Autore Topic: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"  (Letto 2585 volte)

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Offline Zoltan2

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #1 il: Novembre 19, 2010, 20:52:55 pm »
Non so se tu sia d'accordo con lui, però su molte cose ha perfettamente ragione. Purtroppo.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Animus

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #2 il: Novembre 19, 2010, 20:59:49 pm »
Io sono contrario, per una ragione molto semplice ... non perché conosco il nucleare, non sono un fisico atomico, ma perchè conosco l'uomo.

Del resto non si penserà che il disastro petrolifero del golfo del messico sia stato davvero un "incidente"....


Insomma 'sti cavalieri dell'apocalisse li si sta chiamando da tempo, ora più che mai.
E qualche maniera la si deve pur trovare per farli .... "materializzare".

Detto a chi ha orecchie per intendere....

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline jorek

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #3 il: Novembre 19, 2010, 21:24:43 pm »
nemmeno io non sono un fisico...pero è anche vero che secondo me sulle energie alternative si dicono gran cazzate. vicino a casa mia c'è il centro sportivo universitario. li hanno costruito un impianto fotovoltaico:risultato? un fallimento totale....già in germania la merkel ha fatoo mettere l'eolico,ma a denti stretti:si sapeva che era una cosa ridicola,insufficiente. due mesi fa sono stato in vacanza alle canarie..leggevo un articolo sul giornale locale (o meglio il titolo,visto che lo spagnolo lo so a spicchi e bocconi) in cui diceva che l'impianto eolico fatto installare da quelle parti ,che doveva garantire un tot di energia ,non ha fattoi lsuo lavoro. la verità è che se la gente facesse le cose a modo potresti costruire tutti gli inceneitori e centrali che ti pare.

http://www.giann.net/?p=559

in definitiva ha ragione animus...è della razza umana che è diffcile fidarsi,non certo della scienza e del nucleare



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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #4 il: Novembre 19, 2010, 22:19:48 pm »
nemmeno io non sono un fisico...




tranquillo , neanche battaglia lo è   :rofl2:
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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Offline mik

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #5 il: Novembre 19, 2010, 23:08:50 pm »
Io sono contrario, per una ragione molto semplice ... non perché conosco il nucleare, non sono un fisico atomico, ma perchè conosco l'uomo.
Del resto non si penserà che il disastro petrolifero del golfo del messico sia stato davvero un "incidente"....


Insomma 'sti cavalieri dell'apocalisse li si sta chiamando da tempo, ora più che mai.
E qualche maniera la si deve pur trovare per farli .... "materializzare".

Detto a chi ha orecchie per intendere....


Motivo più che sufficiente.

Offline Animus

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #6 il: Novembre 20, 2010, 01:18:56 am »
Ragazzi, lo so che quello dico non piacerà, specialmente in un convivio maschile, ma credetemi, l'uomo (questa volta il maschio), animale senza avvenire...impantanato nel suo stesso ideale non puo' far altro che ricapitolare le proprie follie, espiarle e  commetterne altre

E' davvero l'unica strada che gli è rimasta.

Ecco perchè vale la prima legge di Murpy, se qualcosa può andare storto ... allora lo farà.

Spiace dirlo, ma dopo anni ed anni di riflessioni sul maschile (e femminile), ho capito che è davvero così.

Animus
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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #7 il: Novembre 20, 2010, 13:58:55 pm »
Questo, Animus, è pessimismo cui si è aggiunta una generosa spolverata di nichilismo.
In altre parole non conduce da alcuna parte: è pensiero circolare.
Si nota che il pensiero circolare ha grande significato nel mondo femminile, perchè predispone al fenomeno dell'intercettazione da parte del pensiero lineare, ovvero del maschile (ricettività).
Pessimismo e nichilismo maschili, invece, generalmente non vengono intercettati da nulla e da nessuno. ergo sono un binario morto, tranne rare eccezioni.

