In rilievo > Osservatorio sul Femminismo

I figli non sono la conseguenza ma il vero motivo delle separazioni

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COSMOS1:

--- Citazione da: renato.dragonetti - Novembre 20, 2010, 01:28:36 am ---Che cosa c'entra la separazione o il divorzio col femminismo?C'entra anche se indirettamente. il divorzio di per se è una legge  concepita alla fine degli anni sessanta con l'intento di tutelare quelle donne che subivano maltrattamenti(veri) dai rispettivi mariti.
 

--- Termina citazione ---

io credo che ogni pianta si riconosca dai frutti: che questa non fosse già dall'inizio la vera ragione della legge si vede da come è andata a finire.
Ti dirò un aneddoto (vero): ho conosciuto la prima domma veneziana che ha "goduto" della legge sul divorzio: era una donna letteralmente insopportabile, dirigente di alto livello di una azienda parastatale, il marito benestante pure lui, appena la legge è stata approvata si è fiondato dall'avvocato e si è sbarazzato dell'amata consorte.
Questo per dire cosa? che la legge in realtà copriva con pie intenzioni la falsa coscienza di tutte e due le parti (m e f) e questa falsa coscienza alla lunga ha portato i propri frutti.
Morale? prima di fare o dire qualunque cosa, domandiamoci se siamo sinceri anzitutto con noi stessi.
Altrimenti pagheremo a caro prezzo ciò che abbiamo cercato di non vedere.

renato.dg:

--- Citazione da: Zoltan2 - Novembre 20, 2010, 20:24:45 pm ---Buona analisi della psiche femminile... Ottime intenzioni... peccato che con questa semplice frase hai "sporcato" tutto il resto.

Chi controllerà le situazioni all'interno delle singole famiglie? Come si potrà definire un maltrattamento una cosa e un altra no? Con che criteri?

Basterebbe questa singola postilla a dare la giusta scappatoia legale a OGNI donna in fase di separazione.

Credi che non sia facile per una donna, provocare, inscenare, inventare, distorcere o semplicemente fare in modo che tali maltrattamenti risultino a una persona esterna al rapporto per ottenere tutti i privilegi?

Certo che voi uomini non imparerete mai (io mi ci taglio fuori da questo modo di pensare).

Con questa politica del "accontentiamo tutti, e diamo a ogni situazione il suo giusto processo" non si fa altro che creare la stessa ingiustizia che siamo costretti a subire oggi.

Voi mettere ordine nei rapporti?

Bene, togli la maggior parte delle leggi a favore di quella o quell'altra situazione: vedrai che le singole situazioni e gli equilibri di coppia si sistemeranno come devono.

Così non va proprio.







--- Termina citazione ---


Zoltan come ho detto sopra il pericolo c'è eccome. però penso che in ipotetica riforma della legge sul divorzio per come l'ho detta io le cose sarebbero profondamente diverse: nessun esproprio maschile dalla propria casa e famiglia nessun ricatto permanente di essere sbattuti fuori.Io sono contrarissimo a qualsiasi accordo bipartisan con le femministe o femministi, o a qualsiasi compromesso-cambiamento di facciata che alla fine  lascia le cose come stanno.Assolutamente no.Io sono (oltre che un antifemminista  radicale :)) per un vero divorzio non per l'esproprio come è ora.Solo che bisogna stare attenti anon fare il femminismo al contrario dove è favorita la parte maschile  sempre comunque.Per cui c'è  una parte decisamente minore  di donne su cui il femminismo ha speculato di brutto,ma  che realmente andrebbero tutelate, mi riferisco a quelle donne casalinghe che subiscono vessazioni o  botte piu o meno cruente o che verrebbero lasciate in mezzo ad una strada perchè magari il marito si è innamorato di un altra.

Cosa ne pensi o ne pensate?

Zoltan2:

--- Citazione da: renato.dragonetti - Novembre 21, 2010, 21:53:53 pm ---
Zoltan come ho detto sopra il pericolo c'è eccome. però penso che in ipotetica riforma della legge sul divorzio per come l'ho detta io le cose sarebbero profondamente diverse: nessun esproprio maschile dalla propria casa e famiglia nessun ricatto permanente di essere sbattuti fuori.Io sono contrarissimo a qualsiasi accordo bipartisan con le femministe o femministi, o a qualsiasi compromesso-cambiamento di facciata che alla fine  lascia le cose come stanno.Assolutamente no.Io sono (oltre che un antifemminista  radicale :)) per un vero divorzio non per l'esproprio come è ora.Solo che bisogna stare attenti anon fare il femminismo al contrario dove è favorita la parte maschile  sempre comunque.Per cui c'è  una parte decisamente minore  di donne su cui il femminismo ha speculato di brutto,ma  che realmente andrebbero tutelate, mi riferisco a quelle donne casalinghe che subiscono vessazioni o  botte piu o meno cruente o che verrebbero lasciate in mezzo ad una strada perchè magari il marito si è innamorato di un altra.

