizzazione della controparte, nella fattispecie il sesso maschile, il quale viene ad essere denigrato in modo sistematico ed accusato d'ogni male. Al contrario, il sesso femminile viene ad essere esaltato quale portatore di qualità positive.
Questa procedura è così frequente da aver ricevuto nel mondo anglosassone una definizione sua propria: male bashing. Esso viene ad essere introiettato nella società in maniera per lo più inavvertita e quindi inconscia, del tutto irrazionale e più difficile da riconoscere e respingere. (Un esempio di questo sono date forme di pubblicità od alcune pellicole cinematografiche, anche se esso è veramente molto diffuso.)
Si delinea così una visione manichea della realtà, del tutto distorta, in cui vengono ad essere attribuite alla femminilità i tratti del "bene", alla maschilità quelli del "male". E' una visione irrazionale di natura pseudo-religiosa, ben tangibile in molte correnti del femminismo e nelle loro elucubrazioni misticheggianti e fantasiose.
     rispondi | rispondi citando
xxxxx

 
   
La fine del merito    08/11/2010 11:12
xxxxx, io sono d'accordo con lei. Noi vediamo tutti quanto spesso gli uomini siano derisi e disprezzati proprio per la loro maschilità da molte femministe. Se questo avvenisse a discapito delle donne, noi assisteremmo subito ad alte grida.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    10/11/2010 09:52
Spagna. Un'inchiesta giornalistica danese sostiene che vi sarebbero 350 false accuse d'abuso di mogli ai mariti ogni giorno. Secondo tale documentario, la legge spagnola contro la violenza discrimina gli uomini ed elimina il principio della presunzione d'innocenza.


Post modificato da: xxxxxalle: 10/11/2010 09:58
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xxxxx

 
   
La fine del merito    11/11/2010 00:09
@xxxxx
Anche se forse va un poco in OT, questi dati sono agghiaccianti. 350 false denunce al giorno farebbero la cifra 127.750 false denunce all'anno.
Si fa un gran parlare di violenza. Ma denunciare qualcuno ingiustamente e falsamente non è violenza?
Una violenza assai grave, per di più, viste le conseguenze che può portare.

saluti
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xxxxx

 
   
La fine del merito    11/11/2010 23:41
Io penso che una falsa denuncia sia violenza a tutti gli effetti, già soltanto per le sue conseguenze psicologiche, per non parlare di quelle giuridiche e penali.
Io penso che leggi speciali per la repressione di un crimine rischino di sortire l'effetto opposto, con l'offrire la possibilità a chi lo desidera di promuovere denunce ed accuse false per danneggiare uomini odiati o promuovere propri interessi.
Noi vediamo tutti che spesso queste false accuse sono mosse da vendette personali per una relazione fallita o cause d'affidamento dei figli.
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xxxxx

 
   
La fine del merito    20/11/2010 19:45
vedo con colpevole ritardo questo thread, perche' gentilmente segnalatomi da una lettrice, che ringrazio di nuovo.
Condivido quanto da voi scritto sul fatto indiscutibile che le quote rosa rappresentano un istituto antimeritocratico, antidemocratico e discriminatorio.
la giusta possibilita' delle donne di affermarsi nel lavoro non puo' concretizzarsi nella esclusione di altri cittadini solo perche' uomini.
Negli ultimi decenni una martellante pubblicita' a favore delle donne, ha attaccato la maschilita' in tutti i suoi aspetti :
l'uomo e' sempre violento, animalesco, spesso sciocco e colpevole della millenaria oppressione femminile.
Il femminismo, di cui una notevola "summa" possiamo trovare nel libro " il secondo sesso" di Simone de Beauvoir, svolge da anni, aiutato dai media e spinto dai veri poteri forti di oggi, Agenzie ONU , FMI, Unione Europea, una intensa e costante campagna di vilipendio della maschilita'. L'uomo in quanto tale non ha diritto di parola sui media, a meno che non sia uno di quei "maschi pentiti " che prendono la parola per incensare in modo spesso ridicolo, le donne.
Le donne, non poche, che non sono allineate a questa ideologia, vengono derise come "antiquate " "represse", schiave dell'uomo.
In realta' il femminismo odia la femminilta', proponendo l'idea di una donna androgina, in tutto e per tutto assimilabile all'uomo, anzi al maschio. Perche' voi noterete che spesso si parla di donne e maschi, se non maschietti
Viene incultato a forza che tutte le differenze, che ci rendono splendidamente complementari, sono il frutto della sola cultura, fatta eccezzione la maternita' laddove le femministe vogliono mantenerne tutti i privilegi legali (v. separazione e divorzio).
Le differenze invece sono anchebiologiche, anzi consiglio a tutti di leggere un libretto sulla "mnedicina di genere". Puo' essere letto da non medici, agile e scorrevole, scritto per incrementare i privilegi per le donne, ma in realta', a saperlo leggere, un autogol.

" il fattore X " di letizia garbaglio e elisa manacorda . Ed castelvecchi , € 15 . Vale veramente la pena di leggerlo.

Un ottimo punto di partenza sul WEB e' :

http://metromaschile.it/metromaschile/
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Nota di Tomaselli: ho tolto i nick, i quali eventualmente forse potrebbero sembrare dati privati
per il resto ogni ragionamento è pubblico in sé, quindi credo nessuno potrà avere nulla da dire
« Ultima modifica: Novembre 21, 2010, 20:05:31 pm da COSMOS1 »

Offline Animus

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #3 il: Novembre 20, 2010, 19:49:23 pm »
Grazie, leggo, e vedo se vale la pena iscriversi.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline ilmarmocchio

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« Risposta #4 il: Novembre 20, 2010, 19:49:40 pm »
C'e' specialmente Julius di Lucedio che gia' altre volte si e' espresso molto bene. ha una cultura storica notevole ed e' sensibile a questo argomento

Offline Utente Cacellato

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #5 il: Novembre 20, 2010, 19:55:47 pm »
Questo Julius meriterebbe di essere contattato e invitato a scrivere qui!!
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
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Offline jorek

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #6 il: Novembre 20, 2010, 20:33:49 pm »
ne avevo sentito gia sentito parlare di questa rivista...cmq devo dire che è una gran cosa..alla fine allora se ne parla anche fuori da questo forum e da altri gruppi nell'area momas...ottimo :fiocco:

Offline ilmarmocchio

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #7 il: Novembre 20, 2010, 20:40:53 pm »
Questo Julius meriterebbe di essere contattato e invitato a scrivere qui!!

Insieme abbiamo fatto una recensione, sul legno storto, circa quell'ottimo libro di Steffenoni  (presunti colpevoli ).
Non lo conosco di persona, ma provero', perche' anche a me piace molto cosa e come scrive.

@ Les Paul : omi viene in mente adesso che non ho chiesto permessi per trascrivere il contenuto del forum, che e' soggetto a registrazione. Non e' che ho fatto una czz  ta ? :ohmy:



Offline ilmarmocchio

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Re: forum del legno storto in cui si parla della Q.M. ( e siamo anche citati)
« Risposta #8 il: Novembre 20, 2010, 20:43:18 pm »
ne avevo sentito gia sentito parlare di questa rivista...cmq devo dire che è una gran cosa..alla fine allora se ne parla anche fuori da questo forum e da altri gruppi nell'area momas...ottimo :fiocco:

Si , se ne parla anche fuori e specialmente il dramma  dei padri separati sta diventando di dominio pubblico