Ps.
Ora non dirmi che sono stato troppo ermetico, perchè penso che con tutta la buona volontà non riuscirò mai a superarti su questo terreno :P
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline jorek

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #8 il: Novembre 20, 2010, 15:05:38 pm »
Animus....sei peggio di massimo fini quando gli girano le palle

Offline Fazer

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #9 il: Dicembre 25, 2010, 22:04:01 pm »
http://www.ilgiornale.it/esteri/anche_svizzera_si_regala_due_centrali_nucleari_e_litalia_resta_guardare/24-12-2010/articolo-id=495731-page=0-comments=1

La Svizzera si regala due centrali nucleari. L'Italia sta a guardare
La corsa all'energia. I Paesi confinanti credono sempre più nell’atomo Noi "ringraziamo" i terroristi dell’ecologismo
Notizia fresca di giornata: gli svizzeri progettano due nuove centrali nucleari. Ne hanno già cinque ma, lungimiranti come sono, ne vogliono una ogni milione di abitanti, per garantirsi maggiore sicurezza di approvvigionamento energetico. Che è il vero problema del prossimo futuro.
E da noi che si fa? In politica energetica questo governo sta facendo bene, ma non è facile: bisogna recuperare un quarto di secolo di letargo, durante il quale non solo si è dormito, ma si è permesso anche che popolo ed opinione pubblica cadessero nello stato ipnotico indotto dall'illusionismo ambientalista del popolo della sinistra.
Il quale a cadenza fissa non fa mancare proposte fantasiose e bizzarre, spesso condensate in uno slogan, molto sexy e non meno bizzarro. Non so se rammentate, ma otto anni fa erano tutti eccitati per l'idrogeno, col Corsera che andò addirittura in orgasmo titolando in prima pagina: «Energia dall'acqua!». Né potete aver dimenticato quando Prodi sentenziò che «la prima fonte d'energia è il risparmio». Già: come la dieta è la prima fonte di nutrimento. Per altri ancora, il massimo della goduria si raggiunge quando «si coniuga (sic) - risparmio con efficienza», con ciò manifestando piacere nel coltivare anche stravaganze lessicali. L'efficienza energetica è un'ottima cosa, ma inevitabilmente comporta aumenti dei consumi d'energia, cioè aggrava il problema della necessità di approvvigionarsi d'energia.
La bomba sexy di questi tempi pare sia la parola mix. L'idea fissa è questa: ogni tecnologia disponibile deve contribuire alla produzione elettrica. La parola suona anche democratica e ciò forse spiega com'è che, ancorché piccola e innocente, o forse proprio per questo, vadano tutti matti per essa. Siccome penso che sia cruciale raffreddare gli animi, mi appresto a farlo, anche se qualcuno dovesse rimanerne deluso.
Bisogna comprendere che nella produzione elettrica alcune tecnologie devono essere ignorate, per la semplice doppia ragione che sono un fallimento tecnico ed economico. Principe di queste è il fotovoltaico: dimostrarne il fallimento economico è un gioco da ragazzi. Vorremmo, dunque, che esso partecipi al mix energetico. Quanto? Manteniamoci bassi: 1%. Il che significa che dei 40 GW (gigawatt) elettrici che consumiamo, 0.4 vorremmo produrli col fotovoltaico. Allo scopo, dovremmo installare 4 GW di pannelli e impegnare 25 miliardi. Ma con questa cifra si installano 12 GW nucleari, che producono 10 GW elettrici, pari al 25% del nostro fabbisogno. Vedete bene che un contributo del fotovoltaico anche del solo 1% al mix energetico sarebbe per l'economia un tale crollo da risultare arduo poi ricomporla.
Dimostrare il fallimento della tecnologia è invece un gioco da bambini: 100 GW fotovoltaici consentirebbero la chiusura di anche 1 solo gigawatt, che so, a carbone? Oppure, eviterebbero l'installazione di 1 GW nucleare? No, perché gli impianti fotovoltaici è come se non ci fossero quando non sono baciati dal sole, cosa che accade dal tramonto all'alba, sempre, e dall'alba al tramonto se è nuvolo o se i pannelli sono sommersi dalla neve. Insomma, installare impianti fotovoltaici è assolutamente ininfluente. Il che spiega perché gli svizzeri installano reattori nucleari e non tetti fotovoltaici.
Nel mix vanno allora incluse solo le tecnologie che funzionano: idroelettrico, nucleare, carbone e gas, con porzioni che dipendono da diversi fattori e che variano da Paese a Paese. In generale, però, tre sono i criteri consolidati cui attenersi. Primo, proibire fotovoltaico ed eolico. Secondo, compatibilmente con l'orografia locale, massimizzare la quota di idroelettrico. Terzo, ripartire il restante fabbisogno tra nucleare per soddisfare la richiesta di base, carbone per soddisfare la richiesta superiore a quella di base ma pur sempre nella norma, e gas per aiutare l'idroelettrico a soddisfare la richiesta di picco.
Noi dovremmo allora soddisfare il 50% col nucleare, il 30% col carbone, il 10-15% con l'idroelettrico, il 5-10% col gas. Dovremmo insomma avere 30 reattori nucleari, raddoppiare gli impianti a carbone e chiudere molti di quelli a gas. Insomma, bisognerebbe fare esattamente il contrario di quel che abbiamo fatto finora grazie ai Prodi Verdi. Non a caso la bolletta elettrica italiana è, con tasse o senza tasse, la più alta al mondo.