Cosa ne pensi o ne pensate?

--- Termina citazione ---

Senza tanti giri di parole, ecco i principali cambiamenti che apporterei all'attuale legislazione in termini di famiglia:

1) Abolizione del concetto giuridico e legale del matrimonio come oggi lo conosciamo.

2) Eliminazione di alcun diritto o dovere legale fra due persone che non predispongono un accordo (contratto) famigliare ben definito. Ovvero: In assenza di accordi predeterminati, qualsiasi rapporto uomo donna non ricadente nelle normali norme comportamentali (comprendente anche eventuali figli) è a totale discrezione e accordo formale fra le parti. Senza contratto famigliare non vi è quindi alcuna tutela giuridica o accordo famigliare legale fra le parti. In sostanza: in assenza di accordi predefiniti e BEN CHIARI, non vi sono obblighi di mantenimento e supporto economico, diritto all'ereditarietà, reati riguardanti tradimento, doveri affettivi/economici/legali di alcun genere. Ovviamente, le normali norme sui rapporti personali rimangono presenti (es: violenza fisica e psicologica)

3) Introduzione dei contratti famigliari, stipulati consensualmente fra due o più parti (di qualunque sesso). In tali contratti vanno specificati le caratteristiche legali della relazione e gli impegni che ogni persona intende prendersi nei confronti dell'altra/e. Fra questi accordi che si possono stipulare ci sono, ad esempio:
- Diritto all'ereditarietà
- Diritto decisionale nei riguardi di faccende del coniuge in casi speciali (es: scegliere o no di staccare la spina in caso di stato vegetativo, disporre per la donazione degli organi, etc...)
- Doveri riguardanti la sfera intima e sessuale
- Separazione dei beni
- Doveri, diritti e obblighi nei confronti di figli possibili e/o pre-esistenti alla stipulazione del contratto
- Disposizioni in caso di separazione
- Accordi reciproci di altro genere sia di natura economica che non
- Clausole varie in caso di mancato rispetto degli accordi
In sostanza, si tratterebbe di contratti di accordo reciproci fra 2 o più persone totalmente personalizzabili a seconda delle esigenze e della disponibilità di ognuno.
Con questo genere di sistema, se due persone vogliono mettere su famiglia, possono decidere se adoperare tali accordi (dal valore legale) o non adottarli affatto (in questo caso non esisterebbe nessun obbligo legale, diritto o dovere nei confronti dei coniugi, anche in presenza di figli o situazioni particolari).
Così facendo non ci sono schemi prestabiliti, ma libertà totale di scelta e accordo personale fra le persone.
Ovviamente ci vorrebbe una dettagliata regolamentazione per determinare le clausole e gli accordi che, eventualmente, porterebbero alla nullità del contratto o alla rescissione dello stesso.

In tal modo otterremmo:

- Libertà totale di scelta e accordi perfettamente disegnati per ogni esigenza
- Eliminazione dello "scalone": eliminazione del grande abisso fra il matrimonio e la semplice convivenza. Oggi una coppia è costretta a decidere fra il TUTTO (il matrimonio) e il NIENTE (la convivenza): se si vogliono ottenere certi privilegi e determinati riconoscimenti giuridici bisogna prendere tutto il "pacchetto" (il matrimonio). Con i contratti famigliari prestabiliti, una coppia può decidere di stipulare rapporto molto legato e con molti vincoli, mentre un altra può decidere di disporre per un accordo famigliare più libero e con meno vincoli.
Si dovrebbero poter stipulare contratti anche solo per determinare accordi su pochi punti fondamentali, anche solo per gli accordi per i diritti/doveri nei confronti dei figli.
- Si verrebbe a creare un regime simile al libero mercato: domanda e offerta di determinate tipologie di persone (e corrispondenti impegni famigliari) andrebbero a creare una distinzione fra uomini più disposti a dare garanzie legali e uomini disposti a minori impegni e chi addirittura non disposto ad ALCUN impegno. Ovviamente, seguendo il sentire femminile, il primo gruppo di uomini sarebbe più richiesto.
- In tale sistema gli uomini e le donne possono aderire a determinati contratti predeterminati, precompilati in formati standard con le loro preferenze. Così facendo, essi si "schiererebbero" in un determinata classe, riuscendosi a identificare. In poche parole: uomini e donne che vorrebbero solo determinati accordi più liberali si avvicinerebbero gli uni con gli altri, stessa cosa per quelli che, per esempio, desiderassero solo rapporti famigliari più tutelati e completi.
- Ma al di là di tutto, tale sistema annullerebbe quasi completamente il concetto "trappola" del matrimonio: OGNI clausola sarebbe esplicitata, OGNI obbligo sarebbe chiaro, quindi NESSUNA fregatura.
In tal caso, addio all'attuale sistema di cose per cui una donna apparentemente amorevole si fa sposare e si tramuta poi in una stronza fanatica e pretenziosa. Per lo meno, gli uomini e donne più prudenti riuscirebbero a eliminare ogni possibilità di utilizzo strumentale di tali accordi.

Se una donna si vorrà tutelare, dovrà scendere a patti con l'uomo.
Se l'uomo vorrà determinate sicurezze, dovrà dare alcune garanzie.
In tal modo a ciascuno il suo.
E che sia la legge della domanda e dell'offerta a formulare la tipologia di accordo "matrimoniale" più consono e più equo per entrambe le parti.

Jason:

--- Citazione da: Zoltan2 - Novembre 21, 2010, 23:46:11 pm ---Senza tanti giri di parole, ecco i principali cambiamenti che apporterei all'attuale legislazione in termini di famiglia:

1) Abolizione del concetto giuridico e legale del matrimonio come oggi lo conosciamo.

2) Eliminazione di alcun diritto o dovere legale fra due persone che non predispongono un accordo (contratto) famigliare ben definito. Ovvero: In assenza di accordi predeterminati, qualsiasi rapporto uomo donna non ricadente nelle normali norme comportamentali (comprendente anche eventuali figli) è a totale discrezione e accordo formale fra le parti. Senza contratto famigliare non vi è quindi alcuna tutela giuridica o accordo famigliare legale fra le parti. In sostanza: in assenza di accordi predefiniti e BEN CHIARI, non vi sono obblighi di mantenimento e supporto economico, diritto all'ereditarietà, reati riguardanti tradimento, doveri affettivi/economici/legali di alcun genere. Ovviamente, le normali norme sui rapporti personali rimangono presenti (es: violenza fisica e psicologica)

3) Introduzione dei contratti famigliari, stipulati consensualmente fra due o più parti (di qualunque sesso). In tali contratti vanno specificati le caratteristiche legali della relazione e gli impegni che ogni persona intende prendersi nei confronti dell'altra/e. Fra questi accordi che si possono stipulare ci sono, ad esempio:
- Diritto all'ereditarietà
- Diritto decisionale nei riguardi di faccende del coniuge in casi speciali (es: scegliere o no di staccare la spina in caso di stato vegetativo, disporre per la donazione degli organi, etc...)
- Doveri riguardanti la sfera intima e sessuale
- Separazione dei beni
- Doveri, diritti e obblighi nei confronti di figli possibili e/o pre-esistenti alla stipulazione del contratto
- Disposizioni in caso di separazione
- Accordi reciproci di altro genere sia di natura economica che non
- Clausole varie in caso di mancato rispetto degli accordi
In sostanza, si tratterebbe di contratti di accordo reciproci fra 2 o più persone totalmente personalizzabili a seconda delle esigenze e della disponibilità di ognuno.
Con questo genere di sistema, se due persone vogliono mettere su famiglia, possono decidere se adoperare tali accordi (dal valore legale) o non adottarli affatto (in questo caso non esisterebbe nessun obbligo legale, diritto o dovere nei confronti dei coniugi, anche in presenza di figli o situazioni particolari).
Così facendo non ci sono schemi prestabiliti, ma libertà totale di scelta e accordo personale fra le persone.
Ovviamente ci vorrebbe una dettagliata regolamentazione per determinare le clausole e gli accordi che, eventualmente, porterebbero alla nullità del contratto o alla rescissione dello stesso.

In tal modo otterremmo:

- Libertà totale di scelta e accordi perfettamente disegnati per ogni esigenza
- Eliminazione dello "scalone": eliminazione del grande abisso fra il matrimonio e la semplice convivenza. Oggi una coppia è costretta a decidere fra il TUTTO (il matrimonio) e il NIENTE (la convivenza): se si vogliono ottenere certi privilegi e determinati riconoscimenti giuridici bisogna prendere tutto il "pacchetto" (il matrimonio). Con i contratti famigliari prestabiliti, una coppia può decidere di stipulare rapporto molto legato e con molti vincoli, mentre un altra può decidere di disporre per un accordo famigliare più libero e con meno vincoli.
Si dovrebbero poter stipulare contratti anche solo per determinare accordi su pochi punti fondamentali, anche solo per gli accordi per i diritti/doveri nei confronti dei figli.
- Si verrebbe a creare un regime simile al libero mercato: domanda e offerta di determinate tipologie di persone (e corrispondenti impegni famigliari) andrebbero a creare una distinzione fra uomini più disposti a dare garanzie legali e uomini disposti a minori impegni e chi addirittura non disposto ad ALCUN impegno. Ovviamente, seguendo il sentire femminile, il primo gruppo di uomini sarebbe più richiesto.
- In tale sistema gli uomini e le donne possono aderire a determinati contratti predeterminati, precompilati in formati standard con le loro preferenze. Così facendo, essi si "schiererebbero" in un determinata classe, riuscendosi a identificare. In poche parole: uomini e donne che vorrebbero solo determinati accordi più liberali si avvicinerebbero gli uni con gli altri, stessa cosa per quelli che, per esempio, desiderassero solo rapporti famigliari più tutelati e completi.
- Ma al di là di tutto, tale sistema annullerebbe quasi completamente il concetto "trappola" del matrimonio: OGNI clausola sarebbe esplicitata, OGNI obbligo sarebbe chiaro, quindi NESSUNA fregatura.
In tal caso, addio all'attuale sistema di cose per cui una donna apparentemente amorevole si fa sposare e si tramuta poi in una stronza fanatica e pretenziosa. Per lo meno, gli uomini e donne più prudenti riuscirebbero a eliminare ogni possibilità di utilizzo strumentale di tali accordi.

Se una donna si vorrà tutelare, dovrà scendere a patti con l'uomo.
Se l'uomo vorrà determinate sicurezze, dovrà dare alcune garanzie.
In tal modo a ciascuno il suo.
E che sia la legge della domanda e dell'offerta a formulare la tipologia di accordo "matrimoniale" più consono e più equo per entrambe le parti.


--- Termina citazione ---

Bravo Zoltan, le tue analisi non fanno una pecca. Bisognerebbe che al governo, per questi temi delicato soprattutto, andasse gente con un'ampia cultura socio-giuridica . E non che è convinto che basta una sola parola e tutto cambia.

Adesso il problema da affrontare è l'equiparazione fra convivenza e matrimonio che chiedono a gran forza.
Perchè con le leggi attuali del matrimonio, se prima la convivenza era una "possibile" alternativa, con l'equiparazione diverrebbe anch'essa un rischio, distruggendo definitivamente ogni possibilità di relazioni sotto lo stesso tetto fra maschi e femmine .

E' brutto dirlo così ma se vogliamo salvare il salvabile bisogna guardare la realtà in faccia. E purtroppo la realtà è questa che piaccia o no.

Zoltan2:

--- Citazione da: Jason - Novembre 22, 2010, 00:07:59 am ---Bravo Zoltan, le tue analisi non fanno una pecca. Bisognerebbe che al governo, per questi temi delicato soprattutto, andasse gente con un'ampia cultura socio-giuridica . E non che è convinto che basta una sola parola e tutto cambia.

Adesso il problema da affrontare è l'equiparazione fra convivenza e matrimonio che chiedono a gran forza.
Perchè con le leggi attuali del matrimonio, se prima la convivenza era una "possibile" alternativa, con l'equiparazione diverrebbe anch'essa un rischio, distruggendo definitivamente ogni possibilità di relazioni sotto lo stesso tetto fra maschi e femmine .

E' brutto dirlo così ma se vogliamo salvare il salvabile bisogna guardare la realtà in faccia. E purtroppo la realtà è questa che piaccia o no.

--- Termina citazione ---

Grazie.

Non credo che riusciranno mai a equiparare legalmente matrimonio e semplice convivenza. La popolazione maschile italiana non è così scema. Almeno non ancora. Se un abominio del genere dovesse accadere, l'unica valida alternativa per ogni uomo sano di mente sarebbe quella di andarsene finalmente all'estero*.

( * = come se per molti altri motivi, dentro e fuori alla QM, questa ipotesi non sia già abbastanza consigliabile )

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