A me i discorsi sui cavalieri dell'apocalisse e sul grande Murphy interessano poco:
A dar retta a certe posizioni saremmo ancora a scheggiare selce...
Come ho già detto, le radiazioni non si fermano alla frontiera, non c'è differenza tra i rischi che si corrono ad avere una centrale a Roma, a Lugano o a Stoccolma...
Mi fa ridere chi si impaurisce per una centrale nucleare quando, a pochi Km. da casa sua, incrocia (da 50 anni) un SSN con i Polaris/Minuteman/Trident/Quellochevoletevoi;
Chi predice la fine del mondo termonucleare ignorando l'esistenza dei fondi che (anche) il suo governo stanzia per le ricerche BC (queste sì vergognose, perchè col bacillo del carbonchio o con i nipotini del Sarin non ci fai nulla di "pacifico").
Nemmeno Three Mile Island sembra avergli insegnato nulla.
Ma io vi vorrei far vedere come hanno ridotto la mia provincia impestandola di pale eoliche il cui caratteristico "ronzio" provoca un...come dire..."malessere" negli animali da pascolo, che si rifiutano di brucare nelle vicinanze del mostro...
Dovreste vedere il deserto attorno ai piloni, visto che terreni che un tempo erano adatti all'agricoltura o al pascolo adesso sono percorsi da orrende cicatrici (le strade di accesso ai piloni, i mucchi di terra di riporto dovuti agli scavi per le tubazioni e i cavi)...
E tutto questo per centinaia di Km. quadrati...
E non parliamo delle oscene distese di pannelli fotovoltaici, caratterizzati da un rendimento del piffero, e buoni solo a far felici gli eco-idioti alla Pecoraro Scanio... :mad:
Ma che volete, il mondo è fatto di idioti seduti su una bomba atomica, solo noi italiani siamo furbi e andiamo a carbone e idro... :doh:
« Ultima modifica: Dicembre 25, 2010, 22:24:24 pm da Fazerante »

Offline Fazer

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #10 il: Dicembre 25, 2010, 22:19:44 pm »
Intanto...

http://gualerzi.blogautore.repubblica.it/2010/12/24/lanno-nero-del-carbone-usa/?ref=HREC2-10

L’anno che si avvia a finire almeno una buona notizia ce l’ha regalata: negli Stati Uniti, la potenza che meno di ogni altra si sta impegnando sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, il carbone perde colpi. Grist.org, il sito di riferimento dell’informazione ambientalista americana, segnala l’evento con evidenza tra le note liete di “un anno duro”.
Le cifre parlano chiaro. Numero di nuove centrali a carbone costruite o iniziate  a costruire nel corso del 2010:  0; numero di progetti di centrali a carbone annullati o messi da parte nel corso del 2010: 38; numero di centrali a carbone che hanno smesso di operare nel 2010: 48, per un totale di 12.000 megawatt di potenza.Dei tempi duri che sta vivendo il carbone in America oltre alla stampa anglosassone si è occupato qualche tempo fa anche il sito Qualenergia citando gli ultimi rapporti pubblicati sull’argomento con le previsioni delle ulteriori chiusure preventivabili nei prossimi mesi sulla scia del giro di vite sulle emissioni atteso da parte dell’Epa, l’Agenzia per l’ambiente statunitense. Stando ad alcune proiezioni realizzate da società di analisi dei mercati, entro il 2015 negli Stati Uniti potrebbero essere fermate centrali a carbone per una potenza complessiva compresa tra i 30 e i 70 GW.
Se il 2010 è stata un’annataccia, il 2011 per il carbone potrebbe infatti essere persino peggio. Il via libera alle attese nuove regole in materia di emissioni è arrivato dall’amministrazione Obama proprio ieri.”Minacciata di essere trascinata in giudizio dai ricorsi delle associazioni ambientaliste – scrive il New York Times – la Casa Bianca ha accettato di dare il via a un nuovo round di limitazioni nelle emissioni di gas serra prodotte da centrali elettriche e raffinerie”. Il provvedimento, sottolinea ancora il quotidiano, agisce attraverso una disposizione del Clean Air Act che prevede la possibilità per l’Epa di efettuare controlli sia sugli impianti nuovi che su quelli già funzionanti e segnala l’intenzione dell’Amministrazione di perseguire politiche di contrasto ai cambiamenti climatici malgrado il Climate Bill sia fermo al Senato e l’atteggiamento sempre più ostile in materia creatosi in parlamento dopo la vittoria dei repubblicani nelle elezioni di mid-term.
L’Epa fisserà i nuovi standard per le emissioni di centrali elettriche e raffinerie (responsabili di circa il 40% dell’anidride carbonica prodotta negli Stati Uniti) a partire dal 2012. “Stiamo portando avanti il nostro impegno nel procedere lungo una strada misurata e attenta per ridurre l’inquinamento da gas serra che minaccia la salute e il benessere degli americani e contribuisce ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato il capo dell’Agenzia Lisa Jackson.
In questo contesto appare sempre più sconcertante che qui da noi gli investimenti Enel (da Torre Valdaliga a Porto Tolle, da Saline a Rossano)  puntino invece ancora in maniera così massiccia su questa risorsa preistorica e micidiale per gli equilibri del clima. Stando a un report di Greenpeace e Banca Etica nel 2009 meno dell’1% sul totale della capacità installata dall’azienda elettrica è stata impiegata in nuove rinnovabili (esclusi quindi idroelettrico e geotermico).


Questo mentre da noi si cerca in ogni modo di far tornare agli antichi fasti il carbosulcis...
Vomitate gente, vomitate (o era "meditate"?  :cool:)

Offline Giulia

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #11 il: Dicembre 27, 2010, 10:57:25 am »
bah, se il nucleare è pericoloso per colpa dell'uomo, è troppo tardi per preoccuparsene...trovo ipocrita e inutile essere contro ad  averlo in italia, visto che in francia c'è...e se succede qualcosa noi già siamo spacciati.

Offline Fazer

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Re: "solo il nucleare ci salverà dai semianalfabeti verdi"
« Risposta #12 il: Dicembre 27, 2010, 11:25:53 am »
bah, se il nucleare è pericoloso per colpa dell'uomo, è troppo tardi per preoccuparsene...trovo ipocrita e inutile essere contro ad  averlo in italia, visto che in francia c'è...e se succede qualcosa noi già siamo spacciati.

 :clapping: :clap: :yahoo: